Notizie dal Centro Camo, sulle attività della clinica e del dottor Lucio Buratto

Luce blu e raggi ultravioletti: gli effetti sulla vista

Il sole è fonte di vita per noi ed il nostro pianeta. Tuttavia, il sole emette anche radiazioni che possono essere potenzialmente dannose. All’interno dello spettro luminoso troviamo difatti radiazioni di diversi colori e diverse lunghezze d’onda. Una parte di esse è caratterizzata da colori caldi e lunghezza d’onda più ampia, l’altra invece da colori freddi e lunghezza d’onda più breve. Queste ultime sono dette raggi ultravioletti. Conosciamo più da vicino i raggi ultravioletti e cogliamo l’occasione per capire meglio cos’è la luce blu della quale spesso si sente parlare.

Cosa sono i raggi ultravioletti e che effetti esercitano sulla nostra salute oculare

I raggi ultravioletti sono radiazioni fredde che il corpo umano non riesce a percepire e che, grazie alla loro breve lunghezza d’onda, riescono a penetrare maggiormente nella nostra pelle e nei nostri occhi. Anche in inverno o quando il cielo è nuvoloso, i raggi UV superano l’atmosfera e ci colpiscono senza che noi ne siamo consapevoli del tutto.

Esistono 3 tipologie di raggi ultravioletti

Esistono 3 tipologie di raggi UV: gli UVA, gli UVB e gli UVC. I raggi UVC non riescono a superare la barriera dell’atmosfera terrestre, al contrario i raggi UVA e UVB giungono fino a noi e sono potenzialmente pericolosi per la nostra salute, inclusa quella oculare. Si tenga poi presente che esistono anche fonti artificiali di raggi UV, come alcune lampade per uso professionale, macchine per saldature, e non ultimo i lettini abbronzanti.

Grazie alla loro breve lunghezza d’onda, al fatto che sono invisibili ad occhio nudo e che hanno una temperatura impercettibile, i raggi UV penetrano indisturbati nei nostri occhi e sono assorbiti dalla cornea, dal cristallino e dalla retina. I disturbi o patologie oculari potenzialmente causati da (o anche da) un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV sono:

  • fotocheratite, un’infiammazione della cornea transitoria ma importante
  • degenerazione maculare senile, una patologia che interessa la macula, caratterizzata dalla degenerazione delle cellule retiniche
  • sindrome dell’occhio secco
  • cataratta, perché i raggi UV possono accelerare l’invecchiamento del cristallino, compromettendone la trasparenza
  • melanoma oculare

In generale, i raggi UV provocano un’abbondante produzione di radicali liberi, accelerando l’invecchiamento delle strutture oculari e causando danni talvolta irreversibili. Si tenga presente, infine, che i raggi UV penetrano nei nostri occhi sia quando li colpiscono in modo diretto, sia indiretto (si pensi al riverbero luminoso al quale si è esposti sulla neve o in prossimità di specchi d’acqua).

Che cos’è la luce blu e perché è potenzialmente dannosa per i nostri occhi

Abbiamo detto che i raggi ultravioletti appartengono a quella parte dello spettro luminoso caratterizzato da tonalità fredde (viola, azzurro, blu). Per luce blu si intende solitamente la radiazione di colore blu emessa specificatamente dai dispositivi elettronici: computer, tablet, telefoni cellulari, ma anche televisori e fonti di illuminazione a LED ecc. Molte ricerche scientifiche si sono recentemente concentrate proprio su questa tipologia di radiazione, alla quale siamo altamente esposti durante tutto l’arco delle nostre giornate.

I danni che la luce blu può esercitare sull’occhio umano sono:

  • danni alla retina, poiché è proprio la luce blu quella che riesce a penetrare maggiormente in profondità nei nostri occhi, danneggiando i preziosi fotorecettori presenti su di essa
  • inibizione della frequenza dell’ammiccamento, che a sua volta può pregiudicare una buona lubrificazione oculare causando secchezza oculare (che si può cronicizzare)

Come difendersi dalla luce blu e dai raggi ultravioletti?

Come abbiamo visto, l’esposizione ai raggi solari così come ai dispositivi elettronici può essere un piacere sotto più punti di vista. Ma può essere anche un fattore predisponente tutta una serie di disturbi transitori che alla lunga possono cronicizzarsi. Innescando patologie oculari anche di una certa rilevanza. Tra questi disturbi menzioniamo affaticamento oculare, irritazione o rossore oculare, insonnia, cefalee.

Attenzione alla salute visiva dei bambini

Diverse ricerche scientifiche si sono altresì concentrate sull’effetto che i raggi UV e la luce blu possono esercitare sulla salute visiva dei bambini. Proteggerli adeguatamente nel caso di esposizione ai raggi UV, così come limitare il numero di ore trascorse a video, è fondamentale. Le strutture oculari dei bambini sono estremamente delicate. E per quanto riguarda la luce blu, gli studiosi hanno individuato una correlazione diretta tra questa e l’aumento dell’incidenza della miopia nella popolazione in età evolutiva a livello globale. Largo quindi agli occhiali da sole anche in condizioni di poca luminosità, ed ai limiti relativi all’uso dei dispositivi elettronici.

E per gli adulti, una notizia interessante

L’esortazione a proteggersi adeguatamente vale naturalmente anche per gli adulti: esistono particolari lenti capaci di metterci al riparo dall’effetto dannoso dei raggi UV. Non tutti sanno, però, che anche le lenti intralculari fachiche di ultima generazione sono oggi dotate di protezione da raggi UV. Un’informazione interessante per chi desideri correggere i propri difetti visivi in modo permanente con un breve intervento mini invasivo, mettendosi al contempo al riparo dall’esposizione ai raggi ultravioletti.

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Se desideri sottoporti ad un controllo della salute oculare o vuoi conoscere più da vicino le lenti fachiche per la correzione dei difetti visivi con filtro UV, chiamaci. Il nostro centralino è a tua dispozione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Operazione di cataratta con lenti EDOF: di che si tratta?

L’operazione di cataratta è un appuntamento della vita al quale sempre più persone in età matura si devono presentare. E se oramai tutti noi sappiamo cos’è la cataratta, come si manifesta e come si risolve, vogliamo oggi focalizzarci sulla possibilità di ricevere delle lenti intraoculari davvero innovative. Vediamo dunque insieme cos’è l’operazione di cataratta con lenti EDOF, perché è così interessante e chi dovrebbe cogliere al volo l’occasione di sceglierla per sé.

Operazione di cataratta con lenti EDOF

Durante l’operazione di cataratta così come proposta ed eseguita nella maggior parte delle strutture sanitarie, il paziente riceve – al posto del suo cristallino naturale oramai opacizzato – una coppia di lenti intraoculari solitamente monofocali. Lenti intraoculari che possono risolvere la dipendenza dagli occhiali da vista solo parzialmente..

Oggi però l’eccellente sinergia tra oftalmologia, ottica e scienza dei materiali consente al mercato delle lenti intraoculari di offrire a medico e paziente una nuova soluzione: le lenti EDOF.

I 3 vantaggi delle lenti EDOF

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione, estremamente performanti e capaci di rispondere alle esigenze del paziente in età matura che ama vivere il suo quotidiano con il consueto dinamismo di sempre. Niente controindicazioni, ed una performance visiva di ottima qualità riferita ad una gamma di distanze davvero notevole.

1 – Una gamma di distanze molto ampia

Con le lenti intraoculari EDOF (che sta per Extended Depth Of Focus, cioè profondità di fuoco continua), il paziente torna a vedere molto bene ad una gamma di distanze che va dai 40 cm sino all’infinito. La capacità visiva torna ad essere eccellente e spazia – per fare un esempio – dal cruscotto dell’auto o schermo del computer, sino agli oggetti posti all’orizzonte.

2 – Una qualità visiva ad alta definizione

Se la varietà delle distanze è decisamente interessante e consente di fare a meno degli occhiali nella maggior parte delle situazioni quotidiane, anche la qualità visiva soddisfa appieno chi riceve le lenti EDOF.

A tal punto che molti pazienti riferiscono di avere una rinnovata capacità visiva “in HD”, dove forme, colori, contorni delle cose e la percezione generale delle immagini è così migliorata da superare ogni aspettativa.

3 – Addio controindicazioni

Il tutto, senza fastidi e controindicazioni di sorta. A volte le lenti intraoculari tradizionali non sono del tutto performanti in condizioni di poca luminosità. Dando adito a fenomeni come sfocature ed aloni. Oggi le lenti EDOF risolvono anche questi inconvenienti, restituendo una indipendenza dagli occhiali da vista ed una qualità visiva ottimale anche dopo l’imbrunire.

Un vantaggio non da poco, se si considera che l’operazione di cataratta è concepita per il recupero della qualità e della quantità visiva, ma anche per ritrovare:

  • la sicurezza motoria sia a piedi che su qualunque mezzo
  • la capacità di condurre veicoli con maggiore disinvoltura
  • la corretta percezione dello spazio che ci circonda e degli eventuali ostacoli

A questi vantaggi, grazie all’operazione di cataratta con lenti EDOF, se ne aggiungono altri:

  • possibilità di osservare oggetti vicini e lontani con disinvoltura
  • indipendenza pressoché totale dagli occhiali e dalle lenti a contatto (eccetto che per la lettura a distanza ravvicinata o i lavori manuali a meno di 40 cm di distanza)
  • un senso di dinamismo e di indipendenza globale che consente di condurre la giornata con una sicurezza visiva e motoria rinnovata

Grazie all’operazione di cataratta con lenti EDOF, l’età avanza sotto il segno dell’ottimismo

Un paziente in età matura che goda di questi vantaggi è un paziente che non si sente anziano. Al contrario, ha piacere di gestire le sue giornate ed i suoi impegni senza dover rinunciare:

  • ad uscire di casa e ad avere una vita sociale
  • a prendersi cura dei nipoti e a trascorrere del tempo di qualità in famiglia
  • a praticare i suoi hobby preferiti
  • ma anche a prendersi cura di sé a partire dai gesti più semplici (fare sport, fare la spesa, recarsi alla posta o altro)

Vuoi saperne di più?

Presso la nostra struttura, un team di specialisti altamente qualificati esegue quotidianamente l’operazione di cataratta con lenti EDOF. Chiamaci per fissare la tua visita specialistica: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Quanti tipi di cataratta esistono?

Con il termine cataratta si intende una patologia che colpisce il cristallino, la piccola lente situata all’interno dei nostri occhi che ricopre un ruolo cruciale e fondamentale nella funzione visiva. La forma più nota e conosciuta di cataratta è quella legata all’età, chiamata pertanto cataratta senile. Ma ve ne sono anche altre. Cogliamo l’occasione per scoprirle assieme.

Cosa hanno in comune tutte le varianti della patologia?

Tutte le tipologie di cataratta che ci accingiamo a menzionare hanno in comune un sintomo principale: l’opacizzazione del cristallino. Quando questo si ammala, perde trasparenza. Ed è proprio la trasparenza (ma non solo) una delle caratteristiche fondamentali di un cristallino sano e perfettamente efficiente. Mano a mano che l’opacizzazione avanza, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio dall’esterno attraverso la pupilla faticano a raggiungere la retina, e la funzione visiva si fa imprecisa e difficoltosa. Come se un velo (o una cataratta, appunto) si interponesse tra chi guarda e il mondo.

Elenchiamo brevemente le tipologie di cataratta:

Cataratta congenita

Capita di nascere già affetti da cataratta e per questo motivo la patologia si dice congenita. Questa variante può interessare un occhio solamente, oppure entrambi. Le cause possono essere ereditarie, ma può anche essere dovuta ad altri fattori intervenuti in fase gestazionale

  • patologie contratte dalla madre (rosolia, parotite, varicella, herpes sistemico)
  • esposizione ai raggi X
  • assunzione di particolari farmaci

La cataratta congenita è curabile chirurgicamente, ma è fondamentale che la diagnosi sia particolarmente tempestiva.

Cataratta giovanile

La cataratta giovanile fa invece il suo esordio in giovane età, al contrario di quanto accade con la variante più nota e diffusa della patologia, che invece si presenta in età matura. Le cause possono essere:

  • una miopia molto forte, uno dei più comuni fattori predisponenti l’opacizzazione del cristallino prima dell’età avanzata
  • la presenza di altre patologie oculari, come il glaucoma
  • la presenza di una patologia sistemica, come il diabete di tipo 1
  • una dermatite atopica
  • l’esposizione intensa e protratta nel tempo a raggi ultravioletti
  • l’assunzione massiccia e prolungata di farmaci cortisonici
  • una iperferritinemia, ovvero livelli molto elevati di ferro nel sangue

Cataratta diabetica

Come già accennato relativamente alla cataratta giovanile, il diabete può favorire l’insorgenza di diverse patologie oculari, tra cui la cataratta, ma anche la retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica. Si tratta di patologie che è necessario affrontare con prontezza e serietà, pena una compromissione importante della salute del proprio apparato visivo. Il consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista in oftalmologia così come, parallelamente, ad un diabetologo.

Cataratta traumatica

Può capitare che la cataratta si presenti come conseguenza di un forte trauma oculare: un incidente, un trauma di origine sportiva o altro possono innescare l’opacizzazione del cristallino. In tal caso potrà trattarsi di una opacizzazione monolaterale oppure bilaterale, a seconda della tipologia di trauma.

Cataratta secondaria

La cataratta secondaria è un possibile incoveniente del tradizionale intervento di cataratta. Può accadere che, a seguito della rimozione del cristallino opacizzato, la parte posteriore della sacca che lo conteneva (che non viene rimossa durante l’intervento), si opacizzi a sua volta. Non è nulla di allarmante e, come detto, può accadere. Si risolve con una brevissima seduta laser del tutto indolore.

Cataratta senile

Terminiamo la carrellata delle tipologie di cataratta con la cataratta senile, quella legata a doppio filo al tempo che avanza. E’ la variante più diffusa, ed è dovuta al fatto che, mano a mano che gli anni passano, il cristallino perde trasparenza in modo del tutto naturale. Un processo irreversibile, che trova soluzione solamente nella sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale.

Quali sono le cure?

La cataratta è una patologia che:

  • non trova soluzione nell’assunzione di farmaci di sorta
  • e non migliora con l’andare del tempo

L’unica strada da intraprendere per curarla è chirurgica e consiste nella sostituzione del cristallino opacizzato con uno nuovo, perfettamente trasparente e destinato a durare per tutta la vita. Si tratta di un intervento poco invasivo che non deve suscitare alcun timore ma che, anzi, oggi va vissuto come una vera e propria opportunità.

Di seguito i vantaggi dati dall’intervento

  • è una opportunità per ripristinare la propria capacità visiva e per recuperare un senso di indipendenza motoria e di autonomia a tuttotondo, specie in età avanzata
  • consente di risolvere anche eventuali difetti visivi preesistenti, dal momento che il cristallino artificiale può essere dotato del potere diottrico necessario al paziente (anche qualora i difetti visivi siano più d’uno)
  • nella variante dell’intervento denominata femto-cataratta, eseguita solo in alcuni centri d’eccellenza, l’intervento non prevede l’uso di lame, strumenti taglienti o punti di sutura, e offre un recupero visivo ancor più veloce e gradevole. Questo accade perché il protagonista è uno strumento laser: il laser a femtosecondi.

Vuoi saperne di più?

Prenota la tua visita oculistica specialistica. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare e di raccontarti tutto sull’intervento di cataratta con laser a femtosecondi. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Parte a Roma il progetto “Ci Vediamo a Corviale”

Ci vediamo a Corviale, il progetto di Fondazione Onesight EssilorLuxottica e IAPB Italia Onlus

Si è tenuta il 3 maggio 2023 a Roma la presentazione del progetto di Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e IAPB Onlus che prevede di fornire visite oculistiche e occhiali da vista agli abitanti del quartiere di Corviale. Lucio Buratto, direttore scientifico di CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico, ha preso parte all’iniziativa in qualità di Presidente del Comitato Scientifico di Onesight EssilorLuxottica Italia.

Al via a Roma il progetto “Ci vediamo a Corviale” della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e IAPB Italia Onlus (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità)

“Ci vediamo a Corviale” si pone l’obiettivo di realizzare un circolo virtuoso che ponga al centro l’importanza della vista e della salute degli occhi a favore dei residenti del quartiere romano. Nel corso delle otto settimane dal 3 maggio al 28 giugno – all’interno del Centro Polivalente Nicoletta Campanella messo a disposizione dall’XI Municipio – saranno effettuate visite oculistiche completamente gratuite e saranno donati occhiali da vista per residenti fragili individuati dalle associazioni coinvolte, ove necessari. Dopo la visita del medico oculista, la realizzazione di occhiali da vista gratuiti sarà effettuata in collaborazione con ottici qualificati di Salmoiraghi & Viganò, Grand Vision ed alcuni dei principali ottici romani.

Si tratta del primo progetto mirato nel quale Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e IAPB Italia Onlus uniscono le proprie forze e competenze per concentrarsi su aree urbane particolarmente disagiate e intervenire in maniera tale da dichiarare l’area coinvolta “libera da problemi visivi”.  

“Scopo dell’iniziativa è colmare il divario delle opportunità offrendo alle persone svantaggiate visite oculistiche e ausili visivi ai quali, per diverse ragioni, hanno dovuto, finora, rinunciare. Vedere bene significa poter cogliere occasioni di studio, lavoro e socialità che sarebbero altrimenti precluse. Nelle nostre attività, inclusione ed eguaglianza sono strettamente collegate” – dice Leonardo Maria Del Vecchio, Presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia.

La Fondazione, che opera in tutto il mondo, si è posta il traguardo di contribuire a eliminare i difetti visivi non corretti nell’arco di una generazione, entro il 2050. 

“Gli studiosi dicono che attraverso la vista si percepisce l’80 per cento delle informazioni – fa seguito Mario Barbuto, Presidente di IAPB Italia Onlus. – Le persone con disturbi visivi rischiano maggiormente la solitudine, sono meno autonome e più condizionate nello svolgimento degli atti della vita quotidiana.

L’ipovisione e la cecità sono una grande tragedia personale, producono un grave rischio di depressione nelle persone più anziane e rappresentano un costo sociale altissimo per le cure e l’assistenza. Per questo la protezione della vista è un tema fondamentale di salute pubblica. La quasi totalità dei disturbi e delle malattie visive, anche gravi, possono essere curate o arginate grazie a una visita oculistica e una diagnosi precoce”.

L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – IAPB Italia Onlus collabora con il Ministero della Salute nella realizzazione di programmi e attività finalizzate alla prevenzione della disabilità visiva e alla riabilitazione visiva degli ipovedenti. 

Presenti durante l’inaugurazione: Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato per la Salute, Massimiliano Maselli, Assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore e Servizi alla Persona della Regione Lazio, Alessandro Onorato, Assessore Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, Gianluca Lanzi, Presidente XI Municipio di Roma Capitale e Giovanni Malagò, Presidente del CONI.

Il progetto ha il patrocinio di Camera dei Deputati, Regione Lazio, Municipio XI e vede la collaborazione di numerose associazioni presenti sul territorio.

Scopo dell’iniziativa è prendersi cura della salute visiva della popolazione di Corviale, che non si esaurisce nel trattamento e correzione dei vizi di rifrazione attraverso un paio di occhiali, ma vuole garantire in caso di presenza di malattie oftalmiche, gli approfondimenti diagnostici di secondo livello, grazie alla collaborazione con Sapienza Università di Roma – Policlinico Umberto I, Università Tor Vergata – Policlinico Tor Vergata e IRCCS Fondazione G.B. Bietti.

Inoltre, saranno sperimentati protocolli specifici per la prevenzione delle principali patologie oculistiche causa di ipovisione e cecità, attraverso l’uso dell’OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) per pazienti con specifici fattori di rischio e verranno raccolti dati sullo stile di vita della popolazione, che oltre a identificare l’incidenza di fattori di rischio sulla qualità di vita, permetteranno anche la correlazione con la salute oculare. Tali dati potranno consentire ai decisori politici di ottimizzare le politiche sociosanitarie, calibrandole sui bisogni effettivi di salute.

Glaucoma e inquinamento, quale connessione?

Il glaucoma è una patologia oculare tra le più diffuse al mondo, tuttavia non se ne parla mai abbastanza. Conoscerne i sintomi, le caratteristiche e gli eventuali esiti può essere invece un’arma preziosa, fondamentale per prevenirla e per gestirla adeguatamente. Oggi spendiamo due parole sul legame tra glaucoma e inquinamento, e scopriamo fino a che punto vivere in aree fortemente inquinate può essere considerato fattore predisponente l’esordio della patologia.

Cos’è il glaucoma

Quando si parla di disturbi della vista o di patologie oculari saltano sempre alla mente la miopia o la cataratta per la loro ampia diffusione a livello mondiale. A tal punto che ci sembra di avere una certa familiarità con questi temi. Ma possiamo affermare lo stesso con riferimento al glaucoma? Forse no. Eppure, si tratta una delle patologie oculari maggiormente diffuse al mondo, oltre ad essere la seconda causa di cecità a livello globale.

Ebbene, il glaucoma è una patologia oculare che si presenta solitamente in età adulta e che si caratterizza da:

  1. elevata e persistente pressione intraoculare
  2. permeabilità dei tessuti deputati all’assorbimento dell’umore acqueo presente all’interno delle strutture oculari.

Uno status quo che a lungo andare finisce per compromettere la funzionalità di tutte le strutture oculari ma ancor di più del nervo ottico. Sfortunatamente, i danni prodotti dalla patologia non sono mai reversibili: ciò che è necessario fare, al contrario, è giungere ad una diagnosi tempestiva ed adoperarsi per rallentare o ancor meglio arrestare l’avanzamento della patologia.

Effetti dell’inquinamento sulla salute oculare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – supportata dai dati emersi da innumerevoli ricerche scientifiche – lo conferma: un’esposizione intensiva e protratta nel tempo ad inquinamento atmosferico può esercitare effetti negativi sulla salute del nostro organismo a più livelli. Anche in età pediatrica. Diventando fattore predisponente di diverse patologie, tra cui spiccano quelle respiratorie, ma anche quelle cardiovascolari e, non ultimi, i tumori.

Per quanto riguarda la salute visiva, la scienza conferma altresì che una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico può concorrere all’esordio di innumerevoli patologie, tra cui

  • cataratta
  • retinopatia diabetica
  • degenerazione maculare senile
  • glaucoma
  • occhio secco

In che modo l’inquinamento atmosferico può contribuire all’insorgenza del glaucoma

Il glaucoma è una patologia particolarmente articolata. Le stesse cause della patologia sono ancora in corso di studio. Si consideri peraltro che la maggior parte delle patologie è frutto di un mix tra cause genetiche, ambientali, stili di vita ed altro.

Per ciò che concerne la connessione tra glaucoma e inquinamento, tuttavia, alcuni ricercatori ritengono che quest’ultimo svolga un ruolo non trascurabile nell’esordio della patologia, facendo riferimento, in particolare, ad un’esposizione ad aria inquinata e poco salubre caratterizzata da polveri sottili in sospensione di dimensioni molto piccole (PM 2 / 2.5).

Come trattare efficacemente e tempestivamente il glaucoma

Terapia farmacologica o chirurgica, due opzioni tradizionali alla cura del glaucoma

Esistono diversi livelli di trattamento del glaucoma: questi dipendono in gran parte dallo stadio della patologia. La terapia farmacologica rimane la costante nella maggior parte dei pazienti e prevede la somministrazione di appositi colliri. Anche laddove il glaucoma sia in una fase d’esordio e non abbia pregiudicato la capacità visiva di chi ne soffre, è fondamentale aderire con precisione alla terapia. Non si dimentichi che si tratta di una patologia silente: non sperimentare sintomi o non provare dolore non significa non esserne affetti. Soprassedere rispetto alla terapia o assumerla con andamento altalenante può favorire il peggioramento del quadro clinico.

Laddove invece la diagnosi avvenga quando il glaucoma sia ad uno stadio maggiormente avanzato, si ricorre solitamente alla chirurgia. L’intervento chirurgico prende il nome di trabeculectomia ed ha l’obiettivo di ripristinare la corretta pressione intraoculare creando una via di deflusso all’umore acqueo.

Cura del glaucoma con laser SLT: in cosa consiste il trattamento

Nel panorama degli approcci terapeutici al glaucoma si inserisce oggi anche un trattamento laser particolarmente interessante ed innovativo. E’ la trabeculoplastica laser selettiva, da cui l’acronimo SLT. Grazie ad uno strumento laser particolarmente intelligente e nel corso di una seduta totalmente indolore e della durata di pochi minuti, è possibile intervenire dando una concreta battuta d’arresto alla patologia.

Ciò che accade è che i tessuti – resi impermeabili dal glaucoma – tornano ad essere permeabili, consentendo il deflusso dell’umor acqueo e riducendo la pressione intraoculare. I benefici di questo trattamento sono tangibili e durevoli nel tempo e rappresentano un ottimo compromesso tra la terapia farmacologica e quella chirurgica.

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Prenota la tua visita oculistica specialistica. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare e di raccontarti tutto sul trattamento laser SLT per la cura del glaucoma. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Correzione laser dell’astigmatismo

L’astigmatismo è il difetto visivo che porta a vedere in modo impreciso a tutte le distanze. E’ causato da una curvatura anomala della cornea: una caratteristica che rende la messa a fuoco imprecisa e difficoltosa a più distanze. Oggi con uno intervento laser è possibile riportare la cornea ad una curvatura più sferica e ripristinare una capacità visiva ottimale a tutte le distanze. Il tutto in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. Scopriamo insieme come.

Due parole sull’astigmatismo

Come accennato in apertura, l’astigmatismo è quel difetto visivo che porta a vedere male un po’ a tutte le distanze. Questo è dovuto al fatto che la cornea non sempre ha una forma perfettamente sferica, ma può capitare che sia leggermente ovoidale. Di conseguenza, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio non vanno a colpire in modo uniforme e preciso la retina, causando più difficoltà visive sul piano della messa a fuoco delle immagini a distanze differenti.

Quanto descritto si traduce, lato pratico, in una difficoltà visiva generalizzata e in un affaticamento visivo protratto nel tempo e più marcato specie nelle ore serali, quando sono maggiori i fenomeni di abbagliamento e visione di aloni in corrispondenza delle fonti luminose. Si consideri, inoltre, che l’astigmatismo può anche essere associato ad altri difetti visivi, come la miopia e l’ipermetropia.

Se non opportunamente corretto, l’astigmatismo può portare ad un affaticamento visivo correlato in particolar modo allo svolgimento di attività che prevedono uno sforzo costante e protratto nel tempo, come guidare, lavorare al computer, leggere. Oltre alla difficoltà nella messa a fuoco delle immagini, si manifestano anche altri sintomi, come cefalea, bruciore oculare, dolore oculare, iperlacrimazione.

Chi è astigmatico, peraltro, non può fare a meno degli occhiali ed è costretto ad indossarli tutto il giorno. Un disagio non da poco, che può pregiudicare il sereno svolgimento della vita quotidiana su più fronti (lavorativo, sociale, ma anche per chi pratica sport).

Come si corregge l’astigmatismo con il laser

Fortunatamente la moderna chirurgia oftalmica consente oggi di correggere l’astigmatismo di entità lieve, media o anche forte con una gamma di tecniche altamente risolutive, durevoli nel tempo e indolori. Tra queste figura la correzione laser, eseguita proprio sulla cornea.

L’intervento laser per la correzione dell’astigmatismo si esegue oggi con strumentazioni laser di ultima generazione. Gli strumenti laser in generale hanno rivoluzionato – negli ultimi anni – il mondo della medicina, apportando indubbi benefici sia per quanto riguarda l’esecuzione e l’eccellente riuscita di una vasta gamma di interventi, sia per quanto riguarda i vantaggi lato paziente (meno stress emotivo e un più facile e veloce recupero post operatorio).

Correzione con tecnica FemtoLASIK

Per quanto riguarda la correzione dell’astigmatismo con il laser, la tecnica più interessante prende il nome di FemtoLASIK e vede come protagonista il laser ad eccimeri in abbinamento al laser a femtosecondi.

  • Il laser ad eccimeri è uno strumento che lavora per ablazione: plasma la cornea ripristinando una curvatura ottimale e correggendo il difetto visivo.
  • Il femtolaser si sostituisce al bisturi e ad altri strumenti taglienti eseguendo una serie di passaggi chirurgici in modo “gentile” e di gran lunga meno traumatico per i tessuti oculari.

Perchè il laser a Femtosecondi rappresenta oggi l’avanguardia in oftalmologia

Grazie al laser a femtosecondi l’intervento fa un vero e proprio salto di qualità:

  • precisione nell’esecuzione
  • meno traumi per i tessuti oculari
  • maggiore programmabilità
  • recupero visivo post operatorio più rapido e indolore

sono solo alcuni degli indubbi e comprovati vantaggi che questo strumento apporta all’intervento.

Oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’occasione da cogliere per chi desidera sottoporsi all’intervento di correzione dell’astigmatismo (e/o di altri difetti visivi) nella sua variante più delicata, precisa ed efficace.

Altri interventi di correzione laser dei difetti visivi

Esistono altre tipologie di interventi laser per la correzione dell’astigmatismo: queste prevedono

  • l’uso del solo laser ad eccimeri (la cosiddetta PRK)
  • oppure del laser ad eccimeri in abbinamento a strumenti taglienti (LASIK tradizionale).

Si tratta di interventi ugualmente efficaci dal punto di vista della correzione del difetto visivo ma che non consentono a chirurgo e paziente di godere dei vantaggi offerti dal laser a Femtosecondi.

Oggi l’intervento di correzione dell’astigmatismo nella formula FemtoLASIK è eseguito quotidianamente da una équipe medica altamente specializzata presso il Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano. Uno staff di specialisti preparati e competenti nell’ambito della chirurgia oftalmica così come nell’uso di questi sofisticati strumenti di ultima generazione.

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La nuova chirurgia refrattiva con lenti fachiche ICL

Il panorama degli interventi di chirurgia refrattiva è oggi molto vasto ed incontra le esigenze di un pubblico eterogeneo e variegato, con carenze visive e aspettative spesso molto differenti tra di loro. Tra le varie opportunità di correzione permanente dei difetti visivi conosciamo oggi le lenti fachiche: innovative, altamente performanti e non sempre note a tutti, queste interessanti lentine riescono a soddisfare anche le necessità di chi – per vari motivi – non risulti idoneo alla chirurgia refrattiva laser. Ma cominciamo dal principio.

Chirurgia refrattiva: diverse opportunità per diverse esigenze

Gli interventi di chirurgia refrattiva sono davvero innumerevoli: tecniche e tecnologie nuove e meno nuove si abbinano e combinano per consentire al paziente di recuperare una capacità visiva ottimale in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. A prescindere dalla gravità dei difetti visivi. Una gamma interessante di soluzioni per il benessere visivo di chi desideri fare a meno degli occhiali sul lungo periodo.

Menzioniamo gli interventi di chirurgia refrattiva maggiormente eseguiti al giorno d’oggi:

  1. interventi laser eseguiti sulla cornea, in particolare la fotocheratectomia refrattiva (PRK), la LASIK e la FemtoLASIK (quest’ultima quasi esclusivamente presso i centri sanitari d’eccellenza)
  2. sostituzione del cristallino naturale con un cristallino artificiale (o lente intraoculare, dotata del potere diottrico necessario al paziente)
  3. lenti fachiche, impiantate subito dietro l’iride

Sicuramente il lettore avrà sentito maggiormente nominare le prime due. Desideriamo in questa sede soffermarci sulla terza, forse un po’ meno nota ma particolarmente interessante ed innovativa.

Cosa sono le lenti fachiche ICL per la correzione dei difetti visivi

Le lenti intraoculari fachiche, note anche con il nome di lenti fachiche o lenti ICL, sono delle piccolissime lentine molto sottili realizzate in un materiale morbido di ultima generazione a base di collagene (chiamato Collamer, da cui Implantable Collamer Lens).

Per chi sono indicate le lenti fachiche

  1. sono l’ideale per chi non può accedere alla chirurgia laser in quanto dotato di una cornea troppo sottile o disomogenea
  2. sono perfette per chi è affetto da un difetto visivo molto forte (come una miopia forte, ma anche un astigmatismo o una ipermetropia importanti), tale per cui la chirurgia laser non sarebbe sufficiente
  3. consentono ad un paziente affetto da un difetto visivo forte ma ancora in giovane età di poter conservare il suo cristallino naturale (e di conseguenza non perdere il suo potere accomodativo, fondamentale per la messa a fuoco e per la visione da vicino)

In cosa consiste l’intervento per l’impianto delle lenti fachiche?

L’intervento per l’impianto delle lenti fachiche ICL è di breve durata e si segue in regime ambulatoriale previa somministrazione di un’anestesia topica sotto forma di gocce di collirio. Le lenti sono impiantate subito dietro l’iride, pertanto si tratta di un intervento minimamente invasivo.

I vantaggi offerti da questo tipo di lenti sono i seguenti:

  • sono invisibili dall’esterno
  • impercettibili da chi le “indossa”
  • sono perfettamente biocompatibili e tollerabili (non danno adito a fenomeni di rigetto o allergia)
  • hanno un filtro UV, ideale per proteggere le strutture visive dalla costante esposizione ai raggi solari ultravioletti
  • sono removibili in caso di necessità operatoria

Concludendo, le nuove lenti fachiche ICL per la correzione dei difetti visivi aprono una nuova strada nel già vasto panorama delle opportunità di correzione dei difetti visivi, coinvolgendo anche i pazienti che sino ad ora non avevano ancora avuto modo di identificare l’opzione migliore per le loro specifiche esigenze visive. Sono altresì sicure e si impiantano, come detto, mediante un intervento indolore e minimamente traumatico per le strutture oculari. Un aspetto che si traduce, infine, in un eccellente e rapido recupero visivo.

Vuoi saperne di più?

Se desideri maggiori informazioni sulle lenti fachiche per la correzione dei difetti visivi, non esitare a contattarci subito. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Blefaroplastica tradizionale: i vantaggi

blefaroplastica tradizionale - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La blefaroplastica tradizionale è senza dubbio la scelta migliore per chi ha l’obiettivo di rimuovere gli inestetismi dello sguardo in modo efficace e sul lungo periodo. Un intervento mini invasivo che non lascia cicatrici evidenti e che consente di migliorare in una sola mossa sia l’aspetto estetico, sia la funzionalità palpebrale. Scopriamo oggi tutti i vantaggi di questo tipo di intervento.

Cos’è la blefaroplastica

Con il termine di blefaroplastica si intende un intervento di chirurgia estetica mininvasivo volto a rimodellare l’estetica delle palpebre e dell’area perioculare rimuovendo eventuali porzioni di tessuto e di accumuli adiposi in eccesso. Può interessare sia le palpebre superiori che quelle inferiori ed è l’ideale per recuperare uno sguardo fresco e ringiovanito ma anche una migliore funzionalità palpebrale. Questo intervento – pur essendo minimamente invasivo e del tutto indolore – prevede l’uso di bisturi e punti di sutura ed è anche definito intervento di blefaroplastica tradizionale.

Oggigiorno esistono altre tecniche parachirurgiche ancor meno invasive che possono essere indicate per difetti estetici lievi che non intaccano la funzionalità palpebrale o per pazienti ancora in giovane età. Si tratta di procedure interessanti capaci di rinfrescare lo sguardo, ma che non offrono il medesimo risultato di una blefaroplastica tradizionale sia in termini estetici che di persistenza nel tempo dei risultati.

Una visita oculoplastica specialistica è sempre un buon punto di partenza

Il consiglio è sempre quello di sottoporsi ad una visita specialistica oculoplastica durante la quale sarà possibile valutare con l’aiuto dello specialista le condizioni di salute e di performance estetica della propria area oculare e perioculare e ricevere indicazione in merito alla procedura chirurgica o parachirurgica migliore per le proprie esigenze.

Ma torniamo ai vantaggi della blefaroplastica tradizionale.

Vantaggi della blefaroplastica tradizionale

La blefaroplastica tradizionale offre innumerevoli vantaggi:

  • un risultato più definitivo e durevole nel tempo rispetto ad altre tecniche
  • consente la correzione di borse, occhiaie, rughe perioculari e l’eliminazione di palpebre cadenti con un solo intervento
  • non è doloroso (è sufficiente somministrare un anestetico per uso topico)
  • non lascia cicatrici visibili (i punti di sutura sono sottilissimi e sono applicati lungo le naturali pieghe dei tessuti)
  • riavvolge il nastro del tempo con risultati tangibili e apprezzabili concretamente
  • comporta un solo investimento economico a fronte degli innumerevoli e ripetuti costi che affronta invece nell’arco di diversi anni chi sceglie procedure differenti (come i trattamenti estetici)

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Se desideri maggiori informazioni sull’intervento di blefaroplastica, non esitare a contattarci subito. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Cataratta e benessere emotivo nella terza età

La cataratta è nota ai più come patologia oculare in senso stretto. Che va curata per ripristinare la capacità e l’acuità visiva di chi ne è affetto. Tuttavia, il mondo della ricerca si sta interrogando sempre di più sull’influenza che la patologia può esercitare sullo stato cognitivo ed emotivo con particolare riferimento al paziente anziano. Sembra, difatti, che esista un legame di causa effetto tra la cataratta e una serie di difficoltà motorie, emotive e cognitive nelle persone anziane. Vediamo come si manifesta questo legame.

La cataratta è una delle prime cause di cecità al mondo

La cataratta è ancora oggi una delle prime cause di cecità o grave ipovisione al mondo, assieme ad altre patologie oculari come il glaucoma, la Maculopatia e la retinopatia diabetica. Patologie insidiose che conducono ad un peggioramento della salute così come della capacità visiva quando non adeguatamente curate. Questo accade, per esempio, se vengono a mancare una puntuale e capillare diffusione dell’informazione e adeguati programmi di screening della salute oculare Sfortunatamente la cataratta non porta con sé solamente un progressivo, importante ed irreversibile calo della capacità visiva, ma innesca anche una serie di disagi e disturbi che sembrano davvero essere concatenati tra di loro.

Cosa sappiamo oggi del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva

Il paziente anziano è più fragile

Alcuni ricercatori hanno già indagato il tema del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva.

In generale, il paziente anziano è caratterizzato da una fragilità globale tale per cui un evento avverso può predisporre all’insorgenza di altre difficoltà e/o patologie, sia sul piano fisico che emotivo.

Una cataratta non curata con tempestività può avere diverse conseguenze. Elenchiamole brevemente:

  • incertezza motoria, che porta ad un rischio elevato di cadute e che in età avanzata possono causare frequentemente fratture del femore o del bacino (con maggiore incidenza nelle donne in post menopausa, più esposte al rischio di osteoporosi). Uno status quo che può innescare un tracollo dello stato di salute globale di chi è oggetto di questi incidenti.
  • un senso di sconforto dovuto alla progressiva difficoltà nel compiere anche piccole azioni quotidiane, ed al fatto di aver sempre più bisogno d’aiuto a scapito della propria indipendenza personale. Tale stato emotivo può cronicizzarsi innescando una vera e propria patologia depressiva.
  • maggiore predisposizione ad andare incontro ad un rapido declino cognitivo, con un maggiore rischio di sviluppare demenza senile e patologia di Alzheimer.

La scienza non cessa d’indagare le ripercussioni globali della cataratta sulla salute dell’anziano

Attualmente sono in corso altre ricerche scientifiche per accertare l’impatto globale che la cataratta ha sull’anziano, ma vi sono già alcuni dati fuori dubbio:

  • l’unica cura esistente per la cataratta è la chirurgia
  • la chirurgia della cataratta non presenta controindicazioni, salvo casi eccezionali
  • le eventuali complicanze poste in essere dall’intervento di cataratta sono di gran lunga più rare e remote rispetto a quelle che la patologia può innescare
  • quanto prima si esegue la chirurgia, tanto prima si disinnesca la catena di eventi che la patologia può innescare sul piano fisico così come emotivo

La scienza sta altresì indagando altri aspetti, tra cui quale possa essere la procedura chirurgica migliore per il paziente anziano (un intervento eseguito bilateralmente oppure due interventi separati, solo per fare un esempio) e quali lenti intraoculari siano maggiormente performanti per determinate casistiche.

Fonte: Frontiersin.org

Curare la cataratta: come, quando e perché

Riassumendo e concludendo, curare la cataratta mette al riparo dal rischio di incidenti e cadute, ma non solo. Risolvere tempestivamente la cataratta previene l’accelerazione del deterioramento cognitivo e il rischio di sviluppare demenza senile, oltre a migliorare sensibilmente i sintomi della sfera dell’umore. E’ intuitivo, difatti, che un paziente che torna a vedere in maniera ottimale ritrovi un umore positivo e propenso al compiere piccole o grandi azioni in modo autonomo.

Oggi l’intervento di cataratta è considerato da tutta la comunità scientifica una procedura di routine: non v’è ragione per temerlo né per soprassedere rispetto alla sua esecuzione. Nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, peraltro, ne esiste oggi una variante “gentile”, che sostituisce agli strumenti taglienti moderni laser altamente sofisticati.

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Prenota la tua visita oculistica specialistica per la cataratta. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Miopia e presbiopia insieme, che fare?

Miopia e presbiopia sono due difetti visivi molto diversi tra di loro ed al contempo molto comuni. Diverse persone pensano che chi soffre di miopia non svilupperà mai la presbiopia in virtù di un fenomeno di compensazione tra i due difetti. In parte questo è vero, ma accade solamente nelle fasi d’esordio della presbiopia, quando il calo visivo da vicino è ancora esiguo. Con l’andare del tempo, invece, la situazione cambia e ci si trova a dover fare i conti con una duplice difficoltà visiva sia sulle lunghe distanze, sia su quelle molto ravvicinate. Che fare allora? Scopriamo insieme cosa propone la chirurgia oftalmica per queste casistiche così comuni.

Correzione con lenti a contatto o occhiali da vista

Prima di entrare nel merito delle soluzioni chirurgiche per miopia e presbiopia, spendiamo due parole sulle caratteristiche degli ausili esterni per la visione messi a punto per questa duplice esigenza visiva. E’ possibile ricorrere ad un paio di occhiali con lenti accomodative (per difetti visivi più lievi) o multifocali progressive (in seconda battuta, quando le esigenze visive diventano più importanti). Oppure alle lenti a contatto progressive multifocali. Entrambe le soluzioni hanno il vantaggio di essere più immediate della chirurgia, ma presentano anche alcuni svantaggi.

Gli occhiali da vista possono essere impegnativi in quanto:

  • è necessario ricordare di portarli sempre con sé;
  • bisogna cambiarli di tanto in tanto, mano a mano che i difetti visivi progrediscono: questo alla lunga costituisce un costo molto elevato;
  • possono essere un limite per chi pratica sport;
  • quando fa molto caldo possono rappresentare un peso ed un fastidio;
  • non sempre ci accontentano sotto il profilo estetico.

Le lenti a contatto:

  • sono un impegno quotidiano;
  • richiedono molta attenzione sotto il profilo dell’igiene oculare;
  • possono indurre secchezza oculare persistente ed essere fattore di rischio per la Sindrome dell’Occhio Secco;
  • rappresentano un impegno economico mensile sul lungo periodo.

Correzione permanente della miopia e della presbiopia: caratteristiche e vantaggi

Chi soffre di miopia e presbiopia insieme si trova ad avere una difficoltà visiva a più distanze. Una vera e propria scomodità che ha inizio più o meno dopo i 40 anni e che poi non fa altro che peggiorare. E’ necessario anche mettere in conto che è probabile che con gli anni a queste difficoltà visive si venga ad aggiungere anche la cataratta. Un “mix” di condizioni visive poco felici. Oggi la chirurgia oftalmica offre soluzioni interessanti e risolutive sul lungo periodo per ripristinare il benessere e la capacità visiva a tuttotondo in questo tipo di pazienti.

Chirurgia laser o lenti intraoculari per correggere miopia e presbiopia?

Lenti intraoculari: comode, intelligenti, lungimiranti

La soluzione più interessante è data da un intervento di chirurgia oftalmica tramite il quale si impianta una lente intraoculare nell’occhio del paziente. L’intervento è di breve durata ed è totalmente indolore. Nell’arco di pochi minuti, si correggono tutti i difetti visivi e si previene (o cura, laddove già presente) anche la cataratta. Questo perché i cristallini artificiali non vanno incontro ad opacizzazione. Questa soluzione è interessante, permanente e lungimirante, perché risolve in anticipo anche l’eventuale cataratta e ci mette al riparo dai disagi visivi tipici dell’età avanzata.

Chirurgia laser: per pazienti giovani e difetti visivi non troppo marcati

Un paziente giovane con miopia e presbiopia lievi può anche optare per la chirurgia laser. Con un intervento minimamente invasivo, eseguito esclusivamente sulla cornea e con l’ausilio di strumenti laser, è possibile correggere entrambi i difetti in modo permanente. E’ un intervento che – per procedura e strumentazione impiegata – somiglia molto al più noto FemtoLASIK.

Entrambe le soluzioni sono particolarmente interessanti e vantaggiose, risolvono le difficoltà visive alla radice ed in modo permanente e liberano il paziente dall’uso di ausili esterni per la visione. L’impegno economico è paragonabile a quello che gli ausili per la visione richiedono nell’arco di alcuni anni, ma il senso di libertà che donano è davvero impagabile.

Che tipo di procedura scegliere?

La decisione di sottoporsi ad una o all’altra procedura chirurgica non può prescindere da un’accurata ed approfondita visita oculistica specialistica. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico la visita consta di un percorso diagnostico accurato e di un colloquio approfondito ed attento tra medico e paziente. L’obiettivo è definire le esigenze visive del paziente ma anche conoscere meglio le sue esigenze sul fronte pratico, emotivo, personale.

Inoltre, presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possiible affidarsi ai migliori specialisti del settore ed a strumentazioni chirurgiche di ultima generazione non sempre reperibili altrove.

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