Operazione laser per glaucoma

Negli ultimi decenni gli strumenti laser hanno rivoluzionato una vasta gamma di procedure in ambito medico. Questa considerazione si applica ampiamente anche in ambito oftalmologico: dalla correzione dei difetti visivi alla cura delle patologie, il laser oggi è un vero e proprio braccio destro del chirurgo. Nei centri d’eccellenza – come il Centro Ambrosiano Oftalmico – troviamo una gamma di strumenti laser altamente sofisticati, per risolvere difetti e patologie con una precisione ed un’efficacia mai viste prima. Oggi, anche chi è affetto da glaucoma può avvalersi del laser per trattare la patologia serenamente e con ottimi risultati. Scopriamo in cosa consiste l’operazione laser per glaucoma.

Glaucoma: prima di tutto, prevenzione

Sapere che oggi esistono nuove strade per trattare efficacemente il glaucoma non deve far abbassare la guardia a chi ne è affetto o a chi è a conoscenza di una familiarità con la patologia. In generale, anche in assenza di familiarità o campanelli d’allarme, poiché il glaucoma è una patologia che nelle sue fasi d’esordio non presenta sintomi evidenti, è sempre bene non mancare agli appuntamenti per il controllo della salute visiva. La diagnosi tempestiva è – ancor prima di qualunque trattamento – l’arma migliore per fronteggiare e gestire al meglio la patologia.

Operazione laser SLT: cos’è?

La chirurgia laser trabeculoplastica selettiva – nota anche come SLT – è un innovativo protocollo di cura del glaucoma che si avvale di uno strumento laser di ultima generazione. Si tratta di un laser in grado di emettere impulsi brevissimi e di andare a colpire selettivamente (cioè esclusivamente) le cellule affette dalla patologia. Ovvero, le cellule che impediscono il naturale deflusso dell’umor acqueo attraverso le strutture oculari. In questo modo, il drenaggio attraverso il trabecolato migliora sensibilmente, e la pressione intraoculare si abbassa.

Vantaggi e caratteristiche dell’operazione laser per glaucoma

Elenchiamo di seguito i vantaggi e le caratteristiche del trattamento

Caratteristiche dell’intervento

  • si esegue ambulatorialmente in antestesia topica
  • è un intervento sicuro, perché si tratta di un laser che non produce calore e che tratta solamente i tessuti affetti dalla patologia
  • è di breve durata
  • i tempi di recupero sono immediati
  • è un trattamento indolore
  • si applica a diverse tipologie di glaucoma

Vantaggi dell’intervento

  • gli effetti positivi del trattamento si apprezzano già dopo qualche giorno, e sono durevoli nel tempo
  • è ripetibile nel tempo
  • è indicato per varie tipologie di glaucoma
  • è efficace anche nei casi in cui la terapia farmacologica non dia gli esiti auspicati

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Sintomi del glaucoma, come riconoscerli

Il glaucoma è una patologia oculare capace di manifestarsi con esiti decisamente inaspettati e sicuramente poco graditi. Sfortunatamente, la si menziona molto meno di altre patologie oculari più note. Eppure, conoscere il glaucoma e i suoi sintomi è già un primo passo per difendersi dalle sue conseguenze. E allora scopriamo subito quali sono i sintomi del glaucoma, come riconoscerli e perché è importante esserne a conoscenza.

Come ci si accorge di avere il glaucoma?

Accorgersi di essere affetti da glaucoma è fondamentale per difendersi al meglio dalla patologia e preservare il proprio benessere oculare sul lungo periodo. Si rende necessario aprire una doverosa parentesi.

Il “ladro silenzioso della vista”: un appellativo calzante che invita ad una riflessione

Il glaucoma è anche noto come ladro silenzioso della vista: un appellativo che già da solo fa comprendere quanto la patologia possa essere insidiosa, specie nelle sue fasi d’esordio. L’occhio affetto da glaucoma si presenta con una pressione intraoculare più alta del normale in modo persistente e durevole nel tempo. Una pressione che non ha nulla a che vedere con quella arteriosa. Ma che ha a che fare con un mancato deflusso dell’umor acqueo internamente alle strutture oculari. Uno status quo asintomatico: chi ne è affetto non ne è consapevole, né prova fastidio o dolore agli occhi. Tuttavia, mano a mano che il tempo avanza, le strutture oculari sottoposte a persistente ipertensione oculare finiscono per danneggiarsi. Il danno maggiore interessa il nervo ottico, è irreversibile e porta ad una perdita sempre più importante di capacità visiva. Da qui l’appellativo di ladro silenzioso della vista.

I sintomi del glaucoma si manifestano quando la patologia ha già cominciato ad arrecare danni irreversibili

Tornando al quesito iniziale, se la pressione intraoculare elevata è asintomatica, come ci si accorge di avere il glaucoma? Quando la patologia presenta i primi danni in termini di perdita di capacità visiva, accade di scambiare le difficoltà visive per un peggioramento dei propri difetti visivi. E’ allora che ci si reca dall’oculista, nella convinzione di dover rinnovare la prescrizione per gli occhiali da vista. Ed è allora che si riceve la diagnosi di glaucoma.

Per accorgersi di essere affetti da glaucoma è bene avere a cuore la propria salute visiva, sempre

Per accorgersi in tempo di avere il glaucoma, è necessario avere a cuore la propria salute visiva a tuttotondo, per tutta la durata della propria vita e anche in assenza di sintomi. Programmare una serie cadenzata di controlli della salute degli occhi, inclusa la misurazione della pressione intraoculare, è un atto d’amore e di attenzione davvero non trascurabile.

Conoscere se stessi e la propria storia familiare è un altro mezzo per difendersi dal glaucoma: chi soffre di diabete o ha una familiarità con il glaucoma, dovrebbe prestare ancor più attenzione ed insistere maggiormente sulla prevenzione.

Leggi anche: glaucoma e stress, quando il circolo è vizioso

Sintomi del glaucoma già manifesto

Quando la patologia è oramai manifesta, i sintomi del glaucoma possono essere:

  • dolore oculare
  • fotofobia
  • visione offuscata o visione di aloni
  • arrossamento oculare
  • il già menzionato calo di capacità visiva

Come si cura il glaucoma?

Se la diagnosi è tempestiva, la patologia può essere controllata con efficacia

Fare prevenzione tramite frequenti controlli della salute visiva o attraverso l’adesione a programmi di screening sul territorio può essere utile a difendersi dal glaucoma. Difatti, una diagnosi tempestiva consente di avviare altrettanto prontamente la terapia necessaria.

La cura del glaucoma – o meglio, la terapia – prevede solitamente la somministrazione di farmaci ipotonizzanti per uso topico. Ma non solo. Può rendersi necessario anche intervenire chirurgicamente, per ristabilire una valida via di deflusso per l’umor acqueo.

Innovativo, gentile, efficace: è il laser SLT per glaucoma

Molto interessante, per nulla invasivo e ampiamente risolutivo è l’impiego di strumenti laser. Tra questi menzioniamo l’innovativo laser SLT per glaucoma. Si tratta di un laser totalmente indolore tramite il quale si trattano le porzioni di tessuto rese impermeabili dalla patologia, restituendo loro la necessaria permeabilità. Di conseguenza, l’umor acqueo defluisce e la pressione intraoculare è ripristinata a livelli normali. Le sedute sono di breve durata, ripetibili e indolori.

Leggi anche: trattamento del glaucoma con laser SLT

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Occhi rossi, quando preoccuparsi?

A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di alzarci una mattina con un occhio particolarmente arrossato. E di provare un po’ di sana preoccupazione. Ma a cosa è dovuto l’arrossamento oculare? Quando è necessario preoccuparsi e quando invece no? Rispondiamo assieme ad alcune domande comuni sul tema.

Cosa si intende per occhi rossi e come si manifestano

Gli occhi rossi o arrossati si presentano in tal modo a seguito della dilatazione dei capillari presenti nella sclera. L’effetto visivo che ne deriva è spesso antiestetico. A volte tale fenomeno interessa un occhio solamente, ma può capitare che si manifesti in entrambi gli occhi. Vediamo di seguito quali possono essere le cause.

Cause degli occhi rossi

Gli occhi rossi o arrossati possono essere causati da agenti atmosferici o da fattori relativi alla qualità dell’aria: aria troppo secca, sole troppo forte, inquinamento atmosferico possono essere fattori scatenanti. A questi si aggiungono, per esempio, piccoli traumi o presenza di corpi estranei, come qualche granello di sabbia o qualche ciglia, ma anche le stesse lenti a contatto, se usate in maniera prolungata o trascurando le necessarie accortezze igieniche.

Può capitare anche di svegliarsi con gli occhi rossi quando si è influenzati o si ha una patologia respiratoria: tossire con insistenza può provocare una piccola emorragia sottocongiuntivale. Infine, le allergie e alcune patologie oculari possono causare un arrossamento oculare.

Quali patologie oculari possono causare episodi di arrossamento oculare?

Alcune patologie possono causare episodi di arrossamento oculare. Tra queste menzioniamo il glaucoma, la Sindrome dell’Occhio Secco, il cheratocono, ma anche l’orzaiolo, il calazio e la blefarite.

Quando preoccuparsi?

Come abbiamo appena visto, le cause degli occhi rossi possono essere innumerevoli. Non sempre è il caso di preoccuparsi, ma talune volte è bene non soprassedere ed anzi recarsi tempestivamente dallo specialista. Se insieme al rossore si manifestano anche altri sintomi, è bene andare a fondo della questione.

Tra i sintomi che possono presentarsi assieme all’arrossamento oculare troviamo:

  • bruciore o dolore oculare
  • sensazione di annebbiamento visivo
  • prurito
  • secrezioni giallognole o verdognole

Sarà lo specialista – durante la visita e il colloquio – a valutare la causa precisa degli occhi rossi e l’approccio terapeutico da seguire. Le cure potrebbero spaziare dal semplice riposo, all’uso di colliri per uso topico, sino alla somministrazione (nel caso si tratti di una infezione) di farmaci di tipo antibiotico. Si sconsiglia il ogni caso l’uso di farmaci da banco prima di conoscere l’esatta causa del disturbo.

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Come vede chi è affetto da glaucoma?

cura del glaucoma - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il glaucoma è una delle patologie oculari più diffuse al mondo e sfortunatamente la sua diagnosi è spesso tardiva. Il concetto di prevenzione in ambito oculistico non è ancora così diffuso come accade in altri ambiti della salute. E, poiché il glaucoma è una patologia tutto sommato silente (almeno nel suo stadio iniziale), spesso la diagnosi giunge tardi. Quando, effettivamente, si comincia a non vedere più bene. Vediamo dunque come vede chi è affetto da glaucoma e perché è importante recarsi dall’oculista.

Diagnosi del glaucoma: perché la tempestività è fondamentale

Come accennato in apertura, il glaucoma è una patologia che esordisce in maniera del tutto silente. Si caratterizza per un aumento della pressione intraoculare che, se persiste a lungo nel tempo, può danneggiare in modo irreversibile le strutture oculari. I danni si manifestano e sono percepibili in modo conclamato quando la patologia è già ad uno stadio pressoché avanzato. Ed è allora che chi ne è affetto si rende conto solitamente che qualcosa non va.

Il concetto di prevenzione con riferimento al glaucoma è più che mai cruciale: una diagnosi tempestiva e corretta è il primo passo per preservare la propria salute visiva sul lungo periodo.

E se la diagnosi è tardiva?

Qualora, al contrario, la diagnosi non arrivi in tempo utile per procedere con le necessarie terapie, i danni potrebbero interessare il nervo ottico, pregiudicando in modo irreversibile la capacità visiva. In tal caso è possibile andare incontro a stati di ipovisione anche di una certa importanza. Si consideri che il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo.

Quando il glaucoma è nelle sue fasi d’esordio, chi è affetto da glaucoma vede in modo normale, compatibilmente con gli eventuali difetti visivi già presenti.

Come fare a sapere se si è affetti da glaucoma?

La genetica conta, ma non solo

Il glaucoma è una patologia causata da innumerevoli fattori: tra questi, anche la genetica ha il suo peso. Il mondo della scienza sta ancora indagando le cause della patologia: tuttavia, qualora vi sia familiarità, conviene non mancare ai frequenti controlli della salute oculare. Ad ogni modo, è importante ricordare che la visita oculistica specialistica è molto di più di una semplice misurazione della vista e che tutti vi si dovrebbero sottoporsi periodicamente.

Sottoporsi a periodici controlli della salute oculare non serve solo a misurare la vista ed a sapere se indossare o meno gli occhiali. E’ fondamentale anche per diagnosticare eventuali patologie – anche asintomatiche – che è importante curare con tempestività.

Come vede chi è affetto da glaucoma?

Glaucoma ad angolo aperto e glaucoma ad angolo chiuso: ecco come vede chi ne è affetto

Esistono due tipologie di glaucoma, dette ad angolo chiuso e ad angolo aperto. Il glaucoma ad angolo chiuso è meno frequente ma più aggressivo. E’ una forma acuta, che induce una serie di sintomi visivi più repentini e più immediatamente percepibili. Si sperimentano pertanto visione offuscata e visione di aloni. Questi sintomi si accompagnano spesso a dolori alla testa o agli occhi, accompagnati da nausea.

Chi è invece affetto da glaucoma ad angolo aperto – che è la forma più frequente ed è cronica – sperimenta una progressione dei sintomi più lenta e meno evidente. Ad ogni modo, una volta che il nervo ottico è danneggiato, si comincia a sperimentare un calo visivo irregolare e “a macchie” con zone nelle quali si vede bene alternate invece a zone di cecità.

Cura del glaucoma: in cosa consiste?

La cura del glaucoma è frequentemente di tipo farmacologico e prevede la somministrazione di farmaci per uso topico volti ad abbassare e tenere sotto controllo la pressione intraoculare. I farmaci sono molto utili a patto che siano assunti con regolarità e secondo quanto prescritto dallo specialista, pena un peggioramento della patologia. Non sempre però i farmaci sono sufficienti.

Qualora la patologia sia già ad uno stadio molto avanzato, si ricorre alla chirurgia: tramite l’intervento chirurgico, si riaprono le vie di deflusso dell’umor acqueo, favorendo un abbassamento della pressione intraoculare.

Esiste oggi un innovativo e molto interessante trattamento laser, che consente di ripristinare una buona permeabilità dei tessuti e di tenere sotto controllo la patologia a lungo nel tempo. Questo trattamento prende il nome di laser SLT, dove SLT sta per trabeculoplastica laser selettiva. La peculiarità di questo laser è la sua capacità di intervenire solamente sulle porzioni di tessuto affette dalla patologia, risultando efficace solo laddove necessario e per nulla invasivo nei confronti dei tessuti circostanti. Un trattamento non traumatico che consente di curare il glaucoma in modo efficace e tangibile già dalla prima seduta.

La trebeculoplastica laser selettiva (laser SLT) è un trattamento d’avanguardia nella cura del glaucoma. E’ un trattamento indolore e di breve durata ed offre risultati tangibili e durevoli nel tempo, disponibile oggi presso i centri sanitari d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico.

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Disturbi della tiroide e occhi

Abbiamo già indagato altre volte, sulle pagine di questo magazine, il legame che tra la salute dell’apparato visivo e quella di altri distretti dell’organismo. Con riferimento, per esempio, alle patologie sistemiche come il diabete, o alla salute intestinale. Oggi è la volta della tiroide: in che modo la sua efficienza può influire sul benessere oculare? Fino a che punto gli occhi risentono di un’eventuale patologia della tiroide? Scopriamolo assieme.

Cos’è la tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo. Gli ormoni secreti dalla tiroide preservano l’efficienza delle funzioni metaboliche. Inoltre, la tiroide controlla il battito cardiaco, la temperatura corporea, la respirazione, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e l’accrescimento corporeo. E’, insomma, una sorta di centralina che gestisce, monitora e organizza una serie di equilibri molto delicati dai quali può dipendere il benessere dell’intero organismo.

Talvolta la tiroide va incontro a patologie e processi infiammatori che ne pregiudicano il buon funzionamento. Questi processi possono essere causati da fattori esterni oppure interni. In questo secondo caso si parlerà di tiroiditi autoimmuni. Le più note tiroiditi autoimmuni sono quella di Hashimoto e la malattia di Basedow Graves. Queste patologie possono avere delle ripercussioni sulla salute oculare.

Tiroiditi e salute oculare, i sintomi

Le tiroiditi possono generare un disturbo oculare chiamato oftalmopatia. L’oftalmopatia è maggiormente frequente nella malattia di Basedow Graves, ma può capitare che si manifesti anche in concomitanza con la malattia di Hashimoto o con altre tiroiditi. Ecco i sintomi:

  • iperplasia dei muscoli oculari, con conseguente esoftalmo (ovvero protrusione del bulbo oculare verso l’esterno)
  • ipertrofia dei muscoli oculari
  • ritenzione di liquidi
  • accumulo di grasso nei tessuti connettivi oculari

L’esoftalmo può dare adito a:

  • annebbiamento visivo o sensazione di calo visivo
  • sensazione di corpo estraneo
  • iperlacrimazione o secchezza oculare marcata e persistente (che a lungo andare può innescare una Sindrome dell’Occhio Secco)
  • fotofobia
  • aumento della pressione intraoculare (non a caso il glaucoma è spesso associato alla tiroidite ed in particolare all’ipertiroidismo)
  • riduzione della frequenza dell’ammiccamento
  • problemi nelle visione binoculare e diplopia (visione doppia)

Come curare la salute oculare nel caso di disfunzioni della tiroide

Il quadro clinico posto in essere da una tiroidite può essere complesso e articolato. Si consiglia di recarsi tempestivamente da un endocrinologo e di seguire pedissequamente il programma terapeutico prescritto. Ma non solo. Per quanto riguarda la salute oculare, è bene recarsi contestualmente anche dall’oculista. Una visita oculistica specialistica è il primo passo per valutare il da farsi anche nel caso in cui si sia affetti da tiroidite. L’obiettivo è duplice: godere di una buona salute visiva nel presente, ma al contempo evitare che la sintomatologia sopra descritta sfoci in conseguenze importanti e difficili da trattare sul lungo periodo, come gravi stati di ipovisione o Sindrome dell’Occhio Secco.

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Sei affetto da una patologia della tiroide o desideri sottoporti ad un controllo della salute oculare? Chiamaci: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi al numero 02 636 1191.

Glaucoma e alimentazione: alcuni consigli

Il glaucoma è una patologia che interessa tutte le strutture oculari con particolare riferimento al nervo ottico. Non si tratta di un disturbo passeggero, ma di una vera e propria patologia che, se non trattata adeguatamente e con la giusta tempestività, può dare adito a stati di ipovisione anche importanti. Tuttavia, e come sempre accade in medicina, stili di vita virtuosi caratterizzati da paradigmi alimentari corretti, pochi strapazzi e un po’ di sana attività fisica, possono aiutare a prevenire o persino lenirne la sintomatologia. Scopriamo oggi in che modo l’alimentazione può giocare a nostro favore in caso di una diagnosi di glaucoma.

Perché alimentarsi in modo sano è importante

Abbiamo discusso altre volte sulle pagine di questo magazine il legame stretto che intercorre tra salute intestinale e salute oculare. L’alimentazione è in grado di innescare o al contrario disinnescare stati infiammatori che interessano non solo l’intestino, ma tutto l’organismo. Incluso l’apparato visivo. Si tenga altresì presente che proprio nell’intestino ha sede il meccanismo che governa il buon andamento del sistema immunitario.

Mangiare in modo sano e ragionato ci consente di stare alla larga da tante patologie infiammatorie, autoimmuni, metaboliche e di altra natura. Veniamo ora al legame che intercorre tra glaucoma e alimentazione.

Glaucoma e alimentazione: cosa mangiare e cosa tenere sotto controllo

Scopriamo subito quali alimenti limitare nel caso di una diagnosi di glaucoma, e invece quali sono concessi. Si tenga presente che il glaucoma è una patologia multifattoriale: non sarà solo ed esclusivamente l’abuso di un determinato alimento ad esserne la causa, ma sicuramente lasciarsi andare a stili alimentari scorretti può concorrere alla sua manifestazione o all’esacerbazione della sua sintomatologia.

  • Sale. E’ bene limitarlo, in quanto favorisce un aumento della pressione sanguigna. La pressione sanguigna e la pressione intraoculare sono due fenomeni totalmente diversi e distinti, tuttavia a lungo andare una pressione sanguigna troppo elevata può danneggiare sia il nervo ottico, sia la retina. Stesso discorso per gli alimenti ricchi di sodio.
  • Zucchero. Abusare di cibi zuccherati può predisporre allo sviluppo del diabete di tipo II. Tale patologia è fattore predisponente lo sviluppo del glaucoma, ma anche della retinopatia diabetica. Bandite le bevande zuccherate e i dolci, specie se altamente trasformati o preparati a base di farine raffinate.
  • Caffè. La letteratura scientifica ci suggerisce di non privarci di un buon caffè, ma nemmeno di abusarne. Stando ai risultati delle ultime ricerche, il caffè esercita un’azione protettiva nei confronti di cataratta e maculopatia, ma può causare (sempre in concomitanza con altri fattori) l’insorgenza del glaucoma.
  • Alcol. Ove possibile, l’alcol va evitato. In quantità esagerate, affatica il fegato e può essere fattore predisponente l’insorgenza del glaucoma.
  • Farine raffinate. Le farine raffinate portano ad un innalzamento repentino dei livelli di zuccheri nel sangue, inducendo l’organismo alla produzione di insulina. Questo meccanismo è fattore predisponente il glaucoma. I cibi prodotti con farine raffinate sono anche detti cibi ad alto indice glicemico. Sarebbero da favorire le farine integrali.
  • Cibi trasformati, cioè i cibi prodotti dall’industria alimentare, che hanno subito diversi passaggi produttivi (trasformazioni, appunto) prima di raggiungere i banchi dei supermercati. Ogni passaggio della catena produttiva aggiunge solitamente grassi saturi, zuccheri e sale, che come spiegato poc’anzi non sono sinonimo di alimentazione sana.

Cosa mangiare in abbondanza

Largo dunque – in caso di glaucoma ma non solo – a cibi freschi e di stagione, come frutta e verdura di tutti i colori e di ogni varietà. Bene il pesce azzurro e la carne bianca con moderazione, i cereali integrali, i semi oleosi e la frutta. Sale, zucchero, cibi grassi e fritti consentiti, sì, ma solo occasionalmente. Un cucchiaino di olio extravergine di oliva a pasto è anche un’ottima abitudine per fare il pieno di polifenoli ed antiossidanti.

Come trattare il glaucoma al meglio: dal laser SLT una prospettiva interessante

Una diagnosi di glaucoma non va mai presa con leggerezza e pensare di ricorrere all’automedicazione affidandosi esclusivamente a farmaci da banco o all’alimentazione è una scelta totalmente sbagliata che può condurre a gravi stati di ipovisione, inclusa la cecità.

Il primo passo è dunque quello di sottoporsi ad una visita specialistica per il glaucoma. Alla quale farà seguito la messa a punto di un percorso diagnostico mirato e personalizzato, che potrà spaziare dalla terapia farmacologica topica con colliri sino alla chirurgia, a seconda dell’entità della patologia. Tra i trattamenti maggiormente interessanti per la cura del glaucoma menzioniamo il laser SLT: un trattamento indolore e di breve durata che, grazie ad un innovativo strumento laser, consente di curare solamente le porzioni di tessuto affette dalla patologia in modo preciso e gentile, ripristinando la permeabilità cellulare laddove questa sia andata perduta. Grazie al laser SLT, i pazienti affetti da glaucoma sperimentano un immediato e duraturo miglioramento del loro quadro clinico ed un ridimensionamento della pressione intraoculare.

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Per gestire al meglio una diagnosi di glaucoma è fondamentale farsi seguire da uno specialista esperto e volersi bene curando il proprio stile di vita a tuttotondo. Vieni a trovarci presso il Centro Ambrosiano Oftalmico: saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare e di darti ulteriori informazioni in merito alla cura del glaucoma con laser SLT. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi al numero 02 636 1191.

Pressione intracranica e glaucoma: qual è il legame?

Com’è noto, il glaucoma è dovuto ad una pressione oculare troppo elevata in maniera persistente. Uno status quo che a lungo andare arreca danni anche importanti – ma soprattutto irreversibili – alle strutture oculari. Se non trattato adeguatamente e con tempestività, peraltro, il glaucoma può causare gravi stati di ipovisione e persino cecità. Non a caso, la prima causa di cecità al mondo in persone over 60 non è la cataratta, bensì il glaucoma. Oggi una ricerca scientifica aggiunge un tassello al panorama di informazioni a disposizione sul tema, dimostrando che la pressione intracranica riveste un ruolo nell’esordio della patologia. Scopriamo subito in che modo e perché.

Pressione intracranica e pressione intraoculare: la differenza

Pressione intracranica e pressione intraoculare: già i loro nomi ci sono di grande aiuto nel comprendere che ci stiamo riferendo a due tipologie di pressione differente. Quando si parla di pressione alta si tende spesso a pensare a quella arteriosa: tuttavia, la pressione intracranica e quella intraoculare non hanno nulla a che vedere con la circolazione sanguigna. La pressione intracranica elevata si produce nel cranio ed è causata dal liquor (chiamato anche liquido cerebrospinale) e dai tessuti in esso contenuti; quella intraoculare si verifica invece nell’occhio, ed è causata da un aumento di umore acqueo e dal suo mancato o incompleto riassorbimento all’interno delle strutture oculari.

Cosa dice la scienza a proposito del legame tra pressione intracranica e glaucoma

Tra le strutture oculari più a rischio di entrare in uno stato di sofferenza e di subire danni importanti nel momento in cui ci si ammala di glaucoma troviamo il nervo ottico. Il nervo ottico collega l’occhio al cervello ed è circondato proprio dal liquido cerebrospinale. La salute del nervo ottico, pertanto, viaggia su un doppio binario, determinato tanto dalla pressione intraoculare quanto, eventualmente, anche da quella intracranica.

Ad evidenziare questo duplice aspetto e sottoporre questa osservazione al mondo della scienza è stato un team di studiosi e ricercatori della Kaunas University of Technology (KUT) in Lituania. Per giungere alla conclusione sopracitata, i ricercatori hanno coinvolto in uno studio 80 pazienti affetti da glaucoma. Il Professor Arminas Ragauskas, alla guida della ricerca, ha misurato la pressione intracranica e la capacità visiva dei partecipanti, con riferimento a 5 zone differenti: nasale, temporale, periferica, centrale e paracentrale.

I risultati della ricerca

Il Professor Ragauskas e il suo team hanno individuato una serie di correlazioni statisticamente significative tra la pressione intracranica e la capacità visiva dei partecipanti allo studio. In breve, un abbassamento della pressione intracranica è un fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma da tensione normale. Una conclusione che è stata tratta prendendo in considerazione anche la pressione translaminare, un valore dato dalla differenza tra pressione intraoculare e pressione intracranica. Più alto è il valore della pressione translaminare, più è probabile che il paziente sperimenti significative perdite di campo visivo specialmente nella zona nasale.

Un innovativo sistema per la misurazione della pressione intracranica

Un altro aspetto interessante sul quale vale la pena di spendere due parole è il metodo di rilevazione della pressione intracranica messo a punto da Ragauskas e colleghi. Ebbene, il nuovo metodo non è per nulla invasivo e consente di abbandonare la tradizionale misurazione tramite esecuzione di un forellino nella cavità cranica. Al Professor Ragauskas va difatti anche il merito di aver inventato un innovativo metodo di misurazione della pressione intracranica tramite uno strumento ad ultrasuoni non invasivo.

Insomma, la pressione intracranica – se particolarmente bassa – può essere annoverata tra i fattori di rischio del glaucoma. Una scoperta decisamente interessante, che sicuramente aprirà la strada ad altre ricerche e nuove scoperte nel campo della diagnostica così come del trattamento della patologia.

Come si cura il glaucoma oggi

Come abbiamo avuto modo di evidenziare, la scienza non cessa di interrogarsi ed indagare vari aspetti relativi alle patologie dell’uomo ed alla loro cura. Tra le tecnologie attualmente più interessanti al servizio della cura del glaucoma troviamo oggi uno strumento laser: il laser SLT. Innovativo ed altamente performante, questo strumento consente in alcuni casi di evitare la chirurgia. E di tenere a bada la patologia sul lungo periodo, intervenendo in modo “intelligente” e selettivo solamente laddove necessario. Con una breve ed indolore seduta, infatti, il laser SLT colpisce e tratta i tessuti affetti da glaucoma ripristinandone la permeabilità e riportando la pressione intraoculare a valori normali.

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Come si misura la pressione oculare

La pressione oculare è un indicatore fondamentale del benessere dei nostri occhi. Ma che cos’è di preciso? Che cosa si misura e in che modo? E perché è così importante? Approfondiamo assieme l’argomento.

Pressione oculare: cos’è

La pressione oculare è un valore che indica il rapporto tra la produzione di umore acqueo interno all’occhio e la sua capacità di riassorbimento e drenaggio dello stesso. L’umore acqueo è un liquido che gli occhi producono naturalmente e che, sempre naturalmente, riassorbono. Quando questo meccanismo non funziona a dovere e la produzione non è compensata da un adeguato drenaggio, la pressione oculare si alza. Sottoponendo gli occhi ad uno stato di tensione che, se protratto nel tempo, può causare diverse patologie oculari e danni permanenti alla funzionalità visiva.

Come si misura la pressione oculare?

La misurazione della pressione oculare avviene tramite uno strumento chiamato tonometro. Esistono diverse tipologie di tonometro: a contatto oppure a soffio. In ogni caso, la misurazione è indolore e dura qualche secondo appena. L’unità di misura del tono oculare oculare è espressa in millimetri di mercurio. Si parla comunemente di ipertono oculare o pressione oculare alta quando il valore della misurazione supera i 18mmHg.

Quando può succedere di soffrire di ipertensione oculare?

Vi sono diverse ragioni per soffrire di ipertono oculare. Alcune possono essere transitorie, altre permanenti. Tra le transitorie, menzioniamo l’assunzione di farmaci in modo protratto nel tempo e ad alti dosaggi, un trauma oculare, un’infezione. Tra le permanenti menzioniamo invece, per esempio, i fattori genetici. E’ possibile difatti soffrire di pressione oculare alta per un motivo di tipo ereditario.

Anche la salute metabolica sembra avere il suo peso

Uno studio condotto recentemente da un team di ricercatori presso lo Yeouido St. Mary’s Hospital a Seul ha evidenziato anche che la salute metabolica – ancor più del controllo del peso – sembra essere fondamentale nel mantenimento di valori di pressione oculare costanti e nella norma. Stare alla larga da iperglicemia, diabete, ipertensione arteriosa, alimentarsi correttamente ed evitare repentine alterazioni del peso corporeo ci aiuta dunque a proteggerci anche dall’ipertono oculare.

Cosa accade se si soffre di tono oculare elevato persistente?

Il tono oculare elevato e protratto nel tempo può, come già accennato, causare una serie di patologie anche importanti dell’apparato visivo. Una tra tutte è il glaucoma. Le cause del glaucoma sono ancora in via di approfondimento da parte del mondo della scienza, ma gli esperti concordano sul fatto che la genetica abbia sovente un ruolo cruciale. Tuttavia, nonostante la predisposizione genetica, non sempre il glaucoma è congenito (ossia presente sin dalla nascita). Al contrario, nella maggior parte dei casi, fa la sua comparsa quasi in sordina intorno ai 40 anni circa di età. E’ possibile dunque ammalarsi di glaucoma senza esserne consapevoli sino a quando la patologia non comincia ad arrecare danni importanti al nervo ottico e alle strutture oculari circostanti. Per questa ragione la prevenzione e i controlli periodici sono sempre fortemente consigliati anche in assenza di sintomi.

Come si cura la pressione oculare elevata?

Una volta rilevato un livello di pressione oculare troppo elevato, è fondamentale intervenire rapidamente e con costanza. Poiché si tratta di un disturbo asintomatico (per lo meno sino a quando non compromette la funzione visiva), può capitare di assumere la terapia prescritta in modo incostante e saltuario. Niente di più sbagliato. E’ fondamentale invece aderire precisamente e puntualmente alla terapia.

Quanto alla tipologia di terapia, quella farmacologica (tramite colliri per uso topico) è ampiamente diffusa. Ma può capitare anche – in caso di glaucoma – di dover ricorrere alla chirurgia. Sempre per quanto concerne la cura del glaucoma, esiste anche un interessante trattamento topico, eseguito con l’ausilio di uno specifico laser SLT.

Si tratta di un laser che, colpendo selettivamente ed in maniera indolore le cellule interessate dalla patologia, ripristina la loro permeabilità. Di conseguenza, l’umore acqueo defluisce correttamente e la pressione intraoculare torna ad avere parametri normali. Il laser SLT oggi è una soluzione particolarmente innovativa, ben accolta dal mondo della scienza e particolarmente gradita anche lato paziente: consente difatti di recuperare valori di pressione intraoculare normali e di tenere a bada il glaucoma sul lungo periodo, senza controindicazioni.

Ecco spiegato perché misurare periodicamente la pressione oculare

In conclusione, misurare la pressione intraoculare è un passaggio fondamentale ed imprescindibile di qualunque visita oculistica. Anche laddove non si presenti alcun sintomo o non si sia a conoscenza di fattori di tipo ereditario che possano lasciar supporre la presenza di una patologia oculare importante come lo è il glaucoma.

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No, il glaucoma non è un tumore

Una diagnosi di glaucoma non è qualcosa da prendere sottogamba. Abbiamo avuto modo di segnalare più volte sulle pagine di questo magazine che la patologia è spesso silente ed insidiosa. A tal punto da essere indicata anche come “il ladro silenzioso della vista”. Tuttavia, molto spesso la preoccupazione diventa allarmismo per via di un equivoco che possiamo definire di tipo linguistico. Non è infrequente, di fatto, che il suffisso -oma dia indicazione di una patologia tumorale. E’ così? Vale anche per il glaucoma? Facciamo chiarezza intorno a questo argomento.

Cos’è il glaucoma e perché si chiama così

Spieghiamo il glaucoma con semplicità

Il glaucoma è una patologia dell’occhio che si manifesta attraverso un aumento della pressione intraoculare. L’accumulo di umore acqueo all’interno dell’occhio esercita una pressione costante su tutte le strutture oculari sino ad arrivare al nervo ottico. A lungo andare, il nervo ottico ne risulta danneggiato e la funzione visiva ne è compromessa.

Ecco perché il glaucoma non è un tumore

Come si può comprendere da quanto appena scritto, non c’è alcuna crescita anomala di tessuti tumorali.

E allora perché si chiama così?

Capita spesso di sentir menzionare alcune patologie tumorali e di notare che queste presentano il suffisso “-oma”, proprio come accade per il glaucoma. E probabilmente l’equivoco che genera la paura o il dubbio che il glaucoma rientri in questa categoria di patologie ha proprio una base linguistica. Ebbene, il suffisso “-oma” deriva dal greco e significa, letteralmente, “gonfiore”.

Parola d’ordine, fiducia

Il consiglio generale è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista con il quale instaurare un rapporto di fiducia, capace di eseguire diagnosi e terapie correttamente, ma al contempo di spiegarci chiaramente tutto ciò che è necessario conoscere rispetto al nostro stato di salute.

Tornando al glaucoma, anche se come detto non è un tumore, è comunque una patologia da non sottovalutare e da trattare con attenzione e costanza sul lungo periodo. Anche – e soprattutto – in assenza di sintomi. Oggi la scienza medica e l’oftalmologia ci offrono innumerevoli strade per la cura del glaucoma: sia di tipo farmacologico, che chirurgico. Molto interessante è la terapia con laser SLT, un trattamento innovativo in grado di offrire risultati tangibili sul fronte del controllo della pressione intraoculare.

Cos’è il laser SLT per glaucoma

Il laser SLT per glaucoma è uno strumento d’avanguardia in grado di colpire selettivamente solamente le porzioni di tessuto malato. Una tecnologia davvero preziosa al servizio dei pazienti affetti da glaucoma, che sottoponendosi a brevi sedute totalmente indolori, vedono ripristinati – con effetti durevoli nel tempo – valori corretti di pressione intraoculare.

Leggi anche: trattamento laser SLT per glaucoma: cos’è e a chi serve

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Glaucoma e inquinamento, quale connessione?

Il glaucoma è una patologia oculare tra le più diffuse al mondo, tuttavia non se ne parla mai abbastanza. Conoscerne i sintomi, le caratteristiche e gli eventuali esiti può essere invece un’arma preziosa, fondamentale per prevenirla e per gestirla adeguatamente. Oggi spendiamo due parole sul legame tra glaucoma e inquinamento, e scopriamo fino a che punto vivere in aree fortemente inquinate può essere considerato fattore predisponente l’esordio della patologia.

Cos’è il glaucoma

Quando si parla di disturbi della vista o di patologie oculari saltano sempre alla mente la miopia o la cataratta per la loro ampia diffusione a livello mondiale. A tal punto che ci sembra di avere una certa familiarità con questi temi. Ma possiamo affermare lo stesso con riferimento al glaucoma? Forse no. Eppure, si tratta una delle patologie oculari maggiormente diffuse al mondo, oltre ad essere la seconda causa di cecità a livello globale.

Ebbene, il glaucoma è una patologia oculare che si presenta solitamente in età adulta e che si caratterizza da:

  1. elevata e persistente pressione intraoculare
  2. permeabilità dei tessuti deputati all’assorbimento dell’umore acqueo presente all’interno delle strutture oculari.

Uno status quo che a lungo andare finisce per compromettere la funzionalità di tutte le strutture oculari ma ancor di più del nervo ottico. Sfortunatamente, i danni prodotti dalla patologia non sono mai reversibili: ciò che è necessario fare, al contrario, è giungere ad una diagnosi tempestiva ed adoperarsi per rallentare o ancor meglio arrestare l’avanzamento della patologia.

Effetti dell’inquinamento sulla salute oculare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – supportata dai dati emersi da innumerevoli ricerche scientifiche – lo conferma: un’esposizione intensiva e protratta nel tempo ad inquinamento atmosferico può esercitare effetti negativi sulla salute del nostro organismo a più livelli. Anche in età pediatrica. Diventando fattore predisponente di diverse patologie, tra cui spiccano quelle respiratorie, ma anche quelle cardiovascolari e, non ultimi, i tumori.

Per quanto riguarda la salute visiva, la scienza conferma altresì che una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico può concorrere all’esordio di innumerevoli patologie, tra cui

  • cataratta
  • retinopatia diabetica
  • degenerazione maculare senile
  • glaucoma
  • occhio secco

In che modo l’inquinamento atmosferico può contribuire all’insorgenza del glaucoma

Il glaucoma è una patologia particolarmente articolata. Le stesse cause della patologia sono ancora in corso di studio. Si consideri peraltro che la maggior parte delle patologie è frutto di un mix tra cause genetiche, ambientali, stili di vita ed altro.

Per ciò che concerne la connessione tra glaucoma e inquinamento, tuttavia, alcuni ricercatori ritengono che quest’ultimo svolga un ruolo non trascurabile nell’esordio della patologia, facendo riferimento, in particolare, ad un’esposizione ad aria inquinata e poco salubre caratterizzata da polveri sottili in sospensione di dimensioni molto piccole (PM 2 / 2.5).

Come trattare efficacemente e tempestivamente il glaucoma

Terapia farmacologica o chirurgica, due opzioni tradizionali alla cura del glaucoma

Esistono diversi livelli di trattamento del glaucoma: questi dipendono in gran parte dallo stadio della patologia. La terapia farmacologica rimane la costante nella maggior parte dei pazienti e prevede la somministrazione di appositi colliri. Anche laddove il glaucoma sia in una fase d’esordio e non abbia pregiudicato la capacità visiva di chi ne soffre, è fondamentale aderire con precisione alla terapia. Non si dimentichi che si tratta di una patologia silente: non sperimentare sintomi o non provare dolore non significa non esserne affetti. Soprassedere rispetto alla terapia o assumerla con andamento altalenante può favorire il peggioramento del quadro clinico.

Laddove invece la diagnosi avvenga quando il glaucoma sia ad uno stadio maggiormente avanzato, si ricorre solitamente alla chirurgia. L’intervento chirurgico prende il nome di trabeculectomia ed ha l’obiettivo di ripristinare la corretta pressione intraoculare creando una via di deflusso all’umore acqueo.

Cura del glaucoma con laser SLT: in cosa consiste il trattamento

Nel panorama degli approcci terapeutici al glaucoma si inserisce oggi anche un trattamento laser particolarmente interessante ed innovativo. E’ la trabeculoplastica laser selettiva, da cui l’acronimo SLT. Grazie ad uno strumento laser particolarmente intelligente e nel corso di una seduta totalmente indolore e della durata di pochi minuti, è possibile intervenire dando una concreta battuta d’arresto alla patologia.

Ciò che accade è che i tessuti – resi impermeabili dal glaucoma – tornano ad essere permeabili, consentendo il deflusso dell’umor acqueo e riducendo la pressione intraoculare. I benefici di questo trattamento sono tangibili e durevoli nel tempo e rappresentano un ottimo compromesso tra la terapia farmacologica e quella chirurgica.

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