Il glaucoma

Il glaucoma è una malattia che danneggia il nervo ottico ed è dovuta ad una eccessiva pressione all’interno dell’occhio. E’ una malattia grave ed è la prima causa di cecità irreversibile al mondo.

Il nervo ottico è la struttura che trasmette le immagini dalla retina al cervello. L’aumento di pressione intraoculare danneggia il nervo ed impedisce la normale funzione di trasmettitore. La percezione dell’immagine e la sua ampiezza si riducono gradualmente con l’avanzare della malattia.

Il glaucoma è una malattia insidiosa perché all’inizio è asintomatica, e il paziente non si accorge dei disturbi visivi causati da questa patologia. Quando il paziente si rende conto del proprio deficit visivo, purtroppo la malattia è già ad uno stadio avanzato. Se essa non viene diagnosticata in tempo, il nervo si danneggia fino alla cecità. Per questo è fondamentale una diagnosi precoce.

  • Se preso tempestivamente, il glaucoma può essere curato.

Esistono tre forme di glaucoma

  • Glaucoma cronico ad angolo aperto

    E’ il più frequente. L’umore acqueo, il liquido prodotto nella parte anteriore dell’occhio per nutrire e dare consistenza al bulbo oculare, raggiunge l’angolo formato da iride e cornea all’interno dell’occhio, ma non viene adeguatamente filtrato dal sistema trabecolare di deflusso (cioè non riesce a passare in maniera sufficiente) in quanto quest’ultimo è strutturalmente alterato; la pressione quindi aumenta. L’entità dei danni al nervo ottico e la rapidità con cui essi si instaurano dipende dall’entità della pressione oculare, dal tempo in cui essa rimane elevata, dall’età del paziente e da altri fattori.

  • Glaucoma ad angolo stretto

    Meno frequente, lo si riscontra più spesso negli anziani e nei pazienti ipermetropi, specie di sesso femminile.
    In questo caso l’accesso dell’umore acqueo al sistema trabecolare di deflusso è ostacolato dal fatto che l’angolo formato da iride e cornea ha un’ampiezza ridotta rispetto al normale. In determinate condizioni (lettura protratta, emozioni improvvise, permanenza al buio, uso di farmaci locali o generali che dilatano la pupilla) può scatenare un attacco acuto di glaucoma, evento molto grave che può portare ad una notevole compromissione nella funzione visiva, irreversibile. L’attacco acuto di glaucoma è caratterizzato da un violento dolore in regione orbitaria spesso associato a nausea e notevole abbassamento della vista.

  • Glaucoma congenito

    Molto raro, già presente alla nascita o immediatamente negli anni successivi. E’ di solito legato a malformazioni delle strutture oculari.

Diagnosi del glaucoma

Se si sospetta un glaucoma è necessario eseguire alcuni semplici esami, i più importanti dei quali sono:

  • Tono oculare: misura della pressione dell’occhio;
  • Fondo oculare: osservazione della papilla ottica nel fondo dell’occhio;
  • Curva tonometrica giornaliera: misura della pressione oculare ripetuta varie volte nella stessa giornata;
  • Gonioscopia: osservazione dell’angolo camerulare, cioè delle strutture addette al deflusso dell’umore acqueo;
  • Esame computerizzato del campo visivo.

Cura del glaucoma

Il glaucoma si può curare in tre modi.

  • Terapia medica: i colliri hanno lo scopo di ridurre la quantità globale di umore acqueo all’interno dell’occhio, e quindi di ridurre la pressione. L’effetto dei colliri può essere quello di ridurne la produzione o aumentarne il deflusso.
  • Laserterapia: il trattamento laser del glaucoma ha lo scopo di modificare il sistema oculare di deflusso per ottenere che l’umore acqueo esca dall’occhio più facilmente; le procedure ed i tipi di laser impiegati sono diversi a seconda del tipo di glaucoma e del suo stadio di evoluzione. La laserterapia comprende numerose tecniche che hanno in comune la peculiarità di poter essere attuate in modo ambulatoriale, e sono per lo più indolori.
  • Chirurgia: gli interventi antiglaucomatosi hanno lo scopo di aprire un passaggio nelle pareti dell’occhio per consentire l’uscita dell’umore acqueo in eccesso. L’intervento più comunemente usato è la trabeculectomia. Esistono però numerose altre procedure che vengono utilizzate di volta in volta e variano in funzione del tipo di glaucoma, dello stadio di evoluzione della malattia e dell’età del paziente.

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