Glaucoma domande frequenti

Il glaucoma è una patologia oculare seria che interessa l’apparato visivo nella sua totalità e che è causata – come sappiamo – da una pressione intraoculare elevata in modo persistente. La patologia richiede una diagnosi tempestiva, un monitoraggio regolare e un trattamento adeguato ed attento. Questi sono gli elementi fondamentali per preservare la propria capacità visiva e mantenere una buona qualità di vita. Ma facciamo un passo indietro e rispondiamo ad alcune domande frequenti sul tema.

Qual è il rischio di sviluppare il glaucoma?

Il glaucoma è una patologia multifattoriale. Contribuiscono al suo esordio la storia familiare, così come altri fattori. Tra questi, una cattiva alimentazione, l’abuso di fumo e alcol, il diabete mellito, l’uso prolungato e ad alti dosaggi di determinati farmaci (steroidei), ma anche l’età. In generale, si può affermare che il rischio di ammalarsi di glaucoma aumenta in virtù della presenza di uno o più fattori di rischio e con l’aumentare dell’età.

Quali sono i sintomi del glaucoma?

Il glaucoma si presenta inizialmente in maniera asintomatica. Dunque, chi ne è affetto non ne è consapevole sino a quando la patologia non comincia a pregiudicare in modo tangibile la capacità visiva. Quando ciò accade, significa che il nervo ottico è oramai danneggiato dall’eccessiva pressione intraoculare e dal suo protrarsi a lungo nel tempo. In tal caso, assieme al calo visivo, si possono sperimentare nausea, vomito, cefalee, dolore oculare.

Ad ogni modo il sintomo più evidente e sempre presente nel glaucoma è l’aumento della pressione intraoculare. Ecco perché nel corso di una visita oculistica specialistica si procede d’abitudine ad eseguire la tonometria, ovvero la misurazione della pressione intraoculare.

Come viene diagnosticato?

Poiché nelle sue fasi d’esordio il glaucoma è asintomatico e poiché la diagnosi tempestiva è fondamentale per procedere ad un trattamento accurato e puntuale, è bene non mancare gli appuntamenti periodici con il controllo della salute oculare.

Come accennato, uno degli esami diagnostici fondamentali per individuare il glaucoma è la tonometria, ovvero la misurazione della pressione intraoculare. Ma non solo. La visita oculistica includerà anche l’osservazione del fondo oculare, così come l’esame della cornea detto pachimetria, che consente di misurare lo spessore della cornea, (un indicatore determinante in presenza di glaucoma).

Che prospettiva ha chi riceve una diagnosi di glaucoma?

Il glaucoma è la terza causa di cecità al mondo ma ciò non significa che la prospettiva sia quella di perdere la vista. Essere a conoscenza di un dato così importante dev’essere piuttosto di stimolo a non soprassedere rispetto agli appuntamenti periodici con i controlli della salute visiva. In particolar modo in presenza di una familiarità con la patologia, e dai 40 anni circa in su. Prima si giunge alla diagnosi, e prima la prospettiva non sarà quella di giungere a stati di ipovisione importanti.

Oggi la moderna scienza medica mette a disposizione una gamma di terapie molto interessanti in grado di monitorare lo stato di avanzamento della patologia e di rallentarlo o arrestarlo in maniera concreta e tangibile.

Esiste una cura per il glaucoma?

E’ più corretto affermare che esistano delle terapie per il glaucoma: si va dalla terapia tramite farmaci ipotonizzanti (solitamente colliri), sino alla chirurgia. Molto interessante è la terapia con laser SLT. Si tratta di una terapia ripetibile, capace di stabilizzare l’andamento della patologia per buoni periodi di tempo riducendo la pressione intraoculare. SLT sta per Trabeculoplastica Laser Selettiva: in breve, lo strumento laser riesce a intervenire su specifiche porzioni di tessuto ripristinandone la permeabilità, consentendo all’umor acqueo di defluire correttamente e di conseguenza ridimensionando la pressione intraoculare.

Il laser SLT per il glaucoma è una terapia indolore e priva di controindicazioni, per nulla traumatica per le strutture oculari o per il paziente che vi si sottopone, e ripetibile ove necessario.

Si può prevenire?

Il concetto di prevenzione in medicina è quanto mai attuale: farne uno stile di vita ed esortare chi ci sta intorno a praticare la prevenzione nel quotidiano, consente ed ha consentito, specie negli ultimi decenni, di diagnosticare e trattare con maggiore tempestività ed efficacia una vasta gamma di patologie. Che in altri tempi avrebbero dato esiti meno felici di quanto invece accade oggi.

Alimentarsi in modo sano prediligendo frutta e verdura di stagione, bere molta acqua, limitare gli eccessi (grassi, fritti, alcolici, ma anche fumo di sigaretta) sono solo alcune delle scelte virtuose che rientrano sotto il grande tema della prevenzione. In generale, aver cura di se stessi e volersi bene aiutano a prevenire o ritardare l’insorgenza di molte patologie. Incluso naturalmente anche il glaucoma. In tal modo, si cerca di controbilanciare l’influenza di altri fattori sui quali al contrario non si ha il controllo, come la genetica o i fattori ambientali.

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