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Chirurgia refrattiva con o senza laser, tutte le soluzioni

chirurgia refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il panorama della chirurgia refrattiva è talmente vasto che si corre il rischio di fare confusione e di non sapere quale possa essere la tecnica più idonea per le proprie esigenze. Diamo dunque qualche indicazione di massima suddividendo l’argomento in due macro categorie: la chirurgia refrattiva con laser, e la chirurgia refrattiva senza laser. Fermo restando che il parere medico ricevuto durante la visita oculistica specialistica è l’unica indicazione corretta relativamente alla tecnica eligibile per ciascuna casistica individuale.

Chirurgia refrattiva con laser

Le tecniche di correzione dei difetti visivi con gli strumenti laser sono diverse ed hanno come protagonisti differenti tipologie di laser. Per semplificare, conviene sapere che le due tecniche oggi maggiormente in uso prendono il nome di PRK e LASIK. Conosciamole meglio.

Chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri: la fotocheratectomia refrattiva o PRK

Una delle tecniche maggiormente utilizzate per la correzione permanente dei difetti visivi prende il nome di PRK. Il protagonista è un laser che lavora per ablazione: il laser ad eccimeri. Dopo aver rimosso l’epitelio corneale, il chirurgo si avvale del laser ad eccimeri per rimodellare la cornea e correggerne la curvatura in accordo con le esigenze visive specifiche del paziente.

Per il recupero post operatorio è necessario qualche giorno di pazienza. Tuttavia questa tecnica, in uso ormai da diversi anni, consente di correggere efficacemente tutti i difetti visivi purché stabili e di entità lieve o media.

Correzione dei difetti visivi con tecnica LASIK

La tecnica LASIK consente di ottenere il medesimo risultato di correzione dei difetti visivi lievi o medi, ma in modo leggermente differente. Anziché rimuovere l’epitelio corneale, questo viene sollevato tramite l’apertura di una sorta di finestrella (flap). Si procede poi al rimodellamento corneale sempre con l’ausilio del laser ad eccimeri. Al termine di questa fase, la finestrella è riposizionata nella sua sede.

Intervento laser occhi con tecnica FemtoLASIK

Una terza tecnica per la correzione permanente dei difetti visivi da lievi a medi prende il nome di FemtoLASIK ed è una sorta di upgrade della precedente. Per l’esecuzione dell’intervento – che avviene come sempre esclusivamente sulla cornea – entra in gioco un secondo strumento laser: il laser a femtosecondi. Si tratta di un laser di ultima generazione, altamente preciso, performante e capace di apportare innumerevoli vantaggi all’intera procedura ed al benessere oculare del paziente.

Nella FemtoLASIK la finestrella o flap è aperta non più da strumenti taglienti o meccanici, ma dall’azione del laser a femtosecondi. Che, di fatto, si sostituisce a un bisturi. Il suo movimento sulla cornea, la forma e lo spessore del flap sono tutti elementi programmabili a monte dell’intervento. La sua azione è particolarmente gentile: molto meno stressante per le strutture oculari rispetto alle tecniche tradizionali. Di conseguenza, anche il recupero post operatorio è più veloce e privo di fastidi.

Il laser a femtosecondi è disponibile in poche strutture sanitarie d’eccellenza sul territorio. Si tenga presente che questi strumenti altamente sofisticati devono sempre essere gestiti ed utilizzati da chirurghi di ampia e comprovata esperienza. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possibile sottoporsi alla correzione dei difetti visivi con tecnica FemtoLASIK con la certezza di ricevere il trattamento da chirurghi altamente preparati e competenti.

Chirurgia refrattiva senza laser

La chirurgia refrattiva senza laser si applica a 3 macrocategorie di pazienti:

  • i non idonei alle tecniche laser eseguite sulla cornea: perché la cornea è troppo sottile, disomogenea o altro…
  • chi presenti difetti visivi elevati
  • coloro i quali sono in età adulta o matura e sono affetti da cataratta

Scopriamo di seguito le tecniche di correzione dei difetti visivi per questo tipo di esigenze.

Correzione dei difetti visivi con lenti fachiche ICL

Le lenti fachiche sono minuscole lentine, morbidissime, biocompatibili e invisibili, perfette per correggere i difetti visivi di qualunque entità (anche elevata), senza dover intervenire sulla cornea. Si impiantano tramite un breve intervento mini invasivo subito dietro l’iride. Possono essere dotate del potere diottrico necessario al paziente e sono removibili in qualunque momento. Sono, infine, dotate di filtro UV.

Intervento di sostituzione del cristallino con impianto di lenti intraoculari

L’intervento di sostituzione del cristallino con una lente intraoculare è l’ultimo esempio che portiamo per quanto riguarda la chirurgia refrattiva senza laser. E’ l’ideale per chi soffre di difetti visivi di qualunque entità, anche in combinazione tra di loro. Consente di prevenire l’insorgenza della cataratta nel paziente già in età adulta o matura, o di eliminarla qualora questa si sia già presentata.

Il panorama delle lenti intraoculari oggi è molto vasto: nel complesso, si tratta di lenti moderne, realizzate in materiali altamente biocompatibili e destinate a durare per tutta la vita del paziente. Altamente risolutive, consentono di correggere difetti visivi anche molto diversi tra di loro. Menzioniamo in particolare le lenti EDOF (acronimo di Extended Depth of Focus), pensate per restituire un grande senso di libertà e di indipendenza dagli occhiali, con un ripristino di una capacità visiva ottimale dai 40 cm di distanza sino all’infinito.

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Laser per miopia: quando si è idonei?

laser per miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’idea di sottoporsi all’intervento laser per la correzione della miopia è piuttosto comune in chi è stanco di essere vincolato all’uso costante e quotidiano di occhiali o lenti a contatto. E nonostante l’intervento sia davvero molto interessante e risolutivo per una vasta gamma di esigenze, non sempre è possibile eseguirlo. Una visita oculistica completa per stabilire e confermare l’idoneità all’intervento è sempre il punto di partenza imprescindibile. Ma facciamo un passo indietro, e diamo qualche indicazione di massima in merito all’idoneità o meno alla chirurgia refrattiva con soli strumenti laser.

Come si stabilisce l’idoneità all’intervento laser per miopia

Per avere l’idoneità alla chirurgia laser è necessario:

  • avere un difetto visivo di entità da lieve a media
  • avere una cornea con curvatura regolare e spessore adeguato (per verificare le caratteristiche della cornea si eseguono degli esami specifici chiamati topografia corneale e pachimetria)
  • non essere affetti da patologie oculari (l’apparato visivo deve essere sano)
  • avere un difetto visivo stabile
  • non essere immunodepressi
  • non essere affetti da patologie che interessano i tessuti connettivi
  • se in gravidanza o allattamento, si consiglia di rimandare

Cosa succede se il difetto visivo è di entità troppo forte? E se la cornea è troppo sottile o disomogenea? O se ho già un principio di cataratta?

Come detto in apertura, non tutti sono idonei all’intervento laser per miopia. Ciò non significa che per chi non è idoneo non vi sia nulla da fare, anzi. L’aspetto interessante della chirurgia refrattiva è che offre una gamma di possibilità risolutive per diverse casistiche ed esigenze. Dalle lenti fachiche ICL, ai cristallini artificiali, sino alla combinazione di tecniche laser e tecniche chirurgiche, le opzioni non mancano. Anche per chi soffre di miopia forte, è affetto da cataratta o ha una cornea che non si presta all’intervento laser.

Durante la visita oculistica si stabilisce l’idoneità al laser per miopia

La visita specialistica per la chirurgia refrattiva, come eseguita presso i centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, è particolarmente accurata e scrupolosa. Include una serie di esami come i già citati topografia corneale e pachimetria, ma anche l’osservazione del fondo oculare, e l’esame della rifrazione, che consente di stabilire con precisione l’entità del difetto dopo aver dilatato le pupille con qualche goccia di atropina.

Completano la visita il controllo della pressione oculare e la biomicroscopia del segmento anteriore. E, naturalmente, un colloquio tra medico e paziente, fondamentale per chiarire dubbi, definire aspettative ancorate al reale, ma anche per stabilire un buon dialogo ed una buona empatia tra l’uno e l’altro.

I miei occhi sono idonei: e ora?

Dopo aver stabilito l’idoneità all’intervento, lo specialista consiglierà la tecnica migliore per le esigenze specifiche del paziente. Le tecniche maggiormente in uso sono oggi la PRK e la LASIK. Due approcci differenti per ottenere il medesimo risultato plasmando adeguatamente la cornea e riportando il punto di fuoco ove necessario per ripristinare una capacità visiva ottimale.

Ma la vera “marcia in più” ce l’ha l’intervento detto di Femto-LASIK. Nel corso di questo intervento, si utilizzano due strumenti laser particolarmente efficaci e performanti: il laser a femtosecondi e il laser ad eccimeri. Il primo permette al chirurgo di fare a meno di strumenti taglienti e di eseguire l’intervento con un elevatissimo livello di programmabilità e di controllabilità. I risultati sono davvero interessanti: oltre a correggere la miopia, l’intervento di chirurgia laser femto-LASIK offre un minimo stress per il paziente e per le strutture oculari, ed un velocissimo recupero post operatorio.


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Togliere gli occhiali: una panoramica degli interventi possibili

Togliere gli occhiali potrebbe sembrare un sogno impossibile da realizzare per vari motivi: perché si teme la chirurgia, per i costi da affrontare, o semplicemente perché si pensa che il proprio problema visivo non abbia soluzione. Al contrario, basta informarsi un po’ per scoprire quanto sia vasto e straordinariamente risolutivo il panorama della chirurgia refrattiva. E allora scopriamo insieme quali sono le opzioni disponibili.

Cosa si intende per chirurgia refrattiva

Con il termine di chirurgia refrattiva si intende una gamma di interventi per correggere in modo permanente i difetti visivi. I difetti visivi sono la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia. Oggi si annovera tra questi difetti anche la presbiopia. Questi interventi si eseguono con modalità e techiche differenti. Quel che è interessante è che – salvo rarissime eccezioni – non c’è difetto visivo che non possa trovare soluzione permanente e soddisfacente.

Sì, ma quanto mi costerà togliere gli occhiali?

Nel momento in cui si prende in considerazione l’idea di intraprendere un percorso in direzione della chirurgia refrattiva, gli aspetti da valutare sono innumerevoli. Anche quelli che riguardano il budget familiare hanno giustamente il loro peso. Si consideri – tuttavia – che il denaro speso nell’arco di tutta una vita in lenti e montature, è generalmente maggiore di quello investito in un buon intervento di chirurgia refrattiva.

Le opzioni disponibili

Vediamo ora quali sono le opzioni disponibili per chi desidera togliere gli occhiali e tornare a vedere come prima (se non ancora meglio).

Interventi laser sulla cornea

Esiste una gamma di interventi eseguiti sulla porzione anteriore dell’occhio, la cornea. I protagonisti sono i moderni strumenti laser, che nelle mani di specialisti esperti, possono regalare risultati decisamente eccellenti. Le tecniche più note sono la PRK e la FemtoLASIK. Quest’ultima, in particolare, consente di recuperare la capacità visiva perduta in pochi minuti senza bendaggi e senza punti di sutura, e di ritornare alle proprie attività quotidiane nell’arco di qualche giorno appena.

Per chi è indicata: per miopia, ipermetropia e astigmatismo anche in combinazione tra di loro, di entità lieve o media. Chi soffre di presbiopia può ugualmente accedere ad un intervento correttivo eseguito sulla cornea, molto simile alla LASIK. Riuscirà ugualmente a togliere gli occhiali.

Lenti fachiche

Le lenti fachiche sono la scelta d’elezione di chi non può sottoporsi all’intervento laser. Si impiantano subito dietro l’iride, con un intervento di breve durata e minimamente invasivo. Offrono il vantaggio di correggere anche i difetti di entità importante, di offrire una protezione anche dai raggi UV e di essere – in caso di necessità – removibili.

Per chi sono indicate: per chi soffre di difetti visivi importanti (come una miopia molto elevata, per esempio) o per chi non presenta una cornea sufficientemente spessa o omogenea per sottoporsi ad un intervento laser.

Cristallini artificiali

La terza opzione per chi desidera togliere gli occhiali è data dai cristallini artificiali o lenti intraoculari. Queste lenti si impiantano al posto del cristallino naturale quando questo è in via di opacizzazione o anche prima, prevenendo così l’insorgenza della cataratta. E’ di breve durata e consente di scegliere la lente intraoculare che maggiormente si addice alle proprie esigenze visive, ma anche di vita quotidiana (abitudini, hobby…)

Per chi sono indicati: per chi soffre di difetti visivi di entità media o importante, anche in combinazione tra di loro, e per chi è già in età adulta o matura. Come detto, consentono – al contempo – di prevenire o correggere l’opacizzazione del cristallino.

Altre opzioni e considerazioni utili per chi desidera togliere gli occhiali

Talvolta è possibile anche sottoporsi ad una combinazione di due tipologie di interventi (intervento laser + sostituzione del cristallino), oppure correggere i due occhi in modo differente l’uno dall’altro (sfruttando il concetto di occhio dominante, secondo il concetto della monovisione). Il panorama delle opzioni disponibili è ampio ed articolato e sta allo specialista individuare, proporre e consigliare la soluzione più mirata e risolutiva per le esigenze specifiche di ciascun paziente. Per questo motivo, il primo passo da compiere è proprio quello di sottoporsi ad una visita specialistica oculistica.

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Chiamaci oggi stesso per prenotare la tua visita oculistica specialistica e scoprire quale tipo di intervento può fare al caso tuo. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

No, il glaucoma non è un tumore

Una diagnosi di glaucoma non è qualcosa da prendere sottogamba. Abbiamo avuto modo di segnalare più volte sulle pagine di questo magazine che la patologia è spesso silente ed insidiosa. A tal punto da essere indicata anche come “il ladro silenzioso della vista”. Tuttavia, molto spesso la preoccupazione diventa allarmismo per via di un equivoco che possiamo definire di tipo linguistico. Non è infrequente, di fatto, che il suffisso -oma dia indicazione di una patologia tumorale. E’ così? Vale anche per il glaucoma? Facciamo chiarezza intorno a questo argomento.

Cos’è il glaucoma e perché si chiama così

Spieghiamo il glaucoma con semplicità

Il glaucoma è una patologia dell’occhio che si manifesta attraverso un aumento della pressione intraoculare. L’accumulo di umore acqueo all’interno dell’occhio esercita una pressione costante su tutte le strutture oculari sino ad arrivare al nervo ottico. A lungo andare, il nervo ottico ne risulta danneggiato e la funzione visiva ne è compromessa.

Ecco perché il glaucoma non è un tumore

Come si può comprendere da quanto appena scritto, non c’è alcuna crescita anomala di tessuti tumorali.

E allora perché si chiama così?

Capita spesso di sentir menzionare alcune patologie tumorali e di notare che queste presentano il suffisso “-oma”, proprio come accade per il glaucoma. E probabilmente l’equivoco che genera la paura o il dubbio che il glaucoma rientri in questa categoria di patologie ha proprio una base linguistica. Ebbene, il suffisso “-oma” deriva dal greco e significa, letteralmente, “gonfiore”.

Parola d’ordine, fiducia

Il consiglio generale è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista con il quale instaurare un rapporto di fiducia, capace di eseguire diagnosi e terapie correttamente, ma al contempo di spiegarci chiaramente tutto ciò che è necessario conoscere rispetto al nostro stato di salute.

Tornando al glaucoma, anche se come detto non è un tumore, è comunque una patologia da non sottovalutare e da trattare con attenzione e costanza sul lungo periodo. Anche – e soprattutto – in assenza di sintomi. Oggi la scienza medica e l’oftalmologia ci offrono innumerevoli strade per la cura del glaucoma: sia di tipo farmacologico, che chirurgico. Molto interessante è la terapia con laser SLT, un trattamento innovativo in grado di offrire risultati tangibili sul fronte del controllo della pressione intraoculare.

Cos’è il laser SLT per glaucoma

Il laser SLT per glaucoma è uno strumento d’avanguardia in grado di colpire selettivamente solamente le porzioni di tessuto malato. Una tecnologia davvero preziosa al servizio dei pazienti affetti da glaucoma, che sottoponendosi a brevi sedute totalmente indolori, vedono ripristinati – con effetti durevoli nel tempo – valori corretti di pressione intraoculare.

Leggi anche: trattamento laser SLT per glaucoma: cos’è e a chi serve

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Correzione laser dell’astigmatismo

L’astigmatismo è il difetto visivo che porta a vedere in modo impreciso a tutte le distanze. E’ causato da una curvatura anomala della cornea: una caratteristica che rende la messa a fuoco imprecisa e difficoltosa a più distanze. Oggi con uno intervento laser è possibile riportare la cornea ad una curvatura più sferica e ripristinare una capacità visiva ottimale a tutte le distanze. Il tutto in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. Scopriamo insieme come.

Due parole sull’astigmatismo

Come accennato in apertura, l’astigmatismo è quel difetto visivo che porta a vedere male un po’ a tutte le distanze. Questo è dovuto al fatto che la cornea non sempre ha una forma perfettamente sferica, ma può capitare che sia leggermente ovoidale. Di conseguenza, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio non vanno a colpire in modo uniforme e preciso la retina, causando più difficoltà visive sul piano della messa a fuoco delle immagini a distanze differenti.

Quanto descritto si traduce, lato pratico, in una difficoltà visiva generalizzata e in un affaticamento visivo protratto nel tempo e più marcato specie nelle ore serali, quando sono maggiori i fenomeni di abbagliamento e visione di aloni in corrispondenza delle fonti luminose. Si consideri, inoltre, che l’astigmatismo può anche essere associato ad altri difetti visivi, come la miopia e l’ipermetropia.

Se non opportunamente corretto, l’astigmatismo può portare ad un affaticamento visivo correlato in particolar modo allo svolgimento di attività che prevedono uno sforzo costante e protratto nel tempo, come guidare, lavorare al computer, leggere. Oltre alla difficoltà nella messa a fuoco delle immagini, si manifestano anche altri sintomi, come cefalea, bruciore oculare, dolore oculare, iperlacrimazione.

Chi è astigmatico, peraltro, non può fare a meno degli occhiali ed è costretto ad indossarli tutto il giorno. Un disagio non da poco, che può pregiudicare il sereno svolgimento della vita quotidiana su più fronti (lavorativo, sociale, ma anche per chi pratica sport).

Come si corregge l’astigmatismo con il laser

Fortunatamente la moderna chirurgia oftalmica consente oggi di correggere l’astigmatismo di entità lieve, media o anche forte con una gamma di tecniche altamente risolutive, durevoli nel tempo e indolori. Tra queste figura la correzione laser, eseguita proprio sulla cornea.

L’intervento laser per la correzione dell’astigmatismo si esegue oggi con strumentazioni laser di ultima generazione. Gli strumenti laser in generale hanno rivoluzionato – negli ultimi anni – il mondo della medicina, apportando indubbi benefici sia per quanto riguarda l’esecuzione e l’eccellente riuscita di una vasta gamma di interventi, sia per quanto riguarda i vantaggi lato paziente (meno stress emotivo e un più facile e veloce recupero post operatorio).

Correzione con tecnica FemtoLASIK

Per quanto riguarda la correzione dell’astigmatismo con il laser, la tecnica più interessante prende il nome di FemtoLASIK e vede come protagonista il laser ad eccimeri in abbinamento al laser a femtosecondi.

  • Il laser ad eccimeri è uno strumento che lavora per ablazione: plasma la cornea ripristinando una curvatura ottimale e correggendo il difetto visivo.
  • Il femtolaser si sostituisce al bisturi e ad altri strumenti taglienti eseguendo una serie di passaggi chirurgici in modo “gentile” e di gran lunga meno traumatico per i tessuti oculari.

Perchè il laser a Femtosecondi rappresenta oggi l’avanguardia in oftalmologia

Grazie al laser a femtosecondi l’intervento fa un vero e proprio salto di qualità:

  • precisione nell’esecuzione
  • meno traumi per i tessuti oculari
  • maggiore programmabilità
  • recupero visivo post operatorio più rapido e indolore

sono solo alcuni degli indubbi e comprovati vantaggi che questo strumento apporta all’intervento.

Oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’occasione da cogliere per chi desidera sottoporsi all’intervento di correzione dell’astigmatismo (e/o di altri difetti visivi) nella sua variante più delicata, precisa ed efficace.

Altri interventi di correzione laser dei difetti visivi

Esistono altre tipologie di interventi laser per la correzione dell’astigmatismo: queste prevedono

  • l’uso del solo laser ad eccimeri (la cosiddetta PRK)
  • oppure del laser ad eccimeri in abbinamento a strumenti taglienti (LASIK tradizionale).

Si tratta di interventi ugualmente efficaci dal punto di vista della correzione del difetto visivo ma che non consentono a chirurgo e paziente di godere dei vantaggi offerti dal laser a Femtosecondi.

Oggi l’intervento di correzione dell’astigmatismo nella formula FemtoLASIK è eseguito quotidianamente da una équipe medica altamente specializzata presso il Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano. Uno staff di specialisti preparati e competenti nell’ambito della chirurgia oftalmica così come nell’uso di questi sofisticati strumenti di ultima generazione.

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La nuova chirurgia refrattiva con lenti fachiche ICL

Il panorama degli interventi di chirurgia refrattiva è oggi molto vasto ed incontra le esigenze di un pubblico eterogeneo e variegato, con carenze visive e aspettative spesso molto differenti tra di loro. Tra le varie opportunità di correzione permanente dei difetti visivi conosciamo oggi le lenti fachiche: innovative, altamente performanti e non sempre note a tutti, queste interessanti lentine riescono a soddisfare anche le necessità di chi – per vari motivi – non risulti idoneo alla chirurgia refrattiva laser. Ma cominciamo dal principio.

Chirurgia refrattiva: diverse opportunità per diverse esigenze

Gli interventi di chirurgia refrattiva sono davvero innumerevoli: tecniche e tecnologie nuove e meno nuove si abbinano e combinano per consentire al paziente di recuperare una capacità visiva ottimale in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. A prescindere dalla gravità dei difetti visivi. Una gamma interessante di soluzioni per il benessere visivo di chi desideri fare a meno degli occhiali sul lungo periodo.

Menzioniamo gli interventi di chirurgia refrattiva maggiormente eseguiti al giorno d’oggi:

  1. interventi laser eseguiti sulla cornea, in particolare la fotocheratectomia refrattiva (PRK), la LASIK e la FemtoLASIK (quest’ultima quasi esclusivamente presso i centri sanitari d’eccellenza)
  2. sostituzione del cristallino naturale con un cristallino artificiale (o lente intraoculare, dotata del potere diottrico necessario al paziente)
  3. lenti fachiche, impiantate subito dietro l’iride

Sicuramente il lettore avrà sentito maggiormente nominare le prime due. Desideriamo in questa sede soffermarci sulla terza, forse un po’ meno nota ma particolarmente interessante ed innovativa.

Cosa sono le lenti fachiche ICL per la correzione dei difetti visivi

Le lenti intraoculari fachiche, note anche con il nome di lenti fachiche o lenti ICL, sono delle piccolissime lentine molto sottili realizzate in un materiale morbido di ultima generazione a base di collagene (chiamato Collamer, da cui Implantable Collamer Lens).

Per chi sono indicate le lenti fachiche

  1. sono l’ideale per chi non può accedere alla chirurgia laser in quanto dotato di una cornea troppo sottile o disomogenea
  2. sono perfette per chi è affetto da un difetto visivo molto forte (come una miopia forte, ma anche un astigmatismo o una ipermetropia importanti), tale per cui la chirurgia laser non sarebbe sufficiente
  3. consentono ad un paziente affetto da un difetto visivo forte ma ancora in giovane età di poter conservare il suo cristallino naturale (e di conseguenza non perdere il suo potere accomodativo, fondamentale per la messa a fuoco e per la visione da vicino)

In cosa consiste l’intervento per l’impianto delle lenti fachiche?

L’intervento per l’impianto delle lenti fachiche ICL è di breve durata e si segue in regime ambulatoriale previa somministrazione di un’anestesia topica sotto forma di gocce di collirio. Le lenti sono impiantate subito dietro l’iride, pertanto si tratta di un intervento minimamente invasivo.

I vantaggi offerti da questo tipo di lenti sono i seguenti:

  • sono invisibili dall’esterno
  • impercettibili da chi le “indossa”
  • sono perfettamente biocompatibili e tollerabili (non danno adito a fenomeni di rigetto o allergia)
  • hanno un filtro UV, ideale per proteggere le strutture visive dalla costante esposizione ai raggi solari ultravioletti
  • sono removibili in caso di necessità operatoria

Concludendo, le nuove lenti fachiche ICL per la correzione dei difetti visivi aprono una nuova strada nel già vasto panorama delle opportunità di correzione dei difetti visivi, coinvolgendo anche i pazienti che sino ad ora non avevano ancora avuto modo di identificare l’opzione migliore per le loro specifiche esigenze visive. Sono altresì sicure e si impiantano, come detto, mediante un intervento indolore e minimamente traumatico per le strutture oculari. Un aspetto che si traduce, infine, in un eccellente e rapido recupero visivo.

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Cataratta e benessere emotivo nella terza età

La cataratta è nota ai più come patologia oculare in senso stretto. Che va curata per ripristinare la capacità e l’acuità visiva di chi ne è affetto. Tuttavia, il mondo della ricerca si sta interrogando sempre di più sull’influenza che la patologia può esercitare sullo stato cognitivo ed emotivo con particolare riferimento al paziente anziano. Sembra, difatti, che esista un legame di causa effetto tra la cataratta e una serie di difficoltà motorie, emotive e cognitive nelle persone anziane. Vediamo come si manifesta questo legame.

La cataratta è una delle prime cause di cecità al mondo

La cataratta è ancora oggi una delle prime cause di cecità o grave ipovisione al mondo, assieme ad altre patologie oculari come il glaucoma, la Maculopatia e la retinopatia diabetica. Patologie insidiose che conducono ad un peggioramento della salute così come della capacità visiva quando non adeguatamente curate. Questo accade, per esempio, se vengono a mancare una puntuale e capillare diffusione dell’informazione e adeguati programmi di screening della salute oculare Sfortunatamente la cataratta non porta con sé solamente un progressivo, importante ed irreversibile calo della capacità visiva, ma innesca anche una serie di disagi e disturbi che sembrano davvero essere concatenati tra di loro.

Cosa sappiamo oggi del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva

Il paziente anziano è più fragile

Alcuni ricercatori hanno già indagato il tema del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva.

In generale, il paziente anziano è caratterizzato da una fragilità globale tale per cui un evento avverso può predisporre all’insorgenza di altre difficoltà e/o patologie, sia sul piano fisico che emotivo.

Una cataratta non curata con tempestività può avere diverse conseguenze. Elenchiamole brevemente:

  • incertezza motoria, che porta ad un rischio elevato di cadute e che in età avanzata possono causare frequentemente fratture del femore o del bacino (con maggiore incidenza nelle donne in post menopausa, più esposte al rischio di osteoporosi). Uno status quo che può innescare un tracollo dello stato di salute globale di chi è oggetto di questi incidenti.
  • un senso di sconforto dovuto alla progressiva difficoltà nel compiere anche piccole azioni quotidiane, ed al fatto di aver sempre più bisogno d’aiuto a scapito della propria indipendenza personale. Tale stato emotivo può cronicizzarsi innescando una vera e propria patologia depressiva.
  • maggiore predisposizione ad andare incontro ad un rapido declino cognitivo, con un maggiore rischio di sviluppare demenza senile e patologia di Alzheimer.

La scienza non cessa d’indagare le ripercussioni globali della cataratta sulla salute dell’anziano

Attualmente sono in corso altre ricerche scientifiche per accertare l’impatto globale che la cataratta ha sull’anziano, ma vi sono già alcuni dati fuori dubbio:

  • l’unica cura esistente per la cataratta è la chirurgia
  • la chirurgia della cataratta non presenta controindicazioni, salvo casi eccezionali
  • le eventuali complicanze poste in essere dall’intervento di cataratta sono di gran lunga più rare e remote rispetto a quelle che la patologia può innescare
  • quanto prima si esegue la chirurgia, tanto prima si disinnesca la catena di eventi che la patologia può innescare sul piano fisico così come emotivo

La scienza sta altresì indagando altri aspetti, tra cui quale possa essere la procedura chirurgica migliore per il paziente anziano (un intervento eseguito bilateralmente oppure due interventi separati, solo per fare un esempio) e quali lenti intraoculari siano maggiormente performanti per determinate casistiche.

Fonte: Frontiersin.org

Curare la cataratta: come, quando e perché

Riassumendo e concludendo, curare la cataratta mette al riparo dal rischio di incidenti e cadute, ma non solo. Risolvere tempestivamente la cataratta previene l’accelerazione del deterioramento cognitivo e il rischio di sviluppare demenza senile, oltre a migliorare sensibilmente i sintomi della sfera dell’umore. E’ intuitivo, difatti, che un paziente che torna a vedere in maniera ottimale ritrovi un umore positivo e propenso al compiere piccole o grandi azioni in modo autonomo.

Oggi l’intervento di cataratta è considerato da tutta la comunità scientifica una procedura di routine: non v’è ragione per temerlo né per soprassedere rispetto alla sua esecuzione. Nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, peraltro, ne esiste oggi una variante “gentile”, che sostituisce agli strumenti taglienti moderni laser altamente sofisticati.

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Glaucoma e stress, quando il circolo è vizioso

Il glaucoma è una patologia oculare caratterizzata da una elevata pressione intraoculare che – se trascurata – può danneggiare il nervo ottico e pregiudicare il buon andamento della funzione visiva. I ricercatori stanno ancora indagando le sue cause, ma si ritiene che possano essere molteplici: familiarità, fattori ambientali, altre patologie oculari o patologie sistemiche. Anche lo stress sembra fare la sua parte: elevati livelli di stress, ansia o depressione ed un insufficiente numero di ore di sonno sembrano alimentare la patologia in un rapporto che è sì di causa-effetto, ma anche viceversa. Un vero e proprio circolo vizioso insomma.

Perché lo stress contribuisce al glaucoma (e vice versa)

Diversi studi scientifici hanno preso in esame la qualità del sonno e dell’umore dei pazienti affetti da glaucoma. La patologia porta difatti alla morte di alcune cellule fotosensibili presenti sulla retina. Queste cellule sono preziose in quanto svolgono un ruolo cruciale per il corretto andamento dei ritmi circadiani. Insomma, chi è affetto da glaucoma non solo rischia di sperimentare conseguenze importanti sul piano della salute visiva, ma anche di dormire poco e male. E non solo. Secondo i risultati di un’altra ricerca scientifica, riposare in posizione prona o laterale favorisce l’aumento della pressione intraoculare. Infine, sembra che un paziente su 4 affetto da glaucoma sia anche colpito da disturbi della sfera emotiva, come stress, ansia e depressione.

Perché parliamo di “circolo vizioso” con riferimento a glaucoma e ai disturbi della sfera emotiva?

Da un lato la funzione circadiana compromessa (che innesca sonno e stanchezza), la preoccupazione per la patologia, lo stress derivante dalla necessità di assumere una terapia su base quotidiana, le difficoltà visive, possono peggiorare il quadro emotivo di chi è affetto da glaucoma. Dall’altro, il glaucoma stesso alimenta e favorisce questo stato emotivo poco propenso all’ottimismo, pregiudicando la qualità del sonno ed innescando pensieri e preoccupazioni per la propria salute.

Come uscire allora da questo circolo vizioso? Quali sono i rimedi?

Come trattare efficacemente il glaucoma, riducendo ansia e stress

Di seguito alcuni consigli pratici per trattare il glaucoma e sentirsi meglio anche sul fronte dell’umore:

  • alimentarsi adeguatamente, prediligendo frutta e verdura di stagione ed in particolare le verdure a foglia e le brassicacee (cavoli, broccoli, cavolfiori, rucola cime di rapa…), ma anche lo zafferano: la scienza conferma che questi alimenti sono preziosi nel contrastare l’insorgenza della patologia e tenerne a bada i sintomi
  • trascorrere più tempo all’aperto ed alla luce, che migliora sensibilmente il tono dell’umore
  • stare in compagnia, mantenere alto l’umore, parlare con qualcuno e soprattutto volersi più bene
  • evitare di dedicarsi ad attività che mettono di fronte alle proprie difficoltà visive (per esempio prediligere un audiolibro ad un libro cartaceo)
  • individuare una terapia per il glaucoma adatta a noi, consultando uno specialista

L’importanza della terapia

Tra i vari punti sopra elencati naturalmente l’ultimo riveste un ruolo di primo piano. Il glaucoma è una patologia oculare che va affrontata e gestita con le dovute attenzioni. Le criticità capaci di innescare o alimentare il circolo vizioso sopra citato sono tre:

  1. una diagnosi imprecisa o tardiva
  2. trattamenti inadeguati e poco incisivi
  3. una scarsa aderenza alla terapia: poiché spesso il glaucoma nelle sue fasi d’esordio è asintomatico e poiché a volte i farmaci da somministrare sono più d’uno, si tende a prendere sottogamba il protocollo prescritto, pensando erroneamente che qualche dimenticanza possa non essere poi così grave

Al contrario, una diagnosi tempestiva ed un trattamento adeguato possono fare davvero la differenza. Consentendo di gestire la progressione della patologia ed esercitando effetti positivi sullo stato emotivo di chi ne è affetto.

Laser SLT per glaucoma: fa bene agli occhi, fa bene a noi

La scienza medica non cessa di indagare soluzioni e di sperimentare tecnologie per il trattamento efficace anche delle patologie più insidiose. Un grande aiuto sul fronte del trattamento al glaucoma viene oggi dall’innovativo laser SLT. Questo trattamento si inserisce nel panorama delle opzioni di cura un tempo dominato pressoché esclusivamente da terapia farmacologica e chirurgia tradizionale (trabeculotomia).

In un momento storico in cui gli strumenti laser hanno rivoluzionato il modo di fare chirurgia, il laser SLT si pone dunque come interessante soluzione capace di ridimensionare efficacemente la pressione intraoculare mantenendola stabile sul lungo periodo.

Al netto del fatto che i danni già prodotti dal glaucoma sulle strutture oculari non hanno rimedio e che la perdita visiva già sperimentata non è recuperabile, il laser SLT offre oggi un concreto spiraglio di ottimismo. Chi si è sottoposto al trattamento, ha potuto apprezzare un sensibile miglioramento della sintomatologia, ponendo un freno all’avanzamento dei disturbi e godendo di indubbi benefici anche sul proprio stato emotivo.

Infine, il trattamento è non doloroso ed è privo di controindicazioni.

Vuoi saperne di più?

Prenota oggi stesso una visita oculistica specialistica per il glaucoma. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Glaucoma, quando il laser è d’aiuto e altre curiosità

Il glaucoma è una patologia dall’esordio silente che rivela tutta la sua insidiosità sul lungo periodo. Comincia a manifestarsi in età adulta e si caratterizza per una troppo elevata pressione intraoculare. Quando la patologia non è diagnosticata tempestivamente, riesce a danneggiare le strutture oculari compromettendo anche gravemente la vista. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 55 milioni di persone nel mondo sono affette da glaucoma. Cogliamo l’occasione per conoscere qualche curiosità sulla patologia, ma anche l’innovativo ed efficace trattamento laser SLT per glaucoma.

Quanti tipi di glaucoma esistono?

La tipologia di glaucoma più frequente è quella detta “ad angolo aperto”. Esistono poi altre tipologie: ad angolo chiuso, congenita (cioè presente sin dalla nascita), secondaria (cioè causata da una sofferenza dell’apparato visivo innescata da un’altra patologia spesso sistemica, come il diabete), oppure causata da altre patologie oculari, come la cataratta. Tutte queste varianti hanno in comune l’irreversibilità dei danni causati al nervo ottico, ma anche alla retina.

Che ruolo hanno i difetti visivi nel glaucoma?

Per quanto riguarda l’esordio del glaucoma, la familiarità gioca un ruolo importante. Ma non solo. Anche alcuni difetti visivi, come una miopia forte o una ipermetropia elevata, possono essere fattori predisponenti la patologia.

E’ vero che chi è affetto da glaucoma non dovrebbe praticare sport?

I medici di tutto il mondo concordano che, salvo casi particolari, praticare sport è sempre una scelta virtuosa. Ancor più se all’aria aperta. Un po’ di attività fisica un paio di volte la settimana, fa bene al corpo ed allo spirito, a qualunque età. Chi è affetto da glaucoma, tuttavia, dovrebbe valutare con lo specialista l’intensità e la frequenza degli allenamenti. Allenamenti intensi e molto frequenti, che prevedono per esempio il sollevamento di pesi di una certa entità, potrebbero essere sconsigliati.

Chi soffre di glaucoma può mangiare di tutto?

Una dieta varia, ben equilibrata e basata sull’alternanza di prodotti freschi e di stagione riduce e minimizza lo stress ossidativo cellulare, previene l’invecchiamento e favorisce la buona ossigenazione dei tessuti. I suoi benefici si manifestano anche a livello dell’occhio. Il consiglio generale è dunque quello di evitare una dieta poco varia e particolarmente incentrata su alimenti ricchi di grassi saturi, fritti, di origine animale o molto raffinati. In particolare, per quanto riguarda il glaucoma, si consiglia di prediligere cibi come lattuga, bietola, spinaci e altri ortaggi. Questi alimenti hanno un effetto benefico sulla circolazione sanguigna e di conseguenza anche sulla pressione intraoculare.

Laser SLT: in che modo il laser è d’aiuto per il glaucoma?

Nel corso degli ultimi decenni la scienza medica si è ampiamente occupata delle terapie per il glaucoma. Dai colliri sino alla chirurgia, il panorama è ampio e variegato. Non esiste una terapia d’elezione in quanto ciascun paziente presenta caratteristiche personali e peculiari: il percorso terapeutico dipende spesso dalle cause scatenanti ma anche dallo stadio della patologia. Oggi, tuttavia, una terapia in particolare incontra il favore e il parere positivo degli oculisti di tutto il mondo. Ed è particolarmente risolutiva per un’ampia gamma di pazienti: ci riferiamo al laser SLT.

Cos’è il trattamento laser SLT per glaucoma?

SLT significa Trabeculoplastica Laser Selettiva. Spieghiamo brevemente di che si tratta. Con l’ausilio di uno strumento laser di ultima generazione, (dunque senza l’uso di lame o strumenti taglienti di sorta), si interviene delicatamente ma con altissima efficacia sulla porzione dell’occhio chiamata trabecolato, appunto. E’ qui che si trovano le cellule che, nel glaucoma, non riescono più a far defluire l’umor acqueo che naturalmente dovrebbe essere assorbito dalle strutture oculari. Il laser SLT per glaucoma ha la capacità di rendere queste cellule permeabili, riducendo l’accumulo di liquidi e di conseguenza abbassando la pressione intraoculare.

Cosa aspettarsi dal trattamento SLT per glaucoma?

Il trattamento SLT per glaucoma è una soluzione davvero interessante per una vasta gamma di pazienti affetti dalla patologia. Oltre ad essere altamente risolutivo, è indolore, non ha controindicazioni ed è ripetibile.

Dove trovare il laser SLT per glaucoma?

Il laser SLT per glaucoma è disponibile presso i centri d’eccellenza sanitari in Italia tra cui il Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano.

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Scopri di più sul Laser SLT. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Trattamento laser SLT per glaucoma: cos’è e a chi serve

trattamento laser SLT glaucoma - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il trattamento laser SLT per glaucoma è fra le terapie d’elezione per la cura di una delle patologie oculari più insidiose. Noto anche come “ladro silenzioso della vista”, il glaucoma si manifesta quasi sempre in sordina. E quando chi ne è affetto inizia ad accorgersi che qualcosa non va, spesso i danni arrecati dalla patologia sono già piuttosto tangibili. Grazie al trattamento SLT, tuttavia, oggi è possibile mettere un freno alla patologia, anche in maniera incisiva. In che modo?

Trattamento laser SLT per glaucoma: cos’è?

Il trattamento laser SLT si effettua in ambulatorio e dura pochi minuti. SLT è un acronimo per Trabeculoplastica Laser Selettiva, un termine medico scientifico che ci accingiamo a spiegare brevemente. Il trabecolato è una delicatissima struttura oculare situata tra la sclera e la cornea, all’interno della quale fluisce naturalmente l’umor acqueo prodotto dall’occhio. In un paziente non affetto da glaucoma, l’umor acqueo defluisce senza alcun problema. Se invece il paziente è affetto da glaucoma, l’umor acqueo rimane intrappolato tra le strutture oculari, determinando un aumento di pressione intraoculare. A lungo andare questa pressione oltre la norma danneggia le strutture oculari, incluso il nervo ottico, che come sappiamo riveste un ruolo cruciale per la nostra vista. E’ allora, quando la funzione visiva comincia ad essere compromessa, che il paziente si rende conto di aver bisogno di aiuto.

Il trattamento laser SLT interviene dunque sul trabecolato ed è, come le altre due lettere dell’acronimo ci suggeriscono, Laser Selettivo. Cosa vuol dire? Che il laser impiegato per trattare il tessuto malato è uno strumento talmente sofisticato da essere in grado di colpire e trattare solamente il tessuto interessato dalla patologia.

In che modo? Il laser riesce a rendere maggiormente permeabili i tessuti del trabecolato, che cessano di accumulare umor acqueo, ma cominciano ad assorbirlo consentendone il defluire. Conseguenza ultima di questo cambiamento nella qualità dei tessuti che compongono il trabecolato è un abbassamento della pressione intraoculare.

Intervento SLT laser glaucoma, a chi serve

Quando si affronta il tema del glaucoma è sempre necessario sottolineare quanto sia importante la tempestività della diagnosi. Quanto prima si formula la diagnosi, tanto prima è possibile trattare la patologia e limitare i danni che essa può arrecare alle strutture oculari. Fortunatamente, il trattamento SLT è applicabile ad una vasta gamma di pazienti affetti da glaucoma, anche di entità differenti. Naturalmente, è compito dello specialista confermare l’applicabilità del trattamento al termine di un’accurata visita oculistica specialistica per glaucoma.

Il trattamento è doloroso? Presenta controindicazioni?

Gli strumenti laser oggi in uso in medicina oftalmica sono particolarmente precisi e programmabili. E’ insomma terminato il tempo dei bisturi e degli strumenti taglienti. E il trattamento con laser SLT non fa eccezione. La seduta è indolore e di breve durata, ma anche priva di controindicazioni (salvo casi particolari), altamente risolutiva e molto sicura. Una vera e propria occasione per chi ha ricevuto una diagnosi di glaucoma e desidera mettere un punto alla patologia senza dover ricorrere alla chirurgia tradizionale.

Vuoi saperne di più?

Hai ricevuto una diagnosi di glaucoma e vorresti conoscere più da vicino le potenzialità del trattamento laser SLT? Vuoi sapere se puoi sottoporti anche tu al trattamento, e che tipo di risultati potresti ottenere? Come ben sai, in fatto di glaucoma il tempismo è fondamentale. Prenota oggi stesso una visita oculistica specialistica: il nostro centralino è attivo dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.