Astigmatismo: cosa vuol dire essere astigmatico?

Tra i difetti visivi, l’astigmatismo è forse il meno noto e il meno comprensibile ai non addetti ai lavori. Anche se tutti noi l’abbiamo sentito nominare di frequente, non sempre abbiamo capito con precisione quale difficoltà visiva implica. Persino se ne siamo affetti noi stessi! Per esempio, sappiamo bene che il miope “vede male da lontano” e che il presbite “vede male da vicino”. Ma cosa sappiamo dire dell’astigmatico? La definizione di astigmatismo non è sempre così immediata. E allora cerchiamo di spiegare con semplicità cosa vuol dire essere astigmatico. E di capire, soprattutto, come si corregge efficacemente questo difetto visivo così comune.

L’astigmatismo è un difetto visivo

L’astigmatismo è un difetto visivo o difetto refrattivo. Sono difetti visivi anche la miopia, l’ipermetropia, ed è considerata tale anche la presbiopia. In linea generale, si tratta di stati visivi causati da un errore di messa a fuoco dell’immagine sulla retina. Può accadere infatti che il fuoco vada a cadere più avanti, più indietro o in posizione decentrata rispetto alla retina. O, ancora, la messa a fuoco non è corretta a causa di una insufficiente o mancata flessione del cristallino (quest’ultima evenienza dà origine alla presbiopia). Ma cosa vuol dire essere astigmatico?

Cosa vuol dire essere astigmatico?

Nel soggetto astigmatico, la cornea può presentare delle irregolarità. Ma non solo. Anche le strutture oculari più interne possono presentare delle irregolarità. In tal caso, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio possono raggiungere la retina in modo diseguale. Questa mancata uniformità nella penetrazione della luce nell’occhio, rende la visione imprecisa. Vediamo in che modo.

Come vede un astigmatico? Quali sono i sintomi dell’astigmatismo?

Parlare di sintomi dell’astigmatismo può essere un po’ fuorviante, in quanto l’astigmatismo non è una patologia. Ma ci serve comunque per esprimere e definire il tipo di difficoltà visiva che sperimenta chi ne è affetto. Vediamo dunque assieme come vede un astigmatico:

  • contorni imprecisi e poco nitidi
  • deformazione delle immagini
  • percezione delle forme tonde come ovaleggianti

Ebbene, l’occhio è una struttura praticamente perfetta della quale madre natura ci ha dotato per godere dello straordinario dono della vista. Eppure, nulla è assolutamente perfetto nemmeno in natura. E quindi conviene sapere che quasi tutti noi, seppur minimamente ed impercettibilmente, siamo affetti da un leggero astigmatismo. Laddove l’astigmatismo sia lieve, non ce ne accorgiamo nemmeno. Questo accade perché l’occhio è dotato di una grandissima capacità di accomodare le imprecisioni della messa a fuoco in modo del tutto automatico.

Se invece l’astigmatismo è più marcato, è possibile che si sperimentino le difficoltà visive sopra elencate.

Come si corregge l’astigmatismo?

L’astigmatismo si può correggere con un paio di occhiali da vista o con specifiche lenti a contatto. Si tratta di soluzioni correttive temporanee. Qualora l’astigmatismo sia di entità medio-forte o si presenti in abbinamento ad altri difetti visivi o patologie oculari (come la cataratta, per esempio), è possibile ricorrere alla chirurgia laser o all’impianto di lenti intraoculari. Ovvero, a forme correttive permanenti. Conosciamole meglio.

Correzione dell’astigmatismo con la chirurgia laser

La chirurgia laser corregge molto bene i difetti visivi di entità media e talvolta anche forte: l’intervento maggiormente risolutivo in tal senso è molto simile al noto LASIK o FemtoLASIK (che forse avrete sentito nominare con riferimento alla miopia). Questi interventi si eseguono sulla cornea, sono indolori, veloci ed altamente risolutivi. Inoltre, i difetti visivi non si ripresentano nel tempo.

Chirurgia oftalmica per la correzione dei difetti visivi (e non solo)

Gli interventi di chirurgia oftalmica sono attualmente all’ordine del giorno, soprattutto presso i centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico. Si tratta di interventi concepiti per impiantare nell’occhio minuscole lenti dotate del potere diottrico necessario per restituire al paziente una qualità e quantità visiva ottimali.

Le lenti intraoculari specifiche per astigmatismo sono dette toriche, e riescono ad offrire una correzione elevatissima dell’astigmatismo (e di altri difetti visivi) in abbinamento ad un alto margine di personalizzazione. E non solo: qualora il paziente sia già in in età adulta o vicino all’età matura, si propone di impiantare le lenti intraoculari in sostituzione al cristallino. L’obiettivo, in tal caso, è quello di anticipare la comparsa della cataratta e risolvere quest’ultima ancor prima della sua manifestazione. Una sorta di intervento preventivo, insomma, che risolve i difetti visivi e ovvia all’opacizzazione del cristallino, che come sappiamo ha un’incidenza molto elevata tra la popolazione. Una scelta lungimirante, che regala una capacità visiva eccellente per tutto il resto della vita del paziente.

Concludendo, l’astigmatismo può essere una compagnia poco gradita. Ma è risolvibile. La gamma degli interventi di chirurgia laser e di chirurgia oftalmica è veramente ampia ed include una serie di tecniche decisamente versatili ed altamente risolutive per la pressoché totalità dei pazienti.

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