TAC dopo intervento di cataratta: si può fare?

Tra le domande più frequenti sull’operazione di cataratta vi sono quelle che fanno riferimento al “dopo”. Ovvero, a tutto ciò che si può o non si può fare nel periodo post operatorio. E tra queste, non mancano mai quelle che riguardano eventuali esami diagnostici. E’ possibile sottoporsi ad una risonanza magnetica? E a una TAC? Approfittiamo dunque per rispondere proprio al dubbio che molti dei nostri pazienti esprimono rispetto all’eventualità e alla necessità di sottoporsi ad una TAC dopo l’intervento di cataratta.

Che cos’è la TAC? E’ un esame che comporta dei rischi?

La TAC – Tomografia Assiale Computerizzata – è un esame diagnostico approfondito che si prescrive di solito in seconda battuta dopo eventuali radiografie o ecografie. Si esegue tramite somministrazione di raggi X nelle porzioni del corpo che si intende indagare. I raggi X utilizzati per una TAC sono percentualmente maggiori rispetto a quelli necessari per l’esecuzione di una comune radiografia, ma rimangono sempre entro i limiti di sicurezza per la salute umana. Naturalmente si prescrive solo se strettamente necessaria, ma, come detto, non comporta alcun rischio.

Chi è affetto da cataratta può sottoporsi ad una TAC?

Molti pazienti affetti da cataratta – specie laddove la cataratta sia ad uno stadio iniziale – temono che l’esame diagnostico predisponga ad un peggioramento della patologia oculare. Tuttavia, il loro timore non trova fondamento scientifico, né conferma nella realtà. Non c’è motivo di temere che la cataratta peggiori a seguito dell’esame. Sicuramente peggiorerà, come accade naturalmente, in virtù del tempo che avanza o della concomitanza di una serie di fattori predisponenti. Ma il peggioramento non sarà imputabile alla TAC. Ricordiamo, ad ogni modo, che è bene eseguire l’intervento di cataratta il prima possibile a seguito della diagnosi.

E’ possibile sottoporsi alla TAC dopo l’intervento di cataratta?

L’intervento di cataratta non è una controindicazione all’esecuzione della TAC

Un’altra domanda frequente è relativa all’esecuzione della TAC dopo l’intervento di cataratta. Ebbene, essere portatori di cristallini artificiali non è una controindicazione né un limite all’esame. Chi si è sottoposto all’intervento di cataratta può sottoporsi all’esame diagnostico senza timore che le proprie lenti intraoculari o più in generale l’apparato visivo ne siano compromessi.

Vuoi saperne di più?

Ti è stata diagnosticata la cataratta o sei in procinto di sottoporti all’intervento per la sua rimozione? Vuoi conoscere più da vicino i diversi aspetti dell’intervento, sia per ciò che concerne il periodo pre operatorio che quello post operatorio? Vieni a trovarci: saremo lieti di fornirti tutte le delucidazioni che desideri. Chiamaci: il centralino del Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi 02 636 1191.