Togliere gli occhiali: una panoramica degli interventi possibili

Togliere gli occhiali potrebbe sembrare un sogno impossibile da realizzare per vari motivi: perché si teme la chirurgia, per i costi da affrontare, o semplicemente perché si pensa che il proprio problema visivo non abbia soluzione. Al contrario, basta informarsi un po’ per scoprire quanto sia vasto e straordinariamente risolutivo il panorama della chirurgia refrattiva. E allora scopriamo insieme quali sono le opzioni disponibili.

Cosa si intende per chirurgia refrattiva

Con il termine di chirurgia refrattiva si intende una gamma di interventi per correggere in modo permanente i difetti visivi. I difetti visivi sono la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia. Oggi si annovera tra questi difetti anche la presbiopia. Questi interventi si eseguono con modalità e techiche differenti. Quel che è interessante è che – salvo rarissime eccezioni – non c’è difetto visivo che non possa trovare soluzione permanente e soddisfacente.

Sì, ma quanto mi costerà togliere gli occhiali?

Nel momento in cui si prende in considerazione l’idea di intraprendere un percorso in direzione della chirurgia refrattiva, gli aspetti da valutare sono innumerevoli. Anche quelli che riguardano il budget familiare hanno giustamente il loro peso. Si consideri – tuttavia – che il denaro speso nell’arco di tutta una vita in lenti e montature, è generalmente maggiore di quello investito in un buon intervento di chirurgia refrattiva.

Le opzioni disponibili

Vediamo ora quali sono le opzioni disponibili per chi desidera togliere gli occhiali e tornare a vedere come prima (se non ancora meglio).

Interventi laser sulla cornea

Esiste una gamma di interventi eseguiti sulla porzione anteriore dell’occhio, la cornea. I protagonisti sono i moderni strumenti laser, che nelle mani di specialisti esperti, possono regalare risultati decisamente eccellenti. Le tecniche più note sono la PRK e la FemtoLASIK. Quest’ultima, in particolare, consente di recuperare la capacità visiva perduta in pochi minuti senza bendaggi e senza punti di sutura, e di ritornare alle proprie attività quotidiane nell’arco di qualche giorno appena.

Per chi è indicata: per miopia, ipermetropia e astigmatismo anche in combinazione tra di loro, di entità lieve o media. Chi soffre di presbiopia può ugualmente accedere ad un intervento correttivo eseguito sulla cornea, molto simile alla LASIK. Riuscirà ugualmente a togliere gli occhiali.

Lenti fachiche

Le lenti fachiche sono la scelta d’elezione di chi non può sottoporsi all’intervento laser. Si impiantano subito dietro l’iride, con un intervento di breve durata e minimamente invasivo. Offrono il vantaggio di correggere anche i difetti di entità importante, di offrire una protezione anche dai raggi UV e di essere – in caso di necessità – removibili.

Per chi sono indicate: per chi soffre di difetti visivi importanti (come una miopia molto elevata, per esempio) o per chi non presenta una cornea sufficientemente spessa o omogenea per sottoporsi ad un intervento laser.

Cristallini artificiali

La terza opzione per chi desidera togliere gli occhiali è data dai cristallini artificiali o lenti intraoculari. Queste lenti si impiantano al posto del cristallino naturale quando questo è in via di opacizzazione o anche prima, prevenendo così l’insorgenza della cataratta. E’ di breve durata e consente di scegliere la lente intraoculare che maggiormente si addice alle proprie esigenze visive, ma anche di vita quotidiana (abitudini, hobby…)

Per chi sono indicati: per chi soffre di difetti visivi di entità media o importante, anche in combinazione tra di loro, e per chi è già in età adulta o matura. Come detto, consentono – al contempo – di prevenire o correggere l’opacizzazione del cristallino.

Altre opzioni e considerazioni utili per chi desidera togliere gli occhiali

Talvolta è possibile anche sottoporsi ad una combinazione di due tipologie di interventi (intervento laser + sostituzione del cristallino), oppure correggere i due occhi in modo differente l’uno dall’altro (sfruttando il concetto di occhio dominante, secondo il concetto della monovisione). Il panorama delle opzioni disponibili è ampio ed articolato e sta allo specialista individuare, proporre e consigliare la soluzione più mirata e risolutiva per le esigenze specifiche di ciascun paziente. Per questo motivo, il primo passo da compiere è proprio quello di sottoporsi ad una visita specialistica oculistica.

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Chiamaci oggi stesso per prenotare la tua visita oculistica specialistica e scoprire quale tipo di intervento può fare al caso tuo. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Correzione laser dell’astigmatismo

L’astigmatismo è il difetto visivo che porta a vedere in modo impreciso a tutte le distanze. E’ causato da una curvatura anomala della cornea: una caratteristica che rende la messa a fuoco imprecisa e difficoltosa a più distanze. Oggi con uno intervento laser è possibile riportare la cornea ad una curvatura più sferica e ripristinare una capacità visiva ottimale a tutte le distanze. Il tutto in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. Scopriamo insieme come.

Due parole sull’astigmatismo

Come accennato in apertura, l’astigmatismo è quel difetto visivo che porta a vedere male un po’ a tutte le distanze. Questo è dovuto al fatto che la cornea non sempre ha una forma perfettamente sferica, ma può capitare che sia leggermente ovoidale. Di conseguenza, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio non vanno a colpire in modo uniforme e preciso la retina, causando più difficoltà visive sul piano della messa a fuoco delle immagini a distanze differenti.

Quanto descritto si traduce, lato pratico, in una difficoltà visiva generalizzata e in un affaticamento visivo protratto nel tempo e più marcato specie nelle ore serali, quando sono maggiori i fenomeni di abbagliamento e visione di aloni in corrispondenza delle fonti luminose. Si consideri, inoltre, che l’astigmatismo può anche essere associato ad altri difetti visivi, come la miopia e l’ipermetropia.

Se non opportunamente corretto, l’astigmatismo può portare ad un affaticamento visivo correlato in particolar modo allo svolgimento di attività che prevedono uno sforzo costante e protratto nel tempo, come guidare, lavorare al computer, leggere. Oltre alla difficoltà nella messa a fuoco delle immagini, si manifestano anche altri sintomi, come cefalea, bruciore oculare, dolore oculare, iperlacrimazione.

Chi è astigmatico, peraltro, non può fare a meno degli occhiali ed è costretto ad indossarli tutto il giorno. Un disagio non da poco, che può pregiudicare il sereno svolgimento della vita quotidiana su più fronti (lavorativo, sociale, ma anche per chi pratica sport).

Come si corregge l’astigmatismo con il laser

Fortunatamente la moderna chirurgia oftalmica consente oggi di correggere l’astigmatismo di entità lieve, media o anche forte con una gamma di tecniche altamente risolutive, durevoli nel tempo e indolori. Tra queste figura la correzione laser, eseguita proprio sulla cornea.

L’intervento laser per la correzione dell’astigmatismo si esegue oggi con strumentazioni laser di ultima generazione. Gli strumenti laser in generale hanno rivoluzionato – negli ultimi anni – il mondo della medicina, apportando indubbi benefici sia per quanto riguarda l’esecuzione e l’eccellente riuscita di una vasta gamma di interventi, sia per quanto riguarda i vantaggi lato paziente (meno stress emotivo e un più facile e veloce recupero post operatorio).

Correzione con tecnica FemtoLASIK

Per quanto riguarda la correzione dell’astigmatismo con il laser, la tecnica più interessante prende il nome di FemtoLASIK e vede come protagonista il laser ad eccimeri in abbinamento al laser a femtosecondi.

  • Il laser ad eccimeri è uno strumento che lavora per ablazione: plasma la cornea ripristinando una curvatura ottimale e correggendo il difetto visivo.
  • Il femtolaser si sostituisce al bisturi e ad altri strumenti taglienti eseguendo una serie di passaggi chirurgici in modo “gentile” e di gran lunga meno traumatico per i tessuti oculari.

Perchè il laser a Femtosecondi rappresenta oggi l’avanguardia in oftalmologia

Grazie al laser a femtosecondi l’intervento fa un vero e proprio salto di qualità:

  • precisione nell’esecuzione
  • meno traumi per i tessuti oculari
  • maggiore programmabilità
  • recupero visivo post operatorio più rapido e indolore

sono solo alcuni degli indubbi e comprovati vantaggi che questo strumento apporta all’intervento.

Oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’occasione da cogliere per chi desidera sottoporsi all’intervento di correzione dell’astigmatismo (e/o di altri difetti visivi) nella sua variante più delicata, precisa ed efficace.

Altri interventi di correzione laser dei difetti visivi

Esistono altre tipologie di interventi laser per la correzione dell’astigmatismo: queste prevedono

  • l’uso del solo laser ad eccimeri (la cosiddetta PRK)
  • oppure del laser ad eccimeri in abbinamento a strumenti taglienti (LASIK tradizionale).

Si tratta di interventi ugualmente efficaci dal punto di vista della correzione del difetto visivo ma che non consentono a chirurgo e paziente di godere dei vantaggi offerti dal laser a Femtosecondi.

Oggi l’intervento di correzione dell’astigmatismo nella formula FemtoLASIK è eseguito quotidianamente da una équipe medica altamente specializzata presso il Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano. Uno staff di specialisti preparati e competenti nell’ambito della chirurgia oftalmica così come nell’uso di questi sofisticati strumenti di ultima generazione.

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Intervento laser per correggere i difetti visivi: per chi è indicato?

L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi esercita, oggi, un notevole appeal su una gamma sempre più vasta di persone. Curiosità ed attrattiva che sono strettamente legate all’idea di poter fare a meno degli occhiali da vista, nonostante il mercato delle montature griffate sia sempre più ricco di soluzioni esteticamente gradevoli. E allora, la domanda sorge spontanea: questo tipo di intervento sarà indicato anche per me? Quali difetti visivi è possibile correggere? Di che entità? E soprattutto, i risultati sono permanenti? Approfittiamo oggi di questo breve articolo per dare qualche indicazione di massima sul tema dell’idoneità all’intervento laser per la correzione dei difetti visivi.

Intervento laser per la correzione dei difetti visivi: cos’è?

Con l’espressione generica di “intervento laser” si intendono solitamente una serie di tecniche differenti usate oggi in chirurgia oftalmica per correggere i difetti visivi in modo permanente e restituire al paziente una capacità visiva ottimale. Le più note ed utilizzate prendono il nome di fotocheratectomia refrattiva (o più semplicemente PRK) e LASIK (della quale esiste anche una versione più avanzata, detta FemtoLASIK).

Ciò che queste tecniche hanno in comune:

  • l’impiego di strumenti laser particolarmente sofisticati (in primis il laser ad eccimeri, ma nei centri d’eccellenza come CAMO anche il laser a femtosecondi)
  • breve durata
  • la somministrazione di un’anestesia locale, solitamente sotto forma di collirio
  • la pressoché totale assenza di controindicazioni sul fronte medico
  • e il fatto che si tratta di interventi eseguiti esclusivamente sulla cornea (ovvero la porzione anteriore dell’occhio)

Ciò che invece distingue le varie tecniche può essere:

  • l’uso o meno di strumenti taglienti in abbinamento agli strumenti laser (oggi gli strumenti taglienti si possono evitare grazie al laser a femtosecondi)
  • i tempi di recupero post operatorio, che possono essere più o meno rapidi a seconda della tecnica prescelta
  • l’abbinamento, in taluni casi, di più strumenti laser assieme (laser ad eccimeri + laser a femtosecondi), per eseguire le varie fasi dell’intervento in modo più gentile, ma anche più preciso e programmabile

Al netto delle peculiarità e delle differenze tra le varie tecniche, ciò che ci interessa sapere è che l’intervento laser per la correzione dei difetti visivi è una seduta chirurgica minimamente invasiva, della durata di pochi minuti e totalmente indolore, durante la quale si plasma e modella la cornea in modo da ripristinare il punto di fuoco nella posizione corretta e al fine di eliminare i difetti visivi. Non è necessario alcun ricovero e, al termine dell’intervento, il paziente fa ritorno presso la sua abitazione. Vediamo ora per chi è indicato l’intervento.

Quali sono i parametri per stabilire l’idoneità all’intervento?

L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi non ha controindicazioni. Può accedervi praticamente chiunque – salvo rare eccezioni che ci accingiamo ad elencare.

In generale, non possono accedere all’intervento laser

  • donne in gravidanza o in allattamento, perché si tratta di condizioni particolari capaci di alterare temporaneamente la capacità visiva. In tal caso, lo specialista suggerirà alla paziente di rimandare di qualche tempo la valutazione circa la fattibilità dell’intervento laser
  • persone affette da patologie sistemiche, da patologie autoimmuni o che interessano i tessuti connettivi (come l’artrite, per fare solo un esempio)
  • chi ha una cornea disomogenea o troppo sottile
  • chi ha difetti visivi molto elevati (come una miopia forte, per esempio, ma in tal caso vi sono altre soluzioni interessanti e ugualmente risolutive)
  • pazienti di età inferiore ai 20 anni o comunque con un difetto visivo non ancora stabile

E’ idoneo all’intervento laser per la correzione dei difetti visivi

  1. chi è affetto da uno o più difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) purché stabili e di entità da lieve a media
  2. chi non è più in età evolutiva
  3. chi ha una cornea sufficientemente spessa ed omogenea

In breve, se la cornea non presenta particolari disomogeneità nella struttura o nello spessore e se le carenze visive non sono troppo marcate e hanno raggiunto una loro stabilità, con buona probabilità lo specialista darà il via libera all’intervento. Ricordiamo, tuttavia, che spetta solo ed esclusivamente all’oculista confermare o meno l’idoneità all’intervento. E sarà sempre l’oculista, al termine della visita specialistica, a dare indicazione in merito alla tecnica più indicata per ciascun paziente.

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Soffri di uno o più difetti visivi di entità lieve o media e desideri fare a meno degli occhiali? Un intervento laser per la correzione dei difetti visivi potrebbe essere una buona soluzione. Prenota una visita specialistica per valutare la tua idoneità alla chirurgia laser. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

FemtoLASIK per correggere i difetti visivi: cos’è?

Il panorama delle tecniche per la correzione permanente dei difetti visivi è variegato. E consente di accontentare una gamma sempre più ampia di pazienti ed esigenze: dal paziente alle prese col singolo difetto visivo di entità leggera o media sino a situazioni più complesse, che vedono la presenza di più difetti visivi, anche di entità importante. Tra le tecniche più interessanti menzioniamo la FemtoLASIK. Conosciamola meglio e cerchiamo di capire per chi è maggiormente indicata.

Cosa vuol dire FemtoLASIK

Cominciamo innanzitutto dal nome: cosa vuol dire FemtoLASIK?

Il termine LASIK indica una particolare tecnica per la correzione dei difetti visivi eseguita sulla porzione anteriore dell’occhio, la cornea. La tecnica LASIK è sovente eseguita con strumenti tradizionali: in tal caso prevede l’uso di un bisturi. Nei centri sanitari d’eccellenza, tuttavia, il medesimo intervento si presenta in una veste più vantaggiosa sia lato paziente, sia per lo staff medico che esegue l’intervento. Agli strumenti chirurgici tradizionali si sostituisce infatti un laser di ultima generazione: il laser a femtosecondi, da cui proviene il termine Femto.

Cos’è il laser a femtosecondi

Si tratta di uno strumento laser a microimpulsi brevissimi e molto ravvicinati (si consideri che un femtosecondo equivale a un milionesimo di un miliardesimo di secondo) capace di sostituirsi al bisturi – e dunque di eseguire incisioni – in modo eccezionalmente performante e con un livello di precisione elevatissimo.

Sostituendosi in modo “gentile” a lame e strumenti taglienti, il laser a femtosecondi offre eccellenti performance: è programmabile, controllabile, e favorisce e promuove una guarigione più rapida ed indolore.

Come avviene l’intervento nel dettaglio

La particolarità della cornea è quella di essere composta da più strati (banalmente, potremmo immaginarla come una cipolla). Nella FemtoLASIK, il chirurgo esegue, con il laser a femtosecondi, un’incisione sullo strato superficiale della cornea, andando ad aprire un flap (una finestrella) ed accedendo in questo modo agli strati sottostanti.

E’ lì che avviene la correzione del difetto: con uno speciale laser che lavora per ablazione (chiamato laser ad eccimeri), si modella la curvatura della cornea al fine di riportare il punto di fuoco nella sua posizione corretta. Al termine di questa fase, il flap è semplicemente riposizionato nella sua sede. Grazie al delicato intervento del laser a femtosecondi, non è necessario applicare punti di sutura né bendaggi: il paziente fa ritorno alla sua abitazione dove dovrà seguire alcune semplici accortezze che gli saranno indicate in fase di dimissione.

L’intera procedura, dunque, vede come protagonisti solamente due strumenti laser d’avanguardia, opportunamente guidati dalle mani esperte del chirurgo.

Per chi è indicata la FemtoLASIK

La tecnica qui descritta è interessante e vantaggiosa, per i seguenti motivi

  • è risolutiva per uno o più difetti visivi di entità lieve o media (miopia, ipermetropia, astigmatismo)
  • i suoi benefici sono permanenti, e i difetti visivi non si ripresentano nel tempo (può capitare che a distanza di qualche settimana sia necessario un brevissimo “ritocco” laser, ma il difetto non si ripresenta mai)
  • consente di fare a meno dell’uso degli occhiali da vista e delle lenti a contatto
  • rappresenta un costo ammortizzabile, se si paragona all’investimento che occhiali da vista e lenti a contatto richiedono sul lungo periodo
  • restituisce un senso di libertà e di dinamismo che l’occhiale o la lente non consentono di provare
  • grazie all’uso del laser a femtosecondi, l’intervento è ancor più preciso rispetto a quanto accadrebbe con le tecniche tradizionali
  • l’assenza di lame e strumenti taglienti offre un indubbio beneficio anche sul fronte emotivo

I vantaggi sono innumerevoli, naturalmente a patto che il chirurgo che esegue l’intervento sia dotato di perizia, esperienza e competenza specifica. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica FemtoLASIK è eseguito quotidianamente dai migliori specialisti del settore.

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Prenota la tua visita oculistica per la correzione permanente dei difetti visivi chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva, verificando insieme a te la tua idoneità all’intervento sopra descritto.

Presbiopia, come correggerla con successo

Presbiopia, oggi è davvero possibile correggerla in modo permanente? Gli innumerevoli progressi della medicina, le condizioni igienico sanitarie ottimali e le indubbie comodità domestiche messe a punto negli ultimi decenni hanno via via migliorato sensibilmente la qualità della vita, dilatandone al contempo la durata. Molte patologie o disturbi che i nostri nonni o bisnonni interpretavano come avvisaglia inequivocabile di una vecchiaia imminente, oggi si presentano “prima”, ma solo perché abbiamo gli strumenti per accorgercene in anticipo.

Cos’è la presbiopia e quando insorge

La presbiopia non è un vero e proprio difetto visivo: si tratta, invece, di un cambiamento fisiologico del cristallino. Dai 40 anni in poi comincia a perdere progressivamente elasticità e flessibilità. Di conseguenza, fatica sempre di più a flettersi per mettere a fuoco le immagini. Questa difficoltà interessa le distanze più ravvicinate. Il tipico gesto del presbite è quello di allontanare la fonte di lettura dal viso, nel tentativo di mettere a fuoco testi e immagini. Ma dove il braccio non arriva, arrivano gli occhiali da vista o lenti a contatto. Oggi però si può anche evitare di ricorrervi.

Correggere la presbiopia in modo permanente tra i 40 e i 50 anni

Possiamo affermare senza timore di esagerare che oggi la presbiopia non sia compatibile con i tempi che corrono. Un 40-50 enne – definito a ragione dal nostro direttore scientifico, Lucio Buratto, un “giovane presbite” – è oggi di fatto una persona ancora notevolmente giovane, con mille impegni e grande dinamismo. Ecco perché l’occhiale da lettura si rivela scomodo e difficilmente gestibile.

In questo contesto, è possibile correggere la presbiopia con un intervento laser eseguito sulla superficie anteriore dell’occhio, la cornea. Protagonisti sono gli strumenti laser, declinati in una rosa di tecniche decisamente interessanti e risolutive. La più avanguardistica tra queste è la tecnica FemtoLASIK, ma ve ne sono anche altre, come la Lasik tradizionale o la PRK, ugualmente valide ed interessanti.

Ciò che questi interventi hanno in comune è la breve durata, l’assenza di dolore, il fatto che si eseguono a livello ambulatoriale, e che sono altamente risolutivi nella pressoché totalità dei casi. Non solo: con un semplice intervento laser, è anche possibile correggere più difetti visivi al contempo.

Inoltre l’intervento è economicamente sostenibile se si considera il costo effettivo derivante dal costante cambio di occhiali da vista o lenti a contatto sul lungo periodo.

Come correggere la presbiopia oltre i 50 anni (ed evitare di ammalarsi di cataratta)

Anche oltre i 50 anni non c’è ragione di rassegnarsi alla presbiopia. La soluzione è data, in questo caso, da un intervento di sostituzione del cristallino naturale con una lente intraoculare. Il mercato delle lenti intraoculari oggi è particolarmente vasto e il paziente ha facoltà di scelta, naturalmente sotto la guida dello specialista. Tra le IOL più performanti ed interessanti per la correzione permanente della presbiopia (e non solo), menzioniamo le monofocali, le EDOF, le multifocali.

Le più moderne tra queste consentono di correggere una molteplicità di difetti visivi e di poter fare a meno degli occhiali da una distanza ravvicinata (si immagini lo schermo del computer, o il cruscotto dell’auto) sino all’infinito. Queste lenti sono dette EDOF. Altre, invece, sfruttano il concetto di occhio dominante prestandosi alla correzione della presbiopia bilanciando la correzione lontano/vicino ed ottenendo un risultato finale molto soddisfacente (questa tecnica è chiamata monovisione).

In qualunque caso, l’intervento è da considerarsi una vera e propria opportunità sul fronte personale così come medico: recuperando una capacità visiva ottimale è possibile affrontare la terza età con un senso di indipendenza impensabile per le generazioni passate, ma non solo. Le lenti intraoculari non sono soggette ad opacizzazione, quindi chi le sceglie non si ammalerà mai di cataratta.

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Ipermetropia e presbiopia: differenze e similitudini

ipermetropia e presbiopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Ipermetropia e presbiopia sono due difetti visivi molto comuni, con alcune caratteristiche simili ma anche peculiarità ben distinte. Il paziente affetto da entrambi i disturbi si trova spesso a dover usare due occhiali da vista oppure un occhiale multifocale. Se la prima opzione può essere scomoda, la seconda invece può rivelarsi fastidiosa e stancante soprattutto per chi deve indossare gli occhiali per molte ore al giorno. Non è raro che, per un forte desiderio di libertà ed indipendenza dagli occhiali, si decida di informarsi in merito alla correzione permanente di ipermetropia e presbiopia.

Ipermetropia e presbiopia: conosciamole più da vicino

Ipermetropia

L’ipermetropia è annoverata tra i classici difetti visivi, insieme a miopia e astigmatismo. Si tratta di un difetto che produce una imprecisa messa a fuoco delle immagini sulla retina. Questo accade perché i raggi luminosi non vanno a cadere sulla retina, ma al di là di essa. Ma a quali distanze? In realtà, a tutte. L’ipermetrope vede male sia da vicino che da lontano. In giovane età, l’ipermetrope spesso non si rende nemmeno conto di essere affetto dal difetto visivo. Un po’ perché a volte è di entità leggera, un po’ perché l’occhio riesce a compensare le carenze visive tramite accomodazione. Quando l’ipermetropia peggiora, oppure l’occhio comincia a perdere la sua capacità accomodativa, subentrano una serie di fastidi e di disturbi: difficoltà a mettere a fuoco, stanchezza visiva, cefalee.

La presbiopia

Con la perdita di capacità accomodativa, l’occhio comincia a faticare sempre di più nella visione da vicino. Questo difetto visivo si chiama presbiopia. La presbiopia interessa solamente la visione da vicino. Scritte e caratteri piccoli di smartphone, libri, o altro diventano sempre più indecifrabili. E si cerca di compensare allontanando un po’ la fonte di lettura dal viso. Sia la presbiopia in sé, sia l’uso prolungato di occhiali da vista, possono risultare complicati e stancanti sul piano pratico ed emotivo. E causare a loro volta mal di testa, stanchezza visiva e altri disturbi.

Abbiamo dunque compreso che ipermetropia e presbiopia hanno aspetti in comune ma anche differenze

Differenze tra ipermetropia e presbiopia

  • l’ipermetropia è un difetto visivo spesso presente già dalla nascita, mentre la presbiopia è un difetto di accomodazione che insorge intorno alla mezza età
  • l’ipermetropia pregiudica il buon andamento della funzione visiva a più distanze ma consente una visione abbastanza buona da lontano, mentre la presbiopia compromette progressivamente solamente la visione da vicino
  • esistono diverse soluzioni correttive

Similitudini

  • pregiudicano il buon andamento della funzione visiva da vicino
  • peggiorano mano a mano che il cristallino perde elasticità
  • innescano disturbi quali affaticamento visivo e cefalee
  • si risolvono in modo temporaneo con un avvicendamento di occhiali da vista differenti, oppure con un multifocale non sempre molto pratico da tollerare per molte ore al giorno
  • si possono risolvere in modo permanente con un unico intervento

Come correggere insieme e in modo permanente ipermetropia e presbiopia

Chirurgia laser

Una prima soluzione per correggere ipermetropia e presbiopia simultaneamente è un intervento laser sulla superficie dell’occhio. L’intervento si esegue sulla cornea con l’ausilio di laser di ultima generazione. Tra questi, citiamo il laser ad eccimeri ed il laser a femtosecondi.

Grazie ai laser, la cornea è trattata con estrema precisione ma anche con grande gentilezza. L’obiettivo è quello di correggere i difetti visivi riportando il punto di fuoco nella sua posizione corretta. Ed ovviando ai tipici inconvenienti sia dell’ipermetropia che della presbiopia.

Intervento di chirurgia oculare con lenti fachiche

La chirurgia laser ha rivoluzionato il modo di trattare i difetti visivi in maniera gentile e con un’invasività davvero minima. Può capitare, tuttavia, di non potersi sottoporre all’intervento: tra i motivi, una cornea troppo sottile o disomogenea, oppure l’entità piuttosto importante dei difetti visivi. La soluzione in questi casi è data dalle lenti fachiche. Si tratta di minuscole lenti intraoculari impiantate chirurgicamente proprio dietro l’iride. L’intervento offre diversi vantaggi:

  • breve durata, zero controindicazioni
  • le lenti hanno il potere diottrico necessario al pazienze
  • sono dotate di protezione UV
  • offrono performance eccellenti anche in condizioni di scarsa luminosità
  • sono invisibili, e se necessario possono essere rimosse

Le opzioni per correggere ipermetropia e presbiopia assieme sono, in sintesi, le due sopracitate. Ma non solo. Se un difetto visivo è molto marcato, è anche possibile intervenire sia con gli strumenti laser sulla superficie oculare, sia impiantando una lente intraoculare. Insomma, l’una non esclude l’altra.

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Le nuove lenti fachiche per la correzione dei difetti visivi

lenti fachiche - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il panorama delle opportunità per chi desidera correggere in modo permanente i difetti visivi è, oggigiorno, indubbiamente vasto. I recenti progressi della tecnologia e della scienza dei materiali applicati alla medicina e alla oftalmologia hanno consentito alla chirurgia refrattiva di compiere veri e propri passi da gigante. Incontrando le esigenze dei pazienti più disparati. Oggi conosciamo più da vicino una particolare tipologia di lenti intraoculari pensate per correggere il modo permanente qualunque difetto visivo: il loro nome è quello di lenti intraoculari impiantate chirurgicamente (ICL) o lenti fachiche.

Che cosa offre oggi il panorama della chirurgia refrattiva di ultima generazione

Correggere i difetti visivi in modo permanente oggi non è un’utopia, ma una realtà concretamente realizzabile per la stragrande maggioranza dei pazienti. Le moderne tecniche messe a disposizione dalla chirurgia refrattiva consentono di correggere con efficacia diverse combinazioni di difetti visivi di varia entità in pazienti di qualunque età. Se gli strumenti laser sono particolarmente risolutivi ed efficaci per difetti refrattivi di entità bassa o media, con l’uso dei cristallini artificiali si possono raggiungere risultati di ancor più ampio respiro, anche in presenza di carenze visive di entità importante. A questi si aggiungono anche le lenti intraoculari fachiche, che rendono ancor più completo il panorama dell’offerta per la correzione dei difetti visivi. 

Cosa sono le lenti fachiche

Le lenti fachiche sono piccolissime lenti intraoculari molto morbide e altamente biocompatibili. Per dare un’idea, ricordano le lenti intraoculari in uso per la sostituzione del cristallino opacizzato (cataratta). A differenza di quelle, tuttavia, le lenti fachiche, dette anche lenti ICL, sono impiantate dietro l’iride. Queste lenti non hanno controindicazioni, sono invisibili, non danno alcun tipo di fastidio e sono dotate di un fattore di protezione UV. In più, sono altamente performanti anche in condizioni di luminosità limitata.

Per chi sono indicate le lenti intraoculari fachiche 

Le lenti intraoculari fachiche sono indicate per chi non può sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva con strumenti laser. Questo accade per esempio quando la cornea è particolarmente sottile o presenta delle irregolarità. Ancora, questo genere di lenti intraoculari di ultima generazione è consigliata a chi soffre di un difetto visivo particolarmente marcato: la combinazione tra un intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi e le lenti intraoculari fachiche dà sempre esiti molto interessanti anche nel caso di difetti visivi di entità forte. 

Il primo passo da compiere è la visita oculistica specialistica 

La visita oculistica e il colloquio approfondito con il medico rappresentano l’imprescindibile primo passo per avvicinarsi ad un percorso di indipendenza dagli occhiali capace di dare un senso di ritrovata libertà e di ottimismo mai provati prima. Ed è proprio durante la visita medica con lo specialista, che è possibile definire quale sia la tecnica migliore da intraprendere per raggiungere l’obiettivo desiderato. 

Vuoi saperne di più?

Vuoi conoscere più da vicino le lenti intraoculari impiantate chirurgicamente e le loro straordinarie potenzialità? Desideri da sempre ritrovare l’indipendenza dagli occhiali da vista o dalle lenti a contatto? Non esitare a chiamare il Centro Ambrosiano Oftalmico. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva e di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Il nostro centralino è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Chirurgia refrattiva: domande e risposte

Oggi, riuscire a fare a meno degli occhiali e recuperare un senso di libertà e dinamismo capaci di dare una svolta alla propria vita, a partire anche dalle più piccole incombenze quotidiane, è un obiettivo tangibile e realizzabile nella stragrande maggioranza dei casi. La chirurgia refrattiva si pone proprio l’obiettivo di rispondere in modo concreto alle esigenze di chi soffre di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Vediamo assieme in che modo, rispondendo ad alcune domande frequenti sul tema.

Quando è consigliato sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva?

L’intervento di chirurgia refrattiva è consigliato a chi ha la percezione che le carenze visive condizionino negativamente la vita lavorativa, sociale, affettiva, sportiva. Solitamente, chi si sottopone ad un intervento laser per la correzione dei difetti visivi vive gli occhiali o le lenti a contatto come un ostacolo alla propria libertà ed alla propria realizzazione personale. Per esempio, per accedere ad alcuni bandi di concorso (ma anche, più banalmente, per prendere la patente) è necessario avere una buona capacità visiva. E non solo: anche in alcuni contesti lavorativi avere una buona capacità visiva e poter prescindere dagli ausili esterni è preferibile. Per ciò che concerne gli aspetti prettamente clinici, l’intervento è praticabile a patto che il difetto visivo abbia raggiunto una sua stabilità.

Come si stabilisce l’idoneità all’intervento?

L’idoneità all’intervento si stabilisce attraverso un visita oculistica specialistica approfondita ed articolata. La visita include una serie di esami diagnostici ben precisi e di colloqui mirati. L’obiettivo è duplice: da un lato, è necessario verificare che l’occhio – e nello specifico la cornea – abbia le caratteristiche morfologiche necessarie per poter procedere con l’intervento. Dall’altro, è fondamentale fornire al paziente tutte le informazioni necessarie in modo completo ed esaustivo, cosicché le sue aspettative siano fortemente ancorate alla realtà. Nei centri d’eccellenza entrambi questi aspetti sono curati approfonditamente, al fine di costruire un rapporto medico paziente proficuo e positivo. 

L’intervento laser è doloroso? 

Le tecniche di chirurgia refrattiva oggi maggiormente in uso per la correzione permanente dei difetti visivi sono diverse. Tuttavia, sono tutte di breve durata, eseguite tramite anestesia topica e totalmente indolori. Il recupero post operatorio può essere più o meno fastidioso a seconda della tecnica prescelta, ma non si tratta mai di nulla che non sia superabile. Al momento della dimissione dopo l’intervento, la struttura sanitaria fornisce sempre un documento indicante l’eventuale terapia da seguire per minimizzare i possibili fastidi post operatori. 

La chirurgia refrattiva è indicata anche per correggere la miopia forte?

Alcune tecniche di correzione dei difetti visivi si prestano a correggere anche difetti particolarmente marcati. La tecnica LASIK, per esempio, consente di correggere anche la miopia forte in alcuni casi. Tuttavia, vi sono casi nei quali è necessario intervenire chirurgicamente con l’impianto di un cristallino artificiale o di una lente fachica. La valutazione va fatta di caso in caso e non può prescindere da una visita oculistica specialistica approfondita. 

La chirurgia refrattiva consente di eliminare totalmente i propri difetti visivi?

Nella stragrande maggioranza dei casi, specie laddove si tratti di difetti di entità lieve o media, la correzione è totale ed è possibile tornare alla capacità visiva che si possedeva prima di cominciare a “perdere vista”. Qualora invece il difetto sia molto marcato, è possibile che rimanga un piccolo residuo di imperfezione visiva. Nulla di irrisolvibile, tuttavia. Solitamente in questi casi si procede con un cosiddetto “ritocco”, una seconda seduta laser (a distanza di qualche settimana) di brevissima durata per perfezionare i risultati ottenuti in precedenza. 

Dopo quanto tempo dall’intervento si cominciano ad apprezzare i risultati raggiunti? 

Dipende dalla tecnica prescelta. Nel caso della PRK (fotocheratectomia refrattiva) i risultati si apprezzano dopo una o due settimane, mentre nel caso della tecnica LASIK sono sufficienti uno o due giorni. 

I due occhi si operano assieme o in sedute operatorie distinte? 

E’ possibile operare sia entrambi gli occhi assieme, sia separatamente. Nel caso in cui si operino gli occhi separatamente, la distanza tra un intervento e l’altro sarà di soli due o tre giorni. Operare entrambi gli occhi assieme può essere più agevole lato paziente, in quanto lo stress emotivo connesso all’idea di sottoporsi ad un intervento si sperimenta ed affronta una volta solamente.

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Chiamaci. Saremo lieti di rispondere a qualunque altro dubbio o domanda ti voglia porci. Ti ricordiamo che il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo allo 02 6361191.

Lasik, FemtoLasik, PRK: mettiamo un po’ d’ordine

E’ già da un po’ di tempo che indossare gli occhiali è diventato un peso e che li vivi come un limite alla tua voglia di vivere un’esistenza sotto il segno del dinamismo, dello sport, della vita sociale spensierata. Non fai altro che scordarli in giro, e come se non bastasse negli ultimi due anni hai anche dovuto indossare per lungo tempo la mascherina. Se è già da un po’ che mediti di affrontare un intervento laser per risolvere finalmente la tua dipendenza dagli occhiali da vista, questo articolo può esserti molto utile. Spieghiamo brevemente quali sono le tecniche principali di chirurgia refrattiva ed in cosa consistono: LASIK, FemtoLASIK, PRK.

LASIK, FemtoLASIK, PRK: aspetti comuni

Con i nomi di LASIK, FemtoLASIK e PRK si intendono tre tecniche di chirurgia refrattiva per correggere i difetti visivi in modo permanente. Le tre tecniche si eseguono sulla cornea, la porzione di tessuto che riveste la parte anteriore del nostro occhio. Correggendo la sua curvatura, si correggerà anche il punto in cui i raggi luminosi vanno a toccare la retina, riportando di fatto il punto di fuoco nella posizione corretta.

Queste tecniche si basano sull’uso di strumenti laser, talvolta in abbinamento a strumenti chirurgici, altre volte invece no. Tutte, ancora, si caratterizzano per una minima invasività, per l’essere totalmente indolori e di durata particolarmente breve. In nessun caso è necessario un ricovero e l’anestesia somministrata è solitamente di tipo topico, tramite un collirio.

La scelta della tecnica da eseguire dipenderà da una molteplicità di fattori: medici, anatomici, personali. Oggi la chirurgia refrattiva ha raggiunto un elevato livello di perfezione ed un notevole margine di personalizzazione. Un colloquio approfondito con lo specialista ed una visita oculistica accurata corredata da esami diagnostici mirati, sono il punto di partenza per individuare la tecnica più idonea per ciascun paziente.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

PRK: la cheratectomia fotorefrattiva

Con l’ausilio di un laser ultravioletto, chiamato laser ad eccimeri, si scolpisce la cornea al fine di ottenere la forma e la curvatura desiderata per correggere i difetti visivi. L’intervento è eseguito interamente con l’ausilio del laser ed è indicato per difetti visivi lievi. Il recupero post operatorio può presenta qualche fastidio. Nei giorni successivi all’intervento, si indossa solitamente una lente protettiva, al fine di consentire all’epitelio – la membrana esterna della cornea – di rigenerarsi.

Correzione permanente dei difetti visivi con tecnica LASIK

Nella tecnica LASIK il trattamento con laser ad eccimeri si esegue direttamente sulla porzione sottostante l’epitelio. Per accedervi, il chirurgo solleva una lamella di epitelio con l’aiuto di uno strumento chirurgico. Al termine dell’intervento la lamella (che potete immaginare come una piccola finestrella) è riposizionata in loco. Non sono necessari punti di sutura: la guarigione avviene in modo naturale. Il recupero post operatorio è più veloce ed agevole. E’ consigliata per difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) da lievi a medi, fino a 7 diottrie circa.

FemtoLASIK: come la LASIK, ma con un laser in più

La tecnica FemtoLASIK è simile alla sopradescritta LASIK, con la differenza che l’incisione lamellare è eseguita con un laser di ultima generazione: il laser a femtosecondi. Si tratta di uno strumento ad infrarossi potentissimo, altamente controllabile ed estremamente preciso, capace di sostituirsi agli strumenti chirurgici tradizionali e di offrire risultati migliori. Grazie all’uso del laser a femtosecondi, l’intera procedura acquisisce maggior precisione, velocità ed un notevole margine di personalizzazione. Anche il recupero post operatorio è particolarmente veloce e pressoché privo di fastidi. Il laser a femtosecondi è oggi disponibile solamente in pochi centri d’eccellenza e dà il meglio di sé solamente nelle mani di chirurghi dotati di grande perizia ed esperienza.

Se il difetto visivo è stabile e la morfologia della cornea lo consente, la chirurgia refrattiva non presenta controindicazioni. Anzi, è una straordinaria opportunità per migliorare non solo la propria capacità visiva, ma anche la propria qualità di vita.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

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Intervento laser per miopia: quando si può fare?

La miopia è, tra i difetti visivi, quello più diffuso e che maggiormente può esercitare la sua influenza sulla vita quotidiana di chi ne è affetto. Poiché l’entità del difetto visivo può raggiungere livelli anche molto marcati, il miope finisce per diventare fortemente dipendente dagli occhiali da vista o dalle lenti a contatto. E, al di là del piacere iniziale di acquistare montature griffate e alla moda, l’occhiale diviene, a lungo andare, un piccolo “fardello”. Un limite alle attività sportive e ludiche che si ama praticare nel tempo libero, ma anche alla vita sociale. E, inoltre, un accessorio che si rischia di scordare qua e là in giro. Va da sé che sono molti i miopi che vivono il difetto visivo come un peso, e che sognano di sottoporsi all’intervento laser per miopia. Quando e in che modo questo sogno può diventare realtà? Entriamo nel merito della questione. 

Laser per miopia: in cosa consiste? 

L’intervento laser per la correzione della miopia rientra nel panorama degli interventi di chirurgia refrattiva. L’intervento laser è eseguito sulla porzione anteriore dell’occhio, la cornea. E’ proprio andando a modificare spessore e curvatura della cornea che è possibile riportare il punto di fuoco nella sua posizione corretta – cioè sulla retina – e correggere qualunque difetto visivo di lieve e media entità. L’intervento si esegue con l’ausilio di strumenti laser. E’ una procedura di breve durata e totalmente indolore, che offre un eccellente recupero post operatorio nei pazienti di tutte le età. E non solo: anche qualora il difetto visivo sia particolarmente marcato, le soluzioni non mancano. In tutti i casi, una visita oculistica specialistica è un irrinunciabile punto di partenza, utile a verificare lo stato di salute visiva ma anche a chiarire aspettative e necessità del paziente. 

Chi può sottoporsi all’intervento? E quando è possibile farlo?

L’intervento laser per miopia, al pari di tutti gli interventi di chirurgia refrattiva, non presenta alcuna controindicazione, salvo rarissimi casi. Tuttavia, non è possibile eseguirlo se il difetto visivo non è stabile. Si consideri che, solitamente, la stabilità si raggiunge intorno ai 20-25 anni. Dunque anche un paziente ancora molto giovane può valutare di eseguire l’intervento laser, e risolvere la sua dipendenza dagli occhiali da vista in modo permanente. 

Dove sottoporsi all’intervento per miopia? 

Oggi i centri che propongono l’intervento laser per miopia sono innumerevoli. Nei centri d’eccellenza, tuttavia, è possibile sottoporsi all’intervento avvalendosi di tecniche e tecnologie d’avanguardia. A tal proposito non possiamo non menzionare il FemtoLASIK. La procedura è la medesima eseguita per il classico intervento Lasik: il chirurgo pratica un’incisione sulla superficie della cornea e solleva un flap (una finestrella) al fine di intervenire nella porzione di tessuto sottostante con il laser ad eccimeri. Nel caso della tecnica FemtoLASIK, tuttavia, l’incisione è praticata, anziché con uno strumento tagliente come un bisturi o un microcheratomo, con il laser a femtosecondi.

Un salto di qualità non indifferente, perché il laser a femtosecondi offre all’intera procedura maggiore controllabilità, precisione, igiene, personalizzazione, oltre ad una più veloce guarigione ed un rapido recupero post operatorio. Peraltro, laddove l’incisione sia eseguita tramite laser, non sono necessari bendaggi o punti di sutura. Per non parlare dello straordinario impatto positivo che l’uso di queste tecnologie esercita sul paziente dal punto di vista emotivo.

Il femtolaser emette microimpulsi della durata di un milionesimo di miliardesimo di secondo (detto anche femtosecondo, appunto).  Si tratta di uno strumento che ha spalancato le porte ad un nuovo modo di concepire la chirurgia refrattiva e non solo, ponendosi come un alleato imprescindibile del chirurgo ed una piacevole certezza anche per il paziente più timoroso. 

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in microchirurgia oculare per la correzione dei difetti visivi e la cura della cataratta presso CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico.

Dopo l’intervento laser il difetto visivo farà ritorno?

L’intervento laser è concepito per correggere i difetti visivi – inclusa la miopia – in modo permanente. Questo significa che il difetto visivo non farà ritorno. Tuttavia, in rari casi è possibile che si renda necessario un cosiddetto “ritocco” poco dopo l’intervento. Una breve seduta di qualche minuto allo scopo di perfezionare quanto già ottenuto con l’intervento laser. 

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Chiamaci dal lunedi al venerdi allo 02 6361191. Saremo lieti di illustrarti più da vicino l’intervento laser per miopia.