Curiosità sugli occhi

Fotofobia: 7 curiosità

Fotofobia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La fotofobia non è una patologia oculare, bensì il sintomo piuttosto frequente in alcune malattie. Si caratterizza per un certo fastidio, che in termini medici si definisce ipersensibilità o intolleranza, nei confronti delle fonti luminose particolarmente intense. Da cosa dipende? E come porvi rimedio? Scopriamo insieme 7 curiosità poco note sulla fotofobia.

1 – La fotofobia può essere il sintomo di una patologia oculare

Come detto in apertura, la fotofobia non è una patologia, bensì un sintomo. Si caratterizza per un forte fastidio di fronte alle fonti luminose intense o ai cambiamenti repentini di luminosità, sensazione di corpo estraneo, bruciore, arrossamento oculare e difficoltà a tenere gli occhi aperti. A volte la fotofobia è così intensa da causare dolore agli occhi. Le patologie oculari che possono innescare la fotofobia non sono poche: tra queste citiamo la cataratta (che, ricordiamo, si può risolvere in modo definitivo grazie ad un intervento di breve durata), ma anche il cheratocono, il glaucoma, la blefarite, la congiuntivite e l’uveite, per fare alcuni esempi.

2 – La fotofobia può essere il sintomo di una patologia non oculare, come la cefalea

La fotofobia può essere anche il sintomo di una patologia non oculare, come per esempio la meningite, la sindrome di Sjogren, ma anche la nevralgia del trigemino e la cefalea. Non a caso avrete notato che il mal di testa porta con sé anche un certo fastidio nei confronti della luce ed un desiderio di riposare in un luogo semibuio.

Fonte: Ncbi.nlm.nih.gov

3 – Chi ha gli occhi chiari è più soggetto alla fotofobia

La melanina naturalmente presenza nell’iride esercita anche un importante ruolo di difesa nei confronti della luce solare. Va da sé che i soggetti con occhi molto chiari possano avere difficoltà a tollerare la luce, specie se intensa. Lo stesso discorso vale per chi è affetto da albinismo e quindi è totalmente privo di melanina. In questi casi l’uso di occhiali da sole con lenti fotocromatiche e polarizzate (capaci di proteggere dai raggi UV e dall’abbagliamento) e l’uso di copricapi con visiera è fortemente consigliato anche in inverno.

4 – La fotofobia può anche essere causata da una carenza alimentare

Anche l’alimentazione è fondamentale per proteggere i nostri occhi dall’insorgenza di diverse patologie e fastidi oculari. Tra questi figura anche la fotofobia: può capitare, infatti, che questa sia correlata ad una carenza alimentare, nello specifico relativamente al magnesio ed alla vitamina B2.

5 – Anche le lenti a contatto possono causare fotofobia

Le lenti a contatto sono ausili molto delicati dei quali è fondamentale avere molta cura: un uso non corretto delle lenti, un uso prolungato delle lenti usa e getta o una scorretta igiene sia oculare che delle lenti stesse, può innescare alcuni fastidi tra cui la fotofobia. Qualora la cornea si dovesse irritare come conseguenza di un uso poco attento delle lenti, conviene sospenderne l’uso fino a completa guarigione.

6 – La fotofobia può essere causata anche da alcuni farmaci

La fotofobia può essere un effetto momentaneo dovuto all’assunzione di alcuni farmaci. Tra questi citiamo le atropine – come le gocce che l’oculista instilla per ottenere una dilatazione della pupilla – le scopolamine, presenti in alcuni farmaci anti-vomito ed anti-nausea, e le tetracicline, antibiotici usati per curare la polmonite, l’Helycobacter pylori e alcune infezioni della pelle.

7 – Abuso di alcolici

Infine, segnaliamo la fotofobia come effetto transitorio dell’abuso di alcol. Insomma, se dopo una serata nella quale vi è capitato di alzare un po’ il gomito provate un certo fastidio alle luci intense, niente paura: passato l’effetto del bicchiere di troppo, passerà anche il noioso sintomo oculare.

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Lenti intraoculari: quanto sono sicure

Lenti intraoculari - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La prima lente intraoculare al mondo fu impiantata a Londra nel lontano 1949 da Sir Harold Ridley. Da allora, il mondo delle biotecnologie applicate alla medicina oftalmica ha fatto davvero passi da gigante. Il risultato è una vasta gamma di lenti intraoculari altamente innovative e performanti, capaci di rispondere ad una sempre più ampia rosa di esigenze. Una realtà ben lontana da quella che Sir Ridley avrebbe anche minimamente potuto immaginare. 

Lenti intraoculari: non solo cataratta

E’ abbastanza comune tra i non addetti ai lavori associare il concetto di lenti intraoculari a quello di intervento di cataratta. E’ noto infatti che, durante l’intervento di cataratta, il cristallino oramai opacizzato viene rimosso e sostituito con una nuova lente artificiale. Una lente intraoculare appunto. Ma la realtà è ben più vasta e ben più interessante.

1 – Quando l’intervento di cataratta diventa personalizzabile

Innanzitutto conviene sapere che l’intervento di cataratta apre al paziente una varietà di possibilità davvero inimmaginabili in fatto di risoluzione dei propri problemi visivi. Impiantando una lente intraoculare nel corso dell’intervento di cataratta, è possibile infatti personalizzare la procedura e risolvere anche eventuali difetti visivi. La lente intraoculare avrà dunque un duplice scopo:

  1. restituire una visione ottimale, nitida e ben definita, in virtù della perfetta trasparenza del cristallino artificiale;
  2. consentire di risolvere in modo permanente uno o più difetti visivi, grazie al potere diottrico della lente in questione.

2 – Le lenti intraoculari non sono “prerogativa” dei pazienti in età matura o avanzata

In secondo luogo, non tutti sanno che l’impianto di un cristallino artificiale o lente intraoculare non è “prerogativa” dei pazienti in età matura o avanzata. Un paziente in giovane età con uno o più difetti visivi piuttosto marcati può affrontare un intervento di sostituzione del cristallino oppure di “aggiunta” di una lente intraoculare tutta nuova capace di ovviare ai difetti visivi (tecnica dei due cristallini).

Lenti intraoculari: dispositivi versatili ed altamente sicuri

Quanto spiegato sopra ci dà la misura della straordinaria versatilità di un dispositivo medico-chirurgico capace di rispondere alle esigenze ad una sempre più ampia gamma di pazienti.

Ma le lenti intraoculari vanno bene davvero per tutti? Sono davvero sicure? Comportano rischi o controindicazioni? Sono domande abbastanza comuni. E allora, rispondiamo a questi quesiti:

Perché le lenti intraoculari sono altamente sicure

Può capitare di sentirsi insicuri rispetto all’idea di ricevere una lente intraoculare perché, in fondo, si tratta pur sempre di un corpo estraneo. Tuttavia, a differenza delle prime lenti intraoculari, quelle moderne sono sottilissime, molto flessibili e facili da impiantare. Infine, interesserà sapere che sono altamente tollerate: le possibilità di rigetto sono inesistenti in quanto i materiali sono sicuri e biocompatibili.

Ma allora, davvero non ci sono rischi, ma solo vantaggi?

Le lenti intraoculari sono altamente vantaggiose e particolarmente sicure per i motivi sopra descritti. Scegliere una clinica d’eccellenza ed uno specialista di grande e comprovata esperienza, vi consentirà, ad ogni modo, di “dormire su due cuscini”. Avrete la certezza di mettervi nelle mani giuste, di sapere che la lente prescelta è davvero quella che calza a pennello rispetto alle vostre esigenze e che la sua qualità risponde a quanto di meglio oggi il mercato abbia da offrire.

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Calo della vista e digiuno, verità o leggenda?

Calo della Vista - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

“Non ci vedo più dalla fame”, recitava lo slogan di uno spot pubblicitario di qualche anno fa. Si tratta di un modo di dire che sicuramente abbiamo avuto occasione di sentire tante volte. Ma ci siamo mai chiesti quale possa essere la spiegazione scientifica che vi sta a monte? Esiste davvero una correlazione tra digiuno e calo della vista?

Salute visiva: da cosa può dipendere

La salute visiva dipende da un insieme piuttosto vasto di fattori. Predisposizione genetica, tipologia di ambiente e caratteristiche della zona geografica di appartenenza, stile di vita dinamico oppure sedentario, alimentazione più o meno attenta, eventuale presenza di patologie a carico di altre parti dell’organismo (come patologie sistemiche, per fare un esempio) sono alcuni dei fattori che possono influire sulla salute oculare e sulla qualità della propria visione.

Parola d’ordine: alimentarsi correttamente

Tra i fattori sopracitati, l’alimentazione riveste sicuramente un ruolo di primo piano. Alimentarsi in modo vario e sano, prediligendo frutta e verdura di stagione e bevendo molta acqua è fondamentale per mantenere non solo gli occhi ma l’intero organismo in forma il più a lungo possibile. Ma anche per prevenire o ritardare la comparsa di diverse patologie connesse all’invecchiamento cellulare.

Il consiglio generale è comunque quello di alimentarsi correttamente e di non lasciar passare troppo tempo tra un pasto e l’altro. 5 piccoli pasti al giorno sono l’ideale.

E per quanto riguarda la salute oculare?

Un’alimentazione corretta permette di prevenire alcune patologie oculari

Abbiamo già avuto modo di ribadire quanto sia importante “nutrire” l’apparato visivo con una serie di elementi che ne garantiscano il buon funzionamento. Se bere molto, per esempio, può aiutare a stare alla larga dal fastidioso fenomeno delle “mosche volanti”, introdurre cibi ricchi di luteina, vitamina A, vitamina E, vitamina C ed acidi grassi polinsaturi aiuta a mantenere la retina ben ossigenata ed in salute. Ciò significa che i fotorecettori presenti sulla retina, se ben “nutriti ed idratati”, mantengono la loro efficienza molto a lungo. E che alcune patologie notoriamente connesse allo stress ossidativo – come la degenerazione maculare senile, per esempio – potrebbero ritardare la loro comparsa, oppure non presentarsi affatto.

E nel caso di un periodo di digiuno, cosa succede?

Nel paragrafo precedente abbiamo sottolineato come alimentarsi in modo corretto sul lungo periodo possa aiutare a prevenire l’insorgenza di alcune patologie oculari ed a favorire il buon andamento della funzione visiva. Anche nel quotidiano vi sono delle piccole accortezze che possono rivelarsi utili in questo senso. E’ importante, infatti, aiutare i nostri occhi a stare bene tutto il giorno.

Calo della vista: non ci si vede più dalla fame?

La retina è un tessuto “glucosio dipendente”: i fotorecettori presenti su di essa consumano una notevole quantità di energia, anche di più di quella usata dalle cellule cerebrali. E poiché gli zuccheri sono il carburante del nostro organismo, va da sé che lasciar passare troppo tempo tra un pasto e l’altro può portare ad un calo glicemico capace di influire – seppur impercettibilmente – sulla funzione visiva, innescando un calo della vista.

Annebbiamento o calo della vista? Meglio controllare!

Chi dovesse accorgersi davvero di “non vederci più dalla fame” o dovesse sperimentare un annebbiamento o calo della vista, sta probabilmente andando incontro ad un’ipoglicemia più importante. In questi casi, oltre a mettere qualcosa sotto i denti, conviene approfondire, eseguendo una visita medica ed una visita oculistica specialistica.

Vero e falso sulla cataratta. Intervista a Lucio Buratto

Dottor Lucio buratto - Centro Ambrosiano Oftalmico

La cataratta è una patologia oculare tipica dell’età avanzata di cui si sente parlare molto spesso. L’intervento di rimozione della cataratta è, oggi, un trattamento davvero comune e molto diffuso. Cos’è la cataratta? Cerchiamo di fare chiarezza e di sfatare qualche falso mito in proposito con l’aiuto del Dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, nonché uno dei massimi esperti al mondo sul tema. 

Dottor Buratto, possiamo definire la cataratta un “velo” che si forma nella parte anteriore dell’occhio?

No. Questo falso mito deriva dal fatto che chi è affetto da cataratta avverte di avere una sorta di annebbiamento, che impedisce una visione limpida e nitida. E dunque in molti hanno pensato che la cataratta si formasse sulla cornea. Ma non è così. La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la piccola lente che si trova internamente al nostro occhio: una lente piccola come una lenticchia, ma davvero molto preziosa.

La cataratta è causata dal fumo di sigaretta?

Vero. Ci sono diversi studi scientifici che dimostrano che il fumo è uno dei vari fattori predisponenti allo sviluppo della cataratta. Non è che fumare faccia venire la cataratta, ma chi fuma è più predisposto. Mantenere uno stile di vita sano, praticando dello sport, trascorrendo del tempo all’aria aperta, alimentandosi in modo corretto e bevendo molta acqua è importante per ridurre il rischio di sviluppare la cataratta. Al contrario, cattive abitudini ed una scarsa idratazione ed ossigenazione dei tessuti, specie se protratte nel tempo, possono favorire l’insorgenza di diverse patologie, inclusa la cataratta.

La cataratta si presenta solo in età avanzata?

Falso. La cataratta è una patologia tipica dell’età avanzata perché è causata dal naturale invecchiamento del cristallino. Tuttavia, esistono anche la cataratta congenita, giovanile, della seconda età. E’ possibile dunque, anche se meno frequente, avere la patologia sin dalla nascita o contrarla in età giovanile o adulta, per cause che non hanno nulla a che vedere con l’invecchiamento. Poi c’è la miopia forte, che facilita la comparsa della cataratta, il diabete e altre patologie.

Dottore, è vero che le donne si ammalano di cataratta più degli uomini?

Sì, è vero. Ma la ragione è presto detta: le donne sono mediamente più longeve degli uomini.

A proposito dell’intervento di cataratta, Dottor Buratto, possiamo definirlo doloroso?

Assolutamente no, questo è falso. L’intervento di cataratta è totalmente indolore e di breve durata. Prima di eseguirlo, si somministrano al paziente alcune gocce di collirio anestetico, che sono perfettamente sufficienti a tollerare l’intera procedura.

Si sente spesso dire che l’intervento di cataratta è oramai una procedura semplice. Si può effettuare in qualunque struttura?

E’ vero che l’intervento di cataratta oggi è diventato una procedura di routine. Non è vero, però, che lo si debba affrontare “alla leggera”. E’ importante affrontarlo con la giusta serietà, informandosi bene sul tema ed affidandosi a medici di grande perizia ed esperienza. Scegliere un centro d’eccellenza è indubbiamente la strada migliore, perché vi si troveranno non solo medici altamente qualificati, ma anche tecnologie d’avanguardia.

L’intervento di cataratta è “per sempre”?

Certo. Il cristallino artificiale rimane perfettamente efficiente e trasparente per tutta la vita del paziente, e non necessita di essere sostituito.

L’intervento di cataratta è rischioso?

L’intervento di cataratta è una procedura sicura che si può affrontare serenamente, a patto che ci si affidi a medici esperti, preparati e competenti ed a strutture fornite di tecnologie d’avanguardia.

 

3 insalatone estive che fanno bene alla vista

insalatone estive - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’estate è nel pieno e le temperature piuttosto alte non invitano a gustare cibi particolarmente caldi. Eppure, la fame si fa sentire. Le insalatone, concepite come grandi piatti unici, freschi e leggeri, sono la soluzione ideale per fronteggiare il caldo saziandoci con gusto. Ecco 3 varianti di insalatone estive che oltre ad essere gustose e molto colorate, si prendono cura anche della salute oculare.

1 – Insalatona verde con lattuga, gamberetti, uova e semi di lino

La prima tra le insalatone estive che vi proponiamo è dedicata a chi ama il sapore di mare, vista la presenza dei gamberetti che le conferiscono un gusto davvero inconfondibile. Ecco come si prepara:

  • mondate e lavate la lattuga;
  • preparate un uovo sodo per ciascun commensale (immergendo l’uovo per 7 minuti in acqua bollente, oppure 9 se immergete l’uovo in acqua fredda);
  • private i gamberetti del carapace e della testa, poi lessateli per 5 minuti in acqua bollente salata;
  • componete l’insalata, conditela con un filo di olio extravergine di oliva, sale, un po’ di limone, infine cospargete il tutto con i semi di lino.

Fa bene alla vista perché tutte le insalate verdi e le verdure a foglia sono ricche di vitamine ed antiossidanti, mentre i gamberetti sono ricchi di vitamine, come la vitamina C, le vitamine del gruppo B, ma anche magnesio, potassio, zinco e molti altri elementi preziosi. La lattuga, in particolar modo, è ricca di zeaxantina e vitamina A, due carotenoidi che esercitano una funzione protettiva nei confronti di tutte le strutture oculari, oltre a favorire il buon andamento della visione notturna. Anche le uova sono preziose per la salute oculare: una ricerca scientifica ha infatti provato che esse sono ideali per contribuire a prevenire la maculopatia. Infine, i semi di lino sono ricchi di Omega3, ottimi per il benessere dei tessuti e degli annessi cutanei.

2 – Insalata di pasta con mezze penne integrali, verdure grigliate e feta

La seconda insalata estiva che vi proponiamo è dedicata a chi, anche in estate, non sa dire di no ad un bel piatto di pasta. Scegliete quella integrale: ne guadagnerete in salute ed in leggerezza! Si prepara così:

  • cuocete la pasta in acqua bollente salata, poi scolatela e passatela subito sotto il getto dell’acqua fredda (in questo modo fermerete la cottura e la raffredderete al tempo stesso);
  • procuratevi una griglia elettrica o una bistecchiera, e grigliate due zucchine ed un peperone rosso;
  • private il peperone rosso della pelle, poi tagliatelo a striscioline;
  • riducete in piccoli bastoncini anche le zucchine precedentemente grigliate;
  • aggiungete le verdure alla pasta;
  • aggiungete dei dadini di feta;
  • condite con olio extravergine di oliva, sale e mescolate bene.

Questa insalata fa bene ai nostri occhi per via della pasta integrale, che è molto ricca di selenio. Il selenio è un ottimo antiossidante ed antinfiammatorio naturale. Aiuta a rinforzare le strutture oculari ed a prevenire tutte quelle patologie connesse all’invecchiamento cellulare, come la cataratta e la maculopatia. I peperoni, poi, sono ricchi di vitamina A, ideale per proteggere le strutture oculari dall’invecchiamento cellulare e per favorire la visione notturna.

3 – Insalata di fagioli cannellini con pomodoro, mozzarelline e origano fresco

Concludiamo la carrellata delle insalatone estive con una proposta forse un po’ più laboriosa. Dovrete organizzarvi la sera prima, se decidete di prepararla. Ma vi assicuriamo che ne vale la pena! Ecco come si prepara:

  • la sera prima, mettete a bagno in acqua fresca i fagioli cannellini;
  • l’indomani, sciacquate i fagioli e cuoceteli in acqua bollente senza sale (il sale fa diventare la buccia dei legumi particolarmente dura);
  • aggiungete il sale solo al termine della cottura;
  • scolate i fagioli e fateli raffreddare;
  • procuratevi dei bei pomodorini piccadilly oppure cherry, ma vanno bene anche i pomodori da insalata;
  • tagliate i pomodori in quarti o a spicchi;
  • aggiungeteli ai fagioli;
  • aggiungete anche le mozzarelline (l’ideale è acquistarle presso qualche caseificio locale);
  • condite con un filo di olio extravergine di oliva, sale e origano fresco, che potete acquistare in mazzetti presso un fruttivendolo.

Questa insalata estiva fa bene alla vista perché i fagioli cannellini sono ricchi di vitamina E, un potente antiossidante molto utile nella prevenzione della cataratta e della degenerazione maculare senile. I pomodori, invece, sono ricchi di licopene, un antiossidante naturale dalla forte azione antitumorale, ottimo anche per la sua azione protettiva verso la retina.

Le idee che vi abbiamo suggerito sono state pensate incontrare gusti differenti, e per soddisfare l’esigenza di prendersi cura anche dei propri occhi. Come potete notare, madre natura ci viene in aiuto con una vasta gamma di sapori ed ingredienti, tutti a loro modo ricchi di elementi preziosi. Non vi resta che scegliere la vostra preferita tra le insalatone estive che vi abbiamo proposto e… buon appetito! 

Laser agli occhi: 10 cose da sapere

laser agli occhi - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Laser agli occhi: l’intervento per la correzione permanente di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia può apportare innumerevoli vantaggi. In primis, quello di poter finalmente fare a meno degli occhiali, ma non solo. L’argomento è vasto, così come sono diverse le cose che conviene sapere nel momento in cui si comincia a maturare l’idea di affrontarlo. E allora, ecco 10 cose da sapere sul laser. Si tratta di informazioni utili da sapere quando ci si avvicina per la prima volta all’idea di sottoporsi ad un trattamento laser agli occhi. Non dimentichiamo, però, che le informazioni più accurate ed approfondite, ma soprattutto riferite al vostro stato peculiare di salute, ve le fornirà naturalmente l’oculista.

Alcune informazioni utili per chi desidera avvicinarsi all’idea dell’intervento laser agli occhi per la correzione definitiva dei difetti visivi

10 cose da sapere sul laser agli occhi

  1. Se il difetto visivo non è stabile, allora non sarà possibile sottoporsi al trattamento. I trattamenti laser si eseguono solamente quando i difetti visivi hanno raggiunto il loro “punto d’arrivo”;
  2. Analogamente al punto 1, chi ha meno di 20 anni potrebbe dover pazientare ancora un po’. Spesso, a quest’età, i difetti visivi sono ancora nella loro fase evolutiva;
  3. L’intervento laser agli occhi non è doloroso. Qualunque tecnica si scelga, si tratta di un intervento di breve durata, che si esegue in regime ambulatoriale;
  4. L’anestesia viene somministrata localmente tramite un collirio. Non è necessario ricorrere ad altri tipi di anestesia;
  5. Esistono diverse tecniche: quelle maggiormente in uso sono la PRK e la Femto-LASIK. L’oculista avrà cura di illustrarle nel dettaglio e, dopo una visita accurata ed un colloquio approfondito, la decisione su quale tecnica sia più indicata sarà presa in accordo con lui;
  6. L’intervento viene eseguito con l’ausilio di computer e di strumentazione di altissima tecnologia;
  7.  Il recupero sarà piuttosto veloce, ma i tempi potrebbero variare lievemente da tecnica a tecnica;
  8. Per qualche giorno si dovrà indossare un paio di occhiali da sole;
  9. Le tecniche oggi in uso consentono di correggere anche più difetti visivi contestualmente;
  10. Non saranno applicati punti di sutura.

Vuoi saperne di più?

Se hai voglia di approfondire l’argomento e vuoi conoscere più da vicino le tecniche per la correzione permanente dei difetti visivi, la prima cosa che dovrai fare è fissare un appuntamento per una visita oculistica specialistica. Per farlo, puoi chiamarci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

Il bambino ha problemi alla vista? 5 segnali da non sottovalutare

Non sempre è facile intuire quando un bambino non si sente bene o ha qualcosa che non va, specie se è ancora molto piccolo e fatica a comunicarlo. Se alcuni sintomi, come quelli influenzali o gastrointestinali, sono più facili da individuare, non si può dire lo stesso di quelli oculari. Ecco perché è fondamentale non perdere l’appuntamento con le principali tappe della salute oculare. Intanto però, vediamo quali potrebbero essere i 5 segnali da non sottovalutare che ci possono indicare che il bambino ha problemi alla vista. 

Una premessa: perché è importante fare prevenzione e portare i propri figli dall’oculista?

Un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha consentito di portare alla luce dati piuttosto allarmanti riguardo l’approccio di molti genitori alla salute oculare dei loro figli. All’indagine hanno preso parte 1000 genitori circa, e 1100 bambini. Ecco alcuni dati emersi dall’indagine:

  • il 34% dei genitori usa ancora acqua borica oppure la classica bustina di camomilla in presenza di arrossamenti o secrezioni oculari;
  • il 20% dei genitori che nota un occhio “storto” nei propri figli, ritiene che probabilmente il problema si risolverà da solo con la crescita;
  • il 10% ritiene che per correggere l’ambliopia sia sufficiente un collirio e lo associa erroneamente alla miopia;
  • il 14% pensa che la miopia sia un difetto che si accentua durante le ore serali;
  • il 20% pensa che la miopia porti a vedere bene da lontano e male da vicino;
  • il 25% dei genitori pensa che sia sufficiente portare il bambino dall’oculista in età scolare.

Leggi anche: età dopo età, tutte le tappe della prevenzione oculare

Il bambino ha problemi alla vista: 5 segnali da non sottovalutare

1 – Strizza frequentemente le palpebre

Se il bambino strizza frequentemente le palpebre, forse lo fa perché fatica a vedere bene, e dunque sta cercando di mettere meglio a fuoco gli oggetti che ha davanti. O ancora, potrebbe esserci qualche agente esterno che gli provoca fastidio, specie se questo ammiccamento frequente è associato a rossore oppure a qualche secrezione.

2 – Un bambino con problemi alla vista ha spesso mal di testa

Il bambino lamenta spesso mal di testa? Forse queste cefalee sono il sintomo di un problema oculare, sia esso un affaticamento dovuto ad un difetto visivo trascurato, oppure una patologia. Non dimentichiamo che spesso si tende a pensare che i bambini vedano alla perfezione, e che difetti visivi e patologie siano prerogativa dell’età adulta. Non è così. Vi sono alcune patologie, dette congenite, che sono presenti già alla nascita. Altre, invece, esordiscono proprio in età infantile. Ecco perché i controlli in età pediatrica sono quanto mai importanti.

3 – Tiene la testa inclinata da un lato

Un bambino che tiene spesso la testa reclinata da un lato per leggere, scrivere, guardare la tv, potrebbe farlo perché ha un occhio che “lavora meno” oppure peggio dell’altro. Con questo tipo di postura, il piccolo cerca di favorire l’occhio sano e di vedere quanto meglio possibile. La diagnosi potrebbe essere quella di ambliopia (occhio pigro), oppure di un difetto visivo più marcato da un lato.

4 – Si strofina spesso gli occhi

Un bambino che si strofina spesso gli occhi potrebbe avere un difetto visivo sia congenito che in fase evolutiva, una manifestazione allergica, una patologia oculare. Il gesto di strofinare può essere associato al desiderio di accomodare, cioè di mettere meglio a fuoco il mondo intorno a lui, oppure a scacciare una sensazione di corpo estraneo. Anche in questo caso, la visita oculistica è d’obbligo.

5 – I suoi occhi sembrano non allineati o diversi tra di loro

Se gli occhi del vostro piccolo vi sembrano troppo grandi, troppo piccoli, diversi tra di loro, poco allineati, insomma se vi sembra di notare qualcosa che non va, non aspettate. Prenotate subito una visita oculistica specialistica pediatrica. Potrebbe non essere nulla, ma potrebbe anche essere un problema che necessita una soluzione, nell’interesse e per il bene del bambino. Evitate di formarvi un’opinione in autonomia, ma affidatevi sempre a chi ha le competenze per giudicare e valutare lo stato di salute visiva e stabilire se il bambino ha problemi alla vista.

Leggi anche: la miopia nei bambini, domande e risposte

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3 consigli per chi indossa le lenti a contatto in estate

lenti a contatto estate  - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Chi indossa abitualmente le lenti a contatto sa bene che è fondamentale attenersi quotidianamente ad alcune regole pratiche ed igieniche sia per quanto riguarda l’applicazione, sia in merito alla manutenzione. L’obiettivo, trarne il massimo beneficio senza andare incontro a fenomeni irritativi o infettivi. Queste piccole grandi attenzioni finiscono presto per diventare una routine alla quale non si fa più caso. Tuttavia, durante la stagione estiva, quando si praticano più attività all’aria aperta, è importante fare ancora più attenzione alla propria igiene oculare e alla cura delle lenti a contatto. Ecco 3 consigli utili per chi indossa le lenti a contatto in estate.

1 – Mare o piscina? Meglio senza lenti

L’estate è la stagione perfetta per scatenarsi tra mare e piscina. Quando la temperatura sale, non c’è niente di meglio che trascorrere il maggior tempo possibile in ammollo. Se indossate lenti a contatto, sarebbe meglio toglierle prima di immergersi in acqua. Il cloro e il sale possono favorire fenomeni irritativi a carico della congiuntiva. Questo non vale solo per una eventuale immersione, ma anche per dei semplici schizzi d’acqua. Se non intendete togliere le lenti a contatto in estate quando vi recate al mare o in piscina, potete valutare di indossare lenti a contatto morbide. O ancora, indossare degli occhialini da piscina, così da mettere gli occhi al riparo totale da qualunque insidia.

2 – Occhio alla sabbia

Anche la sabbia, che già rappresenta un elemento di fastidio per chi non porta le lenti a contatto, può rivelarsi davvero insidiosa. In particolare nelle giornate ventose o in presenza di bambini, che spesso si divertono ad alzare la sabbia nei momenti di gioco. Un piccolissimo granello di sabbia, che spesso fatichiamo ad osservare ad occhio nudo, potrebbe arrecare qualche problema, ancor di più se rimane intrappolato sotto le lenti a contatto. Anche in questo caso vale il consiglio di cui sopra: se potete, togliete le lenti prima di recarvi in spiaggia. Se non potete, indossate lenti morbide e, perché no, evitate di togliere gli occhiali da sole.

Leggi anche: come proteggere gli occhi dei tuoi bambini in vacanza

3 – Lenti a contatto in estate …in aereo

Il terzo consiglio sull’uso corretto delle lenti a contatto in estate ha a che fare con le trasferte. L’estate è anche la stagione per eccellenza dei viaggi. Chi si sposta in aereo dovrebbe sapere che l’aria che si respira in cabina è particolarmente secca. Affrontare un viaggio in aereo indossando le lenti a contatto potrebbe favorire un fenomeno di secchezza oculare. Seppur transitoria, questa secchezza potrebbe rivelarsi molto fastidiosa. Anche in questo caso, il consiglio è quello di togliere le lenti ed affrontare il viaggio, per esempio, indossando gli occhiali da vista.

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Sport all’aperto? Sì, ma con le giuste precauzioni

sport - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’estate è la stagione ideale per praticare molti sport all’aperto. Un po’ per il piacere di godere delle belle giornate, un po’ per svagarsi, un po’ per tenersi in forma, tutti noi ci dedichiamo a qualche attività sportiva che non abbiamo la possibilità di praticare durante la stagione invernale. Ma come praticare queste attività senza mettere a repentaglio la propria salute? Ecco alcuni consigli utili.

Occhio alla temperatura

Poiché in estate le temperature sono più elevate rispetto a quelle del resto dell’anno, dovete considerare il fatto che i vostri limiti di sopportazione dello sforzo e della fatica potrebbero abbassarsi. Questo accade perché i muscoli, in condizione di temperatura elevata, devono sforzarsi maggiormente, e perché il corpo impiega più tempo per mettere in atto meccanismi di raffreddamento (la sudorazione). Insomma, se vi sembra di fare troppa fatica, fermatevi. Date al vostro corpo il tempo di abituarsi alla temperatura ed evitate di sovraccaricare inutilmente l’apparato muscolare ed il sistema cardiovascolare.

Ecco alcuni consigli di carattere generale:

  • Bevete molto: l’idratazione è fondamentale per compensare la sudorazione. Non aspettate di avere sete per bere, ed usate l’acqua anche per bagnarvi frequentemente i polsi e le tempie;
  • Evitate le ore centrali della giornata e praticate sport la mattina presto oppure il pomeriggio tardi. Eviterete i colpi di calore.
  • Procuratevi abiti idonei allo sport prescelto, realizzati in tessuti tecnici progettati ad hoc. Si tratta di abiti realizzati in tessuti traspiranti, pensati per lasciar traspirare la pelle e per non stringere né comprimere (generalmente sono privi di cuciture evidenti);
  • Proteggete la pelle con lozioni dotate di un fattore di protezione solare elevato. Ricordate che il fattore di protezione solare non ha nulla a che vedere con l’abbronzatura. Anche se usate un fattore di protezione molto alto, la vostra pelle produrrà ugualmente melanina, regalandovi un bel colore dorato.

Come proteggere gli occhi durante lo sport in estate

Anche proteggere gli occhi è fondamentale quando si praticano gli sport estivi. Non dimenticate di indossare sempre occhiali da sole. Ecco alcuni consigli per l’acquisto e la scelta degli occhiali da sole:

  • ricordate che la colorazione della lente nulla ha a che vedere con l’entità della protezione. Un occhiale molto scuro non è necessariamente un occhiale che protegge meglio dai raggi UV rispetto ad uno più chiaro;
  • gli occhiali da sole devono avere lenti di buona qualità e se possibile polarizzate; evitate di acquistarli presso punti vendita non specializzati;
  • gli occhiali da sole pensati per chi pratica lo sport hanno montature ergonomiche e flessibili, e spesso si indossano come delle vere e proprie mascherine;
  • se praticate sport acquatici o sport estremi, acquistate gli occhiali specifici per il vostro sport di riferimento. Oltre a proteggervi dai raggi solari, vi proteggeranno anche da vento, sabbia, corpi estranei ed eventuali piccoli traumi.

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Proteggere gli occhi dei bambini in vacanza: come e perché

proteggere bambini - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’estate è indubbiamente la stagione più amata dai bambini. Perché gli impegni scolastici sono terminati, e soprattutto perché sono liberi di trascorrere molto tempo all’aria aperta, giocando e correndo a più non posso. Non vi è genitore, allora, che non si preoccupi di proteggere i piccoli dai forti raggi solari con un copricapo e con l’uso di opportune lozioni protettive. Ma non finisce qui, perché anche i loro occhi vanno protetti. Dai raggi solari, ma anche dal vento, dalla sabbia e dall’acqua. Ecco allora alcuni consigli utili sul tema. 

Perché è importante proteggere gli occhi dei bambini dai raggi solari

La radiazione solare è composta di onde luminose con differente intensità e lunghezza. I raggi UV, ovvero ultravioletti, sono quelli potenzialmente più dannosi per gli occhi. In particolare per la retina, ma non solo. E’ proprio lì, infatti, che essi vanno a colpire “indisturbati”. Perché indisturbati?

  • perché sono caldi e non vengono percepiti da chi ne viene colpito;
  • perché fanno parte del cosiddetto “spettro non visibile”;
  • perché non innescano il riflesso automatico di restringimento della pupilla.

Quale tipo di danno possono arrecare i raggi ultravioletti alle strutture oculari?

I danni che i raggi ultravioletti possono arrecare sono differenti e si collocano a livello di congiuntiva, di cornea, e di retina. Potremo avere dunque una congiuntivite (un’infiammazione della congiuntiva), una cheratite (un’infiammazione della cornea), oppure danni ai fotorecettori, le preziosissime cellule che compongono la retina e che sono fondamentali per la corretta funzione visiva.

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Perché proteggere gli occhi dei bambini è così importante?

Tutti noi dobbiamo proteggere i nostri occhi con un buon paio di occhiali da sole. Ma i bambini ancor di più, perché il loro apparato oculare è ancora in uno stadio evolutivo ed è pertanto delicatissimo. Poiché le strutture oculari dei bambini sono in continua evoluzione, i danni causati dai raggi UV potrebbero avere conseguenze anche sul lungo periodo, pregiudicando la corretta maturazione dell’apparato visivo.

Non solo raggi solari

I raggi solari non sono gli unici responsabili dei fenomeni irritativi e dei disturbi oculari dei nostri piccoli mentre giocano all’aria aperta. Non dimentichiamo che anche il vento, i giochi in spiaggia o in acqua (sia in mare che in piscina) possono essere causa di irritazioni o infezioni oculari. Ancor di più se il vostro piccolo è un soggetto allergico.

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Come proteggere gli occhi dei bambini durante le loro attività all’aria aperta?

  • Occhiali. Acquistate un buon paio di occhiali da sole per i vostri piccoli. Gli occhiali devono essere proporzionati rispetto alle dimensioni del viso del piccolo, la montatura deve essere di un materiale resistente agli urti, e le lenti devono essere provviste delle opportune certificazioni. Il consiglio è quello di acquistare lenti polarizzate e con un buon filtro anti luce blu. Sono sconsigliati gli occhiali “giocattolo” e quelli che potreste trovare presso negozianti improvvisati o punti vendita non specializzati.
  • Occhialini o maschera. Se il bambino si immerge in mare oppure in piscina, munitelo di occhialini protettivi o maschera per immersioni. In questo modo i suoi occhi saranno protetti da eventuali schizzi, dalla sabbia, dal vento e dai raggi solari.
  • Attenzione alle mani. Se durante il gioco il piccolo dovesse entrare in contatto con agenti esterni o corpi estranei (sabbia, acqua) che dovessero causargli fastidio, esortatelo a non strofinarsi con le mani sporche ma occupatevi personalmente di sciacquare con acqua pulita oppure di tamponare con una salviettina oculare.
  • E dopo il gioco? Se al termine di una giornata di giochi all’aria aperta il piccolo dovesse presentare bruciore, irritazione, lacrimazione o arrossamento persistente, non esitate a contattare l’oculista per far valutare la situazione.

Per saperne di più

Per saperne di più oppure per prenotare una visita specialistica oculistica, è possibile contattarci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 191.