Oggi viviamo più a lungo e in condizioni migliori rispetto al passato. La terza età non è più sinonimo di declino, ma una fase della vita in cui coltivare passioni, relazioni e attività quotidiane. Per questo motivo, mantenere una buona salute visiva è fondamentale. Una delle patologie più comuni con l’avanzare dell’età è la cataratta, ovvero l’opacizzazione del cristallino.
La buona notizia? Oggi è possibile eliminare la cataratta senza bisturi, grazie a una tecnologia innovativa: il laser a femtosecondi.
L’intervento di cataratta tradizionale
Con l’età, il cristallino tende a perdere trasparenza e ad ispessirsi, compromettendo la vista. I sintomi più comuni sono visione offuscata, abbagliamento e difficoltà a leggere o guidare.
Il trattamento tradizionale prevede la sostituzione del cristallino opacizzato con una lente artificiale. Per accedere al cristallino è necessario praticare una piccola incisione nell’occhio, di solito con il bisturi. L’intervento non è doloroso, ma l’uso di strumenti taglienti può spaventare i pazienti e rendere il recupero post-operatorio più lento.
Operazione di cataratta senza bisturi: il laser a femtosecondi
L’arrivo del laser a femtosecondi ha rivoluzionato la chirurgia oculistica. Questa tecnologia permette di sostituire il bisturi, garantendo:
incisioni estremamente precise e sicure
minore trauma per i tessuti oculari
recupero post-operatorio più rapido
maggiore comfort emotivo per il paziente
Il laser a femtosecondi non si limita solo a sostituire il bisturi: viene utilizzato anche nella fase di frantumazione del cristallino, riducendo ulteriormente lo stress per l’occhio e aumentando la precisione dell’intervento.
Un intervento personalizzato
Un ulteriore vantaggio dell’intervento di cataratta senza bisturi è la possibilità di personalizzare la chirurgia. Presso centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, è possibile scegliere la lente intraoculare più adatta alle proprie esigenze visive. Questo significa non solo rimuovere la cataratta, ma anche migliorare la qualità della vista in modo duraturo.
Conclusione
La chirurgia della cataratta senza bisturi rappresenta oggi la soluzione più avanzata, sicura e confortevole per chi desidera liberarsi di questa patologia. Grazie al laser a femtosecondi, il recupero è più rapido, il trauma oculare ridotto al minimo e il risultato visivo ottimizzato.
Se desideri saperne di più o valutare un intervento personalizzato, rivolgiti al Centro Ambrosiano Oftalmico, tra i pochi in Italia a offrire questa tecnologia d’avanguardia.
Vuoi saperne di più?
Oppure contattaci al numero 02 6361 191 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2023/12/cataratta-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico4.jpg8551280Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2025-09-16 11:57:462025-09-16 11:57:51Cataratta: come eliminarla senza bisturi grazie al laser a femtosecondi
Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione capaci di offrire una qualità visiva superiore. Estremamente performanti e versatili, rappresentano l’avanguardia in fatto di correzione dei difetti visivi in concomitanza con l’intervento di cataratta.
Impiego delle lenti EDOF nell’intervento di cataratta
La cataratta è una patologia oculare tipica dell’età avanzata. Si manifesta attraverso una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. La perdita di trasparenza del cristallino pregiudica la capacità visiva del paziente.
Fortunatamente, l’intervento di cataratta non presenta pressoché alcuna controindicazione ed è uno dei più praticati al mondo. Nella variante mininvasiva, l’intervento di cataratta si avvale del laser a femtosecondi ed è altamente preciso, programmabile, indolore, di breve durata ed efficace.
Tradizionalmente, il cristallino opacizzato è sostituito con una lente intraoculare monofocale o multifocale capace di rispondere alle esigenze visive del paziente, pur presentando, a volte, qualche piccolo inconveniente. Ad esempio, per quanto riguarda le IOL multifocali, la possibile visione di aloni in condizioni di luminosità limitata.
Le lenti intraoculari a profondità di fuoco continua (lenti EDOF) appartengono alla categoria delle cosiddette lenti premium e consentono di ritrovare una capacità visiva ottimale e ben definita ad una gamma di distanze molto vasta. Ed in qualunque situazione di luminosità.
Le lenti EDOF offrono, pertanto, la possibilità di prepararsi ad affrontare la terza età con ottimismo, recuperando indipendenza ed autostima, ritrovando una visione di altissima qualità e godendo della quasi totale indipendenza dagli occhiali da vista. Grazie a queste lenti così straordinariamente performanti, persino per guidare, in età avanzata, non sarà più necessario indossare gli occhiali.
Lenti EDOF e correzione dei difetti visivi
Come abbiamo visto, le lenti itraoculari EDOF consentono a chi si sottopone all’intervento di cataratta di correggere anche gli eventuali difetti visivi presenti. Lo stesso tipo di intervento rappresentà anche un’interessante opportunità per il paziente più giovane che desideri correggere in modo permanente i suoi difetti visivi fino a prevenire l’insorgenza della cataratta.
La chirurgia refrattiva si avvale oggi di diverse tecniche pensate per far fronte alle più disparate esigenze visive dei pazienti. Nel caso di difetti visivi lievi la chirurgia laser è altamente risolutiva, entro un certo limite di età. Qualora i difetti visivi siano di elevata entità si può ricorrere all’impianto di lenti ICL, o in alcuni casi alla sostituzione del cristallino.
Alcuni vantaggi:
godere di tutti i benefici di una lente di ultima generazione, senza gli eventuali piccoli inconvenienti delle lenti intraoculari multifocali (visione di aloni o bagliori specie all’imbrunire o in condizioni di luminosità limitata);
vedere perfettamente da distanze ravvicinate (40 cm) sino all’infinito;
poter lavorare al computer o consultare i propri device elettronici comodamente, senza dover indossare gli occhiali;
praticare qualunque sport in totale libertà, senza dover dipendere dagli occhiali.
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Parte integrante dell’operazione di cataratta è la sostituzione del cristallino in via di opacizzazione o già opacizzato. E’ proprio la lente artificiale la protagonista del ripristino ottimale della capacità visiva. Ma quali sono le lenti migliori per l’intervento di cataratta?
Lenti migliori per operazione di cataratta: una panoramica generale
Dalla seconda metà del Novecento ad oggi i migliori medici e ricercatori in ambito oftalmologico hanno lavorato molto per migliorare l’esecuzione e la riuscita dell’intervento di cataratta. Lucio Buratto, ad esempio, è stato fra i primi al mondo ad utilizzare i cristallini artificiali ed ha introdotto in Italia tecniche e strumenti all’avanguardia oggi riconosciuti in tutto il mondo per la loro grandissima efficacia, come la facoemulsificazione ed il laser a femtosecondi.
Oggi esistono diverse tipologie di lenti artificiali che si possono impiantare in sostituzione del cristallino: alcune di esse sono valide ma limitate, altre sono più innovative, moderne e performanti. La scelta potrà dunque ricadere su cristallini artificiali diversi tra di loro, che possono anche variare per la tipologia di correzione visiva necessaria.
Non a caso, chi legge avrà sicuramente sentito menzionare le lenti monofocali, multifocali o toriche, così come, recentemente, le lenti EDOF. Ed è forse proprio sulle lenti EDOF che vale la pena di spendere due parole in più nell’ambito di un approfondimento sulle lenti migliori per l’intervento di cataratta.
Conosciamo più da vicino le lenti EDOF
Il nome EDOF sta ad indicare le lenti ad Extended Depth of Focus, ovvero a profondità di fuoco continua. Nel panorama delle lenti intraoculari troviamo innumerevoli lenti concepite per correggere uno o più difetti visivi: si avrà ad esempio la lente monofocale, che andrà a correggere un solo difetto visivo, o la multifocale, che offre un range di correzione maggiore, ma sempre entro determinati parametri.
Con le lenti EDOF, invece, la correzione parte da una distanza medio ravvicinata e si estende sino all’infinito. Offrendo, di conseguenza, una visione nitida, vivida e correttamente a fuoco ad una gamma davvero molto ampia di distanze.
Queste lenti intraoculari offrono una nitidezza ed una precisione visiva davvero eccezionali: tra le IOL attualmente presenti sul mercato, sono quelle con meno controindicazioni, quali aloni e sfocature, e offrono performance eccellenti anche in condizioni di poca luce.
Per chi sono indicate le lenti intraoculari a profondità di fuoco continua?
Le lenti intraoculari EDOF sono indicate per chi desidera fare a meno degli occhiali da vista nel quotidiano, recuperando un senso di libertà e di dinamismo con la percezione di aver fatto un vero e proprio balzo indietro nel tempo. Sono l’ideale anche per chi soffre di difetti visivi di entità importante, così come per chi soffre di più difetti visivi al contempo. Consentono di vedere bene a distanze medio ravvicinate – come il cruscotto dell’automobile o lo schermo del computer.
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https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2024/04/intervento-di-cataratta-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8531279Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2025-05-20 09:29:342025-05-20 09:29:40Quali sono le lenti migliori per l’intervento di cataratta?
Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, nonché uno dei massimi esperti al mondo nel campo della chirurgia della cataratta, spiega come funziona l’intervento di cataratta e ne approfitta per sfatare qualche falso mito.
Cosa significa cataratta?
Per comprendere cos’è la cataratta bisogna dapprima conoscere, seppure a grandi linee, l’anatomia dell’occhio. All’interno del nostro occhio c’è una minuscola lentina chiamata cristallino, che ha il compito di accogliere i raggi luminosi che penetrano attraverso la pupilla e di convogliarli verso la retina. Le condizioni che ne determinano l’assoluta e perfetta efficienza sono due:
perfetta trasparenza
elasticità e flessibilità
Con l’andare del tempo e per cause del tutto naturali legate all’invecchiamento cellulare e all’ossidazione dei tessuti, il cristallino perde queste due caratteristiche rendendo la vista sempre più difficoltosa. Il termine cataratta si usa per determinare l’opacizzazione del cristallino, un processo che dà al paziente la sensazione che un velo si interponga tra i suoi occhi ed il mondo circostante.
In cosa consiste l’intervento di cataratta? E’ doloroso? Si usano bisturi o altri strumenti taglienti?
L’intervento di cataratta ha l’obiettivo di sostituire il cristallino opacizzato con uno nuovo, perfettamente trasparente, efficiente e durevole nel tempo. In questo modo la visione tornerà ad essere efficiente, nitida e definita.
Molti pazienti sono spaventati all’idea di sottoporsi ad un intervento di chirurgia oftalmica. Tuttavia, l’intervento di cataratta non è per nulla doloroso e dura pochi minuti. Per eseguirlo senza timore e senza dolore è sufficiente qualche goccia di un collirio anestetico.
Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, inoltre, l’operazione di cataratta è eseguibilein una particolare variante che ci piace definire “gentile”: zero lame, niente bisturi, nessun punto di sutura ed una convalescenza breve e indolore.
Chi non desidera ricorrere all’intervento può assumere dei farmaci per curare la la cataratta? La patologia può migliorare naturalmente?
Siamo di fronte ad un falso mito. L’unico modo per curare la cataratta è l’intervento. Al momento non esiste alcun farmaco o collirio in grado di arrestare l’opacizzazione del cristallino, un processo che, come detto, è irreversibile. Inoltre non conviene attendere troppo tempo prima di intervenire dopo la diagnosi. Poiché è impossibile che la cataratta rallenti la sua progressione o addirittura migliori, prima si interviene e meglio è.
Conviene sapere che una cataratta ad uno stadio avanzato esercita numerose conseguenze negative su chi ne è affetto. Conseguenze che si ripercuotono sulla salute globale degli occhi, ma anche sullo stato emotivo. Un cristallino ispessito può mettere sotto pressione le strutture oculari, aumentando la pressione intraoculare e innescando uno stato di sofferenza generale dell’intero apparato visivo. Inoltre, non vedere bene porta ad una progressiva perdita di indipendenza ed autonomia, tristezza, ansia, depressione. Insomma, accelera anche l’invecchiamento sul fronte cognitivo.
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https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2024/06/Lucio-Buratto-1200x800-1.jpg8001200Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2024-06-10 16:48:122024-06-11 13:22:15Lucio Buratto: intervento di cataratta tra verità e falsi miti
Il panorama della chirurgia refrattiva è talmente vasto che si corre il rischio di fare confusione e di non sapere quale possa essere la tecnica più idonea per le proprie esigenze. Diamo dunque qualche indicazione di massima suddividendo l’argomento in due macro categorie: la chirurgia refrattiva con laser, e la chirurgia refrattiva senza laser. Fermo restando che il parere medico ricevuto durante la visita oculistica specialistica è l’unica indicazione corretta relativamente alla tecnica eligibile per ciascuna casistica individuale.
Chirurgia refrattiva con laser
Le tecniche di correzione dei difetti visivi con gli strumenti laser sono diverse ed hanno come protagonisti differenti tipologie di laser. Per semplificare, conviene sapere che le due tecniche oggi maggiormente in uso prendono il nome di PRK e LASIK. Conosciamole meglio.
Chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri: la fotocheratectomia refrattiva o PRK
Una delle tecniche maggiormente utilizzate per la correzione permanente dei difetti visivi prende il nome di PRK. Il protagonista è un laser che lavora per ablazione: il laser ad eccimeri. Dopo aver rimosso l’epitelio corneale, il chirurgo si avvale del laser ad eccimeri per rimodellare la cornea e correggerne la curvatura in accordo con le esigenze visive specifiche del paziente.
Per il recupero post operatorio è necessario qualche giorno di pazienza. Tuttavia questa tecnica, in uso ormai da diversi anni, consente di correggere efficacemente tutti i difetti visivi purché stabili e di entità lieve o media.
Correzione dei difetti visivi con tecnica LASIK
La tecnica LASIK consente di ottenere il medesimo risultato di correzione dei difetti visivi lievi o medi, ma in modo leggermente differente. Anziché rimuovere l’epitelio corneale, questo viene sollevato tramite l’apertura di una sorta di finestrella (flap). Si procede poi al rimodellamento corneale sempre con l’ausilio del laser ad eccimeri. Al termine di questa fase, la finestrella è riposizionata nella sua sede.
Intervento laser occhi con tecnica FemtoLASIK
Una terza tecnica per la correzione permanente dei difetti visivi da lievi a medi prende il nome di FemtoLASIK ed è una sorta di upgrade della precedente. Per l’esecuzione dell’intervento – che avviene come sempre esclusivamente sulla cornea – entra in gioco un secondo strumento laser: il laser a femtosecondi. Si tratta di un laser di ultima generazione, altamente preciso, performante e capace di apportare innumerevoli vantaggi all’intera procedura ed al benessere oculare del paziente.
Nella FemtoLASIK la finestrella o flap è aperta non più da strumenti taglienti o meccanici, ma dall’azione del laser a femtosecondi. Che, di fatto, si sostituisce a un bisturi. Il suo movimento sulla cornea, la forma e lo spessore del flap sono tutti elementi programmabili a monte dell’intervento. La sua azione è particolarmente gentile: molto meno stressante per le strutture oculari rispetto alle tecniche tradizionali. Di conseguenza, anche il recupero post operatorio è più veloce e privo di fastidi.
Il laser a femtosecondi è disponibile in poche strutture sanitarie d’eccellenza sul territorio. Si tenga presente che questi strumenti altamente sofisticati devono sempre essere gestiti ed utilizzati da chirurghi di ampia e comprovata esperienza. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possibile sottoporsi alla correzione dei difetti visivi con tecnica FemtoLASIK con la certezza di ricevere il trattamento da chirurghi altamente preparati e competenti.
Chirurgia refrattiva senza laser
La chirurgia refrattiva senza laser si applica a 3 macrocategorie di pazienti:
i non idonei alle tecniche laser eseguite sulla cornea: perché la cornea è troppo sottile, disomogenea o altro…
chi presenti difetti visivi elevati
coloro i quali sono in età adulta o matura e sono affetti da cataratta
Scopriamo di seguito le tecniche di correzione dei difetti visivi per questo tipo di esigenze.
Correzione dei difetti visivi con lenti fachiche ICL
Le lenti fachiche sono minuscole lentine, morbidissime, biocompatibili e invisibili, perfette per correggere i difetti visivi di qualunque entità (anche elevata), senza dover intervenire sulla cornea. Si impiantano tramite un breve intervento mini invasivo subito dietro l’iride. Possono essere dotate del potere diottrico necessario al paziente e sono removibili in qualunque momento. Sono, infine, dotate di filtro UV.
Intervento di sostituzione del cristallino con impianto di lenti intraoculari
L’intervento di sostituzione del cristallino con una lente intraoculare è l’ultimo esempio che portiamo per quanto riguarda la chirurgia refrattiva senza laser. E’ l’ideale per chi soffre di difetti visivi di qualunque entità, anche in combinazione tra di loro. Consente di prevenire l’insorgenza della cataratta nel paziente già in età adulta o matura, o di eliminarla qualora questa si sia già presentata.
Il panorama delle lenti intraoculari oggi è molto vasto: nel complesso, si tratta di lenti moderne, realizzate in materiali altamente biocompatibili e destinate a durare per tutta la vita del paziente. Altamente risolutive, consentono di correggere difetti visivi anche molto diversi tra di loro. Menzioniamo in particolare le lenti EDOF (acronimo di Extended Depth of Focus), pensate per restituire un grande senso di libertà e di indipendenza dagli occhiali, con un ripristino di una capacità visiva ottimale dai 40 cm di distanza sino all’infinito.
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https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2024/03/chirurgia-refrattiva-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico2.jpg8511280Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2024-03-12 11:01:552024-04-12 10:26:15Chirurgia refrattiva con o senza laser, tutte le soluzioni
L’operazione di cataratta è uno degli interventi chirurgici più eseguiti al mondo. L’intervento di cataratta ha rivoluzionato in modo significativo la percezione del concetto stesso di terza età agli occhi della società. Poter preservare (e addirittura recuperare) la propria capacità visiva e di mantenere un ottimo livello di dinamismo e indipendenza, sono fattori non da poco. Tuttavia, molti pazienti ci rivolgono quotidianamente innumerevoli domande sul tema. Cogliamo dunque l’occasione per fornire alcune risposte utili.
In cosa consiste l’intervento per la rimozione della cataratta?
L’intervento di cataratta è una procedura moderna e risolutiva che consiste nel rimuovere il cristallino opacizzato e di sostituirlo con una lente intraoculare. I primi tentativi di rimozione del cristallino affetto da cataratta risalgono addirittura alla fine del Settecento. Da allora ad oggi il mondo della chirurgia oftalmica naturalmente non è più lo stesso.
L’operazione di cataratta, come la conosciamo oggi, è una procedura agevole e di breve durata. Nella sua versione maggiormente diffusa, il protagonista è il facoemulsificatore. Si tratta di uno strumento ad ultrasuoni che frantuma ed aspira il cristallino in pochi istanti. Lo strumento accede al cristallino grazie ad una minuscola incisione sulla superficie oculare. Attraverso la medesima incisione, si procede poi all’inserimento e all’opportuna collocazione della lente intraoculare. Questa metodica è ampiamente diffusa e normalmente prevede l’uso di un bisturi.
Oggi nei centri sanitari d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, il facoemulsificatore è supportato (e spesso sostituito nella procedura di frantumazione del cristallino) da tecnologie ancora più moderne: il laser a femtosecondi, che sostituisce anche il bisturi.
rendere la procedura maggiormente confortevole anche per il paziente stesso
Quanto dura una convalescenza dopo un intervento di cataratta?
L’intervento di cataratta è una procedura di routine che va affrontata con la giusta dose di serenità. Al contempo, è fondamentale tenere a mente che si tratta pur sempre di un intervento chirurgico che richiede consapevolezza e serietà. E’ importante attenersi alle indicazioni preoperatorie e postoperatorie fornite dalla struttura sanitaria o dal chirurgo che ha eseguito l’intervento. Così facendo il corretto recupero richiederà qualche giorno o settimana. Con le opportune attenzioni e con un po’ di pazienza, insomma, in breve tempo è possibile cominciare a godere degli straordinari vantaggi offerti dall’operazione di cataratta.
Cosa non fare subito dopo l’intervento
Le dimissioni avvengono nel medesimo giorno dell’intervento, che solitamente è eseguito su un occhio alla volta. Prima di fare ritorno presso la propria abitazione si riceve un documento contenente le indicazioni terapeutiche da seguire e le norme comportamentali da osservare. In particolare, dopo l’operazione di cataratta sarà necessario:
indossare la conchiglia protettiva notturna ricevuta al momento della dimissione
evitare di vaporizzare fragranze o cosmetici in spray in prossimità del viso
non usare make up
evitare sforzi
non bagnare l’occhio
si consiglia anche di indossare un buon paio di occhiali da sole dal momento in cui si lascia la struttura sanitaria, e per qualche settimana a venire, sino ad avvenuto e completo recupero visivo.
L’operazione è dolorosa?
Come accennato, l’operazione di cataratta si è evoluta tantissimo negli ultimi anni. Gli strumenti ad ultrasuoni così come i moderni strumenti laser non provocano alcun dolore, poiché l’intervento è eseguito previa somministrazione di un collirio anestetico.
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La cataratta senile è una patologia comune, che porta ad un progressivo ed irreversibile calo visivo. I suoi sintomi d’esordio possono spesso essere confusi con un peggioramento dei propri difetti visivi. O, ancora, essere genericamente imputati all’età che avanza. Ma come ci si accorge concretamente di avere la cataratta?
In una società in cui la terza età è una seconda giovinezza,
le patologie tipiche dell’età senile sono sempre più comuni
La cataratta senile è una patologia oculare sempre più diffusa in virtù dell’allungamento della vita media. Una serie ampia e variegata di fattori – un regime alimentare vario e di qualità, condizioni igienico sanitarie ottimali, programmi di prevenzione su ampia scala nei confronti delle patologie a maggior diffusione, la messa a punto di farmaci e tecniche chirurgiche sempre più efficaci – fanno si che oggi la terza età possa essere vissuta appieno e più a lungo di quanto non si facesse appena qualche decennio fa.
A fare da contrappunto alla dilatazione della vita media dell’uomo troviamo – com’è naturale intuire – una più elevata diffusione delle patologie che tipicamente accompagnano l’età senile. Per fortuna, tuttavia, la scienza medica non cessa di mettere a punto farmaci, metodologie chirurgiche e percorsi terapeutici mirati per curare adeguatamente tali patologie.
Ciò che spesso può fare la differenza, però, è la tempestività della diagnosi. Una diagnosi tempestiva – nel caso della cataratta senile, per esempio – consente di trattare la patologia già dalle sue fasi d’esordio e di ripristinare o mantenere una qualità di vita ottimale anche in età avanzata. Si torna dunque al quesito iniziale: come ci si accorge di avere la cataratta?
Come capire se si è affetti da cataratta?
Se la parola d’ordine per curare adeguatamente e al meglio la cataratta è “tempestività”, va da sé che è necessario diagnosticare la patologia non appena questa comincia a manifestarsi.
Di seguito, alcuni consigli pratici da seguire per giungere ad una diagnosi tempestiva:
recarsi frequentemente dall’oculista per un controllo della salute visiva, anche in assenza di sintomi. La cataratta comincia a manifestarsi poco alla volta: un bravo oculista riesce sempre ad individuarla ancor prima che questa porti ad un calo delle capacità visive di chi ne è affetto
di fronte ad una sensazione di annebbiamento visivo, qualora ci sembri che i difetti visivi siano peggiorati, o più in generale di vedere meno e/o peggio, è bene recarsi tempestivamente dall’oculista
la cataratta interessa anche la visione da vicino: non sempre un peggioramento della visione da vicino è causato da un peggioramento della presbiopia. Potrebbe essere dovuto alla cataratta, che com’è noto colpisce il cristallino, la struttura oculare responsabile del buon andamento della funzione accomodativa e della visione da vicino
evitare di darsi spiegazioni intuitive o di ricercare motivazioni del proprio stato di salute visiva nell’opinione di parenti ed amici: anche in questo caso, la parola spetta sempre allo specialista
se capita di incespicare mentre si cammina o di essere vittima di qualche piccolo incidente domestico, la causa potrebbe non essere imputabile sempre ed esclusivamente alla distrazione: è meglio controllare anche la salute visiva
Qual è la miglior cura per la cataratta?
La migliore ed unica cura per la cataratta è l’intervento di cataratta. Non è possibile curare la cataratta con l’aiuto di farmaci o trattamenti di sorta. E’ necessario sostituire il cristallino in via di opacizzazione con una lente intraoculare artificiale. Oggi l’intervento di cataratta è diventato una procedura altamente sicura e di routine. E non solo: è possibile personalizzarlo secondo le proprie esigenze. Vediamo di seguito in che modo.
è possibile scegliere se eseguire l’intervento di cataratta tradizionale oppure con l’ausilio di strumenti laser di ultima generazione. Le tecniche più d’avanguardia offrono maggior precisione e controllabilità, meno stress per le strutture oculari e per il paziente, e un recupero post operatorio più semplice e rapido. L’intervento di cataratta con laser a femtosecondi in questo senso rappresenta davvero l’avanguardia per la cura della patologia.
si può personalizzare il cristallino artificiale, così da ricevere una lente intraoculare compatibile con le proprie esigenze visive. Molto interessanti, in questo senso,sono le lenti EDOF, che offrono una profondità di fuoco continua rendendo indipendenti dall’uso degli occhiali per distanze che spaziano dai 40 cm circa sino all’infinito. Un’ottima soluzione per chi conduce una vita impegnata e dinamica, anche fuori casa.
Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possibile accedere ad entrambe le opzioni sopra descritte, curando la cataratta in modo permanente, correggendo al contempo i propri difetti visivi (anche molto marcati).
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Com’è noto, la cataratta è una patologia oculare ad ampia diffusione per la quale oggi l’unica cura è l’intervento chirurgico. In tempi recenti, i continui screening promossi da enti pubblici e strutture private, le campagne di prevenzione e di sensibilizzazione e gli indubbi progressi in ambito medico-chirurgico, hanno fatto dell’intervento di cataratta una delle procedure più sicure eseguite al mondo. Una procedura che, nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, può aprire le porte ad una gamma di opportunità decisamente interessanti, capaci di andare ben oltre la cura della patologia. E trasformando di fatto l’intervento di cataratta in una procedura capace di prendersi cura del benessere visivo a tuttotondo. Vediamo in che modo.
Intervento di cataratta tradizionale: modalità di esecuzione e caratteristiche
Nella sua variante tradizionale, che è quella maggiormente diffusa – previa somministrazione di un’anestesia topica – si accede al cristallino grazie ad una minuscola incisione praticata sulla cornea. Di lì si inserisce uno strumento ad ultrasuoni, chiamato facoemulsificatore, che ha il compito di frantumare ed aspirare il cristallino ispessito ed opacizzato. Al termine di questa operazione, si impianta il cristallino artificiale. Molto spesso si tratta di un cristallino con il potere diottrico capace di correggere un difetto visivo (una minuscola lente monofocale, di fatto). Al termine dell’intervento può rendersi necessario applicare un punto di sutura ed il paziente avrà verosimilmente bisogno, successivamente, di indossare gli occhiali.
Femtocataratta: quando l’intervento diventa “gentile”
Nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento di cataratta è oggetto di innumerevoli migliorie sul fronte tecnico. Migliorie che hanno reso la procedura di gran lunga più delicata, indolore ed affrontabile serenamente anche da parte di pazienti più timorosi.
Grazie al laser a femtosecondi addio a bisturi e strumenti taglienti
I protagonisti dell’intervento di femtocataratta non sono più strumenti taglienti e punti di sutura, ma gli strumenti laser. Il laser a femtosecondi, in particolare, è un laser di ultima generazione che, agendo tramite microimpulsi, si comporta meglio del bisturi. Oltre a sostituire il bisturi, questo laser è anche impiegato al posto del facoemulsificatore: la sua azione riesce a frantumare efficacemente il cristallino opacizzato, rivelandosi molto meno stressante per le strutture oculari di quanto accade invece nella variante tradizionale dell’intervento. Al termine dell’intervento, peraltro, non è nemmeno necessario applicare punti di sutura, perché l’incisione eseguita dal laser è altamente precisa, definita e in grado di richiudersi naturalmente.
—> Si ricordi, tuttavia, che gli strumenti più sofisticati e d’avanguardia non eseguono mai l’intervento da soli: presso i centri d’eccellenza si ha il vantaggio di trovare tecnologie eccezionali gestite da specialisti di grande perizia, esperienza e competenza. Sono loro a fare la differenza.
Con le lenti intraoculari il mondo torna ad essere bello come prima
Ma non finisce qui. Recarsi presso un centro d’eccellenza per sottoporsi all’intervento di cataratta consente anche di valutare e riconsiderare le proprie esigenze di benessere visivo a tuttotondo. E di optare per la lente intraoculare che meglio risponde alle proprie esigenze visive. Non a caso si sente spesso menzionare l‘intervento di cataratta refrattiva. Così, oltre a ripristinare la trasparenza del cristallino (che ricordiamo è permanente, in quanto i cristallini artificiali non sono soggetti a opacizzazione), è anche possibile optare per il potere diottrico su misura per le proprie esigenze. Di fatto, riavvolgendo il nastro del tempo e tornando a vedere come si vedeva molto prima di sviluppare la cataratta. O anche meglio.
Il panorama delle lenti intraoculari oggi è molto vasto e non c’è difetto visivo – o meglio ancora combinazione di difetti visivi – che non sia risolvibile con un’unica lente. Tra le varie opzioni disponibili attualmente sul mercato, troviamo le lenti EDOF. Si tratta di lenti intraoculari a profondità di fuoco continua – da cui l’acronimo Extended Depth of Focus -in grado di ripristinare un’eccellente qualità e quantità visiva da 40 cm circa sino all’infinito.
—> A volte non si colgono le opportunità semplicemente perché non se ne é a conoscenza: conoscere l’esistenza del laser a femtosecondi e delle lenti intraoculari di ultima generazione può aiutare a scegliere quale intervento di cataratta può fare al caso nostro, con maggiore consapevolezza e cognizione di causa.
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Vuoi conoscere più da vicino l’intervento di femtocataratta e le nuove lenti intraoculari? Prenota oggi stesso la tua visita: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi allo 02 636 1191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2023/11/intervento-di-caratatta-femtocataratta-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico4.jpg8531279Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2023-11-28 10:57:152024-04-12 10:32:44Femtocataratta: caratteristiche e vantaggi
Tra le domande più frequenti sull’operazione di cataratta vi sono quelle che fanno riferimento al “dopo”. Ovvero, a tutto ciò che si può o non si può fare nel periodo post operatorio. E tra queste, non mancano mai quelle che riguardano eventuali esami diagnostici. E’ possibile sottoporsi ad una risonanza magnetica? E a una TAC? Approfittiamo dunque per rispondere proprio al dubbio che molti dei nostri pazienti esprimono rispetto all’eventualità e alla necessità di sottoporsi ad una TAC dopo l’intervento di cataratta.
Che cos’è la TAC? E’ un esame che comporta dei rischi?
La TAC – Tomografia Assiale Computerizzata – è un esame diagnostico approfondito che si prescrive di solito in seconda battuta dopo eventuali radiografie o ecografie. Si esegue tramite somministrazione di raggi X nelle porzioni del corpo che si intende indagare. I raggi X utilizzati per una TAC sono percentualmente maggiori rispetto a quelli necessari per l’esecuzione di una comune radiografia, ma rimangono sempre entro i limiti di sicurezza per la salute umana. Naturalmente si prescrive solo se strettamente necessaria, ma, come detto, non comporta alcun rischio.
Chi è affetto da cataratta può sottoporsi ad una TAC?
Molti pazienti affetti da cataratta – specie laddove la cataratta sia ad uno stadio iniziale – temono che l’esame diagnostico predisponga ad un peggioramento della patologia oculare. Tuttavia, il loro timore non trova fondamento scientifico, né conferma nella realtà. Non c’è motivo di temere che la cataratta peggiori a seguito dell’esame. Sicuramente peggiorerà, come accade naturalmente, in virtù del tempo che avanza o della concomitanza di una serie di fattori predisponenti. Ma il peggioramento non sarà imputabile alla TAC. Ricordiamo, ad ogni modo, che è bene eseguire l’intervento di cataratta il prima possibile a seguito della diagnosi.
E’ possibile sottoporsi alla TAC dopo l’intervento di cataratta?
L’intervento di cataratta non è una controindicazione all’esecuzione della TAC
Un’altra domanda frequente è relativa all’esecuzione della TAC dopo l’intervento di cataratta. Ebbene, essere portatori di cristallini artificiali non è una controindicazione né un limite all’esame. Chi si è sottoposto all’intervento di cataratta può sottoporsi all’esame diagnostico senza timore che le proprie lenti intraoculari o più in generale l’apparato visivo ne siano compromessi.
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Ti è stata diagnosticata la cataratta o sei in procinto di sottoporti all’intervento per la sua rimozione? Vuoi conoscere più da vicino i diversi aspetti dell’intervento, sia per ciò che concerne il periodo pre operatorio che quello post operatorio? Vieni a trovarci: saremo lieti di fornirti tutte le delucidazioni che desideri. Chiamaci: il centralino del Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi 02 636 1191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2023/10/operazione-di-cataratta-3-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8531280Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2023-10-25 12:31:562023-10-25 12:32:00TAC dopo intervento di cataratta: si può fare?
Quello con l’intervento di cataratta è un appuntamento al quale – percentualmente parlando – 8 italiani su 10 tra i 70 ed i 74 anni si trovano a doversi presentare. Questo dato importante è il risultato della combinazione di due fattori: la marcata diffusione della patologia nella sua variante senile, e il fatto che l’unica soluzione per la cataratta sia l’intervento chirurgico. Una procedura oggi ampiamente di routine, resa ancora più interessante e poco traumatica – in particolar modo nelle strutture sanitarie d’eccellenza – da una serie di innovazioni tecnologiche capaci di esercitare un indubbio appeal nei pazienti più attenti. Ci riferiamo ai moderni strumenti laser ma anche alle lenti intraoculari di ultima generazione. Tra queste, le innovative lenti EDOF.
L’intervento di cataratta va eseguito quanto prima: perché?
L’intervento di cataratta è una procedura mini invasiva e totalmente indolore per sostituire il cristallino naturale in via di opacizzazione con uno artificiale perfettamente trasparente. Un cristallino del tutto nuovo, che manterrà la sua efficacia e la sua trasparenza per tutta la durata della vita del paziente.
Si consiglia sempre di eseguire l’intervento non appena si riceve la diagnosi, anche se la patologia è ancora al suo stadio iniziale e se l’età non è particolarmente avanzata.
Le ragioni sono diverse:
non ha alcun senso lasciare che la propria capacità visiva peggiori con l’andare del tempo, compromettendo a piccoli passi la qualità del proprio quotidiano, generando insicurezza in ambito motorio, stradale e pregiudicando la qualità visiva anche a livello di nitidezza dei colori;
la cataratta avanzata può portare ad una serie di conseguenze importanti sul piano della salute oculare: tra queste, menzioniamo l’aumento di pressione intraoculare e l’eventuale sfaldamento del cristallino ispessito ed opacizzato;
l’intervento ha l’obiettivo di eliminare in modo permanente la cataratta ma – grazie alle lenti intraoculari come le lenti EDOF – può rivelarsi anche un’opportunità. Spieghiamo di seguito come e perché.
Lenti EDOF e intervento di cataratta
Come appare chiaro dalle considerazioni sopra esposte, l’intervento di cataratta è una procedura da affrontare con tempestività non appena si riceve la diagnosi, e può comportare alcuni vantaggi. Il cristallino artificiale che si impianta al posto di quello naturale può essere dotato del potere diottrico di cui si ha bisogno per ripristinare al meglio la propria capacità visiva.
In questo senso, non si recupera solamente la qualità visiva messa a repentaglio dalla cataratta, ma anche la quantità visiva persa a causa dei propri difetti visivi. Di fatto, si può riuscire anche a fare a meno degli ausili esterni per la visione – quali lenti a contatto e occhiali da vista – “approfittando” dell’intervento di cataratta, al quale ci si dovrebbe sottoporre in ogni caso.
Il mercato delle lenti intraoculari è molto vasto e consente oggi di rispondere ad una vasta gamma di esigenze visive. Possiamo affermare senza timore di esagerare che le lenti intraoculari oggi sono di fatto personalizzabili, proprio come accade per le lenti oftalmiche che comunemente indossiamo sotto forma di occhiali da vista. A ciascuno la sua, insomma.
Cosa sono le lenti EDOF
Tra le lenti intraoculari più interessanti che vale la pena di conoscere, non possiamo non menzionare le lenti EDOF. Si tratta di lenti intraoculari capaci di correggere una gamma molto ampia di esigenze visive: da quelle particolarmente ravvicinate – intorno ai 40 cm – fino all’infinito. Tutto ciò con una sola lente.
Le lenti EDOF sono pensate per soddisfare appieno le necessità di chi conduce stili di vita dinamici e in movimento, praticando sport, trascorrendo molto tempo fuori casa o alla guida. Consentono di tornare a vedere bene il cruscotto dell’auto o lo schermo del proprio portatile ma anche le lunghe distanze: non a caso sono perfette anche per chi soffre di miopia. E sono molto performanti anche in condizioni di scarsa luminosità, grazie alla loro capacità di ridurre al minimo la visione di aloni e sfocature.
L’unico occhiale che potrà eventualmente servire è quello per la lettura o per lavori che richiedono minuzia e precisione, come il ricamo o il cucito, per fare un esempio. Ma, in generale, le lenti EDOF sono ottime “compagne di vita” per il quotidiano, consentendo di muoversi dentro e fuori casa con sicurezza e disinvoltura senza dover indossare continuamente gli occhiali da vista. Regalando una qualità visiva davvero eccellente.
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Ti è stata diagnosticata la cataratta e desideri conoscere più da vicino l’intervento come eseguito presso il nostro centro d’eccellenza? Chiamaci: il centralino del Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi al numero 02 636 1191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2023/10/intervento-di-cataratta-lenti-EDOF-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8011200Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2023-10-11 12:06:462023-10-11 12:06:50Lenti EDOF e intervento di cataratta: un binomio vincente
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