Operazione di cataratta con lenti EDOF: di che si tratta?

L’operazione di cataratta è un appuntamento della vita al quale sempre più persone in età matura si devono presentare. E se oramai tutti noi sappiamo cos’è la cataratta, come si manifesta e come si risolve, vogliamo oggi focalizzarci sulla possibilità di ricevere delle lenti intraoculari davvero innovative. Vediamo dunque insieme cos’è l’operazione di cataratta con lenti EDOF, perché è così interessante e chi dovrebbe cogliere al volo l’occasione di sceglierla per sé.

Operazione di cataratta con lenti EDOF

Durante l’operazione di cataratta così come proposta ed eseguita nella maggior parte delle strutture sanitarie, il paziente riceve – al posto del suo cristallino naturale oramai opacizzato – una coppia di lenti intraoculari solitamente monofocali. Lenti intraoculari che possono risolvere la dipendenza dagli occhiali da vista solo parzialmente..

Oggi però l’eccellente sinergia tra oftalmologia, ottica e scienza dei materiali consente al mercato delle lenti intraoculari di offrire a medico e paziente una nuova soluzione: le lenti EDOF.

I 3 vantaggi delle lenti EDOF

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione, estremamente performanti e capaci di rispondere alle esigenze del paziente in età matura che ama vivere il suo quotidiano con il consueto dinamismo di sempre. Niente controindicazioni, ed una performance visiva di ottima qualità riferita ad una gamma di distanze davvero notevole.

1 – Una gamma di distanze molto ampia

Con le lenti intraoculari EDOF (che sta per Extended Depth Of Focus, cioè profondità di fuoco continua), il paziente torna a vedere molto bene ad una gamma di distanze che va dai 40 cm sino all’infinito. La capacità visiva torna ad essere eccellente e spazia – per fare un esempio – dal cruscotto dell’auto o schermo del computer, sino agli oggetti posti all’orizzonte.

2 – Una qualità visiva ad alta definizione

Se la varietà delle distanze è decisamente interessante e consente di fare a meno degli occhiali nella maggior parte delle situazioni quotidiane, anche la qualità visiva soddisfa appieno chi riceve le lenti EDOF.

A tal punto che molti pazienti riferiscono di avere una rinnovata capacità visiva “in HD”, dove forme, colori, contorni delle cose e la percezione generale delle immagini è così migliorata da superare ogni aspettativa.

3 – Addio controindicazioni

Il tutto, senza fastidi e controindicazioni di sorta. A volte le lenti intraoculari tradizionali non sono del tutto performanti in condizioni di poca luminosità. Dando adito a fenomeni come sfocature ed aloni. Oggi le lenti EDOF risolvono anche questi inconvenienti, restituendo una indipendenza dagli occhiali da vista ed una qualità visiva ottimale anche dopo l’imbrunire.

Un vantaggio non da poco, se si considera che l’operazione di cataratta è concepita per il recupero della qualità e della quantità visiva, ma anche per ritrovare:

  • la sicurezza motoria sia a piedi che su qualunque mezzo
  • la capacità di condurre veicoli con maggiore disinvoltura
  • la corretta percezione dello spazio che ci circonda e degli eventuali ostacoli

A questi vantaggi, grazie all’operazione di cataratta con lenti EDOF, se ne aggiungono altri:

  • possibilità di osservare oggetti vicini e lontani con disinvoltura
  • indipendenza pressoché totale dagli occhiali e dalle lenti a contatto (eccetto che per la lettura a distanza ravvicinata o i lavori manuali a meno di 40 cm di distanza)
  • un senso di dinamismo e di indipendenza globale che consente di condurre la giornata con una sicurezza visiva e motoria rinnovata

Grazie all’operazione di cataratta con lenti EDOF, l’età avanza sotto il segno dell’ottimismo

Un paziente in età matura che goda di questi vantaggi è un paziente che non si sente anziano. Al contrario, ha piacere di gestire le sue giornate ed i suoi impegni senza dover rinunciare:

  • ad uscire di casa e ad avere una vita sociale
  • a prendersi cura dei nipoti e a trascorrere del tempo di qualità in famiglia
  • a praticare i suoi hobby preferiti
  • ma anche a prendersi cura di sé a partire dai gesti più semplici (fare sport, fare la spesa, recarsi alla posta o altro)

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Presso la nostra struttura, un team di specialisti altamente qualificati esegue quotidianamente l’operazione di cataratta con lenti EDOF. Chiamaci per fissare la tua visita specialistica: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Quanti tipi di cataratta esistono?

Con il termine cataratta si intende una patologia che colpisce il cristallino, la piccola lente situata all’interno dei nostri occhi che ricopre un ruolo cruciale e fondamentale nella funzione visiva. La forma più nota e conosciuta di cataratta è quella legata all’età, chiamata pertanto cataratta senile. Ma ve ne sono anche altre. Cogliamo l’occasione per scoprirle assieme.

Cosa hanno in comune tutte le varianti della patologia?

Tutte le tipologie di cataratta che ci accingiamo a menzionare hanno in comune un sintomo principale: l’opacizzazione del cristallino. Quando questo si ammala, perde trasparenza. Ed è proprio la trasparenza (ma non solo) una delle caratteristiche fondamentali di un cristallino sano e perfettamente efficiente. Mano a mano che l’opacizzazione avanza, i raggi luminosi che penetrano nell’occhio dall’esterno attraverso la pupilla faticano a raggiungere la retina, e la funzione visiva si fa imprecisa e difficoltosa. Come se un velo (o una cataratta, appunto) si interponesse tra chi guarda e il mondo.

Elenchiamo brevemente le tipologie di cataratta:

Cataratta congenita

Capita di nascere già affetti da cataratta e per questo motivo la patologia si dice congenita. Questa variante può interessare un occhio solamente, oppure entrambi. Le cause possono essere ereditarie, ma può anche essere dovuta ad altri fattori intervenuti in fase gestazionale

  • patologie contratte dalla madre (rosolia, parotite, varicella, herpes sistemico)
  • esposizione ai raggi X
  • assunzione di particolari farmaci

La cataratta congenita è curabile chirurgicamente, ma è fondamentale che la diagnosi sia particolarmente tempestiva.

Cataratta giovanile

La cataratta giovanile fa invece il suo esordio in giovane età, al contrario di quanto accade con la variante più nota e diffusa della patologia, che invece si presenta in età matura. Le cause possono essere:

  • una miopia molto forte, uno dei più comuni fattori predisponenti l’opacizzazione del cristallino prima dell’età avanzata
  • la presenza di altre patologie oculari, come il glaucoma
  • la presenza di una patologia sistemica, come il diabete di tipo 1
  • una dermatite atopica
  • l’esposizione intensa e protratta nel tempo a raggi ultravioletti
  • l’assunzione massiccia e prolungata di farmaci cortisonici
  • una iperferritinemia, ovvero livelli molto elevati di ferro nel sangue

Cataratta diabetica

Come già accennato relativamente alla cataratta giovanile, il diabete può favorire l’insorgenza di diverse patologie oculari, tra cui la cataratta, ma anche la retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica. Si tratta di patologie che è necessario affrontare con prontezza e serietà, pena una compromissione importante della salute del proprio apparato visivo. Il consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista in oftalmologia così come, parallelamente, ad un diabetologo.

Cataratta traumatica

Può capitare che la cataratta si presenti come conseguenza di un forte trauma oculare: un incidente, un trauma di origine sportiva o altro possono innescare l’opacizzazione del cristallino. In tal caso potrà trattarsi di una opacizzazione monolaterale oppure bilaterale, a seconda della tipologia di trauma.

Cataratta secondaria

La cataratta secondaria è un possibile incoveniente del tradizionale intervento di cataratta. Può accadere che, a seguito della rimozione del cristallino opacizzato, la parte posteriore della sacca che lo conteneva (che non viene rimossa durante l’intervento), si opacizzi a sua volta. Non è nulla di allarmante e, come detto, può accadere. Si risolve con una brevissima seduta laser del tutto indolore.

Cataratta senile

Terminiamo la carrellata delle tipologie di cataratta con la cataratta senile, quella legata a doppio filo al tempo che avanza. E’ la variante più diffusa, ed è dovuta al fatto che, mano a mano che gli anni passano, il cristallino perde trasparenza in modo del tutto naturale. Un processo irreversibile, che trova soluzione solamente nella sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale.

Quali sono le cure?

La cataratta è una patologia che:

  • non trova soluzione nell’assunzione di farmaci di sorta
  • e non migliora con l’andare del tempo

L’unica strada da intraprendere per curarla è chirurgica e consiste nella sostituzione del cristallino opacizzato con uno nuovo, perfettamente trasparente e destinato a durare per tutta la vita. Si tratta di un intervento poco invasivo che non deve suscitare alcun timore ma che, anzi, oggi va vissuto come una vera e propria opportunità.

Di seguito i vantaggi dati dall’intervento

  • è una opportunità per ripristinare la propria capacità visiva e per recuperare un senso di indipendenza motoria e di autonomia a tuttotondo, specie in età avanzata
  • consente di risolvere anche eventuali difetti visivi preesistenti, dal momento che il cristallino artificiale può essere dotato del potere diottrico necessario al paziente (anche qualora i difetti visivi siano più d’uno)
  • nella variante dell’intervento denominata femto-cataratta, eseguita solo in alcuni centri d’eccellenza, l’intervento non prevede l’uso di lame, strumenti taglienti o punti di sutura, e offre un recupero visivo ancor più veloce e gradevole. Questo accade perché il protagonista è uno strumento laser: il laser a femtosecondi.

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Prenota la tua visita oculistica specialistica. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare e di raccontarti tutto sull’intervento di cataratta con laser a femtosecondi. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Cataratta e benessere emotivo nella terza età

La cataratta è nota ai più come patologia oculare in senso stretto. Che va curata per ripristinare la capacità e l’acuità visiva di chi ne è affetto. Tuttavia, il mondo della ricerca si sta interrogando sempre di più sull’influenza che la patologia può esercitare sullo stato cognitivo ed emotivo con particolare riferimento al paziente anziano. Sembra, difatti, che esista un legame di causa effetto tra la cataratta e una serie di difficoltà motorie, emotive e cognitive nelle persone anziane. Vediamo come si manifesta questo legame.

La cataratta è una delle prime cause di cecità al mondo

La cataratta è ancora oggi una delle prime cause di cecità o grave ipovisione al mondo, assieme ad altre patologie oculari come il glaucoma, la Maculopatia e la retinopatia diabetica. Patologie insidiose che conducono ad un peggioramento della salute così come della capacità visiva quando non adeguatamente curate. Questo accade, per esempio, se vengono a mancare una puntuale e capillare diffusione dell’informazione e adeguati programmi di screening della salute oculare Sfortunatamente la cataratta non porta con sé solamente un progressivo, importante ed irreversibile calo della capacità visiva, ma innesca anche una serie di disagi e disturbi che sembrano davvero essere concatenati tra di loro.

Cosa sappiamo oggi del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva

Il paziente anziano è più fragile

Alcuni ricercatori hanno già indagato il tema del legame tra cataratta e disturbi della sfera cognitiva ed emotiva.

In generale, il paziente anziano è caratterizzato da una fragilità globale tale per cui un evento avverso può predisporre all’insorgenza di altre difficoltà e/o patologie, sia sul piano fisico che emotivo.

Una cataratta non curata con tempestività può avere diverse conseguenze. Elenchiamole brevemente:

  • incertezza motoria, che porta ad un rischio elevato di cadute e che in età avanzata possono causare frequentemente fratture del femore o del bacino (con maggiore incidenza nelle donne in post menopausa, più esposte al rischio di osteoporosi). Uno status quo che può innescare un tracollo dello stato di salute globale di chi è oggetto di questi incidenti.
  • un senso di sconforto dovuto alla progressiva difficoltà nel compiere anche piccole azioni quotidiane, ed al fatto di aver sempre più bisogno d’aiuto a scapito della propria indipendenza personale. Tale stato emotivo può cronicizzarsi innescando una vera e propria patologia depressiva.
  • maggiore predisposizione ad andare incontro ad un rapido declino cognitivo, con un maggiore rischio di sviluppare demenza senile e patologia di Alzheimer.

La scienza non cessa d’indagare le ripercussioni globali della cataratta sulla salute dell’anziano

Attualmente sono in corso altre ricerche scientifiche per accertare l’impatto globale che la cataratta ha sull’anziano, ma vi sono già alcuni dati fuori dubbio:

  • l’unica cura esistente per la cataratta è la chirurgia
  • la chirurgia della cataratta non presenta controindicazioni, salvo casi eccezionali
  • le eventuali complicanze poste in essere dall’intervento di cataratta sono di gran lunga più rare e remote rispetto a quelle che la patologia può innescare
  • quanto prima si esegue la chirurgia, tanto prima si disinnesca la catena di eventi che la patologia può innescare sul piano fisico così come emotivo

La scienza sta altresì indagando altri aspetti, tra cui quale possa essere la procedura chirurgica migliore per il paziente anziano (un intervento eseguito bilateralmente oppure due interventi separati, solo per fare un esempio) e quali lenti intraoculari siano maggiormente performanti per determinate casistiche.

Fonte: Frontiersin.org

Curare la cataratta: come, quando e perché

Riassumendo e concludendo, curare la cataratta mette al riparo dal rischio di incidenti e cadute, ma non solo. Risolvere tempestivamente la cataratta previene l’accelerazione del deterioramento cognitivo e il rischio di sviluppare demenza senile, oltre a migliorare sensibilmente i sintomi della sfera dell’umore. E’ intuitivo, difatti, che un paziente che torna a vedere in maniera ottimale ritrovi un umore positivo e propenso al compiere piccole o grandi azioni in modo autonomo.

Oggi l’intervento di cataratta è considerato da tutta la comunità scientifica una procedura di routine: non v’è ragione per temerlo né per soprassedere rispetto alla sua esecuzione. Nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, peraltro, ne esiste oggi una variante “gentile”, che sostituisce agli strumenti taglienti moderni laser altamente sofisticati.

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Cataratta senile: è possibile non operare?

E’ possibile non operare la cataratta senile? Cosa succede se scelgo di rimandare o non eseguire l’intervento? Esistono soluzioni farmacologiche capaci di arrestare la progressione della patologia? Potrebbe bastare un paio di occhiali per tornare a vedere meglio? Le domande dei nostri pazienti sul tema sono tutte ragionevoli e legittime. Cogliamo dunque l’occasione per rispondere a tutti i dubbi più comuni sulla cataratta e sull’intervento di cataratta.

Due parole sulla cataratta

La cataratta senile è una patologia che insorge con l’avanzare dell’età. Ciò che accade è che il cristallino, la minuscola lentina che consente il passaggio dei raggi luminosi sino alla retina, si opacizza in modo del tutto naturale mano a mano che il tempo avanza. L’opacizzazione del cristallino – nota con il nome di cataratta, appunto – è irreversibile. Nulla può restituire al cristallino la trasparenza che aveva da giovane. E così, mano a mano che il tempo passa:

  • i contorni delle cose si fanno mano a mano più incerti e confusi
  • i colori diventano meno nitidi e brillanti
  • la percezione globale dell’ambiente circostante si fa meno definita

E’ possibile non operare la cataratta?

1 – Farmaci e occhiali non hanno alcuna utilità nel trattamento della patologia

Capita spesso di confondere i sintomi della patologia con un abbassamento della vista legato ai propri difetti visivi. E così facendo, si pensa che sia sufficiente ricorrere ad un paio di occhiali. Sfortunatamente non è così: la cataratta non ha nulla a che vedere con i difetti visivi quali miopia, astigmatismo, ipermetropia. Inoltre, oggi non esiste alcuna terapia farmacologica capace di arrestare l’opacizzazione del cristallino.

2 – Il cristallino opacizzato non recupererà mai la trasparenza perduta e può pregiudicare la salute di altre strutture oculari

Più il tempo passa, più il cristallino perde trasparenza, si ispessisce e talvolta arriva anche a sfaldarsi. Un cristallino opacizzato ed ispessito sottopone ad uno stato di stress tutte le strutture oculari, affaticandole e talvolta danneggiandole. Il suo ispessimento porta ad un aumento della pressione intraoculare, mettendo a repentaglio anche la salute del nervo ottico. Per questo motivo, non solo non è possibile evitare l’intervento, ma è anche importante programmarlo non appena si riceve la diagnosi.

3 – Non voglio operarmi perché ho paura: è proprio necessario?

L’intervento di cataratta è oggi una procedura di routine. Basti pensare che si tratta dell’intervento chirurgico più effettuato al mondo! I più timorosi, tuttavia, saranno felici di sapere che esiste una variante particolarmente “gentile” dell’operazione di cataratta. Al posto di bisturi ed altri strumenti taglienti, il protagonista è il laser a femtosecondi, che agisce sulle strutture oculari con una precisione ed una delicatezza mai viste prima in chirurgia. Questa variante dell’intervento ad altissimo apporto tecnologico è eseguita quotidianamente presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, dove opera un team di chirurghi oculisti altamente preparati ed esperti nell’uso delle tecnologie d’avanguardia.

Concludendo, non vi sono dubbi: l’intervento di cataratta è una procedura chirurgica oggi affrontabile con la giusta dose di serenità, nella certezza che i benefici che apporta a tuttotondo sono di gran lunga più vantaggiosi rispetto alla qualità di vita che si prospetta a chi invece sceglie di non operarsi. La cataratta, infatti, se non operata è fra le maggiori cause di cecità al mondo.

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Lenti EDOF e smartphone

La presbiopia è tipica dell’età adulta e porta ad una progressiva difficoltà visiva da vicino. Si verifica quando il cristallino comincia pian piano a perdere la sua naturale elasticità. Di conseguenza, il processo accomodativo (ovvero la messa a fuoco) diviene mano a mano più difficoltoso. Ma attenzione: se la difficoltà visiva tipica dei presbiti è sempre stata quella relativa alla lettura o scrittura su supporto cartaceo, oggi i tempi sono cambiati.

Oggi i tempi sono cambiati: i device elettronici hanno preso il posto di carta e penna

Oggi i protagonisti del nostro quotidiano non sono più solo carta e penna, ma smartphone ed altri device elettronici. Che usiamo per leggere, scrivere, comunicare, orientarci nello spazio, programmare l’agenda settimanale, reperire informazioni e molto altro. Cambiando il tipo di supporto che osserviamo, cambiano anche distanza e tipo di impegno visivo che chiediamo ai nostri occhi. E cambiano, in ultima istanza, anche le soluzioni alla presbiopia. Vediamo allora in che modo, conoscendo più da vicino le lenti EDOF.

Visione su smartphone: che caratteristiche ha?

Nel corso di una visita oculistica specialistica siamo sottoposti anche alla misurazione della vista. Lo specialista verifica quanto e come riusciamo a leggere caratteri o parole sia da vicino, che da lontano. Per quanto riguarda la visione da vicino, l’oculista potrebbe farci leggere un testo ad una distanza di 40 cm circa. E’ la distanza che tipicamente si usa per i supporti cartacei quali libri e giornali. Ma ci avete mai fatto caso? Nessuno di noi terrebbe uno smartphone alla medesima distanza di un libro.

La distanza “standard” per la lettura su supporto cartaceo non è la stessa che usiamo per gli smartphone ed i device elettronici.

Presbiopia di ieri, presbiopia di oggi

Se la presbiopia “di ieri” chiamava in causa pressoché esclusivamente una difficoltà visiva “per vicino”, oggi sembra essere più urgente risolvere le difficoltà visive su distanze che implicano una visione un po’ oltre il vicino, dai 40 ai 50 cm circa. Pensiamo agli smartphone, ai tablet, ma anche al cruscotto dell’auto, per fare qualche esempio.

Le lenti EDOF soddisfano più esigenze visive al contempo

anche quelle per distanze medio-ravvicinate

Le nuove lenti intraoculari EDOF sono concepite per offrire un’ottima capacità visiva a più distanze, in modo omogeneo ed senza alcuni piccoli fastidi che possano dare altre tipologie di lenti. Le EDOF soddisfano diverse esigenze visive a partire da una distanza di 40 cm circa sino all’infinito.

Chi opta per le lenti intraoculari EDOF (pur sapendo che dovrà tenere sottomano un occhialino da lettura per libri e giornali e le distanze molto ravvicinate), riesce a recuperare un grande senso di libertà e dinamismo nel suo quotidiano proprio grazie a questa tipologia specifica di lente: salire in automobile, consultare il cruscotto, spostarsi anche in condizioni di poca luminosità consultando il navigatore, inviare messaggi o email tramite smartphone o tablet, tornano ad essere azioni facili, automatiche e veloci.

Se prima dei 50 anni circa si tende a prediligere l’uso di strumenti laser per la correzione dei difetti visivi (inclusa la presbiopia), ai pazienti in età adulta e matura si consigliano invece le lenti intraoculari sopra descritte. Oltre a correggere efficacemente le carenze visive, le lenti intraoculari sono l’ideale per prevenire, evitare ed eventualmente curare anche la cataratta.

Vuoi saperne di più?

L’intervento per l’impianto di queste lenti intraoculari è indolore e di breve durata. Se vuoi conoscere meglio le caratteristiche dell’intervento e verificare la tua idoneità, siamo a tua disposizione. Prenota oggi stesso una visita oculistica specialistica. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Cataratta refrattiva in tempi brevi

cataratta refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Cataratta refrattiva in tempi brevi, come fare? Ti è stata diagnosticata la cataratta e hai sentito dire che c’è la possibilità di sfruttare l’intervento per correggere anche i difetti visivi. Un’opportunità per chi è vincolato all’uso degli occhiali da molti anni. Ma in cosa consiste l’intervento? Quali (e quanti) difetti visivi è possibile correggere? E soprattutto, la lista d’attesa sarà molto lunga? Rispondiamo assieme ad alcuni quesiti sul tema.

Cosa si intende per cataratta refrattiva

Con il termine di cataratta refrattiva si intende un intervento di cataratta durante il quale è possibile anche eseguire la correzione permanente dei difetti visivi. Il termine “refrattiva” si applica difatti ad una branca della chirurgia oftalmica che si occupa di ripristinare la capacità visiva del paziente senza che questi debba più ricorrere all’uso di occhiali da vista o lenti a contatto, o comunque a ridurne molto la necessità. Tra le varie tecniche figura anche la sostituzione del cristallino con una lente intraoculare.

Intervento di cataratta refrattiva presso il Centro Ambrosiano Oftalmico

una vera e propria opportunità per recuperare un’ottima capacità visiva

Nella maggioranza delle strutture sanitarie quanto sopra descritto è possibile ma con qualche limite. Accade spesso, infatti, che il cristallino artificiale possa essere dotato di un potere diottrico, ma sia meno performante di quanto ci si possa aspettare. E che – per esempio – si faccia ritorno a casa con una lente intraoculare monofocale che, se risolve efficacemente le difficoltà visive da lontano, ci lascia tuttavia in balia degli occhiali da lettura per vicino. Al contrario, nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico oggi è possibile ricevere una lente intraoculare altamente performante a più distanze.

Perché prima si opera è meglio è?

Abbiamo affermato che l’intervento di cataratta deve essere possibilmente eseguito non appena si riceve la diagnosi. Le ragioni sono diverse. La cataratta è una patologia che progredisce e peggiora con l’andare del tempo, compromettendo la capacità visiva di chi ne è affetto. Rimandare di molti mesi l’intervento significa andare incontro ad una serie di difficoltà non solo visive, ma anche motorie e di indole pratica. La cataratta può compromettere l’autonomia di chi ne è affetto accelerando il processo di invecchiamento motorio e cognitivo ed esponendo al rischio di incidenti domestici così come stradali. Ancora, un cristallino fortemente opacizzato tende ad ispessirsi, esponendo l’intera struttura oculare ad un aumento di pressione, con il rischio di innescare danni permanenti anche al nervo ottico.

“Quanto prima” dev’essere dunque la parola d’ordine. Tuttavia, non sempre le liste d’attesa giocano a nostro favore. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, il tempo che intercorre tra la diagnosi e l’intervento è particolarmente breve. Un’attenzione in più verso il paziente che desidera risolvere la sua patologia e tornare a vedere bene quanto prima.

Due vantaggi

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico il paziente affetto da cataratta potrà trovare:

  1. Diverse tipologie di lenti intraoculari per la correzione di più difetti visivi al contempo, altamente performanti e soprattutto personalizzabili sulla base delle proprie esigenze visive e di vita quotidiana
  2. Operazione eseguita in tempi brevi

Ma non solo. Chi ha timore di bisturi e strumenti taglienti e non si sente particolarmente a proprio agio sul lettino operatorio sarà felice di sapere che grazie al laser a femtosecondi oggi l’intervento di cataratta refrattiva è particolarmente “gentile” e meno traumatico per le strutture oculari. Questo si traduce in un minor stress emotivo per il paziente, ma anche in un recupero post operatorio più rapido.

Vuoi saperne di più?

Se vuoi conoscere più da vicino le caratteristiche dell’intervento di cataratta refrattiva presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, chiamaci oggi stesso e fissa il tuo appuntamento. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi allo dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

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Lenti EDOF, per chi sono indicate

lenti EDOF - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Lenti EDOF, lenti intraoculari, lenti fachiche….il panorama delle lentine per la correzione permanente dei difetti visivi è molto ampio. Una varietà che si riflette, com’è naturale, anche nei termini e negli acronimi che le indicano. Finendo per creare un po’ di confusione tra i non addetti ai lavori. Approfondiamo oggi il tema delle lenti EDOF, minuscole lenti intraoculari, altamente performanti e molto interessanti per chi abbia la necessità o il desiderio di tornare a vedere in maniera eccellente a più distanze.

Lenti intraoculari, la piccola grande rivoluzione dei nostri tempi

La chirurgia oftalmica ha cominciato ad interessarsi della correzione dei difetti visivi già sul finire del Novecento. E da allora i progressi in ambito medico e tecnico si sono accavallati e susseguiti proponendo una gamma di soluzioni sempre meno invasive e sempre più risolutive. Sino ad arrivare, al giorno d’oggi, alla messa a punto di minuscole lentine intraoculari davvero altamente performanti. Tra queste menzioniamo appunto le lenti EDOF.

Dalla patologia all’opportunità di correzione dei difetti visivi

Con le lenti EDOF addio cataratta e recupero visivo a tuttotondo

Come sappiamo, l’intervento di cataratta è tra più praticati al mondo. Sono finiti i tempi in cui la terza età si accompagnava a gravi disabilità visive causate dalla cataratta. Oggi, al contrario, l’intervento di cataratta è l’occasione per recuperare una capacità visiva spesso migliore di quella avuta precedentemente. In che modo? Con le lenti intraoculari.

Si tratta di piccolissime lenti altamente biocompatibili e particolarmente personalizzabili, che si vanno a sostituire al cristallino affetto da cataratta. Oltre ad essere perfettamente trasparenti e non destinate ad opacizzazione, queste piccole lenti sono dotate del potere diottrico necessario al paziente. In che modo? Perché sono personalizzabili. Ogni paziente può scegliere la lente intraoculare che meglio si addice alle sue esigenze visive, pratiche e quotidiane.

Che vantaggi offrono le lenti EDOF?

Le lenti EDOF appartengono al panorama delle lenti intraoculari offrendo, come il loro stesso nome suggerisce, una profondità di fuoco continua (Extended Depth Of Focus). Questo significa che siamo ben lontani da una semplice lente monofocale. La lente EDOF è una lente progettata per offrire una gamma vastissima e continua di punti di messa a fuoco che si susseguono da una distanza minima di 40 cm circa sino all’infinito. Ed a tutte queste distanze, la lente è altamente performante ed offre una visione nitida, ben definita e molto precisa. Non solo: le lenti EDOF si comportano molto bene anche in condizioni di scarsa luminosità, e sono perfettamente tollerate.

Le lenti intraoculari EDOF sono perfette, in breve, per chi conduce una vita dinamica, vivace ed autonoma, è spesso alla guida, usa quotidianamente i device elettronici e si sposta frequentemente anche la sera o in condizioni di poca luminosità. In questo senso, e se impiantate nel contesto dell’intervento di cataratta, le lenti intraoculari EDOF si pongono, giorno dopo giorno, come un vero e proprio alleato nel preservare dinamismo, indipendenza, ottimismo, voglia di intraprendere nuove attività e di sentirsi giovani nel corpo così come nello spirito.

Vuoi saperne di più?

Scopri di più sulle lenti EDOF prenotando oggi stesso la tua visita oculistica specialistica. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Intervento di cataratta tra verità e falsi miti

intervento di caratatta - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’intervento di cataratta è una procedura chirurgica della quale si sente spesso parlare. E nonostante sia tra le più eseguite al mondo, non è poi così conosciuta tra i non addetti ai lavori. Di fatto, non a tutti è chiaro che cos’è la cataratta né in cosa consiste l’operazione di cataratta. Cerchiamo allora di comprenderlo meglio con l’aiuto del Dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, nonché uno dei massimi esperti al mondo sul tema. Che ci aiuterà anche a sfatare qualche falso mito e qualche convinzione errata.

Dottor Buratto, cosa significa cataratta?

Per comprendere cos’è la cataratta bisogna dapprima conoscere, seppure a grandi linee, l’anatomia dell’occhio. All’interno del nostro occhio c’è una minuscola lentina chiamata cristallino, che ha il compito di accogliere i raggi luminosi che penetrano attraverso la pupilla e di convogliarli verso la retina. Le condizioni che ne determinano l’assoluta e perfetta efficienza sono due:

  • perfetta trasparenza
  • elasticità e flessibilità

Con l’andare del tempo e per cause del tutto naturali legate all’invecchiamento cellulare ed all’ossidazione dei tessuti, il cristallino perde queste due caratteristiche rendendo sempre più difficoltosa la funzione visiva. Il termine cataratta si usa per determinare l’opacizzazione del cristallino, un processo che dà al paziente la sensazione che un velo si interponga tra i suoi occhi ed il mondo circostante.

In cosa consiste l’intervento di cataratta? E’ doloroso? Si usano bisturi o altri strumenti taglienti?

L’intervento di cataratta ha l’obiettivo di sostituire il cristallino opacizzato (e molte volte anche ispessito) con uno nuovo, perfettamente trasparente, efficiente e durevole nel tempo. In questo modo la visione tornerà ad essere efficiente, nitida e definita.

Molti pazienti sono spaventati all’idea di sottoporsi ad un intervento di chirurgia oftalmica. Tuttavia, l’intervento di cataratta non è per nulla doloroso e dura pochi minuti. Per eseguirlo senza timore e senza dolore è sufficiente qualche goccia di un collirio anestetico.

Presso i Centri d’Eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, inoltre, l’operazione di cataratta è eseguibile in una particolare variante che ci piace definire “gentile”: zero lame, niente bisturi, nessun punto di sutura ed una convalescenza breve e indolore.

Chi non desidera ricorrere all’intervento può assumere dei farmaci per curare la la cataratta? La patologia può migliorare naturalmente?

Siamo di fronte ad un falso mito. L’unico modo per curare la cataratta è l’intervento. Al momento non esiste alcun farmaco o collirio in grado di arrestare l’opacizzazione del cristallino, un processo che, come detto, è irreversibile. Inoltre non conviene attendere troppo tempo prima di intervenire dopo la diagnosi. Poiché è impossibile che la cataratta rallenti la sua progressione o addirittura migliori, prima si interviene e meglio è.

Conviene sapere che una cataratta ad uno stadio avanzato esercita numerose conseguenze negative su chi ne è affetto. Conseguenze che si ripercuotono sulla salute globale degli occhi, ma anche sullo stato emotivo. Un cristallino ispessito può mettere sotto pressione le strutture oculari, aumentando la pressione intraoculare e innescando uno stato di sofferenza generale dell’intero apparato visivo. Inoltre, non vedere bene porta ad una progressiva perdita di indipendenza ed autonomia, tristezza, ansia, depressione. Insomma, accelera anche l’invecchiamento sul fronte cognitivo.

Per saperne di più…

Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191. Saremo lieti di darvi ulteriori delucidazioni in merito all’intervento di cataratta.

Lenti per cataratta: quali sono le migliori?

Lenti per cataratta, quali sono? I primissimi interventi di cataratta avevano l’obiettivo di rimuovere il cristallino opacizzato per risolvere le difficoltà visive connesse alla patologia. Ma non davano alcun valore aggiunto in termini di quantità visiva. Ma da allora – erano più o meno gli anni Cinquanta del novecento – la chirurgia oftalmica ha fatto davvero passi da gigante. Non solo oggi l’intervento di cataratta è l’occasione per ricevere una lente intraoculare con un buon potere diottrico, ma anche per scegliere quella che meglio si adatta alle proprie esigenze visive.

Cosa si intende per lenti per cataratta e che tipo di beneficio apportano

Con lenti per cataratta intendiamo le lenti intraoculari o cristallini artificiali. Sono piccolissime lentine, altamente biocompatibili. Sono collocate all’interno dell’occhio al posto del cristallino e durano tutta la vita.

Il loro scopo, per come sono concepite e progettate oggi, è duplice:

  1. risolvere le difficoltà visive connesse all’opacizzazione del cristallino, restituendo una visione nitida e dai contorni ben definiti
  2. correggere le difficoltà visive del paziente eliminando i difetti visivi di qualunque tipo

Eccellenti benefici in ambito visivo

I benefici che oggi l’intervento di cataratta ci consente di ottenere nell’arco di una seduta chirurgica indolore e di pochi minuti si hanno sia sul piano qualitativo che quantitativo. La visione è precisa in accordo con le proprie necessità di correzione, i colori vividi ed intensi, i contorni delle cose sono definiti.

Quanti tipi di cristallini artificiali esistono?

Il mercato propone diverse lenti per cataratta:

  • lenti intraoculari monofocali: sono le più diffuse, quelle che correggono un solo difetto visivo. Sono proposte d’abitudine in tutti i centri sanitari come risposta più immediata all’esigenza di curare la cataratta. Non sono tuttavia ideali per chi desidera eliminare l’uso degli occhiali da vista (si pensi ad un paziente che ha qualche difficoltà visiva a più distanze);
  • lenti intraoculari multifocali: disponibili nei centri d’eccellenza, consentono di correggere le proprie difficoltà visive a più distanze, anche particolarmente ravvicinate;
  • lenti intraoculari EDOF: anche queste lenti per cataratta sono disponibili solo in pochi centri d’eccellenza sul territorio. Offrono il vantaggio di restituire una straordinaria qualità visiva da una distanza di 40 cm circa sino all’infinito.

Quali lenti per cataratta scegliere?

La storia della chirurgia oftalmica e dei dispositivi intraoculari ha visto l’avvicendamento di una serie di metodologie e di tecnologie sempre più interessanti, applicabili ad una sempre più vasta gamma di pazienti. I materiali sono divenuti via via più sofisticati, altamente compatibili e versatili. Alla luce di questa affermazione appare chiaro che il paziente che oggi si trovi nella condizione di dover affrontare un intervento di cataratta e che si rivolga ad un centro sanitario d’eccellenza, potrà di fatto costruire un intervento di cataratta su misura.

Oltre a correggere la cataratta, insieme al chirurgo il paziente potrà scegliere la lente intraoculare più adatta alle sue esigenze sulla base di due fattori fondamentali:

  1. le sue carenze visive, ovvero quali e quanti difetti sono presenti
  2. le necessità pratiche di vita quotidiana: praticare sport dinamici, avere una vita sociale intensa, avere l’esigenza di fare a meno degli occhiali per motivi estetici o di tollerabilità ecc…

Trovare la giusta lente intraoculare è fondamentale per migliorare la propria qualità di vita

La scelta si compie sempre in accordo con lo specialista

Nel complesso, l’operazione di cataratta con la giusta lente intraoculare offre al paziente la possibilità di migliorare notevolmente non solo il suo benessere visivo, ma più in generale la sua qualità di vita.

La scelta delle lenti per cataratta va fatta sempre in accordo con il chirurgo che eseguirà l’intervento. Si dovranno tenere in considerazione diversi fattori, sia relativamente alle difficoltà visive in atto, sia con riferimento alle abitudini ed alle aspettative del paziente. Una visita oculistica specialistica per cataratta è il primo passo da compiere per reperire le informazioni necessarie e per conoscere più da vicino sia il chirurgo stesso, sia la struttura sanitaria prescelta.

Vuoi saperne di più?

Chiama il Centro Ambrosiano Oftalmico: il centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Operazione di cataratta ambulatoriale, cos’è

Cosa si intende per operazione di cataratta ambulatoriale? Si può fare in sala operatoria? Quante tipologie di intervento esistono? La convalescenza è particolarmente lunga? Le domande di chi ha ricevuto una diagnosi di cataratta sono molte. Cogliamo dunque l’occasione per spiegare meglio come si cura la cataratta e cosa aspettarsi il giorno dell’intervento.

Cos’è la cataratta?

La cataratta è la progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. Il cristallino è una minuscola lentina situata all’interno del nostro occhio, che accoglie i raggi luminosi provenienti dall’esterno e li convoglia sulla retina. Il suo ruolo è cruciale per la funzione visiva. Con l’andare del tempo, per cause del tutto naturali legate all’invecchiamento dei tessuti, il cristallino perde trasparenza. Proprio come potrebbe accadere, per fare un esempio, al vetro di una vecchia finestra. Quando ciò accade, la vista comincia a farsi sempre più incerta e difficoltosa. Allora, diventa necessario ricorrere ad un piccolo intervento per rimuovere il cristallino naturale opacizzato e sostituirlo con uno artificiale, perfettamente trasparente. Ma proseguiamo nel nostro approfondimento sull’operazione di cataratta ambulatoriale.

In cosa consiste l’operazione di cataratta ambulatoriale

L’intervento di cataratta è un’operazione molto delicata che richiede esperienza, perizia e grande competenza. Tuttavia, può essere eseguito in regime ambulatoriale: ecco perché si sente spesso parlare di operazione di cataratta ambulatoriale. L’operazione si esegue al termine di un percorso diagnostico durante il quale il paziente è visitato e sottoposto ad una serie di esami preoperatori molto accurati. La procedura è affrontabile anche in età particolarmente avanzata senza timore, ma sarebbe meglio non attendere ed intervenire alla prima diagnosi. Poiché restituisce una capacità visiva ottimale, chi vi si sottopone ha spesso la sensazione di vivere una sorta di ringiovanimento inaspettato.

Intervento di cataratta al Centro Ambrosiano Oftalmico: in una vera e propria sala operatoria dedicata

Anche se comunemente si sente parlare di operazione di cataratta ambulatoriale, in CAMO il paziente trova qualcosa di più di un ambulatorio accogliente. Presso le nostre strutture disponiamo infatti di una vera e propria sala operatoria dedicata: uno spazio concepito appositamente per offrire al paziente il massimo comfort e la massima sicurezza, in un contesto di tecnologia d’avanguardia e igiene assoluta.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, il paziente è accolto sin dalla fase preoperatoria da un team di medici e ortottisti altamente qualificati. L’intera procedura ha una durata di una mezz’ora al massimo ed è del tutto indolore. L’anestesia, somministrata con poche gocce di collirio, è sufficiente per affrontare l’intervento in totale serenità, ed in qualunque momento il paziente non è mai lasciato solo.

Cosa succede dopo l’intervento

Nei giorni successivi all’intervento è sufficiente seguire le indicazioni terapeutiche ricevute al momento della dimissione evitando, tra le altre cose, di strofinare o bagnare gli occhi, di usare make up o fragranze o fare sforzi eccessivi. Infine, in poco tempo è possibile cominciare ad apprezzare il recupero visivo ottenuto e tornare del tutto alle proprie abitudini.

Intervento di cataratta ambulatoriale: è così semplice?

Abbiamo descritto l’operazione di cataratta ambulatoriale come una procedura indolore, di breve durata, non troppo invasiva, e dal recupero post operatorio veloce. E’ tuttavia importante precisare che, come già accennato sopra, la procedura assume tali contorni se eseguita da mani esperte ed in un contesto sanitario di altissimo profilo.

Alcuni vantaggi al Centro Ambrosiano Oftalmico

Oltre ai vantaggi sopra descritti, presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento di cataratta riserva davvero una serie di vantaggi:

  1. La possibilità di usufruire di tecnologie di ultima generazione non sempre disponibili altrove sul territorio: tra queste citiamo il laser a femtosecondi, usato in CAMO per sostituire il bisturi. Questo si traduce in un minore stress per i tessuti oculari, un migliore e più veloce recupero visivo, l’assenza di punti di sutura, ma anche una maggior programmabilità dell’intervento, che in questo modo è eseguito con una precisione mai vista prima
  2. La possibilità di ricevere, al posto di una comune cristallino monofocale, una lente intraoculare di ultima generazione. Oggi il panorama delle lenti intraoculari è vastissimo: le moderne IOL sono altamente personalizzabili e consentono di correggere più difetti visivi, regalando una capacità visiva migliore anche a più distanze contemporaneamente. Così come accade per il laser a femtosecondi, anche queste lenti non sono reperibili ovunque sul territorio.
  3. Infine, come già accennato, l’opportunità di usufruire di una sala operatoria dedicata e modernamente attrezzata.

Vuoi saperne di più?

Vuoi conoscere più da vicino caratteristiche e potenzialità dell’operazione di cataratta presso il Centro Ambrosiano Oftalmico? Chiamaci oggi stesso: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.