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Miopia, 5 curiosità da scoprire

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo e quello di cui forse si parla di più. Ciò che è noto a tutti è che chi ne soffre vede bene da vicino e non così bene da lontano. La visione da lontano si fa mano a mano più sfocata e imprecisa, costringendo inevitabilmente all’uso degli occhiali da vista. C’è qualcosa che invece non sappiamo della miopia? Scopriamolo insieme in questo breve articolo dedicato a 5 curiosità tutte da scoprire sul difetto visivo più comune e diffuso a livello globale.

1 – Il ruolo della genetica nella miopia

L’ambiente e gli stili di vita possono essere fattori fortemente predisponenti l’esordio della miopia. Tuttavia, anche la genetica sembra avere il suo peso. Secondo quanto riportato da alcune ricerche scientifiche, chi ha entrambi i genitori miopi è maggiormente predisposto a sviluppare a sua volta il difetto visivo.

2 – Miopia e istruzione: quale correlazione?

Esiste una correlazione tra la miopia e il livello di istruzione. La scienza conferma che livelli di istruzione superiori corrispondono ad una maggiore incidenza del difetto visivo. Un dato che trova spiegazione nel fatto che il tempo trascorso sui libri o nella lettura a video porta le strutture oculari ad abituarsi maggiormente alla visione da vicino a discapito di quella da lontano.

3 – Attività all’aperto e luce solare

La terza curiosità fa da contrappunto alla precedente: poiché trascorrere molte ore impegnati nella visione da vicino può predisporre allo sviluppo del difetto visivo, si consiglia di svolgere anche qualche attività all’aperto. In primo luogo per abituare gli occhi a guardare oggetti posti in lontananza; in secondo luogo perché è provato scientificamente che la luce solare promuove la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore con effetto protettivo sulla retina e capace di inibire la progressione del difetto visivo.

4 – Miopia lieve/media e forte: due facce della stessa medaglia

Occorre distinguere tra miopia lieve/media e forte. Se la prima è un difetto visivo con tutte le insidie condivise con gli altri difetti visivi, la seconda è invece da considerarsi una vera e propria patologia. La miopia forte può mettere a repentaglio la salute e il benessere di tutte le strutture visive (come la retina e il nervo ottico), e non si esaurisce nella sola manifestazione delle difficoltà visive. In tal caso intervenire non è più un’opzione, ma una necessità.

5 – La miopia si può correggere in modo permanente

Oggi la miopia di qualunque entità è correggibile in modo permanente. Molto interessanti – specie per chi non è idoneo alla correzione dei difetti visivi con strumenti laser – sono le lenti fachiche. Si tratta di minuscole lentine realizzate in materiali altamente biocompatibili, che si collocano subito dietro l’iride tramite un breve intervento mini invasivo. Queste lenti hanno il vantaggio di riuscire a correggere anche la miopia forte, regalando una totale indipendenza dagli occhiali da vista. E non solo: sono dotate di filtro UV.

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Intervento laser per correggere i difetti visivi: per chi è indicato?

L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi esercita, oggi, un notevole appeal su una gamma sempre più vasta di persone. Curiosità ed attrattiva che sono strettamente legate all’idea di poter fare a meno degli occhiali da vista, nonostante il mercato delle montature griffate sia sempre più ricco di soluzioni esteticamente gradevoli. E allora, la domanda sorge spontanea: questo tipo di intervento sarà indicato anche per me? Quali difetti visivi è possibile correggere? Di che entità? E soprattutto, i risultati sono permanenti? Approfittiamo oggi di questo breve articolo per dare qualche indicazione di massima sul tema dell’idoneità all’intervento laser per la correzione dei difetti visivi.

Intervento laser per la correzione dei difetti visivi: cos’è?

Con l’espressione generica di “intervento laser” si intendono solitamente una serie di tecniche differenti usate oggi in chirurgia oftalmica per correggere i difetti visivi in modo permanente e restituire al paziente una capacità visiva ottimale. Le più note ed utilizzate prendono il nome di fotocheratectomia refrattiva (o più semplicemente PRK) e LASIK (della quale esiste anche una versione più avanzata, detta FemtoLASIK).

Ciò che queste tecniche hanno in comune:

  • l’impiego di strumenti laser particolarmente sofisticati (in primis il laser ad eccimeri, ma nei centri d’eccellenza come CAMO anche il laser a femtosecondi)
  • breve durata
  • la somministrazione di un’anestesia locale, solitamente sotto forma di collirio
  • la pressoché totale assenza di controindicazioni sul fronte medico
  • e il fatto che si tratta di interventi eseguiti esclusivamente sulla cornea (ovvero la porzione anteriore dell’occhio)

Ciò che invece distingue le varie tecniche può essere:

  • l’uso o meno di strumenti taglienti in abbinamento agli strumenti laser (oggi gli strumenti taglienti si possono evitare grazie al laser a femtosecondi)
  • i tempi di recupero post operatorio, che possono essere più o meno rapidi a seconda della tecnica prescelta
  • l’abbinamento, in taluni casi, di più strumenti laser assieme (laser ad eccimeri + laser a femtosecondi), per eseguire le varie fasi dell’intervento in modo più gentile, ma anche più preciso e programmabile

Al netto delle peculiarità e delle differenze tra le varie tecniche, ciò che ci interessa sapere è che l’intervento laser per la correzione dei difetti visivi è una seduta chirurgica minimamente invasiva, della durata di pochi minuti e totalmente indolore, durante la quale si plasma e modella la cornea in modo da ripristinare il punto di fuoco nella posizione corretta e al fine di eliminare i difetti visivi. Non è necessario alcun ricovero e, al termine dell’intervento, il paziente fa ritorno presso la sua abitazione. Vediamo ora per chi è indicato l’intervento.

Quali sono i parametri per stabilire l’idoneità all’intervento?

L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi non ha controindicazioni. Può accedervi praticamente chiunque – salvo rare eccezioni che ci accingiamo ad elencare.

In generale, non possono accedere all’intervento laser

  • donne in gravidanza o in allattamento, perché si tratta di condizioni particolari capaci di alterare temporaneamente la capacità visiva. In tal caso, lo specialista suggerirà alla paziente di rimandare di qualche tempo la valutazione circa la fattibilità dell’intervento laser
  • persone affette da patologie sistemiche, da patologie autoimmuni o che interessano i tessuti connettivi (come l’artrite, per fare solo un esempio)
  • chi ha una cornea disomogenea o troppo sottile
  • chi ha difetti visivi molto elevati (come una miopia forte, per esempio, ma in tal caso vi sono altre soluzioni interessanti e ugualmente risolutive)
  • pazienti di età inferiore ai 20 anni o comunque con un difetto visivo non ancora stabile

E’ idoneo all’intervento laser per la correzione dei difetti visivi

  1. chi è affetto da uno o più difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) purché stabili e di entità da lieve a media
  2. chi non è più in età evolutiva
  3. chi ha una cornea sufficientemente spessa ed omogenea

In breve, se la cornea non presenta particolari disomogeneità nella struttura o nello spessore e se le carenze visive non sono troppo marcate e hanno raggiunto una loro stabilità, con buona probabilità lo specialista darà il via libera all’intervento. Ricordiamo, tuttavia, che spetta solo ed esclusivamente all’oculista confermare o meno l’idoneità all’intervento. E sarà sempre l’oculista, al termine della visita specialistica, a dare indicazione in merito alla tecnica più indicata per ciascun paziente.

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Soffri di uno o più difetti visivi di entità lieve o media e desideri fare a meno degli occhiali? Un intervento laser per la correzione dei difetti visivi potrebbe essere una buona soluzione. Prenota una visita specialistica per valutare la tua idoneità alla chirurgia laser. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Cataratta refrattiva in tempi brevi

cataratta refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Cataratta refrattiva in tempi brevi, come fare? Ti è stata diagnosticata la cataratta e hai sentito dire che c’è la possibilità di sfruttare l’intervento per correggere anche i difetti visivi. Un’opportunità per chi è vincolato all’uso degli occhiali da molti anni. Ma in cosa consiste l’intervento? Quali (e quanti) difetti visivi è possibile correggere? E soprattutto, la lista d’attesa sarà molto lunga? Rispondiamo assieme ad alcuni quesiti sul tema.

Cosa si intende per cataratta refrattiva

Con il termine di cataratta refrattiva si intende un intervento di cataratta durante il quale è possibile anche eseguire la correzione permanente dei difetti visivi. Il termine “refrattiva” si applica difatti ad una branca della chirurgia oftalmica che si occupa di ripristinare la capacità visiva del paziente senza che questi debba più ricorrere all’uso di occhiali da vista o lenti a contatto, o comunque a ridurne molto la necessità. Tra le varie tecniche figura anche la sostituzione del cristallino con una lente intraoculare.

Intervento di cataratta refrattiva presso il Centro Ambrosiano Oftalmico

una vera e propria opportunità per recuperare un’ottima capacità visiva

Nella maggioranza delle strutture sanitarie quanto sopra descritto è possibile ma con qualche limite. Accade spesso, infatti, che il cristallino artificiale possa essere dotato di un potere diottrico, ma sia meno performante di quanto ci si possa aspettare. E che – per esempio – si faccia ritorno a casa con una lente intraoculare monofocale che, se risolve efficacemente le difficoltà visive da lontano, ci lascia tuttavia in balia degli occhiali da lettura per vicino. Al contrario, nei centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico oggi è possibile ricevere una lente intraoculare altamente performante a più distanze.

Perché prima si opera è meglio è?

Abbiamo affermato che l’intervento di cataratta deve essere possibilmente eseguito non appena si riceve la diagnosi. Le ragioni sono diverse. La cataratta è una patologia che progredisce e peggiora con l’andare del tempo, compromettendo la capacità visiva di chi ne è affetto. Rimandare di molti mesi l’intervento significa andare incontro ad una serie di difficoltà non solo visive, ma anche motorie e di indole pratica. La cataratta può compromettere l’autonomia di chi ne è affetto accelerando il processo di invecchiamento motorio e cognitivo ed esponendo al rischio di incidenti domestici così come stradali. Ancora, un cristallino fortemente opacizzato tende ad ispessirsi, esponendo l’intera struttura oculare ad un aumento di pressione, con il rischio di innescare danni permanenti anche al nervo ottico.

“Quanto prima” dev’essere dunque la parola d’ordine. Tuttavia, non sempre le liste d’attesa giocano a nostro favore. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, il tempo che intercorre tra la diagnosi e l’intervento è particolarmente breve. Un’attenzione in più verso il paziente che desidera risolvere la sua patologia e tornare a vedere bene quanto prima.

Due vantaggi

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico il paziente affetto da cataratta potrà trovare:

  1. Diverse tipologie di lenti intraoculari per la correzione di più difetti visivi al contempo, altamente performanti e soprattutto personalizzabili sulla base delle proprie esigenze visive e di vita quotidiana
  2. Operazione eseguita in tempi brevi

Ma non solo. Chi ha timore di bisturi e strumenti taglienti e non si sente particolarmente a proprio agio sul lettino operatorio sarà felice di sapere che grazie al laser a femtosecondi oggi l’intervento di cataratta refrattiva è particolarmente “gentile” e meno traumatico per le strutture oculari. Questo si traduce in un minor stress emotivo per il paziente, ma anche in un recupero post operatorio più rapido.

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Se vuoi conoscere più da vicino le caratteristiche dell’intervento di cataratta refrattiva presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, chiamaci oggi stesso e fissa il tuo appuntamento. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi allo dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

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Laser per miopia: a chi è consigliato?

Intervento laser per miopia: a chi è consigliato? Questo argomento interessa molti dei nostri visitatori, che spesso ci scrivono per avere qualche informazione in più sul tema. Ma cominciamo dal principio. Tutti i difetti visivi di lieve e media entità si possono correggere con il laser. Anche la miopia, il difetto visivo più diffuso al mondo. Ed è anche quello che, forse un po’ più degli altri, rende chi ne soffre fortemente dipendente dall’uso degli occhiali. Ma a chi è consigliato realmente correggere la miopia con il laser? Quanto deve essere marcato il difetto visivo per essere operabile? Chi è considerato idoneo all’intervento, e chi invece no?

Due parole sulla miopia

La miopia è un difetto visivo ad ampia diffusione che porta con sé una difficoltà visiva rispetto agli oggetti posti in lontananza. La parola miopia deriva dal greco myo, “chiudere”. Un’etimologia che fa riferimento all’abitudine tipica del miope di strizzare gli occhi per cercare di vedere meglio e di mettere a fuoco le immagini più lontane. Al contrario, la visione da vicino del miope può essere buona.

Esistono diversi tipi di miopia, sia con riferimento alla sua entità, sia con riferimento alla tipologia di miopia. Per quanto riguarda l’entità della miopia, questa può essere lieve, media o elevata. Per ciò che concerne i tipi di miopia, questa può essere congenita, oppure presentarsi in età evolutiva e progredire mano a mano che il tempo avanza, sino ad arrivare a stabilizzarsi (questa seconda tipologia è la maggiormente comune). Ma vediamo subito quando e a chi è applicabile l’intervento laser per miopia.

Laser per miopia: di che si tratta?

Gli interventi di correzione laser devono essere affrontati con il giusto mix di serenità e di consapevolezza, sotto la guida di uno specialista. Non è pensabile di sottoporsi ad un intervento laser a cuor leggero, senza affrontare un percorso diagnostico composto da esami ben precisi e da colloqui approfonditi con il chirurgo che eseguirà l’intervento. E’ anche vero, tuttavia, che nella chirurgia refrattiva:

  • non si incontrano bisturi o altri strumenti taglienti (per lo meno questo è quanto accade nei centri d’eccellenza, come avremo modo di spiegare più avanti nel corso di questo articolo)
  • la durata della seduta chirurgica è piuttosto breve
  • è possibile far ritorno presso la propria abitazione già al termine della procedura

Gli strumenti laser consentono oggi di correggere efficacemente e in modo permanente la miopia da lieve a media. Le tecniche maggiormente usate prendono il nome di PRK e di FemtoLASIK.

Laser per miopia con tecnica PRK (Fotocheratotomia refrattiva)

La PRK si esegue con il laser ad eccimeri, che lavora per ablazione sulla parte più superficiale della cornea. Si immagini la cornea come se fosse la parte più superficiale di una cipolla. Vi si incontreranno diversi strati o lembi sovrapposti. Modellando la cornea nella sua porzione più superficiale con l’aiuto del laser, se ne modifica e corregge la curvatura. L’obiettivo è consentire ai raggi luminosi di penetrare nell’occhio andando a cadere perfettamente sulla retina. L’intervento è di breve durata e totalmente indolore: al paziente si somministrano infatti delle gocce di anestetico topico, perfettamente sufficiente per affrontare la seduta chirurgica in serenità. Dopo l’intervento si esegue una medicazione ed è possibile far ritorno presso la propria abitazione.

Laser per miopia con tecnica FemtoLASIK

La tecnica FemtoLASIK si esegue con due strumenti laser, laser ad eccimeri e laser a femtosecondi. In questo caso si interviene su una porzione leggermente più profonda della cornea. Ma il principio è lo stesso. Dopo aver aperto una sorta di finestrella (detta flap) sulla superficie corneale con l’ausilio del laser a femtosecondi (che si sostituisce in modo particolarmente gentile ad altri strumenti taglienti), si esegue l’ablazione con il laser ad eccimeri. Al termine della procedura, il flap è ricollocata in sede e non è necessario applicare bendaggi o punti di sutura.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento con tecnica LASIK è eseguito con l’ausilio di un laser di ultima generazione, il laser a femtosecondi, che si sostituisce all’uso del bisturi. Il laser a femtosecondi apporta precisione, programmabilità e notevole sicurezza all’intera procedura. Si tratta di uno strumento laser ad altissimo apporto tecnologico, che deve necessariamente essere usato da mani esperte e competenti. In CAMO, oltre agli strumenti diagnostici e chirurgici di ultima generazione, è anche a tua disposizione un team di specialisti tra i più preparati ed esperti nel campo della chirurgia refrattiva.

Altrove è più comune trovare la tecnica LASIK senza laser a femtosecondi. In tal caso, l’apertura della flap è eseguita manualmente con un bisturi. Il taglio con lame è più traumatico per i tessuti oculari e meno preciso, oltre a causare una dilatazione dei tempi di guarigione post operatoria.

Laser per miopia, per chi è indicato?

Vediamo ora chi può sottoporsi agli interventi di chirurgia refrattiva sopra descritti. Il laser per miopia è indicato:

  • quando le caratteristiche della cornea lo consentono
  • se non si è affetti da particolari patologie oculari
  • se non si è affetti da patologie sistemiche importanti, come per esempio il diabete
  • quando il difetto visivo è stabile, cioè nell’ultimo anno ha cessato la sua progressione (questo avviene solitamente intorno ai 20 anni)
  • da rimandare invece se si è in gravidanza o allattamento, condizioni che possono modificare temporaneamente la capacità visiva della paziente

Menzioniamo infine tutte le ragioni che non sono di indole medica per le quali si consiglia l’intervento laser per miopia:

  • esigenze lavorative: per chi guida a lungo, o svolge una mansione lavorativa che richiede una buona capacità visiva da lontano
  • desiderio personale di indipendenza dagli occhiali
  • se si pratica molto sport

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Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva e di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Il nostro centralino è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Ipermetropia e presbiopia: differenze e similitudini

ipermetropia e presbiopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Ipermetropia e presbiopia sono due difetti visivi molto comuni, con alcune caratteristiche simili ma anche peculiarità ben distinte. Il paziente affetto da entrambi i disturbi si trova spesso a dover usare due occhiali da vista oppure un occhiale multifocale. Se la prima opzione può essere scomoda, la seconda invece può rivelarsi fastidiosa e stancante soprattutto per chi deve indossare gli occhiali per molte ore al giorno. Non è raro che, per un forte desiderio di libertà ed indipendenza dagli occhiali, si decida di informarsi in merito alla correzione permanente di ipermetropia e presbiopia.

Ipermetropia e presbiopia: conosciamole più da vicino

Ipermetropia

L’ipermetropia è annoverata tra i classici difetti visivi, insieme a miopia e astigmatismo. Si tratta di un difetto che produce una imprecisa messa a fuoco delle immagini sulla retina. Questo accade perché i raggi luminosi non vanno a cadere sulla retina, ma al di là di essa. Ma a quali distanze? In realtà, a tutte. L’ipermetrope vede male sia da vicino che da lontano. In giovane età, l’ipermetrope spesso non si rende nemmeno conto di essere affetto dal difetto visivo. Un po’ perché a volte è di entità leggera, un po’ perché l’occhio riesce a compensare le carenze visive tramite accomodazione. Quando l’ipermetropia peggiora, oppure l’occhio comincia a perdere la sua capacità accomodativa, subentrano una serie di fastidi e di disturbi: difficoltà a mettere a fuoco, stanchezza visiva, cefalee.

La presbiopia

Con la perdita di capacità accomodativa, l’occhio comincia a faticare sempre di più nella visione da vicino. Questo difetto visivo si chiama presbiopia. La presbiopia interessa solamente la visione da vicino. Scritte e caratteri piccoli di smartphone, libri, o altro diventano sempre più indecifrabili. E si cerca di compensare allontanando un po’ la fonte di lettura dal viso. Sia la presbiopia in sé, sia l’uso prolungato di occhiali da vista, possono risultare complicati e stancanti sul piano pratico ed emotivo. E causare a loro volta mal di testa, stanchezza visiva e altri disturbi.

Abbiamo dunque compreso che ipermetropia e presbiopia hanno aspetti in comune ma anche differenze

Differenze tra ipermetropia e presbiopia

  • l’ipermetropia è un difetto visivo spesso presente già dalla nascita, mentre la presbiopia è un difetto di accomodazione che insorge intorno alla mezza età
  • l’ipermetropia pregiudica il buon andamento della funzione visiva a più distanze ma consente una visione abbastanza buona da lontano, mentre la presbiopia compromette progressivamente solamente la visione da vicino
  • esistono diverse soluzioni correttive

Similitudini

  • pregiudicano il buon andamento della funzione visiva da vicino
  • peggiorano mano a mano che il cristallino perde elasticità
  • innescano disturbi quali affaticamento visivo e cefalee
  • si risolvono in modo temporaneo con un avvicendamento di occhiali da vista differenti, oppure con un multifocale non sempre molto pratico da tollerare per molte ore al giorno
  • si possono risolvere in modo permanente con un unico intervento

Come correggere insieme e in modo permanente ipermetropia e presbiopia

Chirurgia laser

Una prima soluzione per correggere ipermetropia e presbiopia simultaneamente è un intervento laser sulla superficie dell’occhio. L’intervento si esegue sulla cornea con l’ausilio di laser di ultima generazione. Tra questi, citiamo il laser ad eccimeri ed il laser a femtosecondi.

Grazie ai laser, la cornea è trattata con estrema precisione ma anche con grande gentilezza. L’obiettivo è quello di correggere i difetti visivi riportando il punto di fuoco nella sua posizione corretta. Ed ovviando ai tipici inconvenienti sia dell’ipermetropia che della presbiopia.

Intervento di chirurgia oculare con lenti fachiche

La chirurgia laser ha rivoluzionato il modo di trattare i difetti visivi in maniera gentile e con un’invasività davvero minima. Può capitare, tuttavia, di non potersi sottoporre all’intervento: tra i motivi, una cornea troppo sottile o disomogenea, oppure l’entità piuttosto importante dei difetti visivi. La soluzione in questi casi è data dalle lenti fachiche. Si tratta di minuscole lenti intraoculari impiantate chirurgicamente proprio dietro l’iride. L’intervento offre diversi vantaggi:

  • breve durata, zero controindicazioni
  • le lenti hanno il potere diottrico necessario al pazienze
  • sono dotate di protezione UV
  • offrono performance eccellenti anche in condizioni di scarsa luminosità
  • sono invisibili, e se necessario possono essere rimosse

Le opzioni per correggere ipermetropia e presbiopia assieme sono, in sintesi, le due sopracitate. Ma non solo. Se un difetto visivo è molto marcato, è anche possibile intervenire sia con gli strumenti laser sulla superficie oculare, sia impiantando una lente intraoculare. Insomma, l’una non esclude l’altra.

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Prenota la tua visita oculistica specialistica per la correzione dei difetti visivi chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191. Saremo lieti di illustrarti tutti i vantaggi dell’intervento di cataratta con impianto di lenti intraoculari Premium.

Lenti EDOF: è tempo di informarsi meglio

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione capaci di offrire una qualità visiva superiore. Estremamente performanti e versatili, rappresentano l’avanguardia in fatto di correzione dei difetti visivi. A qualunque età. Trovano infatti impiego sia nella chirurgia della cataratta, sia nella chirurgia refrattiva. Conosciamole nel dettaglio.

Impiego delle lenti EDOF nell’intervento di cataratta

La cataratta è una patologia oculare tipica dell’età avanzata. Si manifesta attraverso una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. La perdita di trasparenza del cristallino pregiudica la capacità visiva del paziente. Se a questa aggiungiamo anche alcune difficoltà comuni dell’età avanzata, come piccoli problemi motori, riflessi meno pronti e altro, va da sé che la cataratta può rivelarsi spiacevole ed insidiosa. 

Fortunatamente, l’intervento di cataratta non presenta pressoché alcuna controindicazione (eccetto casi rari) ed è uno dei più praticati al mondo. Nella sua variante mininvasiva l’intervento di cataratta si avvale del laser a femtosecondi, ed è altamente preciso, programmabile, indolore, di breve durata ed efficace. 

Tradizionalmente, il cristallino opacizzato è sostituito con una lente intraoculare monofocale o multifocale capace di rispondere alle esigenze visive del paziente, pur presentando, a volte, qualche piccolo inconveniente. Un inconveniente comune delle tradizionali lenti intraoculari può essere, per esempio, la visione di aloni in condizioni di luminosità limitata.

Le innovative lenti intraoculari a profondità di fuoco continua (lenti EDOF) appartengono alla categoria delle cosiddette lenti Premium e consentono di ritrovare una capacità visiva ottimale e ben definita ad una gamma di distanze molto vasta. Ed in qualunque situazione visiva. Riducendo al minimo i tipici piccoli fastidi dati dalle lenti intraoculari classiche. 

Le lenti EDOF offrono, pertanto, la possibilità di prepararsi ad affrontare la terza età con ottimismo, recuperando indipendenza ed autostima, ritrovando una visione in HD e godendo della quasi totale indipendenza dagli occhiali da vista. Grazie a queste lenti così straordinariamente performanti, persino per guidare, in età avanzata, non sarà più necessario indossare gli occhiali.

Impiego delle lenti EDOF nell’intervento di chirurgia refrattiva

Le lenti EDOF rappresentano anche un’interessante opportunità per il paziente più giovane che desideri correggere in modo permanente i suoi difetti visivi. La chirurgia refrattiva si avvale oggi di diverse tecniche pensate per far fronte alle più disparate esigenze visive dei pazienti.

Se nel caso di difetti visivi lievi la chirurgia laser è altamente risolutiva, qualora i difetti visivi siano di entità maggiore si può ricorrere all’uso di lenti intraoculari. Anche in questo caso, il panorama delle IOL è piuttosto vario: si va dunque dalla classiche monofocali sino alle multifocali. Non mancano poi le IOL toriche, concepite per chi soffre di astigmatismo. Ma la vera rivoluzione anche in quest’ambito è data dalle lenti EDOF

Un paziente in giovane età che trascorra molto tempo in auto o al computer, o che conduca una vita particolarmente dinamica e sportiva, potrà trarre grande beneficio dalle lenti a profondità di fuoco continua, soprattutto in presenza di presbiopia. Egli potrà dunque godere dei seguenti vantaggi:

  • godere di tutti i benefici di una lente di ultima generazione, senza gli eventuali piccoli inconvenienti delle lenti intraoculari multifocali (visione di aloni o bagliori specie all’imbrunire o in condizioni di luminosità limitata)
  • vedere perfettamente da distanze ravvicinate (40 cm) sino all’infinito;
  • poter lavorare al computer o consultare i propri device elettronici comodamente, senza dover indossare gli occhiali;
  • praticare qualunque sport in totale libertà, senza dover dipendere dagli occhiali. O tornare a praticare sport che si erano abbandonati proprio in virtù della dipendenza dagli occhiali.

Conclusioni

Oltre ad essere particolarmente versatili e ad offrire una qualità visiva senza precedenti, le lenti EDOF sono la soluzione perfetta per una vasta gamma di esigenze. Riassumendo, ecco le tipologie di pazienti che possono interessarsi maggiormente a questo tipo di IOL:

  • giovani adulti che desiderano correggere i propri difetti visivi in modo permanente, soprattutto la presbiopia, scegliendo una lente di ultima generazione capace di regalare una qualità visiva eccellente;
  • pazienti in età adulta che stanno pensando di “anticipare” l’intervento di cataratta, evitando di andare incontro al calo visivo tipico dell’età che avanza, ed anzi rendendosi indipendenti dall’uso di ausili esterni per la visione;
  • pazienti in età matura con una cataratta già diagnosticata che desiderano cogliere l’occasione per regalarsi una terza età gioiosa all’insegna del dinamismo e dell’indipendenza visiva.

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Chirurgia refrattiva: domande e risposte

Oggi, riuscire a fare a meno degli occhiali e recuperare un senso di libertà e dinamismo capaci di dare una svolta alla propria vita, a partire anche dalle più piccole incombenze quotidiane, è un obiettivo tangibile e realizzabile nella stragrande maggioranza dei casi. La chirurgia refrattiva si pone proprio l’obiettivo di rispondere in modo concreto alle esigenze di chi soffre di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Vediamo assieme in che modo, rispondendo ad alcune domande frequenti sul tema.

Quando è consigliato sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva?

L’intervento di chirurgia refrattiva è consigliato a chi ha la percezione che le carenze visive condizionino negativamente la vita lavorativa, sociale, affettiva, sportiva. Solitamente, chi si sottopone ad un intervento laser per la correzione dei difetti visivi vive gli occhiali o le lenti a contatto come un ostacolo alla propria libertà ed alla propria realizzazione personale. Per esempio, per accedere ad alcuni bandi di concorso (ma anche, più banalmente, per prendere la patente) è necessario avere una buona capacità visiva. E non solo: anche in alcuni contesti lavorativi avere una buona capacità visiva e poter prescindere dagli ausili esterni è preferibile. Per ciò che concerne gli aspetti prettamente clinici, l’intervento è praticabile a patto che il difetto visivo abbia raggiunto una sua stabilità.

Come si stabilisce l’idoneità all’intervento?

L’idoneità all’intervento si stabilisce attraverso un visita oculistica specialistica approfondita ed articolata. La visita include una serie di esami diagnostici ben precisi e di colloqui mirati. L’obiettivo è duplice: da un lato, è necessario verificare che l’occhio – e nello specifico la cornea – abbia le caratteristiche morfologiche necessarie per poter procedere con l’intervento. Dall’altro, è fondamentale fornire al paziente tutte le informazioni necessarie in modo completo ed esaustivo, cosicché le sue aspettative siano fortemente ancorate alla realtà. Nei centri d’eccellenza entrambi questi aspetti sono curati approfonditamente, al fine di costruire un rapporto medico paziente proficuo e positivo. 

L’intervento laser è doloroso? 

Le tecniche di chirurgia refrattiva oggi maggiormente in uso per la correzione permanente dei difetti visivi sono diverse. Tuttavia, sono tutte di breve durata, eseguite tramite anestesia topica e totalmente indolori. Il recupero post operatorio può essere più o meno fastidioso a seconda della tecnica prescelta, ma non si tratta mai di nulla che non sia superabile. Al momento della dimissione dopo l’intervento, la struttura sanitaria fornisce sempre un documento indicante l’eventuale terapia da seguire per minimizzare i possibili fastidi post operatori. 

La chirurgia refrattiva è indicata anche per correggere la miopia forte?

Alcune tecniche di correzione dei difetti visivi si prestano a correggere anche difetti particolarmente marcati. La tecnica LASIK, per esempio, consente di correggere anche la miopia forte in alcuni casi. Tuttavia, vi sono casi nei quali è necessario intervenire chirurgicamente con l’impianto di un cristallino artificiale o di una lente fachica. La valutazione va fatta di caso in caso e non può prescindere da una visita oculistica specialistica approfondita. 

La chirurgia refrattiva consente di eliminare totalmente i propri difetti visivi?

Nella stragrande maggioranza dei casi, specie laddove si tratti di difetti di entità lieve o media, la correzione è totale ed è possibile tornare alla capacità visiva che si possedeva prima di cominciare a “perdere vista”. Qualora invece il difetto sia molto marcato, è possibile che rimanga un piccolo residuo di imperfezione visiva. Nulla di irrisolvibile, tuttavia. Solitamente in questi casi si procede con un cosiddetto “ritocco”, una seconda seduta laser (a distanza di qualche settimana) di brevissima durata per perfezionare i risultati ottenuti in precedenza. 

Dopo quanto tempo dall’intervento si cominciano ad apprezzare i risultati raggiunti? 

Dipende dalla tecnica prescelta. Nel caso della PRK (fotocheratectomia refrattiva) i risultati si apprezzano dopo una o due settimane, mentre nel caso della tecnica LASIK sono sufficienti uno o due giorni. 

I due occhi si operano assieme o in sedute operatorie distinte? 

E’ possibile operare sia entrambi gli occhi assieme, sia separatamente. Nel caso in cui si operino gli occhi separatamente, la distanza tra un intervento e l’altro sarà di soli due o tre giorni. Operare entrambi gli occhi assieme può essere più agevole lato paziente, in quanto lo stress emotivo connesso all’idea di sottoporsi ad un intervento si sperimenta ed affronta una volta solamente.

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Miopia: quando lo sport è d’aiuto

Com’è noto, la miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo. La sua incidenza tocca davvero valori da capogiro e sembra non voler fare marcia indietro. A tal punto che gli esperti parlano spesso – seppur impropriamente – di “epidemia” di miopia. Le ragioni che risiedono nell’origine della sua insorgenza sono molteplici e le soluzioni permanenti sono ad esclusivo appannaggio della chirurgia oftalmica. Ma un aiuto può arrivare anche dagli stili di vita: vediamo dunque in che modo il binomio miopia e sport può dare adito ad esiti positivi. Specie nei più giovani.

Miopia: un insieme di concause per un difetto visivo a diffusione massiccia

La miopia è un difetto visivo nel quale la visione da lontano si fa via via più imprecisa e difficoltosa. Le cause che ne determinano l’insorgenza sono da ricercare in un mix di fattori genetici, endocrini, etnici (gli asiatici ne sono maggiormente affetti) e, non ultimo, ambientali e relativi agli stili di vita. Se intervenire sui primi tre è indubbiamente una sfida pressoché impossibile, non possiamo dire altrettanto dei fattori ambientali e degli stili di vita. L’ambiente intorno a noi influisce, seppur in parte, sul nostro stato di salute: pertanto è fondamentale attuare stili di vita virtuosi, per rapportarci con intelligenza e buon senso al mondo che ci circonda. In che modo?

Abitudini e stili di vita: vivere bene per vedere meglio (specie da piccoli)

Tralasciando la miopia forte, nota anche come malattia miopica, la miopia è un difetto visivo che tende a esordire già in età pediatrica ed a progredire mano a mano che il tempo avanza. Cruciali sono proprio gli anni dell’età evolutiva: è in questo periodo che il difetto visivo può raggiungere entità anche piuttosto importanti. Ed è sempre in questo periodo che i giovani trascorrono lunghe ore nelle loro camere, chini sui libri o intenti a svagarsi, intrattenersi o socializzare di fronte ai device elettronici. Abitudini che possono favorire sia l’insorgenza che il peggioramento del difetto visivo.

Miopia e sport: il binomio giusto per invertire la tendenza

Per frenare il peggioramento della miopia o prevenirne l’insorgenza in età evolutiva è fondamentale ripensare il rapporto che si ha con il proprio quotidiano e con l’ambiente circostante. In questo senso il genitore gioca un ruolo di primo piano. E’ fondamentale:

  • spronare i figli a fare brevi ma frequenti pause dai libri;
  • limitare l’uso degli strumenti elettronici;
  • invogliare i piccoli alla socialità;
  • stimolarli ad apprezzare i momenti trascorsi all’aria aperta.

Anche la scuola è un luogo cruciale per il perseguimento di questi obiettivi. In Cina, una delle nazioni al mondo con il tasso più elevato di miopia, alcune scuole stanno sperimentando l’introduzione di lezioni supplementari di sport all’aria aperta. Una scelta intelligente per favorire la salute oculare stimolando l’apparato visivo a compiere più movimenti di quelli necessari per leggere o studiare e per consentire di volgere lo sguardo anche alle lunghe distanze.

Ma non finisce qui, perché l’esperimento che “abbina” miopia e sport ha anche lo scopo di:

  • favorire e promuovere la socializzazione;
  • stimolare nei ragazzi lo sviluppo di stati d’animo positivi;
  • abituarli a praticare sport con costanza.

Peraltro, non si dimentichi che i raggi solari stimolano il rilascio di dopamina nella retina. Alcune ricerche scientifiche hanno sottolineato uno dei grandi pregi di questo neurotrasmettitore. Esso è infatti in grado di inibire il processo di allungamento del bulbo oculare tipico dei soggetti affetti da miopia. Un motivo in più per ritrovarsi con gli amici in cortile o al parco.

Come curare la miopia in modo permanente?

Abbiamo sottolineato come praticare qualche ora di sport la settimana sia d’aiuto per la salute visiva e per il benessere dell’individuo a tuttotondo. Ma a volte non basta. La miopia è un difetto visivo che può limitare fortemente l’indipendenza, minando l’autostima di chi ne è affetto e ponendosi come un vero e proprio ostacolo alla realizzazione di sé. “Vivere male” la dipendenza dagli occhiali o ancora dover rinunciare a praticare proprio quello sport che tanto si ama a causa di un difetto visivo, è un valido motivo per ricercare la soluzione permanente alla miopia nella chirurgia refrattiva.

Oggi la chirurgia refrattiva è capace di regalare al paziente affetto da miopia una ritrovata libertà rispetto all’uso degli occhiali da vista. Le tecniche sono minimamente invasive e si avvalgono, nei centri d’eccellenza, di sofisticati strumenti laser ad altissima precisione. Peraltro, si tratta di interventi privi di controindicazioni, con un recupero post operatorio particolarmente veloce. Per la buona riuscita dell’intervento, tuttavia, è fondamentale che il difetto visivo abbia raggiunto una sua stabilità nell’arco dell’ultimo periodo di tempo. Solitamente, nel caso della miopia evolutiva, questa raggiunge una sua stabilità intorno ai 20 anni circa. Il consiglio è quello di prenotare opportuni controlli della salute visiva con cadenza periodica, per monitorare l’andamento del difetto visivo e per definire con l’aiuto dello specialista la fattibilità dell’intervento laser per la correzione dei difetti visivi.

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Lasik, FemtoLasik, PRK: mettiamo un po’ d’ordine

E’ già da un po’ di tempo che indossare gli occhiali è diventato un peso e che li vivi come un limite alla tua voglia di vivere un’esistenza sotto il segno del dinamismo, dello sport, della vita sociale spensierata. Non fai altro che scordarli in giro, e come se non bastasse negli ultimi due anni hai anche dovuto indossare per lungo tempo la mascherina. Se è già da un po’ che mediti di affrontare un intervento laser per risolvere finalmente la tua dipendenza dagli occhiali da vista, questo articolo può esserti molto utile. Spieghiamo brevemente quali sono le tecniche principali di chirurgia refrattiva ed in cosa consistono: LASIK, FemtoLASIK, PRK.

LASIK, FemtoLASIK, PRK: aspetti comuni

Con i nomi di LASIK, FemtoLASIK e PRK si intendono tre tecniche di chirurgia refrattiva per correggere i difetti visivi in modo permanente. Le tre tecniche si eseguono sulla cornea, la porzione di tessuto che riveste la parte anteriore del nostro occhio. Correggendo la sua curvatura, si correggerà anche il punto in cui i raggi luminosi vanno a toccare la retina, riportando di fatto il punto di fuoco nella posizione corretta.

Queste tecniche si basano sull’uso di strumenti laser, talvolta in abbinamento a strumenti chirurgici, altre volte invece no. Tutte, ancora, si caratterizzano per una minima invasività, per l’essere totalmente indolori e di durata particolarmente breve. In nessun caso è necessario un ricovero e l’anestesia somministrata è solitamente di tipo topico, tramite un collirio.

La scelta della tecnica da eseguire dipenderà da una molteplicità di fattori: medici, anatomici, personali. Oggi la chirurgia refrattiva ha raggiunto un elevato livello di perfezione ed un notevole margine di personalizzazione. Un colloquio approfondito con lo specialista ed una visita oculistica accurata corredata da esami diagnostici mirati, sono il punto di partenza per individuare la tecnica più idonea per ciascun paziente.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

PRK: la cheratectomia fotorefrattiva

Con l’ausilio di un laser ultravioletto, chiamato laser ad eccimeri, si scolpisce la cornea al fine di ottenere la forma e la curvatura desiderata per correggere i difetti visivi. L’intervento è eseguito interamente con l’ausilio del laser ed è indicato per difetti visivi lievi. Il recupero post operatorio può presenta qualche fastidio. Nei giorni successivi all’intervento, si indossa solitamente una lente protettiva, al fine di consentire all’epitelio – la membrana esterna della cornea – di rigenerarsi.

Correzione permanente dei difetti visivi con tecnica LASIK

Nella tecnica LASIK il trattamento con laser ad eccimeri si esegue direttamente sulla porzione sottostante l’epitelio. Per accedervi, il chirurgo solleva una lamella di epitelio con l’aiuto di uno strumento chirurgico. Al termine dell’intervento la lamella (che potete immaginare come una piccola finestrella) è riposizionata in loco. Non sono necessari punti di sutura: la guarigione avviene in modo naturale. Il recupero post operatorio è più veloce ed agevole. E’ consigliata per difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) da lievi a medi, fino a 7 diottrie circa.

FemtoLASIK: come la LASIK, ma con un laser in più

La tecnica FemtoLASIK è simile alla sopradescritta LASIK, con la differenza che l’incisione lamellare è eseguita con un laser di ultima generazione: il laser a femtosecondi. Si tratta di uno strumento ad infrarossi potentissimo, altamente controllabile ed estremamente preciso, capace di sostituirsi agli strumenti chirurgici tradizionali e di offrire risultati migliori. Grazie all’uso del laser a femtosecondi, l’intera procedura acquisisce maggior precisione, velocità ed un notevole margine di personalizzazione. Anche il recupero post operatorio è particolarmente veloce e pressoché privo di fastidi. Il laser a femtosecondi è oggi disponibile solamente in pochi centri d’eccellenza e dà il meglio di sé solamente nelle mani di chirurghi dotati di grande perizia ed esperienza.

Se il difetto visivo è stabile e la morfologia della cornea lo consente, la chirurgia refrattiva non presenta controindicazioni. Anzi, è una straordinaria opportunità per migliorare non solo la propria capacità visiva, ma anche la propria qualità di vita.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

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Intervento laser per miopia: quando si può fare?

La miopia è, tra i difetti visivi, quello più diffuso e che maggiormente può esercitare la sua influenza sulla vita quotidiana di chi ne è affetto. Poiché l’entità del difetto visivo può raggiungere livelli anche molto marcati, il miope finisce per diventare fortemente dipendente dagli occhiali da vista o dalle lenti a contatto. E, al di là del piacere iniziale di acquistare montature griffate e alla moda, l’occhiale diviene, a lungo andare, un piccolo “fardello”. Un limite alle attività sportive e ludiche che si ama praticare nel tempo libero, ma anche alla vita sociale. E, inoltre, un accessorio che si rischia di scordare qua e là in giro. Va da sé che sono molti i miopi che vivono il difetto visivo come un peso, e che sognano di sottoporsi all’intervento laser per miopia. Quando e in che modo questo sogno può diventare realtà? Entriamo nel merito della questione. 

Laser per miopia: in cosa consiste? 

L’intervento laser per la correzione della miopia rientra nel panorama degli interventi di chirurgia refrattiva. L’intervento laser è eseguito sulla porzione anteriore dell’occhio, la cornea. E’ proprio andando a modificare spessore e curvatura della cornea che è possibile riportare il punto di fuoco nella sua posizione corretta – cioè sulla retina – e correggere qualunque difetto visivo di lieve e media entità. L’intervento si esegue con l’ausilio di strumenti laser. E’ una procedura di breve durata e totalmente indolore, che offre un eccellente recupero post operatorio nei pazienti di tutte le età. E non solo: anche qualora il difetto visivo sia particolarmente marcato, le soluzioni non mancano. In tutti i casi, una visita oculistica specialistica è un irrinunciabile punto di partenza, utile a verificare lo stato di salute visiva ma anche a chiarire aspettative e necessità del paziente. 

Chi può sottoporsi all’intervento? E quando è possibile farlo?

L’intervento laser per miopia, al pari di tutti gli interventi di chirurgia refrattiva, non presenta alcuna controindicazione, salvo rarissimi casi. Tuttavia, non è possibile eseguirlo se il difetto visivo non è stabile. Si consideri che, solitamente, la stabilità si raggiunge intorno ai 20-25 anni. Dunque anche un paziente ancora molto giovane può valutare di eseguire l’intervento laser, e risolvere la sua dipendenza dagli occhiali da vista in modo permanente. 

Dove sottoporsi all’intervento per miopia? 

Oggi i centri che propongono l’intervento laser per miopia sono innumerevoli. Nei centri d’eccellenza, tuttavia, è possibile sottoporsi all’intervento avvalendosi di tecniche e tecnologie d’avanguardia. A tal proposito non possiamo non menzionare il FemtoLASIK. La procedura è la medesima eseguita per il classico intervento Lasik: il chirurgo pratica un’incisione sulla superficie della cornea e solleva un flap (una finestrella) al fine di intervenire nella porzione di tessuto sottostante con il laser ad eccimeri. Nel caso della tecnica FemtoLASIK, tuttavia, l’incisione è praticata, anziché con uno strumento tagliente come un bisturi o un microcheratomo, con il laser a femtosecondi.

Un salto di qualità non indifferente, perché il laser a femtosecondi offre all’intera procedura maggiore controllabilità, precisione, igiene, personalizzazione, oltre ad una più veloce guarigione ed un rapido recupero post operatorio. Peraltro, laddove l’incisione sia eseguita tramite laser, non sono necessari bendaggi o punti di sutura. Per non parlare dello straordinario impatto positivo che l’uso di queste tecnologie esercita sul paziente dal punto di vista emotivo.

Il femtolaser emette microimpulsi della durata di un milionesimo di miliardesimo di secondo (detto anche femtosecondo, appunto).  Si tratta di uno strumento che ha spalancato le porte ad un nuovo modo di concepire la chirurgia refrattiva e non solo, ponendosi come un alleato imprescindibile del chirurgo ed una piacevole certezza anche per il paziente più timoroso. 

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in microchirurgia oculare per la correzione dei difetti visivi e la cura della cataratta presso CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico.

Dopo l’intervento laser il difetto visivo farà ritorno?

L’intervento laser è concepito per correggere i difetti visivi – inclusa la miopia – in modo permanente. Questo significa che il difetto visivo non farà ritorno. Tuttavia, in rari casi è possibile che si renda necessario un cosiddetto “ritocco” poco dopo l’intervento. Una breve seduta di qualche minuto allo scopo di perfezionare quanto già ottenuto con l’intervento laser. 

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Chiamaci dal lunedi al venerdi allo 02 6361191. Saremo lieti di illustrarti più da vicino l’intervento laser per miopia.