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Cataratta giovanile: cosa c’è da sapere

Cataratta giovanile: cosa c'è da sapere

Quando si sente parlare di cataratta, si tende a pensare, in primis, a quella tipica dell’età matura, ovvero quella in cui il cristallino si è andato progressivamente e fisiologicamente opacizzando come conseguenza dell’invecchiamento generale. Dovete sapere, tuttavia, che la cataratta non è una malattia “esclusiva” dell’anziano, anzi. Esistono altre tipologie di cataratta, come quella congenita, presente alla nascita, e quella giovanile, che esordisce in età giovane come conseguenza di uno o più fattori scatenanti. Ed è proprio ciò di cui vogliamo parlare oggi.

Che cos’è la cataratta giovanile

La cataratta giovanile presenta gli stessi sintomi della cataratta senile, ovvero l’opacizzazione del cristallino, dapprima da una e poi da entrambe le parti, ed un peggioramento generale delle capacità visive. La luce fatica a filtrare attraverso l’occhio, e la visione ne è progressivamente compromessa. Nella sua variante “giovanile”, la cataratta esordisce intorno ai 40 anni.

Quali sono le cause della cataratta giovanile

Come detto, la cataratta “giovanile” si distingue da quella senile perchè fa la sua comparsa molto prima dell’età matura. All’origine della patologia vi è solitamente una causa scatenante. Per esempio:

  • una forte miopia
  • la presenza di altre patologie dell’occhio già esistenti (uveite, glaucoma)
  • il diabete mellito
  • la dermatite atopica (che può essere anche all’origine di un altro problema oculare, il cheratocono)
  • esposizione eccessiva a raggi ultravioletti o infrarossi
  • traumi (sport estremi, ma anche incidenti)
  • assunzione continua e massiccia di farmaci cortisonici
  • iperferritinemia, ovvero un aumento di ferritina nel sangue (fonte: emocromatosi.it)

Cataratta e miopia

Come detto, spesso cataratta e miopia si presentano insieme, anche in età non avanzata. I miopi hanno infatti maggiori possibilità di sviluppare la cataratta. Fortunatamente, esiste oggi un intervento capace di risolvere entrambi i problemi per così dire “in una mossa sola”. Si tratta dell’intervento di facoemulsificazione con l’ausilio del laser a femtosecondi. L’intervento viene chiamato anche con il nome di femto-cataratta, e prevede la frantumazione del cristallino opacizzato tramite uno strumento ad ultrasuoni. Al cristallino naturale viene poi sostituito uno artificiale, ovvero una lente intraoculare, avente la capacità correttiva commisurata al grado di miopia del paziente.

I vantaggi dell’intervento di femto-cataratta

L’intervento di femto-cataratta consente di risolvere la cataratta anche in abbinamento ad un eventuale difetto visivo.  Esso presenta molti vantaggi:

  • recuperare una capacità visiva ottimale, eliminare l’uso di lenti e ritornare ad uno stile di vita giovane e dinamico, coerente con la propria età
  • è indolore e non prevede l’uso di bisturi o lame, nè l’applicazione di punti di sutura, grazie all’uso dell’innovativo, affidabile e preciso laser a femtosecondi
  • è veloce, dura solo una ventina di minuti
  • è indolore, si esegue in ambulatorio e si effettua previa somministrazione di un collirio anestetico

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Chirurgia laser: LASIK definita la tecnica più sicura e di successo al mondo

Operazione miopia: lasik tecnica più sicura e di successo

In occasione del congresso dell’American Academy of Ophtalmology a New Orleans, il dott. Eric D. Donnenfeld, dati alla mano, ha confermato il successo della LASIK, tecnica eseguita fra i primi al mondo dal Dott. Lucio Buratto – direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico.

Intervento di miopia, astigmatismo ed ipermetropia: i dati sulla LASIK

I dati confermano come sia la LASIK – la tecnica laser utilizzata nella chirurgia refrattiva (quindi di miopia, astigmatismo ed ipermetropia) – la più sicura e soddisfacente fra le tecniche attualmente disponibili. Il tasso di soddisfazione per la procedura della LASIK raggiunge il 98%, e quasi il 90% di tutti i pazienti operati con questa tecnica raggiunge una visione di 10/10.

Come dichiara il Dott. Eric D. Donnenfeld, la LASIK è la procedura elettiva più sicura, più riuscita e più studiata al mondo. Ha il tasso di soddisfazione del paziente più elevato ed è migliorata costantemente negli ultimi due decenni.

Operazione miopia: come funziona la LASIK

La LASIK è una procedura di intervento laser per la correzione dei difetti refrattivi, cioè per l’operazione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. La procedura della LASIK prevede l’utilizzo di due laser diversi:

  1. Si esegue una cosiddetta “incisione lamellare” sulla cornea, con il laser a femtosecondi;
  2. Successivamente, si effettua il trattamento con il laser ad eccimeri, che corregge il difetto visivo.
  3. Infine, la lamella precedentemente incisa viene poi riposizionata senza necessità di sutura.

Questa tecnica ha molto successo anche perché (soprattutto nelle migliori cliniche oculistiche) viene utilizzato il laser a femtosecondi per effettuare l’incisione. Questo rende l’intervento molto più preciso e sicuro, il recupero è più rapido e non c’è alcun bisogno di applicare punti di sutura o bendaggi. L’intervento LASIK è poi totalmente indolore, grazie all’utilizzo di anestetico topico che non viene iniettato, ma applicato tramite semplicissime gocce di collirio.

Fonte: Healio, Ocular Surgery News.

Lasik: il Dottor Lucio Buratto è stato fra i primi al mondo a utilizzarla

La tecnica LASIK  (Laser-ASsisted In situ Keratomileusis) è la tecnica Laser più utilizzata al mondo per correggere i difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo ed il dottor Lucio Buratto, direttore scientifico di CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano è stato il primo oculista al mondo ad utilizzare il laser ad eccimeri nella modalità che poi ha preso il nome di Lasik.

La sua esperienza e il suo senso di innovazione lo hanno spinto a perfezionare poi ulteriormente la tecnica che oggi è la più utilizzata per correggere i difetti visivi, dando quindi un contributo fondamentale all’oftalmologia internazionale e diventando uno dei medici oculisti più apprezzati al mondo.

 La LASIK di oggi combina un taglio lamellare della cornea ( realizzato in alcune strutture ancora con metodi puramente chirurgici cioè con il microcheratomo e, nelle cliniche più all’avanguardia, con il modernissimo Laser a Femtosecondi,) all’impiego del Laser a Eccimeri per il modellamento della cornea tramite la fotoablazione.

L’operazione LASIK di oggi si suddivide in due parti:

  1. Si esegue una cosiddetta “incisione lamellare” sulla cornea, con il laser a femtosecondi.
  2. Successivamente, nella parte interna della cornea esposta, si effettua il trattamento con il laser ad eccimeri che corregge il difetto visivo. Infine, la lamella precedentemente incisa viene poi riposizionata senza necessità di sutura e senza bendaggio: basta un paio di occhiali da sole scuri

tecnica Lasik

Ma non è sempre stato così …ci sono voluti decenni di studi e perfezionamenti per arrivare alla metodica oggi utilizzata.

Vediamo insieme la storia affascinante di questa tecnica che ha cambiato il modo di vedere e ha permesso a milioni di persone nel mondo di eliminare i difetti visivi e vedere con i propri occhi senza l’uso di occhiali.

PRIMA DELLA LASIK

Le origini della Lasik sono da ricercare nella tecnica della cheratomileusi realizzata dal dottor José Barraquer di Bogotà nel 1949. Barraquer fu il primo a concepire l’idea di scolpire ( = modificare la forma )  la cornea per correggere i vizi di refrazione, ma eravamo ancora lontani dall’utilizzo del Laser. Per molti anni si fecero sperimentazioni e fu in quegli anni che vennero definiti i principi delle tecniche chirurgiche lamellari a scopo refrattivo valide ancora oggi.

In  un primo tempo la lamella corneale era dissezionata manualmente (poi congelata e solo in seguito modellata), si passò poi a una dissezione tramite uno strumento specifico, il microcheratomo (una specie di piccola pialla chirurgica motorizzata). E’ del  1958  il primo prototipo di microcheratomo inventato ed utilizzato da J. Barraquer.

La tecnica successivamente fu rivista e rielaborata da altri chirurghi che la resero, grazie anche all’avvento di nuove tecnologie, più semplice e più affidabile. Uno dei problemi maggiori della tecnica originale era la necessità di congelare la lamella dissezionata prima di poterla modellare: con la tecnica planare senza congelamento di Krumeich, si superò questo problema.

Il passo successivo fu l’esecuzione del taglio refrattivo in situ sulla cornea (usando ancora il microcheratomo) per accorciare i tempi dell’operazione e ottenere  un recupero post operatorio ancora più veloce ; ciò fu reso possibile dal dottor Louis Ruiz di Bogotá che introdusse la tecnica della cheratomileusi in situ, presentata  all’American Accademy of Ophtalmology a Dallas nel 1986.

L’AVVENTO DELLA LASIK COME TECNICA CHIRURGICA

Con i progressi del microcheratomo, la precisione della procedura aumentò, le complicazioni diminuirono, la tecnica cominciò a diffondersi tra un numero sempre maggiore di chirurghi corneali che erano comunque molto pochi. Con l’introduzione del laser ad eccimeri ad opera di Lucio Buratto la vecchia cheratomileusi venne completamente ripensata, associandola all’utilizzo del Laser.  Questa tecnica , chiamata allora ELISK = Excimer Laser Intra Stromal Keratomileusis  richiedeva ancora sutura e il dottor Pallikaris ebbe l’idea di non eseguire il taglio corneale sui 360° ma di lasciare una parte non tagliata, una cerniera, con lo scopo di evitare la sutura.

 Nel 1989 il dottor Lucio Buratto eseguì il primo intervento di associazione (mileusi-eccimeri) e nel 1991 Pallikaris, a Creta sviluppò la tecnica senza sutura con ablazione laser in situ, che venne chiamata Lasik.

Nel 1996 Buratto ha modificato la tecnica LASIK con l’introduzione della tecnica “Down-up Lasik”: il taglio non è più eseguito in senso orizzontale ma verticalmente.

Questa è la tecnica oggi più utilizzata al mondo e la si deve all’esperienza e al senso di innovazione e di visione del dottor Lucio Buratto.

Altri medici ed altre tecnologie, il laser a femtosecondi, perfezionarono poi questa tecnica che oggi è la più utilizzata al mondo per correggere i difetti visivi.

PERCHÉ’ È LA TECNICA Più UTILIZZATA AL MONDO?

Perché la LASIK è la tecnica più utilizzata al mondo per correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo ?

Perché, oltre che essere semplice e per nulla invasiva è eseguibile con poche gocce di collirio anestetico ; l’intervento dura solo pochi minuti ed  ha un decorso postoperatorio senza disturbi.

Il recupero visivo è rapido ed avviene in poche ore.

Se desiderate maggiori informazioni sull’intervento Lasik per correggere i difetti visivi scrivete a visite@camospa.it oppure chiamate lo 02 63 61 191.

 

VideoCatarattaRefrattiva, il più importante congresso italiano sulla chirurgia refrattiva

Lo staff del Centro Ambrosiano Oftalmico al Congresso di VideoCatarattaRefrattiva

Lo staff del Centro Ambrosiano Oftalmico al Congresso di VideoCatarattaRefrattiva

Si è conclusa da pochi giorni la 37esima edizione del Congresso Internazionale di chirurgia della cataratta e della refrattiva, un appuntamento annuale che coinvolge centinaia di oculisti da tutto il mondo con collegamenti di live surgery con importanti cliniche internazionali. Il congresso è un’idea del dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico che organizza ogni anno questo evento che da un lato, diffonde e discute sulle novità in campo chirurgia e dall’altra rappresenta una preziosa occasione di aggiornamento scientifico per i medici oculisti, italiani e stranieri.

Per questa edizione, il congresso ha effettuato collegamenti di chirurgia in diretta con la clinica Al Watany Eye Hospital de Il Cairo, la Eye Clinic Svjetlost di Zagabria, il Medical Park Goztepe di Istanbul e la Oculus Eye Clinic di Bucarest. Collegamenti in diretta sono stati fatti anche con il Centro Ambrosiano Oftalmico con un intervento di live surgery svolto dal dottor Buratto.

Collegamento di "Live surgery" con la Oculus Eye Clinic di Bucarest (Romania)

Collegamento in “Live surgery” con la Oculus Eye Clinic di Bucarest (Romania)

“Collegare in breve tempo più centri consente un impareggiabile concentrato di accostamenti con cui impostare e affrontare la propria casistica chirurgica – ha commentato il Dottor Buratto – La presentazione e discussione di casi complessi riguardo alle strategie chirurgiche da adottare rimane un tema rilevante nell’individualizzazione della chirurgia”.

I laser a femtosecondi sono l’asse portante della chirurgia refrattiva, e si stanno espandendo anche nel campo della chirurgia di elezione riparativa.

Il Congresso come sempre ha messo a confronto i risultati raggiunti dalla scuola oculistica italiana con quelle di tutti gli altri Paesi. Questo consente di valutare le nuove frontiere della microchirurgia in un ambito disciplinare, quello della chirurgia della cataratta, che è estremamente delicato e dove l’apporto della ricerca italiana è determinante.

La sala gremita con oltre 600 oculisti provenienti da tutto il mondo

La sala gremita con oltre 600 oculisti provenienti da tutto il mondo

 

I NUMERI

In Italia si operano ogni anno 500 mila pazienti di cataratta e circa 150 mila sono i pazienti che si sottopongono a tecniche laser per la correzione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. Si comprende quindi quale sia il valore della chirurgia oftalmica per il benessere non solo visivo della popolazione.

In Italia si contano oltre 20 milioni di persone che hanno un problema visivo:

12 milioni sono miopi

5 milioni ipermetropi

3 milioni astigmatici

inoltre, circa 25 milioni sono presbiti, cioè devono usare occhiali per vedere da vicino e leggere. E secondo recenti studi epidemiologici i difetti rifrattivi sono in aumento, soprattutto tra i giovani.

 

Miopia: perché è il difetto più diffuso al mondo?

E’ il difetto più diffuso al mondo, ne soffrono oltre 12 milioni di persone in Italia e il loro numero è destinato crescere. Parliamo della miopia, il difetto per cui si vede bene da vicino ma male da lontano.

miopia

I fattori che causano la miopia sono diversi: genetici, ambientali, razziali, endocrini ..  Però i due fattori principali responsabili dell’insorgenza della miopia sono sicuramente il fattore ereditario e quello ambientale, uno dei quali è  l’attività visiva da vicino. 
Negli ultimi anni, una delle cause che si aggiungono all’insorgenza della miopia è sicuramente l’uso massiccio dei dispositivi elettronici, cresciuto a livello esponenziale negli ultimi tempi: le persone leggono sempre di più a distanza ravvicinata, sviluppando molto bene la vista da vicino a discapito di quella da lontano, che viene sollecitata molto meno rispetto al passato.

A rischiare sono soprattutto i bambini, abituati fin da piccoli a usare questi apparecchi elettronici: 4 su 10 avranno qualche diottria in meno nel giro di dieci anni.

E non sono pochi quelli che passano più tempo davanti al telefonino rispetto a giocare all’aria aperta, un’attività fondamentale per sviluppare la vista da lontano. Recenti studi, svolti in Asia, hanno dimostrato che a parità di ore di studio, le classi di studenti che trascorrevano più tempo all’aria aperta avevano meno componenti miopi.
E’ tutta colpa dei telefonini e dei pc quindi? Certo che no!
Il problema risiede semmai nel loro uso: se se ne abusa e non si rispetta la distanza di sicurezza, a lungo andare guardare i monitor di smartphone o pc può comportare problemi alla vista. La distanza di lettura ideale, ad esempio, è tra i 30 e i 35 cm, poco rispettata dagli studenti e da chi usa dispositivi elettronici.

Chi fissa per molto tempo uno schermo, per esempio, riduce la capacità naturale di ‘ammiccamento’ (lo sbattere degli occhi) una funzione che aiuta a mantenere l’umidità dell’occhio. In questo modo aumentano la stanchezza e la secchezza oculare.
” Questo difetto della vista è in crescita ovunque – ha affermato il dottor Lucio Buratto, fondatore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano – in alcuni Paesi dell’Asia siamo arrivati all’80% dei giovani colpiti.

Un fenomeno, quello asiatico, estremo, di cui ancora non conosciamo le cause precise.
Alle nostre latitudini non si raggiungeranno mai, fortunatamente, queste percentuali”.
Un’altra motivazione risiede allo sfruttamento della vista: oggi usiamo gli occhi molte più ore al giorno rispetto al passato, sottoponendo la nostra vista a uno stress notevole.
Se a questo si aggiunge il fatto che una buona parte della popolazione studia tra i 6 e i 20 anni di età, quindi leggendo libri o schermi a distanza ravvicinata, si può spiegare più facilmente l’aumento della miopia a livello mondiale.
I dati lo confermano: secondo un recente studio, pubblicato su ‘Ophtalmology’, oltre la metà delle persone tra 25 e 29 anni, in Europa, ha problemi di diottrie. E da una generazione a quella successiva i miopi aumentano.
L’aumento della miopia può rappresentare un problema di sanità pubblica – ha concluso il dottor Buratto – considerando che anche i problemi oculari legati a questo disturbo rischiano di
moltiplicarsi: dal glaucoma alla cataratta fino alla degenerazione della retina”.

Grazie ai progressi nella chirurgia refrattiva, oggi la miopia si può correggere. A seconda dell’entità del difetto visivo, esistono diverse soluzioni per eliminare questo difetto, a tutte le età.

 

Foto by Camera Eye Photography