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Il bambino ha problemi alla vista? 5 segnali da non sottovalutare

Non sempre è facile intuire quando un bambino non si sente bene o ha qualcosa che non va, specie se è ancora molto piccolo e fatica a comunicarlo. Se alcuni sintomi, come quelli influenzali o gastrointestinali, sono più facili da individuare, non si può dire lo stesso di quelli oculari. Ecco perché è fondamentale non perdere l’appuntamento con le principali tappe della salute oculare. Intanto però, vediamo quali potrebbero essere i 5 segnali da non sottovalutare che ci possono indicare che il bambino ha problemi alla vista. 

Una premessa: perché è importante fare prevenzione e portare i propri figli dall’oculista?

Un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha consentito di portare alla luce dati piuttosto allarmanti riguardo l’approccio di molti genitori alla salute oculare dei loro figli. All’indagine hanno preso parte 1000 genitori circa, e 1100 bambini. Ecco alcuni dati emersi dall’indagine:

  • il 34% dei genitori usa ancora acqua borica oppure la classica bustina di camomilla in presenza di arrossamenti o secrezioni oculari;
  • il 20% dei genitori che nota un occhio “storto” nei propri figli, ritiene che probabilmente il problema si risolverà da solo con la crescita;
  • il 10% ritiene che per correggere l’ambliopia sia sufficiente un collirio e lo associa erroneamente alla miopia;
  • il 14% pensa che la miopia sia un difetto che si accentua durante le ore serali;
  • il 20% pensa che la miopia porti a vedere bene da lontano e male da vicino;
  • il 25% dei genitori pensa che sia sufficiente portare il bambino dall’oculista in età scolare.

Leggi anche: età dopo età, tutte le tappe della prevenzione oculare

Il bambino ha problemi alla vista: 5 segnali da non sottovalutare

1 – Strizza frequentemente le palpebre

Se il bambino strizza frequentemente le palpebre, forse lo fa perché fatica a vedere bene, e dunque sta cercando di mettere meglio a fuoco gli oggetti che ha davanti. O ancora, potrebbe esserci qualche agente esterno che gli provoca fastidio, specie se questo ammiccamento frequente è associato a rossore oppure a qualche secrezione.

2 – Un bambino con problemi alla vista ha spesso mal di testa

Il bambino lamenta spesso mal di testa? Forse queste cefalee sono il sintomo di un problema oculare, sia esso un affaticamento dovuto ad un difetto visivo trascurato, oppure una patologia. Non dimentichiamo che spesso si tende a pensare che i bambini vedano alla perfezione, e che difetti visivi e patologie siano prerogativa dell’età adulta. Non è così. Vi sono alcune patologie, dette congenite, che sono presenti già alla nascita. Altre, invece, esordiscono proprio in età infantile. Ecco perché i controlli in età pediatrica sono quanto mai importanti.

3 – Tiene la testa inclinata da un lato

Un bambino che tiene spesso la testa reclinata da un lato per leggere, scrivere, guardare la tv, potrebbe farlo perché ha un occhio che “lavora meno” oppure peggio dell’altro. Con questo tipo di postura, il piccolo cerca di favorire l’occhio sano e di vedere quanto meglio possibile. La diagnosi potrebbe essere quella di ambliopia (occhio pigro), oppure di un difetto visivo più marcato da un lato.

4 – Si strofina spesso gli occhi

Un bambino che si strofina spesso gli occhi potrebbe avere un difetto visivo sia congenito che in fase evolutiva, una manifestazione allergica, una patologia oculare. Il gesto di strofinare può essere associato al desiderio di accomodare, cioè di mettere meglio a fuoco il mondo intorno a lui, oppure a scacciare una sensazione di corpo estraneo. Anche in questo caso, la visita oculistica è d’obbligo.

5 – I suoi occhi sembrano non allineati o diversi tra di loro

Se gli occhi del vostro piccolo vi sembrano troppo grandi, troppo piccoli, diversi tra di loro, poco allineati, insomma se vi sembra di notare qualcosa che non va, non aspettate. Prenotate subito una visita oculistica specialistica pediatrica. Potrebbe non essere nulla, ma potrebbe anche essere un problema che necessita una soluzione, nell’interesse e per il bene del bambino. Evitate di formarvi un’opinione in autonomia, ma affidatevi sempre a chi ha le competenze per giudicare e valutare lo stato di salute visiva e stabilire se il bambino ha problemi alla vista.

Leggi anche: la miopia nei bambini, domande e risposte

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Miopia nei bambini: il sole può contribuire alla prevenzione

miopia bambini - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Acqua e sole sono due elementi imprescindibili per il buon andamento della vita sulla terra e per il benessere di noi esseri umani. Il sole, in particolare, regola alcune funzioni fondamentali del nostro organismo e ci aiuta a mantenerci in salute. Non solo: secondo una ricerca scientifica, i suoi raggi benefici sono fondamentali anche per la salute oculare dei nostri piccoli, perché favoriscono il rilascio di un neurotrasmettitore che li proteggerebbe dalla miopia. Insomma, più sole, meno miopia: naturalmente, con le opportune precauzioni. 

Stare al sole, con giudizio, fa bene

Nelle pagine di questo sito abbiamo parlato diverse volte dell’effetto potenzialmente dannoso dei raggi UV per la salute oculare. In realtà, i raggi UV rappresentano solamente una parte dello spettro solare. L’esposizione moderata e graduale ai raggi solari – con un’opportuna protezione della pelle e degli occhi – può esercitare diversi effetti benefici sul nostro organismo. Non a caso, vi sarà capitato di notare che alcune patologie dermatologiche tendono a migliorare durante la stagione estiva. Ma anche il nostro stesso umore ne trae beneficio.

Leggi anche: come proteggere gli occhi dei bambini in vacanza.

Perché il sole fa bene al corpo ed allo spirito?

In generale, il sole è importante perché regola il buon andamento dei ritmi di sonno e veglia, perché aiuta a combattere il cattivo umore e la depressione, e perché stimola la produzione di molti ormoni, fondamentali per il buon funzionamento di pancreas, tiroide e ghiandole sessuali. Entrando nel dettaglio, il sole fa bene perché stimola il rilascio di cortisolo, dopamina, serotonina, e stimola la produzione di vitamina D. Ecco, in breve, quali sono gli effetti positivi di queste sostanze sul nostro organismo:

  • cortisolo: è un ormone avente funzione antiinfiammatoria;
  • dopamina: ha un ruolo importante nel controllo dei ritmi veglia-sonno, dell’umore, ma anche della memoria;
  • serotonina: stimola il buon umore, infatti è anche chiamata ormone della felicità;
  • vitamina D: è importante per la salute delle nostre ossa. Si rivela utilissima per le persone più anziane o per le donne in menopausa.

Bambini: una corretta esposizione ai raggi solari può prevenire la miopia?

Come accennato in apertura, il sole può esercitare un effetto benefico anche sulla salute oculare dei più piccoli. Questo accade perché i raggi solari stimolano la produzione di dopamina. Quando il piccolo si espone alla luce solare, si ha un rilascio di dopamina proprio a livello delle strutture retiniche. Secondo alcuni studi, questo neurotrasmettitore sarebbe in grado di inibire l’allungamento dell’occhio tipico dei pazienti affetti da miopia. Insomma, nei pazienti in età evolutiva, una buona e corretta esposizione alla luce solare potrebbe contribuire a contrastare la comparsa della miopia. Ricordiamo, tuttavia, che anche se trascorrere molto tempo all’aria aperta fa indubbiamente bene ai nostri piccoli, non sempre è possibile evitare la comparsa di un difetto visivo come la miopia. La ragione è presto detta: alla base della miopia c’è spesso anche una componente ereditaria.

Leggi anche: la miopia nei bambini, domande e risposte

Al sole sì, ma con moderazione

Ricordiamo che l’esposizione ai raggi solari – tanto dei piccoli quanto degli adulti – va dosata e gestita con moderazione. Ecco alcuni accorgimenti che consigliamo sempre di seguire:

  • evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata;
  • fare uso di una buona lozione solare (un fattore di protezione coerente con il proprio fototipo, ma di norma sempre meglio medio-alto);
  • rinnovare la lozione protettiva di tanto in tanto, specie dopo i bagni in mare o in piscina;
  • indossare un paio di occhiali da sole con lenti di qualità;
  • usare un copricapo (questo consiglio vale soprattutto per i bambini);
  • bere molto, per reidratare il proprio organismo e tenersi al riparo da colpi di calore.

Come prendersi cura del benessere visivo dei bambini

Il consiglio dunque è quello di far giocare i bambini il più possibile all’aria aperta e, al contrario, di limitare il tempo trascorso in ambienti chiusi giocando con i device elettronici. In questo modo, si favorirà il rilascio di dopamina a livello delle strutture oculari, ma non solo. Giocare all’aperto, abituare gli occhi a guardare in tutte le direzioni e ad ammirare forme e colori differenti, è una vera e propria ginnastica oculare che aiuta l’occhio del piccolo a svilupparsi nel miglior modo possibile.

Leggi anche: benessere visivo, età dopo età, ecco tutte le tappe della prevenzione

Chirurgia refrattiva: 4 domande frequenti

chirurgia refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Stai pensando di fare qualcosa per risolvere i tuoi difetti visivi in modo definitivo? Non hai ancora avuto modo di informarti bene in merito agli interventi laser che oggi la chirurgia oculare offre? Nelle righe che seguono, troverai 4 domande frequenti in merito ai più diffusi interventi per la correzione permanente dei difetti visivi. Informarsi presso fonti autorevoli ed attendibili, capaci di spiegare temi come questi anche in modo semplice, può essere un primo passo per conoscere più da vicino il mondo della chirurgia refrattiva.

1 – Chi può sottoporsi all’intervento laser?

Non tutti possono sottoporsi all’intervento laser. Prima di prendere la tua decisione, dovrai sottoporti ad un’accurata e meticolosa visita oculistica specialistica che includerà un percorso diagnostico ben approfondito. In questo modo l’oculista saprà valutare la tua idoneità all’intervento. Ma perché non tutti possono sottoporsi all’intervento laser? Tutti gli interventi di chirurgia refrattiva non presentano controindicazioni, ma se i difetti visivi non sono stabili e sono ancora in fase evolutiva, sarà opportuno soprassedere e rimandare. Anche un apparato visivo con caratteristiche che lo rendono inadatto all’intervento può essere d’ostacolo. Ecco perché, dopo aver raccolto le informazioni che ritieni utili per avvicinarti al mondo della chirurgia refrattiva, non potrai esimerti dalla visita e dal colloquio con lo specialista.

2 – Cosa succede se durante l’intervento mi muovo?

Sei stato dichiarato idoneo ed è giunto il giorno del tuo trattamento laser, ma nonostante gli approfonditi colloqui preoperatori con il chirurgo e le mille attenzioni del personale attorno a te, sei ancora preoccupato. E’ normale. Devi sapere che oggi con le moderne tecnologie se dovessi muovere la testa o gli occhi durante l’intervento, non succede nulla. Devi tossire? Starnutire? Non riesci più a stare fermo? Il chirurgo interromperà l’esecuzione e la riprenderà senza che il tuo apparato visivo abbia subito alcuna conseguenza.

3 – Operarsi agli occhi è doloroso?

Ecco un’altra delle domande frequenti sulla chirurgia refrattiva. Nell’immaginario collettivo un intervento di chirurgia oftalmica potrebbe sembrare qualcosa di poco piacevole. Tutt’altro: se hai avuto modo di incontrare qualcuno che lo ha già affrontato, scoprirai che durante il trattamento – che dura davvero pochi minuti – non sentirai alcun dolore. Vale la pena di ricordare, inoltre, che gli interventi di chirurgia refrattiva si eseguono oggi con l’ausilio di potenti e sofisticati strumenti laser ed in totale assenza di strumenti taglienti.

4 – Se ho più difetti refrattivi, dovrò sottopormi a più trattamenti?

L’ultima tra le più comuni domande frequenti sulla chirurgia refrattiva ha a che fare con la fattibilità pratica del trattamento. Quanti trattamenti saranno necessari se ho più di un difetto visivo? Ne basterà uno. Con un solo trattamento laser potrai fare a meno di lenti a contatto e occhiali da vista e risolvere in modo permanente più difetti visivi. Se sei miope ed astigmatico, per fare un esempio, potrai risolvere entrambi i problemi in una sola seduta.

Vuoi saperne di più?

Le risposte alle domande frequenti sulla chirurgia refrattiva hanno soddisfatto la tua curiosità? Hai altri dubbi? Siamo a tua disposizione. Chiamaci per prenotare un colloquio con uno specialista dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

 

 

Miopia, la parola all’esperto: intervista a Lucio Buratto

miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo. Fattori genetici, endocrini, razziali, ambientali, sono sicuramente tra i responsabili di un fenomeno che sta assumendo sempre più i contorni di “un’epidemia”. Con essi, forse anche uno stile di vita sempre più incline all’uso di device elettronici per diverse ore al giorno e molti più anni trascorsi sui libri di quanto non si facesse qualche decennio fa, a scapito del tempo trascorso all’aria aperta. Ma cosa si può fare per “arginare” il fenomeno? Ed una volta scoperto di essere miopi, quali sono le soluzioni possibili? Abbiamo rivolto qualche domanda al nostro direttore scientifico, il dottor Lucio Buratto. 

Dottor Buratto, ci può spiegare cos’è la miopia?

In un occhio sano, i raggi luminosi penetrano nell’occhio attraverso la cornea ed il cristallino e vanno a focalizzarsi sulla retina, generando una visione normale. Quando l’immagine non va a fuoco sulla retina, ma cade davanti ad essa, si ha un difetto visivo chiamato miopia. Il risultato è che il soggetto miope riesce a vedere bene da vicino, ma ha delle difficoltà nella visione da lontano. La miopia in molti casi si corregge con un occhiale da vista oppure con una lente a contatto; in altri, invece, si può ricorrere ad un trattamento laser.

Chi può andare incontro a miopia?

La miopia è un difetto visivo che può colpire praticamente tutti, e che oggi è davvero molto diffuso. Può fare il suo esordio in età pediatrica, e progredire con l’avanzare del tempo. Solitamente i difetti visivi trovano una loro stabilità dopo i 20 anni circa, ed è allora che si può valutare di intervenire con il laser per correggerla. Oggi sono sempre di più i bambini affetti da miopia, complice uno stile di vita che li tiene molto più incollati ai videogiochi ed ai libri, in ambienti chiusi. Se un bambino strofina gli occhi, sembra impacciato o nervoso, avvicina molto gli oggetti al viso per vederli, forse non vede bene. Il consiglio che diamo generalmente è di fare una visita dal medico specialista oculista e poi cercare di fare tanta prevenzione sin dall’infanzia.

Quali sono le tecniche di correzione della miopia?

La miopia molto lieve si può correggere ottimamente con un occhiale da vista oppure con lenti a contatto. Quando il difetto comincia a diventare più impattante, è associato ad altri problemi visivi (come astigmatismo, per esempio), o il paziente semplicemente “vive male” il suo rapporto con gli occhiali, si può e si deve valutare di intervenire con un trattamento laser. Le tecniche che attualmente usiamo per la correzione della miopia da lieve a media sono chiamate PRK e Femto-Lasik. Sono entrambe sicure ed indolori, e consentono al paziente di recuperare un’ottima capacità visiva e di poter fare a meno degli occhiali.

Dottore, e se la miopia è molto forte?

In caso di miopia forte, detta anche malattia miopica, si ricorre ad altre tecniche, che intervengono non più (o non solo) sulla cornea. In tal caso, se il paziente è di età inferiore ai 40-50 anni, si può inserire nell’occhio una piccola lente (simile ad una lente a contatto), se di età superiore si può prendere in considerazione l’impianto di un cristallino artificiale dopo aver rimosso quello umano che solitamente a questa età lavora poco. Nel caso di una miopia molto forte o associata ad altri difetti visivi, ogni singolo caso andrà valutato con attenzione, ma le soluzioni ci sono quasi sempre.

E se si soffre anche di altri difetti visivi?

Chi soffre di altri difetti visivi concomitanti alla miopia, può ugualmente valutare con uno specialista la possibilità di sottoporsi ad un intervento per la correzione permanente di tutti i difetti in un’unica soluzione.

La correzione laser dell’ipermetropia

ipermetropia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’ipermetropia fa parte dei cosiddetti vizi o difetti visivi, ovvero gli errori di messa a fuoco del nostro apparato visivo. Vediamo in questo breve articolo quali sono le caratteristiche dell’ipermetropia, e come risolverla in modo permanente. 

Ipermetropia, cos’è?

Come detto, l’ipermetropia è un difetto di messa a fuoco dell’immagine sulla retina. In condizioni normali, i raggi di luce penetrano nell’occhio attraversando la cornea ed il cristallino e vanno a focalizzarsi sulla retina. Nell’occhio ipermetrope il fuoco non cade correttamente sulla retina, ma al di là di essa. Il risultato è una visione buona da lontano, ma difficoltosa nella distanza ravvicinata. Quando l’ipermetropia è lieve o il paziente è ancora in giovane età, l’occhio fa un piccolo sforzo e, grazie al processo di accomodazione, riesce comunque a correggere il fuoco ed a vedere ugualmente bene anche da vicino. Diverso è il discorso nel caso di una ipermetropia media o elevata, oppure nel caso in cui il paziente sia già oltre i 40 anni ed abbia una ridotta capacità accomodativa.

La correzione definitiva dell’ipermetropia

L’ipermetropia da lieve a media e da media a forte (oppure abbinata ad altri difetti visivi) si può risolvere in modo permanente. In che modo? Le tecniche che si possono usare sono 3:

PRK

La PRK è una tecnica che possiamo definire “storica” nell’ambito della chirurgia refrattiva. La si applica con successo sin dagli anni Novanta, quando il laser ad eccimeri ha fatto la sua comparsa nel settore della chirurgia oftalmica. L’intervento viene eseguito previa anestesia topica (collirio anestetico) e prevede che il laser ad eccimeri, lavorando per ablazione, “modelli” la cornea opportunamente per riportare il fuoco nella posizione corretta.

LASIK

La tecnica Lasik viene eseguita, al pari di quella sopracitata, sulla cornea. Tuttavia, l’intervento non viene eseguito interamente dal laser ad eccimeri. Il laser interviene sulla cornea solo dopo che è stata aperto il flap, una sorta di “finestrella” sul suo epitelio, ovvero sulla parte più superficiale della membrana. L’apertura della finestrella può avvenire in modo meccanico oppure con l’ausilio di un laser di ultima generazione, chiamato laser a femtosecondi. Quest’ultimo è disponibile, ad oggi, solamente in alcuni centri d’eccellenza, come il Centro Ambrosiano Oftalmico.

CRISTALLINO ARTIFICIALE

L’impianto di un cristallino artificiale, o lente introculare, può essere una buona soluzione per correggere in modo permanente l’ipermetropia. In questo caso sarà possibile lasciare oppure rimuovere il cristallino naturale, a seconda dello stato di salute dell’apparato visivo del paziente e della sua età. In generale, questa è una soluzione che si propone a chi ha un’ipermetropia piuttosto marcata o concomitante ad altri problemi visivi (una miopia molto forte oppure una cataratta).

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Per conoscere più da vicino le opportunità di correzione permanente dell’ipermetropia? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Presbiopia: correggerla col laser si può

presbiopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’intervento laser è spesso conosciuto perché consente di correggere il modo permanente i difetti visivi. Non tutti sanno, però, che con il laser oggi si può anche dire addio alla presbiopia, che non è un vero e proprio difetto visivo come la miopia, ma piuttosto un difetto legato alla diminuita capacità accomodativa connessa all’avanzare dell’età. Ma veniamo a noi, dunque. Può il laser correggere anche quel tipico e fastidioso disturbo che fa capolino nelle nostre vite intorno ai 40 anni e che non fa altro che peggiorare mano a mano che il tempo passa? La risposta è sì. Vediamo in che modo. 

Le opzioni per la correzione definitiva della presbiopia

Le opzioni per la correzione definitiva della presbiopia oggi sono 2:

  • intervento laser;
  • sostituzione del cristallino.

Ciascuna di questa opzioni presenta interessanti vantaggi e può essere particolarmente utile per specifiche categorie di pazienti. La modalità di correzione della presbiopia va scelta in accordo con il proprio oculista tenendo conto di una serie di fattori quali:

  • età del paziente;
  • stile di vita del paziente;
  • aspettative del paziente (è responsabilità dell’oculista far sì che queste siano sempre il più realistiche possibile);
  • copresenza di difetti visivi: miopia, astigmatismo, ipermetropia.

Per fare un esempio, un paziente già in età matura potrebbe decidere – in accordo con il suo oculista – di optare per la sostituzione del cristallino, così da ovviare alla possibile imminente comparsa di una patologia tipica dell’età più avanzata, la cataratta. In linea generale, quando si sceglie di sottoporsi ad un intervento per la correzione definitiva della presbiopia, si andrà a cercare una soluzione che offra una buona visione senza occhiali sia da vicino che da lontano. 

Il trattamento laser monovisione

Per quanto riguarda il trattamento laser per la correzione permanente della presbiopia, una delle soluzioni più interessanti – ma non l’unica – prende il nome di monovisione. L’intervento è indicato soprattutto per chi è affetto anche da difetti visivi quali miopia, ipermetropia ed astigmatismo, perchè con la stessa operazione si corregge l’uno e l’altro. E’ un intervento che si basa sul concetto di occhio dominante.

Il concetto di occhio dominante

La logica che sta alla base dell’intervento laser monovisione è quella dell’occhio dominante. Poiché tutti abbiamo un occhio dominante più specializzato nella visione da lontano, l’intervento non farà altro che correggere il difetto visivo proprio di quest’occhio, mentre nell’altro occhio viene lasciata una lieve miopia. In questo modo il cervello compenserà il difetto visivo andando a fondere le immagini che i due emisferi cerebrali percepiscono, restituendone una perfettamente nitida.

La Lasik presbiopica

Un’altra opzione interessante per ciò che concerne la correzione permanente della presbiopia con il laser prende il nome di Lasik presbiopica. Grazie al laser ad eccimeri, questo intervento consente di rimodellare la forma della cornea rendendola multifocale. Tra tutti gli interventi per la presbiopia, questo è probabilmente il meno usato.

Vuoi saperne di più?

Le opzioni per la correzione permanente della presbiopia, e con essa degli altri difetti visivi, non mancano. Un colloquio con l’oculista ed un approccio realistico e pragmatico alla propria situazione personale sono sicuramente un buon inizio per giungere alla scelta dell’opzione più idonea. Vuoi saperne di più? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

 

Intervento Lasik: microcheratomo VS femtosecondi

Lasik - Neovision Cliniche Oculistiche

Stai pensando di sottoporti all’intervento per la correzione permanente dei difetti visivi con tecnica Lasik? Se la risposta è sì, sicuramente ti sarà capitato di leggere alcuni articoli sull’argomento, o di fare qualche domanda a qualche amico o conoscente che vi si è già sottoposto. Tra i termini più tecnici e meno comuni che avrai avuto modo di sentire, probabilmente figurano “microcheratomo”, “femtosecondi”. Ma cosa significano? In questo breve articolo cerchiamo di illustrarti in modo semplice l’intervento con tecnica Lasik, e di darti qualche delucidazione circa questi tecnicismi che forse avrai avuto modo di sentire o di leggere anche sul web.

La tecnica Lasik: in cosa consiste?

La tecnica Lasik prevede che la cornea, ovvero la membrana più esterna del nostro occhio, venga “modellata” opportunamente al fine di correggere l’errore di messa a fuoco che causa i difetti visivi. L’intervento si esegue effettuando un’incisione lamellare che consente di aprire un flap (una sorta di “finestrella”) sulla parte più superficiale della cornea, l’epitelio. Una volta aperta questa finestrella, il chirurgo esegue la seconda parte dell’intervento sulla parte sottostante, e infine riposiziona nella sua sede il lembo di cornea precedentemente sollevato.

Lasik con microcheratomo o lasik con laser a femtosecondi?

Il trattamento Lasik consente di correggere con efficacia i difetti visivi (inclusa la presbiopia) da lievi a medi. L’apertura del flap può essere eseguita con due strumenti diversi: con il microcheratomo oppure con il laser a femtosecondi. Cerchiamo di capire meglio le caratteristiche di questi due strumenti, le reciproche differenze e di evincere perché uno possa essere preferibile rispetto ad un altro.

Il microcheratomo

Il microcheratomo è uno strumento meccanico che consta di una lama di forma circolare. Grazie a questa lama, il chirurgo effettua l’incisione lamellare sulla cornea necessaria per eseguire l’intervento con procedura Lasik. Tuttavia:

  • non sempre il taglio è particolarmente preciso, sia in termini di forma che di spessore della lamella;
  • l’uso di questo strumento non consente al chirurgo di mantenersi il più in superficie possibile, ma anzi l’incisione avviene ad una certa profondità;
  • l’incisione lamellare con microcheratomo è stata talvolta causa di fastidi e complicazioni post operatorie.

Insomma, il microcheratomo è uno strumento che ha favorito per un buon periodo di tempo l’esecuzione di una tecnica  innovativa ed efficace, ma non è, oggi, lo strumento per condurre l’intervento nel modo più preciso e sicuro possibile.

Il laser a femtosecondi

Il laser a femtosecondi non è uno strumento meccanico, ma bensì uno strumento laser particolarmente sofisticato. La sua azione si basa su impulsi luminosi brevissimi e molto intensi, capaci di lavorare proprio come farebbe una lama (il microcheratomo) ma senza tuttavia toccare in alcun modo i tessuti (senza essere una lama, insomma). Nel caso del laser a femtosecondi l”incisione è:

  • accurata;
  • precisa dal punto di vista della forma;
  • uniforme dal punto di vista dello spessore;
  • estremamente superficiale;
  • personalizzabile sulla base della forma e della misura della cornea del paziente.

Precisione e delicatezza sono i punti di forza di uno strumento che ha consentito di implementare la procedura Lasik rendendola quanto mai sicura ed efficace. La percentuale di rischio intra e post operatorio, inoltre, è ridotta al minimo quando l’intervento Lasik viene effettuato con l’ausilio del laser a femtosecondi.

Se stai pensando all’intervento Lasik per la correzione permanente dei difetti visivi, il consiglio è dunque quello di orientarti verso un centro d’eccellenza, che disponga non solamente della professionalità di un chirurgo preparato ed esperto, ma anche di uno strumento affidabile e moderno come il laser a femtosecondi. 

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La correzione della miopia elevata

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo e il numero di persone che ne sono affette a livello globale è destinato ad aumentare con il passare del tempo, complici uno stile di vita sempre più “connesso” e sedentario e la diminuzione delle occasioni (anche lavorative, perché no) per trascorrere del tempo all’aria aperta. Ma non solo: anche la componente genetica riveste un ruolo determinante. Alla luce di queste considerazioni, viene naturale chiedersi quali siano le strade per correggere questo difetto visivo, soprattutto nelle sue manifestazioni più elevate. 

Ad ogni miopia la sua soluzione

A seconda dell’età del paziente e dell’entità del difetto visivo, le modalità per la correzione della miopia possono essere differenti. Una miopia leggera o media, se non ancora stabilizzata, si può correggere con l’aiuto degli occhiali da vista o delle lenti a contatto. Se il difetto visivo è stabile, invece, si può certamente valutare di affrontare un intervento laser specifico per la correzione della miopia, chiamato Femto-Lasik. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda la miopia elevata, ovvero quella che supera le 7 diottrie, che si può considerare patologica, e che necessita di essere trattata con soluzioni mirate.

L’obiettivo, in questo caso, sarà duplice:

  1. Fornire al paziente un ottimale recupero della capacità visiva indipendente da occhiali;
  2. Correggere la forte miopia

Miopia elevata: occhiali sì o occhiali no?

Cercare di correggere una miopia elevata con il solo ausilio degli occhiali non è una scelta capace di fornire un ottimale recupero della capacità visiva. Chi soffre di miopia elevata, infatti, anche se “corretto” con delle lenti coerenti con il proprio difetto visivo, vedrà sempre quantitativamente e qualitativamente meno, con limitazioni del campo di sguardo in conseguenza della montatura e delle spesse lenti. E non solo: più la miopia è accentuata, più le lenti saranno esteticamente poco gradevoli.

Le alterazioni delle strutture oculari causate dalla miopia elevata

Un occhio affetto da miopia ha una forma diversa da un occhio che non ne è affetto. Esso è, generalmente, più allungato. Maggiore è la miopia, maggiore sarà l’allungamento. Nei casi in cui la miopia sia particolarmente forte, questo allungamento si ripercuote su tutte le strutture oculari, danneggiando in particolar modo la retina ed il nervo ottico. Inoltre, chi soffre di miopia elevata, chiamata anche patologica o malattia miopica, non va quasi mai incontro ad una stabilizzazione del difetto visivo, che anzi nel corso della vita tende a progredire, in modo più o meno irregolare.

Come si corregge la miopia elevata?

La tecnica dei due cristallini

La miopia elevata si può correggere con un intervento che prevede l’impianto di un cristallino artificiale, mentre l’intervento laser è sconsigliato. Il cristallino artificiale viene solitamente inserito nell’occhio senza asportare quello naturale (a meno che quest’ultimo non sia catarattoso). Questa tecnica prende il nome di “tecnica dei due cristallini”. Il cristallino naturale va possibilmente conservato perché è prezioso ed importante perché fornisce all’occhio l’esercizio di una delle sue funzionalità intrinseche e naturali, ovvero l’accomodazione. In questo modo il paziente continua a vedere bene da vicino, e riesce a mettere a fuoco gli oggetti naturalmente. Il cristallino artificiale, in aggiunta, chiamato anche lente fachica, servirà a correggere opportunamente la miopia. Infine, coloro che sono un pò meno giovani, possono correggere la loro forte miopia sostituendo il loro cristallino, trasparente od opaco (cataratta) che sia, con uno artificiale trasparente.

Vuoi conoscere più da vicino le possibilità terapeutiche dei vari stadi della miopia?

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Nel 2050 metà dell’umanità sarà miope

Miopi si nasce o si diventa? La risposta è: un po’ e un po’. Perché se da un lato è vero che vi è una componente genetica predisponente alla miopia (ed in generale a tutti i difetti visivi), è anche vero che sono numerosi i fattori ambientali che possono favorirne la comparsa. Vediamo cosa ha recentemente dichiarato Jorge Aliò, ordinario di oftalmologia all’Università di Alicante.

Genetica ed ambiente sono concause della miopia

Il Prof. Aliò non ha dubbi: non siate troppo precipitosi nel condannare i telefoni cellulari come principali responsabili della vostra miopia, né tantomeno Netflix o il vostro datore di lavoro. Spesso e volentieri, i veri responsabili sono i vostri geni. Tuttavia, la miopia si manifesta ed aumenta a causa di una serie di stimoli di tipo ambientale.

Guardare lontano è una buona abitudine

Una delle cause ambientali alle quali il professor Aliò fa riferimento è la scarsa abitudine a praticare attività all’aria aperta. Sono proprio le attività all’aria aperta che inducono a guardare in lontananza, a cambiare frequentemente messa a fuoco, a volgere lo sguardo a destra e a sinistra. Una vera e propria ginnastica, molto salutare per l’apparato visivo. Un recente studio, condotto a Singapore, ha infatti dimostrato che i bambini che non praticano almeno 3 ore settimanali di attività sportiva o vita all’aria aperta hanno una significativa tendenza a sviluppare più rapidamente ed in modo più accentuato la miopia. (Fonte Ncbi.nlm.nih.gov)

Per quanto riguarda gli adulti, invece, la vita moderna implica uno stile di vita sempre più legato a doppio filo all’uso di device elettronici quali computer, tablet e smartphone sia durante la giornata lavorativa sia nel tempo libero, a scapito delle ore trascorse all’aria aperta.

L’eccesso di accomodazione come causa della miopia

In generale, l’aumento dell’incidenza della miopia nella popolazione mondiale ed in particolare nei giovanissimi è da imputarsi ad un eccesso di accomodazione. L’occhio umano è concepito per vedere sia lontano che vicino.

Tuttavia:

  • le abitudini legate allo stile di vita contemporaneo;
  • l’uso sempre più massiccio dei device elettronici;
  • l’aumento del numero di anni trascorsi sui libri prima dell’ingresso nel mondo del lavoro;

hanno fatto sì che giorno dopo giorno l’occhio umano si abituasse sempre di più a vedere da vicino, una modalità che stimola il processo di accomodazione e porta ad un leggero allungamento del bulbo oculare.

Un fenomeno che in Estremo Oriente ha già assunto i contorni di un’epidemia

A questo proposito, l’American Academy of Ophtalmology stima che nel 2050 il numero di persone affette da miopia nel mondo toccherà quota 5000 milioni. Un numero impressionante, che ci dà la misura di un fenomeno che in Estremo Oriente ha già assunto i contorni di un’epidemia.

Laggiù infatti, oltre al numero limitato di ore trascorse all’aria aperta ed all’impatto che i device elettronici hanno sulla vita quotidiana, si vengono a sommare altri fattori, quali:

  • la sovrappopolazione delle aree metropolitane;
  • gli spazi abitativi molto ridotti;
  • la mancanza di luce naturale;
  • la vita sedentaria.

Come risolvere la miopia? E come evitare che peggiori?

La miopia oggi può essere corretta in modo temporaneo – con l’aiuto di occhiali da vista o lenti a contatto – oppure in modo permanente, grazie ad una serie di metodiche d’avanguardia pensate per risolvere diversi gradi di severità del difetto visivo.

  1. Nel caso in cui si scelga la soluzione temporanea, è fondamentale sapere che una correzione sbagliata – soprattutto inferiore a quella necessaria al paziente – può essere controproducente, e favorire una progressione più veloce del difetto visivo.
  2. Per quanto riguarda invece le soluzioni definitive, queste sono diverse. La scelta della metodica dipende dall’entità del difetto visivo ma anche dall’età del paziente e dalla presenza concomitante di altri difetti visivi, della presbiopia, oppure della cataratta, per esempio.

In linea generale, possiamo così riassumere la rosa di possibilità per quanto concerne la correzione permanente della miopia:

  • fino a 7 diottrie: la miopia si può correggere con un intervento chiamato Femto-Lasik;
  • da 7 a 15 diottrie: la miopia si può correggere con una lente intraoculare;
  • oltre le 15 diottrie: si può intervenire abbinando entrambe le tecniche.

Per saperne di più…

Se desideri prenotare una visita oculistica specialistica e conoscere più da vicino le opzioni per la correzione della miopia, chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 191.

 

Come correggere l’astigmatismo

L’astigmatismo è un difetto visivo che porta con sé una generale difficoltà visiva sia per quanto riguarda la visione da lontano, sia per quanto riguarda quella da vicino. La messa a fuoco si rivela spesso difficoltosa, e gli oggetti tendono ad avere contorni non sempre ben definiti. Per fortuna, al pari degli altri difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia e incluso la presbiopia, anche l’astigmatismo si può correggere. Vediamo in che modo.

Che cos’è l’astigmatismo e da cosa è causato

L’astigmatismo è causato da un’imperfezione della curvatura della cornea, che invece di essere perfettamente sferica, assume una forma lievemente ovoidale. Un grado seppur lieve di astigmatismo è comune un po’ a tutti ma, grazie al naturale ed istintivo meccanismo di compensazione del nostro apparato visivo, riusciamo comunque a riportare il fuoco nella giusta posizione e a vedere correttamente tanto gli oggetti vicini quanto quelli più distanti. Quando invece l’astigmatismo si fa più marcato, non solo chi ne soffre se ne accorge, ma è anche necessario effettuare un qualche tipo di correzione.

La correzione dell’astigmatismo

Correzione temporanea dell’astigmatismo

L’astigmatismo si può correggere in modo temporaneo oppure definitivo. La correzione temporanea dell’astigmatismo prevede l’uso di lenti a contatto oppure di occhiali da vista. Nel caso di lenti a contatto, si parla di lenti toriche, che hanno una curvatura pensata per correggere diversi tipi di astigmatismo. Nel caso degli occhiali da vista, le lenti saranno progettate in modo da esercitare una deviazione dei raggi luminosi capace di ovviare il problema dell’imperfetta curvatura corneale. In entrambi i casi, è importante aver cura tanto della propria igiene oculare, quanto della protesi che si sceglie di usare.

Correzione definitiva dell’astigmatismo

L’astigmatismo si può correggere in modo definitivo. L’intervento per la correzione definitiva dell’astigmatismo si esegue con la tecnica chiamata Femto-Lasik ed è consigliato a chi soffre di astigmatismo lieve, medio o anche marcato, oppure in abbinamento con altri difetti visivi. Per eseguire l’intervento di correzione definitiva dell’astigmatismo (e di altri eventuali difetti visivi concomitanti), il chirurgo oculista si avvale di due strumenti di ultima generazione, altamente tecnologici, particolarmente sicuri e notevolmente precisi: il laser a femtosecondi ed il laser ad eccimeri.

L’abbinamento di questi due strumenti con la perizia e la competenza di uno specialista di grande esperienza rappresentano senza ombra di dubbio la chiave di volta per la buona riuscita dell’intervento.

In cosa consiste l’intervento con tecnica Femto-Lasik

La procedura Femto-Lasik consiste nell’apertura di una sorta di “finestrella” sull’epitelio corneale attraverso la quale si accede alla parte sottostante di cornea che necessita di essere operata. Il laser ad eccimeri lavora all’interno della cornea, mentre il laser a femtosecondi ha il compito di sostituirsi al bisturi favorendo l’accesso alla zona da operare in modo preciso, pulito, indolore e altamente sicuro. Al termine dell’intervento, la “finestrella” viene riposizionata nella sua collocazione originale, senza bisogno di alcun punto di sutura né di alcun bendaggio.

Vantaggi dell’intervento con tecnica Femto-Lasik

La tecnica Femto-Lasik presenta una lunga ed interessante lista di vantaggi di indole tanto obiettiva quanto soggettiva. Eccone alcuni:

  • Durata: si esegue in regime ambulatoriale ed ha una durata di pochi minuti;
  • Affidabilità: è un intervento particolarmente sicuro e ad altissima precisione, grazie all’uso del laser a femtosecondi;
  • Nessun dolore: è un intervento indolore, poche gocce di collirio anestetico sono sufficienti per affrontarlo serenamente e senza provare alcun dolore;
  • Rischi ridotti al minimo: i rischi intraoperatori e le complicanze post operatorie sono ridotte al minimo, anche in virtù della “gentilezza” e dell’elevato livello di igiene garantito dagli strumenti laser;
  • Niente lame: l’intervento non prevede l’uso di lame o bisturi, di conseguenza al paziente non vengono applicati punti di sutura;
  • Recupero veloce: il recupero post operatorio è più veloce rispetto ad altre tecniche chirurgiche;
  • Senso di libertà: il paziente si sente finalmente libero di vedere bene senza l’incombenza di dover indossare o portare ovunque con sé occhiali da vista o lenti a contatto;
  • Maggiore autostima: il paziente si sente maggiormente a suo agio nei rapporti interpersonali, lavorativi, sociali e nel praticare le sue attività preferite, come per esempio lo sport.

Vuoi saperne di più?

Per conoscere più da vicino l’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik, chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.