CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico è il primo centro oftalmico in Italia ad ottenere la certificazione Global Safe Site Excellence per Covid-19 da parte di Bureau Veritas. Questo importantissimo riconoscimento è frutto dell’impegno dello staff CAMO per garantire ai nostri pazienti la totale sicurezza durante tutto il percorso di cura.
La certificazione Global Safe Site
Bureau Veritas ha certificato CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico come Global Safe Site Excellence, per aver garantito l’adozione delle specifiche misure preventive, di pulizia, igiene, sanificazione e controllo di tutti gli ambienti e le superfici contro la diffusione del coronavirus. CAMO, così, assicura la tutela della salute dei pazienti e di tutto lo staff.
Global Safe Site Excellence in dettaglio
Il Centro Ambrosiano Oftalmico è la prima clinica oftalmica italiana ad ottenere il riconoscimento. In particolare, la certificazione riconosce l’applicazione delle buone pratiche di prevenzione e test di superficie del Covid-19.
In dettaglio, l’adozione di queste pratiche è conforme alle norme del Ministero della Salute, a quelle dell’Istituto Superiore di Sanità, alle raccomandazioni e linee guida oftalmologiche delle Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali e a quelle della Organizzazione Mondiale della Sanità per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2.
Sono state fatte le analisi per verificare l’assenza del virus da tutti gli strumenti e le superfici della clinica, insieme alla valutazione oggettiva di disinfezione, pulizia e igiene. Successivamente, Bureau Veritas ha effettuato la valutazione del personale in materia di formazione e capacità di contrasto e contenimento del Coronavirus.
Per la sicurezza di pazienti e staff
La certificazione di Global Safe Site Excellence conferma l’impegno che CAMO, sin dall’inizio della pandemia da coronavirus, ha dimostrato nei confronti della salute di tutti.
Da marzo 2020, infatti, abbiamo realizzato un rigoroso protocollo di sicurezza per di garantire la massima tutela della salute dei nostri pazienti e dei nostri collaboratori.
Coronavirus: noi ci tamponiamo
Dall’autunno 2020, inoltre, medici e collaboratori di centralino, reception e amministrazione effettuano periodici tamponi rapidi antigenici, come ulteriore misura di sicurezza contro il Covid-19. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è operativo ed in totale sicurezza.
Contattaci
Per maggiori informazioni, contattaci allo 02 636 1191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2021/02/global-safe-site-covid-19-bureau-veritas-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8461200Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2021-02-19 11:33:252021-02-23 11:41:32Global Safe Site Excellence: CAMO è il primo centro oftalmico in Italia
Si sente spesso parlare di operazione di cataratta e del fatto che sono sempre di più le persone che vi si sottopongono. Anche tra parenti ed amici. In cosa consiste l’intervento? E perché in tanti lo scelgono? Spieghiamo dunque perché l’intervento di cataratta è così vantaggioso, quali sono le sue caratteristiche e quali i parametri valutare per orientarsi nella scelta della struttura sanitaria alla quale affidarsi.
L’operazione di cataratta: perché oggi è routine
Prima di spiegare meglio cos’è l’intervento di cataratta e perché sono così tante le persone che scelgono di eseguirlo, una premessa è d’obbligo. L’aumento della durata di vita media che ha caratterizzato gli ultimi decenni è il risultato del complessivo miglioramento della qualità dell’esistenza dell’individuo. Alla base di questo salto di qualità vi sono diversi fattori. Tra questi, i progressi in ambito sanitario, alimentare e nutrizionale, dei comfort e della tecnologia. La conseguenza è l’esigenza di mantenere uno stile di vita qualitativamente ottimale sino in tarda età. Non a caso, la terza età è vista oggi come una seconda giovinezza. In questo contesto, l’intervento di cataratta è uno dei trattamenti maggiormente richiesti nell’ottica di conservare una buona capacità visiva per tutta la durata della propria vita.
In cosa consiste l’intervento e perché è vantaggioso?
L’intervento di cataratta consiste nella sostituzione del cristallino naturale con un cristallino artificiale. Tale sostituzione si rende necessaria quando il cristallino naturale si opacizza, proprio come accadrebbe al vetro di una vecchia finestra. Una condizione frequente, che colpisce spesso le persone in età matura ed avanzata. L’intervento dura pochi minuti e non è doloroso.
L’operazione di cataratta presenta i seguenti vantaggi:
consente di recuperare un’ottimale capacità visiva con riferimento alle forme, ai colori, ai contorni delle cose;
permette di correggere anche eventuali difetti visivi (perché il cristallino artificiale è una lente intraoculare che può essere dotata, ove necessario e qualora lo si desideri, di potere diottrico);
offre la possibilità di mantenere la propria autonomia personale sino a tarda età (occuparsi di sé stessi e della propria abitazione, guidare, uscire di casa, praticare degli hobby).
Operazione di cataratta, come scegliere?
Quando ci si trova di fronte all’esigenza di sottoporsi ad un intervento, dubbi e domande non mancano. Il desiderio comune, tuttavia, è quello di trovare il medico o la struttura sanitaria su cui sentire di poter riporre la propria piena fiducia. Tra gli elementi che possono essere da guida nella scelta della struttura più adatta alle proprie esigenze, troviamo:
l’accoglienza sempre cortese, la disponibilità al dialogo ed il senso di empatia trasmesso dal team di lavoro della struttura prescelta;
la certezza che di affidarsi a professionisti preparati, competenti ed esperti nel campo della chirurgia della cataratta;
i tempi di attesa ragionevoli e se possibile brevi, onde non dover attendere troppo tra il primo ed il secondo intervento;
la certezza di essere seguiti con attenzione durante tutto l’iter terapeutico, senza doversi sentire solamente “un numero”;
l’evidenza che tecniche e tecnologie messe in campo sono le migliori del momento;
la possibilità, nel caso si tratti di una struttura privata, di poter finanziare l’intervento, concedendosi un trattamento d’eccellenza senza gravare troppo sul bilancio della famiglia.
A proposito di tecniche e tecnologie. Parola d’ordine, eccellenza
La tecnica di ultima generazione per quanto riguarda la chirurgia della cataratta prende oggi il nome di femtocataratta. Questo termine fa riferimento al fatto che nel corso dell’intervento si usa un laser di ultima generazione che si sostituisce totalmente al bisturi.: il laser a femtosecondi. Grazie questo laser, la piccola incisione eseguita sulla superficie per accedere al cristallino è eseguita senza strumenti taglienti, è molto più precisa, pulita, sicura e controllabile. A patto, naturalmente, che il laser si trovi nelle mani di un professionista di grande e comprovata esperienza. Oggi il laser a femtosecondi è disponibile solo in alcuni centri d’eccellenza sul territorio. Analogamente, nei migliori centri d’eccellenza è altresì possibile scegliere lenti intraoculari su misura rispetto alle proprie esigenze visive. Le lenti intraoculari non sono infatti tutte uguali e sono concepite per incontrare le necessità di una vasta gamma di pazienti: si avranno dunque lenti ad alto apporto tecnologico, monofocali, multifocali o toriche, a seconda del difetto visivo che si intende risolvere e delle aspettative specifiche del paziente.
Vuoi saperne di più?
In CAMO abbiamo messo a punto una visita oculistica specialistica per chi desidera sottoporsi all’operazione di cataratta. Siamo a tua disposizione. Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2021/02/operazione-di-cataratta-boom-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8001200Ilaria Screminhttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngIlaria Scremin2021-02-02 09:21:292021-02-02 09:21:30Operazione di cataratta: è boom
Il cheratocono è una patologia oculare poco conosciuta e piuttosto imprevedibile. La sua imprevedibilità, inoltre, risiede nel fatto che la patologia può esordire “in sordina”, a tal punto che chi ne è affetto tende spesso a confonderla con un peggioramento dei propri difetti visivi ed in particolare dell’astigmatismo. Questo equivoco offre alla patologia tutto il tempo per avanzare e peggiorare, andando a provocare danni anche di una certa importanza. Dunque, a proposito di cheratocono, sintomi, cura e prevenzione sono 3 argomenti su cui conviene essere informati.
Che cos’è il cheratocono
Il cheratocono è una patologia che colpisce la cornea, la porzione anteriore del nostro occhio. La cornea è composta da fibre di collagene, disposte in modo da dar vita ad una membrana dall’aspetto uniforme, regolare, perfettamente concavo ed assolutamente trasparente. Nel cheratocono, le fibre di collagene tendono a deformarsi ed a subire uno sfiancamento verso l’esterno. Il risultato è che la cornea a sua volta perde in regolarità, in forma, in spessore ed in trasparenza. Di conseguenza, i raggi luminosi faticano sempre più ad oltrepassarla e la funzione visiva diviene difficoltosa mano a mano che la patologia avanza.
Cheratocono: sintomi ed avvisaglie
A proposito di cheratocono, sintomi ed avvisaglie non sono facili da elencare in quanto, come detto in apertura, la patologia esordisce spesso in modo subdolo ed il paziente tende a confonderla con un semplice abbassamento della sua capacità visiva. Sfortunatamente, molte persone si rendono conto di avere un problema oculare quando oramai la patologia è conclamata. Va da sé che, come sempre accade in medicina, la parola d’ordine è ancora una volta prevenzione.
Recarsi dall’oculista con cadenza regolare, anche in assenza di sintomi particolari, è il primo passo per diagnosticare non solo il cheratocono, ma qualunque altra patologia oculare in modo tempestivo. Un discorso, questo, che vale in particolar modo per il glaucoma, ma anche per la cataratta.
Una curiosità sul cheratocono
Chi ha una cornea particolarmente fragile e delicata può andare incontro a cheratocono semplicemente sfregandosi gli occhi di frequente. Un soggetto con una cornea molto delicata ed una storia clinica di allergie persistenti o non opportunamente trattate, che tende quindi a sfregarsi sovente gli occhi, sarà maggiormente predisposto ad ammalarsi di cheratocono.
In generale, tuttavia, i sintomi che possono indicare un cheratocono sono i seguenti:
fotofobia;
difficoltà visiva ed affaticamento oculare;
iperlacrimazione;
dolore oculare;
cefalee;
arrossamento oculare;
visione doppia o offuscata.
Come si cura il cheratocono?
Le cure per il cheratocono sono diverse e spaziano da trattamenti mini invasivi sino a procedure chirurgiche vere e proprie, in accordo con lo stadio evolutivo della patologia.
Cheratocono lieve o medio
Qualora la patologia sia ancora in una fase d’esordio e non abbia prodotto gravi danni sulla cornea, è possibile intervenire con un trattamento chiamato cross-linkingcorneale. Questo trattamento include una serie di tecniche volte a somministrare in modo topico riboflavina (vitamina B2) sulla cornea. La riboflavina è una vitamina fotosensibile che ripristina e rinforza i ponti di legame tra le fibre di collagene, irrobustendo la cornea e limitandone lo sfiancamento verso l’esterno.
Un’altra opzione di trattamento è data dagli anelli intracorneali, dei piccoli anellini realizzati in un materiale plastico perfettamente biocompatibile che, inseriti nella cornea, le offrono l’opportuno sostegno, prevenendo l’avanzamento della patologia
Cheratocono avanzato
Se la patologia ha già innescato esiti difficilmente riparabili, sarà opportuno invece ricorrere ad un trapianto di cornea. Il trapianto può essere parziale o totale, a seconda del grado di gravità della patologia. Nel primo caso è sufficiente sostituire solamente una porzione di cornea (cheratoplastica lamellare), nel secondo caso invece si procede al trapianto dell’intera membrana (cheratoplastica perforante).
Altre opportunità di trattamento del cheratocono
Un’altra interessante opportunità di trattamento del cheratocono è data dai cristallini artificiali. Si tratta di piccolissime lenti intraoculari proposte solitamente a pazienti con cheratocono stabile ed un’età superiore ai 50 anni. In questo caso si andrà a sostituire il cristallino naturale con una lente intraoculare fachica, risolvendo contestualmente le difficoltà visive dovute al cheratocono, come la miopia indotta dalla patologia, la cataratta ove presente e persino altri difetti visivi. E non solo: qualora il paziente non sia affetto da cataratta, potrà comunque contare sul fatto che non svilupperà più la patologia.
Vuoi saperne di più?
Hai notato un peggioramento delle tue capacità visive e desideri sottoporti ad una visita oculistica specialistica in CAMO? Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare, e di rispondere ad ogni tuo dubbio sul cheratocono (sintomi e cure) così come su altre patologie oculari. Ti aspettiamo!
Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
La blefaroplastica è un intervento capace di regalare indubbi benefici tanto sul fronte pratico quanto su quello estetico. Le blefarocalasi della palpebra superiore ed inferiore, infatti, non solo generano gonfiori ed accumuli di adipe fastidiosi ed esteticamente non sempre gradevoli, ma possono anche compromettere il buon andamento della funzione visiva. Tuttavia, come sempre accade quando ci si appresta a sottoporsi ad un intervento chirurgico del tutto nuovo, dubbi e domande non mancano. Cerchiamo dunque di mettere un po’ d’ordine e di rispondere alle domande più frequenti sulla blefaroplastica.
A che età è possibile sottoporsi ad un intervento di blefaroplastica?
Non c’è un’età specifica per affrontare una blefaroplastica, perché questo genere di intervento risponde con efficacia ad una gamma di esigenze differenti che possono presentarsi in momenti diversi della vita. Per esempio, è possibile ricorrervi in giovane età per correggere un difetto congenito, oppure in età matura per correggere un inestetismo causato dall’avanzare del tempo.
La blefaroplastica corregge anche altri inestetismi come rughe, borse e gonfiori?
Sì. Grazie alla blefaroplastica è possibile restituire uno sguardo fresco e giovane intervenendo su più fronti. Difatti, durante la correzione del rilassamento delle palpebre è altresì possibile rimuovere eventuali accumuli di tessuto in eccesso, così come accumuli adiposi. Di conseguenza, anche il gonfiore periorbitale si riduce notevolmente.
Anche agli oculisti capita di consigliare un intervento di blefaroplastica. Come mai?
La perdita di tono delle palpebre porta con sé una serie di conseguenze che possono esercitare un impatto negativo non solo sull’aspetto estetico di chi ne è affetto, ma anche sul fronte della funzionalità visiva. Per esempio, la blefarocalasi superiore, laddove importante, può arrivare a coprire parzialmente o totalmente la pupilla, riducendo anche drasticamente l’ampiezza del campo visivo. Nel caso della blefarocalasi inferiore, invece, questa può compromettere la buona lubrificazione oculare, innescando una serie di sintomi tra cui secchezza oculare persistente, bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo.
L’intervento può avere conseguenze negative sulla vista?
Assolutamente no. Al contrario, come spiegato, un intervento di blefaroplastica può cooperare al miglioramento dell’andamento della funzione visiva. Peraltro, si ricordi che la blefaroplastica non interviene mai sull’occhio, ma solamente sulle palpebre.
La blefaroplastica è consigliabile anche nel caso di difetti congeniti?
Certamente sì. Grazie ad un intervento di blefaroplastica, è possibile correggere l’estetica dello sguardo anche in presenza di difetti congeniti. Tra questi citiamo eventuali asimmetrie, ptosi, occhi spioventi o altri. Analogamente, la blefaroplastica può rivelarsi di grande aiuto nel caso di problemi di origine traumatica.
L’intervento presenta controindicazioni per chi è diabetico o iperteso?
L’intervento di blefaroplastica non presenta particolari controindicazioni, dunque anche chi è diabetico o iperteso lo può affrontare con serenità.
Cosa succede dopo l’intervento di blefaroplastica?
La guarigione completa dopo un intervento di blefaroplastica si ottiene nel giro di una decina di giorni, durante i quali consigliamo di dormire con il capo leggermente sollevato, di non usare make up né indossare lenti a contatto. Dopo la rimozione dei punti, è possibile tornare alle proprie consuete attività quotidiane. Per quanto riguarda l’esposizione ai raggi solari, invece, consigliamo di soprassedere per alcune settimane, al fine di favorire una perfetta ed invisibile cicatrizzazione.
Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è attiva una divisione di Oculoplastica, dedicata interamente alla chirurgia oftalmica delle palpebre, dell’orbita e delle vie lacrimali. Per prenotare una visita è possibile chiamare dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2021/01/domande-frequenti-blefaroplastica-3-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8471280Ilaria Screminhttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngIlaria Scremin2021-01-12 09:47:212021-01-12 12:19:47Domande frequenti sulla blefaroplastica
Avere una capacità visiva ottimale fino a tarda età è un’esigenza certamente pratica. Vedere bene aiuta ad orientarsi correttamente nello spazio, a preservare la propria autonomia, a continuare ad occuparsi delle proprie faccende domestiche ed a coltivare i propri interessi. Ma c’è anche molto di più. Perché, come confermato da alcune ricerche scientifiche, la cataratta va di pari passo con un aumento del rischio di compromissione delle capacità cognitive. Curare la propria salute oculare è quindi fondamentale, anche sottoponendosi all’intervento di cataratta, ove necessario.
Che cos’è la cataratta e in cosa consiste l’intervento di cataratta
Prima di affrontare il tema del legame tra avanzamento della cataratta e declino delle facoltà cognitive, spendiamo due parole su questa patologia oculare così comune, a beneficio di chi ancora non abbia ben chiaro che cosa sia la cataratta.
La cataratta è una progressiva opacizzazione del cristallino, la minuscola lente naturale situata all’interno del nostro occhio. La sua opacizzazione è del tutto naturale ed inevitabile: si tratta, infatti, di una patologia causata solitamente dall’avanzare dell’età, che si manifesta spesso in concomitanza con una serie di fattori di rischio ben definiti. Tra questi il fumo, la vita sedentaria, un’alimentazione poco varia e talvolta poco sana. Sfortunatamente, la cataratta peggiora con l’avanzare del tempo, portando ad una drastica riduzione della capacità visiva. E dal momento che non esiste alcuna terapia farmacologica per arrestarne la progressione o migliorare la sintomatologia, l’unica opportunità di trattamento è l’intervento di cataratta.
L’intervento di cataratta consiste nell’asportazione del cristallino naturale opacizzato e nella sua sostituzione con una lente intraoculare nuova, perfettamente trasparente e biocompatibile. La procedura si esegue in regime ambulatoriale o di day surgery, previa somministrazione di un collirio anestetico, con l’ausilio di moderni strumenti laser e ad ultrasuoni, ad altissima precisione e minimamente invasivi.
L’intervento di cataratta presenta innumerevoli vantaggi:
è totalmente risolutivo, pertanto la cataratta non potrà più ripresentarsi (il cristallino artificiale non va incontro ad opacizzazione);
è pressoché privo di controindicazioni;
non è doloroso e dura pochi minuti;
consente di recuperare una capacità visiva ottimale ed anzi, di correggere anche eventuali difetti visivi preesistenti;
offre un livello di sicurezza e di igiene elevatissimo;
ha un decorso post operatorio rapido e non doloroso, ben sopportabile anche dai pazienti in età particolarmente avanzata.
La cataratta come fattore di rischio per il declino delle capacità cognitive
Secondo i risultati di una ricerca scientifica, essere affetti da cataratta senile sarebbe un fattore di rischio per l’insorgenza di disturbi cognitivi. Nel corso della ricerca, è stato preso in esame l’andamento cognitivo di un gruppo di anziani prima e dopo la chirurgia della cataratta. Analogamente, gli studiosi hanno monitorato lo stato di salute cognitiva di un secondo gruppo di anziani, che invece non si era sottoposto all’intervento.
Secondo i risultati, il declino cognitivo dei soggetti che si erano sottoposti all’intervento di cataratta era significativamente minore – di fatto equiparabile a quello di un soggetto sano – rispetto a quelli che invece non avevano affrontato l’intervento.
Come si spiega questo risultato? Secondo gli studiosi, la progressione della cataratta innesca una serie di conseguenze negative a cascata, che si ripercuotono a livello cognitivo. Tra queste citiamo la difficoltà motoria, l’isolamento sociale, la difficoltà nello svolgere anche le più piccole mansioni domestiche, la depressione.
In questo senso, l’intervento di cataratta rappresenta dunque una terapia preventiva capace di migliorare drasticamente la capacità visiva dell’anziano regalandogli al contempo una longevità cognitiva e, di riflesso, una vita qualitativamente migliore sul lungo periodo.
Hai notato un peggioramento delle tue capacità visive e temi di essere affetto da cataratta? In CAMO abbiamo messo a punto per te una visita oculistica specialistica per la cataratta. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare, e di rispondere ad ogni tuo dubbio sul tema.
Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2021/01/intervento-di-cataratta-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico-0121.jpg8001200Ilaria Screminhttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngIlaria Scremin2021-01-05 09:32:322021-01-05 09:32:34L’intervento di cataratta fa bene agli occhi e alla mente
Le lenti a contatto sono un ausilio per certi versi molto pratico per ovviare ai difetti visivi senza compromettere l’estetica del viso indossando gli occhiali. Le tipologie più moderne, sottilissime, flessibili ed usa e getta, hanno trovato riscontro in una vastissima gamma di persone. Tuttavia, l’uso delle lenti a contatto richiede una certa dose di rigore e precisione. Specie sotto il profilo igienico. E specie oggi che l’emergenza sanitaria posta in essere dalla diffusione del virus Covid19 ha sottolineato l’importanza dell’igiene non solo delle mani, ma anche del viso e degli occhi. Perché anche dall’igiene degli occhi può dipendere la nostra salute.
Le buone regole igieniche che ci fanno stare bene
Il COVID-19 ha cambiato radicalmente stili ed abitudini di vita di tutti noi. E, paradossalmente, ci ha ricordato l’importanza dell’igiene personale a partire dai piccoli gesti. Lavare le mani prima di tutto, a lungo e di frequente, evitare di portare le mani al viso, alla bocca ed agli occhi, sono infatti le basi per difendersi non solo dal coronavirus, ma anche, e più in generale, da una lunga serie di agenti patogeni. Anche per quanto riguarda l’uso delle lenti a contatto e l’igiene degli occhi, se già prima dell’avvento del Covid per farne uso era indispensabile mettere in atto una serie di accortezze per evitare infezioni ed infiammazioni oculari, oggi il discorso assume una portata ben maggiore. Vediamo dunque un piccolo decalogo sull’uso corretto delle lenti a contatto durante l’emergenza sanitaria.
Igiene degli occhi: come usare correttamente le lenti a contatto e prevenire il contagio
Lavare bene ed asciugare le mani prima di maneggiare le lenti a contatto;
Togliere sempre le lenti prima di entrare in doccia o in piscina;
Riporre sempre adeguatamente le lenti dopo l’uso (se non sono quelle giornaliere), avendo cura di cambiare di volta in volta la soluzione;
Tenere ben pulito anche il portalenti, che andrà lavato con l’apposita soluzione e mai con semplice acqua, e lasciato asciugare all’aria;
Nel caso di lenti usa e getta, gettarle a fine giornata;
Togliere sempre le lenti prima di coricarsi;
Indossare le lenti prima di applicare il make up la mattina, e toglierle prima di struccarsi la sera;
Rispettare la data di scadenza delle lenti;
Rispettare la data di scadenza della soluzione per la manutenzione delle lenti;
In caso di fastidio oculare, bruciore o arrossamento, sospendere l’uso delle lenti e contattare lo specialista di fiducia.
A questo decalogo vanno aggiunte tutte le accortezze legate all’uso della mascherina chirurgica:
non portare le mani alla mascherina, al viso ed agli occhi senza essersele lavate;
gettare la mascherina usata e lavarsi accuratamente le mani prima di togliere le lenti;
in caso di fastidio improvviso agli occhi o qualora la lente dovesse spostarsi, fare in modo di igienizzarsi le mani prima di togliere e sostituire la lente (anche fuori casa).
portare sempre con sé una mascherina di ricambio, la soluzione per le lenti a contatto, qualche salviettina igienizzante e un paio di lenti d’emergenza.
Insomma, le accortezze si moltiplicano giorno dopo giorno, trasformando a volte una comodità in un insieme di abitudini complesso, complicato e macchinoso.
La correzione laser dei difetti visivi
La moderna chirurgia oftalmica consente di fare a meno delle lenti a contatto (e degli occhiali) in modo permanente, sottoponendosi ad un brevissimo intervento eseguito con l’ausilio del laser. Tra le tecniche più efficaci vale la pena di citare la FemtoLASIK, che si avvale della combinazione di due tipologie di laser, ad eccimeri ed a femtosecondi. L’intervento è totalmente indolore, di breve durata, e consente di correggere qualunque difetto visivo di media entità in modo permanente. Questo significa che, dopo l’intervento, il difetto non si ripresenterà più.
Tuttavia, può capitare che un uso molto protratto nel tempo delle lenti a contatto porti ad un assottigliamento della cornea. Un fattore che potrebbe pregiudicare l’idoneità nei confronti dell’intervento con tecnica Femto-LASIK. Sarà cura dello specialista proporre delle alternative valide per la correzione permanente dei difetti visivi, tra le quali citiamo, per esempio, le ICL – lenti intracorneali – oppure le IOL – lenti intraoculari.
I vantaggi offerti da questo tipo di intervento sono innumerevoli.
Volendo restare in tema “lenti a contatto”, tuttavia, conviene sottolinearne alcuni:
libera dell’impegno nei confronti di tutte le procedure da eseguire per mettere e togliere le lenti;
fa risparmiare tempo, dal momento che la cura dell’occhio e la manutenzione delle lenti porta via diverso tempo tutti i giorni;
fa risparmiare tutto il denaro che andrebbe speso nel corso di una vita tra lenti a contatto, prodotti ed accessori correlati;
regala una ritrovata leggerezza ed un senso di libertà mai visti prima;
conferisce un senso di sicurezza nei confronti di tutti quegli agenti patogeni coi quali inevitabilmente, portando spesso le mani agli occhi, rischiamo di entrare in contatto.
Vuoi saperne di più?
Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2020/12/igiene-degli-occhi-e-lenti-a-contatto-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg8001200Ilaria Screminhttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngIlaria Scremin2020-12-29 09:22:142021-01-05 09:37:49Igiene degli occhi ed uso delle lenti a contatto
Quando si pensa al fumo passivo ed ai danni che questo può causare, sicuramente si è portati ad immaginare una serie di patologie a carico dell’apparato respiratorio. Ma non solo: il fumo passivo può mettere a repentaglio anche la salute oculare, specie nei bambini. Scopriamo come, e perché.
Fumo passivo e salute visiva nei bambini
Manteniamo le distanze
Sono già diversi anni che il fumo di sigaretta, sigaro e pipa è vietato nei luoghi pubblici. Tuttavia, sono milioni le persone in Italia che non rinunciano al rito della sigaretta. Attenzione però ai piccoli di casa: il consiglio ovvio sarebbe quello di non fumare. In ogni caso, è importante allontanarsi dai bambini, di fumare ove possibile in spazi aperti e di arieggiare molto bene gli ambienti dopo aver fumato. Come mai? Se il buon senso non è sufficiente a rispondere a questo quesito, oggi è la scienza ad affrontare l’argomento.
Fumo passivo e salute oculare nei bambini: cosa dice la scienza
Secondo i risultati di una ricerca scientifica recentemente apparsa su Jama Network, l’esposizione al fumo passivo nei pazienti in età pediatrica causa un assottigliamento della coroide, in misura direttamente proporzionale rispetto alla dose alla quale si è stati esposti. Lo studio ha visto la partecipazione di 1400 bambini d’età compresa tra i 6 e gli 8 anni, residenti ad Hong Kong. Gli studiosi hanno misurato lo spessore della coroide dei partecipanti tramite una OCT. L’OCT è una Tomografia Ottica Computerizzata. L’OCT è un esame non invasivo che permette di vedere e misurare nel dettaglio le diverse strutture oculari, inclusi gli strati di cui è composta la retina. Gli studiosi hanno tenuto conto di una vasta serie di fattori tra cui:
l’età dei bambini;
il loro peso corporeo;
il genere;
il peso alla nascita;
la presenza di almeno un fumatore in famiglia.
Stando ai risultati, dunque, l’assottigliamento della coroide aumentava in modo direttamente proporzionale al numero di fumatori presenti in famiglia ed alle ore d’esposizione al fumo passivo.
Cosa implica l’assottigliamento della coroide?
La coroide è una sottile membrana della retina. Laddove questa si assottigli e si indebolisca, è più probabile che si vada incontro ad alterazioni vascolari della retina, con conseguente compromissione della sua funzionalità e dunque del buon andamento della funzione visiva.
Il fumo come fattore di rischio di altre patologie oculari
In generale, non si dimentichi che il fumo – anche passivo – è fattore di rischio per una lunga serie di patologie oculari, tra le quali citiamo la Sindrome dell’Occhio Secco, la cataratta, la retinopatia diabetica, la Degenerazione Maculare Senile, il glaucoma ed alcune patologie che interessano il nervo ottico.
La chirurgia refrattiva è un insieme di interventi volti a correggere in modo permanente i difetti visivi, detti appunto anche “refrattivi”. Le tecniche oggi in uso si avvalgono di moderni strumenti laser. Ma in che modo esattamente avvengono gli interventi? Sono sicuri? Dolorosi? Chi può ritenersi idoneo all’intervento? Rispondiamo ad alcune domande frequenti sulla chirurgia refrattiva laser.
Chirurgia refrattiva laser: come si stabilisce l’idoneità?
L’idoneità nei confronti di un intervento di chirurgia refrattiva laser è stabilita da un medico specialista oculista a seguito di una visita oculistica accurata e ben approfondita. Nel corso della visita, che si articola solitamente in una serie di esami diagnostici ed un colloquio con il medico, quest’ultimo valuterà le condizioni di salute dell’occhio. Obiettivo del colloquio sarà quello di accertare che le aspettative del paziente siano ben ancorate alla realtà, nonché rispondere a tutti gli eventuali dubbi o domande del caso.
A chi è consigliato l’intervento di chirurgia refrattiva laser?
L’intervento è consigliato a chi voglia risolvere in modo permanente miopia, ipermetropia, astigmatismo ed anche presbiopia. I motivi possono essere diversi: di tipo funzionale, lavorativo, personale, emotivo, sociale o estetico. Si consiglia l’intervento anche a chi non tolleri o non accetti l’uso di ausili per la correzione temporanea dei difetti visivi (lenti a contatto o occhiali da vista), o ancora laddove solamente un occhio sia affetto dal difetto visivo, mentre l’altro sia perfettamente sano.
Quali sono i requisiti per essere idoneo all’intervento?
I requisiti per poter affrontare l’intervento di chirurgia refrattiva laser sono i seguenti:
un’età superiore ai 18 anni o comunque a difetto visivo stabilizzato: al termine dell’età evolutiva solitamente i difetti visivi hanno raggiunto una loro stabilità;
una cornea non troppo sottile: lo spessore della cornea è condizione imprescindibile per l’esecuzione dell’intervento;
un apparato visivo sano: alcune patologie oculari come il glaucoma o le retinopatie possono rappresentare delle controindicazioni nei confronti dell’intervento;
non assumere determinati tipi di farmaci;
non trovarsi in stato di gravidanza o allattamento: gli sbalzi ormonali che caratterizzano questo periodo così delicato della vita di una donna possono influire anche sulla capacità visiva e sull’entità dei difetti visivi. In tal caso il medico consiglierà di rimandare l’intervento;
altro, da valutare insieme allo specialista.
Quanto dura l’intervento laser per la correzione dei difetti visivi? E’ doloroso?
Tutte le tecniche per la correzione laser dei difetti visivi sono di breve durata (15-20 minuti) e non sono affatto dolorose. Prima dell’intervento, si somministrano al paziente poche gocce di collirio anestetico, del tutto sufficienti ad affrontare la seduta in totale serenità e senza provare alcun fastidio.
Come prepararsi all’intervento di chirurgia refrattiva laser?
Nei giorni precedenti l’intervento sarà utile seguire attentamente le indicazioni fornite dallo specialista. Sarà dunque necessario sospendere l’eventuale uso di lenti a contatto ed aver particolare cura della propria igiene oculare. Il giorno dell’intervento, sarà raccomandato di non bere alcolici, di non usare profumi o deodoranti profumati e di non indossare alcun tipo di make up.
Cosa accade subito dopo l’intervento?
Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva laser, il paziente può far ritorno presso la sua abitazione indossando un paio di occhiali da sole. Le sensazioni più comuni nel post intervento sono lievi e del tutto transitorie, e possono includere: fotofobia (fastidio alla luce), lieve bruciore e sensazione di corpo estraneo. La loro durata e la loro intensità potranno variare a seconda della tecnica prescelta, ma in ogni caso non si tratta mai di nulla che non sia tollerabile ed affrontabile.
I difetti visivi possono tornare una volta corretti?
No. Se corretti quando stabili, i difetti visivi una volta corretti non si ripresentano. L’intervento è risolutivo e consente di liberarsi di occhiali e lenti a contatto, con tutti i risvolti pratici ed economici che ne derivano.
Gli interventi di chirurgia refrattiva sono sicuri?
Tutti gli interventi di chirurgia refrattiva sono altamente sicuri. I moderni strumenti oggi in uso nei centri d’eccellenza di tutto il mondo (laser a femtosecondi, eye tracker, riconoscimento dell’iride solo per citarne alcuni) conferiscono alle procedure chirurgiche un livello di precisione e programmabilità mai visti prima. Ancor più se questi strumenti sono tra le mani di chirurghi la cui esperienza e perizia sono comprovate e documentabili.
Emergenza Covid e chirurgia refrattiva laser, che fare?
L’esperienza di molti pazienti suggerisce che l’uso delle mascherine chirurgiche abbia reso ancor più impellente il desiderio di liberarsi degli occhiali e di sottoporsi alla chirurgia refrattiva laser in chi spesso, in passato, era già stato accarezzato da questo tipo di pensiero. E’ anche vero che in questo periodo dominato dall’emergenza sanitaria posta in essere dal Coronavirus, l’esigenza di recarsi presso strutture sanitarie nelle quali sentirsi sicuri sia prerogativa imprescindibile. La chirurgia refrattiva laser è, di fatto, una procedura sicura e praticamente priva di rischi. Il consiglio è sempre quello di orientarsi verso strutture nelle quali siano implementati quotidianamente rigidi protocolli di sicurezza ed igiene e laddove il personale sia sottoposto assiduamente a tampone orofaringeo.
Vuoi saperne di più?
Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
Spesso un piccolo intervento volto a migliorare il nostro aspetto estetico può avere ripercussioni positive anche sulla nostra salute. Specie sul lungo periodo. E’ quello che accade spesso con l’ortodonzia, ma non solo. Anche in oculistica, un difetto apparentemente di indole estetica, laddove trascurato, può innescare disturbi o patologie visive altrimenti evitabili. Approfondiamo dunque l’argomento e cerchiamo di capire come un intervento di blefaroplastica può davvero portare beneficio alla salute visiva nel senso più ampio del termine.
Oculoplastica, quando e perché?
Nell’immaginario collettivo l’oculoplastica, ed in particolare la blefaroplastica, è spesso associata ad un intervento dalle finalità puramente estetiche. Anche se qualche volta può essere così, nella maggior parte dei casi i suoi effetti positivi si fanno sentire anche a livello di salute oculare.
La blefaroplastica si esegue infatti in presenza di blefarocalasi, un rilassamento delle palpebre tanto superiori quanto inferiori. Questo rilassamento è solitamente causato dalla perdita di tono e di elasticità della pelle, un fenomeno del tutto normale legato all’avanzare dell’età. A volte, però, questo rilassamento è così marcato da interferire con il buon andamento della funzione visiva.
Laddove la palpebra sia così tanto rilassata da arrivare a coprire parzialmente la pupilla, diventerà sempre più difficoltoso riuscire a vedere bene. Un fenomeno che non è infrequente e che si verifica quando la blefarocalasi viene trascurata e lasciata progredire nel tempo. Ecco spiegato, quindi, perché ricorrere alla blefarocalasi senza indugiare troppo.
Il consiglio è quello di affidarsi ad un chirurgo oculoplastico dalla comprovata esperienza, capace non solo di eseguire l’intervento di blefaroplastica con perizia e precisione, ma anche di valorizzare opportunamente l’aspetto estetico tenendo conto al contempo delle esigenze legate al benessere visivo.
Ringiovanire lo sguardo oggi, per vedere bene domani: due obiettivi, una soluzione
Insomma, appare chiaro che vedere bene e vedersi bene siano due concetti spesso non così lontani e slegati tra di loro. Oggi, peraltro, l’intervento di blefaroplastica è una procedura mini invasiva, totalmente indolore e di breve durata. Il recupero post-operatorio dura qualche giorno appena, ed i punti sono invisibili, in quanto eseguiti con un filo da sutura sottilissimo nella piega naturale della palpebra.
Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2020/11/intervento-di-blefaroplastica-CAMO-Centro-Ambrosiano-Oftalmico.jpg6741200Ilaria Screminhttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngIlaria Scremin2020-11-17 09:48:122020-11-17 09:48:13Intervento di blefaroplastica: vedere bene per vedersi bene
Oltre alle forti norme di sicurezza implementate già da tempo, il Centro Ambrosiano Oftalmico ha attivato una ulteriore misura a tutela della salute dello staff e dei pazienti contro la diffusione del coronavirus. Tutto il nostro staff, infatti, si sottopone periodicamente al test rapido antigenico con tamponi orofaringei.
Parole d’ordine: sicurezza e tutela
La salute dei nostri pazienti è sempre stata al primo posto. Già a partire dal mese di marzo, con l’inizio della pandemia da coronavirus in Italia abbiamo implementato stringenti norme di sicurezza in clinica ed in sala operatoria, al fine di garantire la massima tutela della salute dei nostri pazienti e di tutti i nostri collaboratori.
Coronavirus: noi ci tamponiamo
A partire dal mese di novembre, tutti i nostri medici, i chirurghi e gli infermieri, i collaboratori di centralino, reception, amministrazione, e diagnostica effettuano periodicamente tamponi rapidi antigenici come ulteriore misura di sicurezza contro il COVID-19.
In questo momento così delicato per la nostra città e non solo, il Centro Ambrosiano Oftalmico è operativo ed in totale sicurezza, come sempre ed anche di più.
Contattaci
Per maggiori informazioni, contattaci allo 02 636 1191.
https://www.camospa.it/wp-content/uploads/2020/11/coronavirus-tampone-rapido-Camo-Centro-Ambrosiano-Oftalmico-1.jpg9001200Centro Ambrosiano Oftalmicohttps://www.camospa.it/wp-content/uploads/2015/02/Logo_CAMO_enfold.pngCentro Ambrosiano Oftalmico2020-11-10 17:54:052020-11-10 17:55:07Coronavirus: noi ci tamponiamo
Utilizziamo i cookie sul nostro sito web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze, mostrarti contenuti e ads personalizzati, analizzare il nostro traffico web e comprendere la provenienza dei nostri visitatori. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di tutti i cookie. Cliccando su "Preferenze" invece puoi fornire un consenso controllato. Leggi tutto
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 year
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analisi".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
Il cookie è impostato dal GDPR cookie consenso per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionali".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessari".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altro".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Prestazioni".
CookieLawInfoConsent
1 year
Registra lo stato del pulsante predefinito della categoria corrispondente e lo stato del CCPA. Funziona solo in coordinamento con il cookie principale.
viewed_cookie_policy
11 months
Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
_wpfuuid
11 years
Questo cookie è utilizzato dal plugin Wordpress WPForms. Il cookie viene utilizzato per consentire alla versione a pagamento del plug-in di collegare voci dello stesso utente, e viene utilizzato per alcune funzionalità aggiuntive come il componente aggiuntivo Form Abandonment.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Cookie
Durata
Descrizione
_gat
1 minute
Questo cookie è installato da Google Universal Analytics per limitare il tasso di richiesta e quindi limitare la raccolta di dati su siti ad alto traffico.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Durata
Descrizione
_ga
2 years
Il cookie _ga, installato da Google Analytics, calcola i dati di visitatori, sessioni e campagne e tiene anche traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. Il cookie memorizza le informazioni in modo anonimo e assegna un numero generato casualmente per riconoscere i visitatori unici.
_ga_devsite
2 years
Questo cookie è installato da Google Analytics.
_gid
1 day
Installato da Google Analytics, il cookie _gid memorizza informazioni su come i visitatori utilizzano un sito web, creando anche un rapporto analitico delle prestazioni del sito. Alcuni dei dati che vengono raccolti includono il numero dei visitatori, la loro origine e le pagine che visitano in modo anonimo.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Durata
Descrizione
fr
3 months
Facebook imposta questo cookie per mostrare annunci pubblicitari pertinenti agli utenti monitorando il comportamento degli utenti sul Web, su siti che dispongono di pixel di Facebook o plug-in social di Facebook.
test_cookie
15 minutes
Questo cookie è impostato da doubleclick.net e viene utilizzato per determinare se il browser dell'utente supporta i cookie.
_fbp
3 months
Questo cookie è impostato da Facebook per visualizzare annunci pubblicitari su Facebook o su una piattaforma digitale alimentata dalla pubblicità di Facebook, dopo aver visitato il sito web.