Il trattamento della blefarocalasi

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Per blefarocalasi si intende un rilassamento della palpebra superiore o inferiore dovuto ad una perdita di tono del tessuto cutaneo o sottocutaneo. Se nella sua forma più lieve la blefarocalasi può avere ripercussioni solamente di indole estetica, in quelle più marcate può invece arrivare a compromettere la capacità visiva di chi ne soffre. Ma quali sono le opzioni di trattamento della blefarocalasi? Conosciamole insieme.

Blefarocalasi superiore o ptosi palpebrale? Occhio alla differenza

Prima di conoscere nel dettaglio le caratteristiche e le opzioni di trattamento della blefarocalasi, conviene fare un distinguo tra quest’ultima e la ptosi palpebrale. In effetti, si tratta di due manifestazioni che ad un osservatore comune potrebbero apparire molto simili se non pressoché uguali. Eppure, la differenza c’è.

La blefarocalasi è un rilassamento del tessuto palpebrale. La pelle della palpebra diviene cadente in virtù di una progressiva perdita di tono. La causa è una diminuzione dei livelli di collagene e, più in generale, dell’elasticità dei tessuti. Come risultato, il paziente presenta un eccesso di tessuto cutaneo o sottocutaneo a livello palpebrale. Si presenta in egual misura in uomini e donne, con una maggiore incidenza dai 40 anni in su. Può essere monolaterale, ovvero colpire un solo occhio, oppure bilaterale. Inoltre, può interessare anche la palpebra inferiore.

La ptosi palpebrale non è un semplice impoverimento dei livelli di collagene del tessuto palpebrale: si tratta di una vera e propria patologia, nella quale è coinvolto invece il muscolo della palpebra. Chi soffre di ptosi non riesce più a sollevare la palpebra, e dunque ad aprire completamente l’occhio, a causa dell’incapacità del muscolo di svolgere la sua funzione.

Quali sono le opzioni di trattamento della blefarocalasi superiore?

Pur non essendo una vera e propria patologia, la blefarocalasi non va mai sottovalutata. Un suo peggioramento può anche compromettere la capacità visiva di chi ne soffre, perché una palpebra superiore molto rilassata può arrivare anche a coprire la pupilla, impedendo il normale svolgimento della funzione visiva.

Le opzioni di trattamento per la blefarocalasi della palpebra superiore sono dunque volte a recuperare non solo uno sguardo armonioso ed un effetto estetico gradevole, ma anche una funzionalità visiva ottimale. Nel dettaglio, la procedura indicata per il trattamento della blefarocalasi è l’intervento di blefaroplastica. Obiettivo dell’intervento è quello di rimuovere il tessuto in eccesso nella misura perfetta per favorire un risultato ottimale sia dal punto di vista estetico, che funzionale. Questo significa che, dopo l’intervento, il paziente potrà:

  • aprire e chiudere l’occhio alla perfezione durante il giorno;
  • chiudere la palpebra in modo naturale durante la notte;
  • esercitare la funzione visiva senza alcun ostacolo;
  • recuperare un aspetto estetico corrispondente alle sue aspettative.

Come avviene l’intervento di blefaroplastica?

L’intervento di blefaroplastica consiste nella rimozione della porzione di pelle in eccesso che ostacola la funzione visiva, rende difficoltosa l’apertura e chiusura della palpebra e compromette l’aspetto estetico del paziente. Durante l’intervento, il chirurgo esegue un’incisione nella piega naturale della palpebra, ovvero laddove, a guarigione avvenuta, sarà impossibile vedere la cicatrice, che peraltro è talmente sottile da scomparire naturalmente nell’arco di qualche settimana.

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