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Come ci si accorge di avere la cataratta?

La cataratta senile è una patologia comune, che porta ad un progressivo ed irreversibile calo visivo. I suoi sintomi d’esordio possono spesso essere confusi con un peggioramento dei propri difetti visivi. O, ancora, essere genericamente imputati all’età che avanza. Ma come ci si accorge concretamente di avere la cataratta?

In una società in cui la terza età è una seconda giovinezza,

le patologie tipiche dell’età senile sono sempre più comuni

La cataratta senile è una patologia oculare sempre più diffusa in virtù dell’allungamento della vita media. Una serie ampia e variegata di fattori – un regime alimentare vario e di qualità, condizioni igienico sanitarie ottimali, programmi di prevenzione su ampia scala nei confronti delle patologie a maggior diffusione, la messa a punto di farmaci e tecniche chirurgiche sempre più efficaci – fanno si che oggi la terza età possa essere vissuta appieno e più a lungo di quanto non si facesse appena qualche decennio fa.

A fare da contrappunto alla dilatazione della vita media dell’uomo troviamo – com’è naturale intuire – una più elevata diffusione delle patologie che tipicamente accompagnano l’età senile. Per fortuna, tuttavia, la scienza medica non cessa di mettere a punto farmaci, metodologie chirurgiche e percorsi terapeutici mirati per curare adeguatamente tali patologie.

Ciò che spesso può fare la differenza, però, è la tempestività della diagnosi. Una diagnosi tempestiva – nel caso della cataratta senile, per esempio – consente di trattare la patologia già dalle sue fasi d’esordio e di ripristinare o mantenere una qualità di vita ottimale anche in età avanzata. Si torna dunque al quesito iniziale: come ci si accorge di avere la cataratta?

Come capire se si è affetti da cataratta?

Se la parola d’ordine per curare adeguatamente e al meglio la cataratta è “tempestività”, va da sé che è necessario diagnosticare la patologia non appena questa comincia a manifestarsi.

Di seguito, alcuni consigli pratici da seguire per giungere ad una diagnosi tempestiva:

  • recarsi frequentemente dall’oculista per un controllo della salute visiva, anche in assenza di sintomi. La cataratta comincia a manifestarsi poco alla volta: un bravo oculista riesce sempre ad individuarla ancor prima che questa porti ad un calo delle capacità visive di chi ne è affetto
  • di fronte ad una sensazione di annebbiamento visivo, qualora ci sembri che i difetti visivi siano peggiorati, o più in generale di vedere meno e/o peggio, è bene recarsi tempestivamente dall’oculista
  • la cataratta interessa anche la visione da vicino: non sempre un peggioramento della visione da vicino è causato da un peggioramento della presbiopia. Potrebbe essere dovuto alla cataratta, che com’è noto colpisce il cristallino, la struttura oculare responsabile del buon andamento della funzione accomodativa e della visione da vicino
  • evitare di darsi spiegazioni intuitive o di ricercare motivazioni del proprio stato di salute visiva nell’opinione di parenti ed amici: anche in questo caso, la parola spetta sempre allo specialista
  • se capita di incespicare mentre si cammina o di essere vittima di qualche piccolo incidente domestico, la causa potrebbe non essere imputabile sempre ed esclusivamente alla distrazione: è meglio controllare anche la salute visiva

Qual è la miglior cura per la cataratta?

La migliore ed unica cura per la cataratta è l’intervento di cataratta. Non è possibile curare la cataratta con l’aiuto di farmaci o trattamenti di sorta. E’ necessario sostituire il cristallino in via di opacizzazione con una lente intraoculare artificiale. Oggi l’intervento di cataratta è diventato una procedura altamente sicura e di routine. E non solo: è possibile personalizzarlo secondo le proprie esigenze. Vediamo di seguito in che modo.

  • è possibile scegliere se eseguire l’intervento di cataratta tradizionale oppure con l’ausilio di strumenti laser di ultima generazione. Le tecniche più d’avanguardia offrono maggior precisione e controllabilità, meno stress per le strutture oculari e per il paziente, e un recupero post operatorio più semplice e rapido. L’intervento di cataratta con laser a femtosecondi in questo senso rappresenta davvero l’avanguardia per la cura della patologia.
  • si può personalizzare il cristallino artificiale, così da ricevere una lente intraoculare compatibile con le proprie esigenze visive. Molto interessanti, in questo senso, sono le lenti EDOF, che offrono una profondità di fuoco continua rendendo indipendenti dall’uso degli occhiali per distanze che spaziano dai 40 cm circa sino all’infinito. Un’ottima soluzione per chi conduce una vita impegnata e dinamica, anche fuori casa.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possibile accedere ad entrambe le opzioni sopra descritte, curando la cataratta in modo permanente, correggendo al contempo i propri difetti visivi (anche molto marcati).

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Glaucoma, nuove prospettive di cura

glaucoma - laser SLT - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il glaucoma è una delle patologie oculari tra le più diffuse al mondo, tuttavia tra le meno note: un divario che sfortunatamente pesa a favore degli esiti poco incoraggianti ai quali la patologia può condurre. Ci riferiamo ad importanti livelli di ipovisione, ai quali non è possibile porre rimedio. Ma una maggiore informazione, insieme a terapie di ultima generazione, possono segnare la svolta.

Informazione e tempestività sono le chiavi per preservare la capacità visiva in caso di glaucoma

Il glaucoma è una patologia particolare, in quanto si presenta in sordina ed in maniera marcatamente asintomatica nelle sue fasi d’esordio. Quando il paziente si accorge che qualcosa non va, la patologia è già piuttosto conclamata ed ha già probabilmente compromesso la salute dell’apparato visivo. Si caratterizza per una elevata pressione intraoculare dovuta ad un accumulo anomalo di liquidi all’interno delle strutture oculari. Liquidi che, in condizioni normali, dovrebbero defluire ed essere assorbiti naturalmente dai tessuti dell’occhio. Ma talvolta questo non accade, e si viene a creare una condizione per la quale la pressione oculare è elevata in modo persistente e protratto nel tempo. Uno stato che finisce per danneggiare il nervo ottico e compromettere il buon funzionamento della funzione visiva.

Se non diagnosticato e trattato per tempo il glaucoma porta ad ipovisione e persino cecità

Quando la patologia supera le sue fasi d’esordio, il paziente comincia a sperimentare una difficoltà visiva sempre più marcata. Sfortunatamente la perdita di capacità visiva causata dal glaucoma non è reversibile. Questo vuol dire che non esistono una terapia farmacologica o un intervento chirurgico che possano offrire un recupero di quanto perduto. Vi sono, al contrario, interessanti terapie capaci di arrestare la progressione della patologia in modo efficace. Ma è fondamentale che la diagnosi sia precoce e tempestiva. In questo senso, è importante fare prevenzione su due fronti:

  1. Tenendosi costantemente informati sul tema della salute
  2. Avendo cura della propria salute oculare recandosi periodicamente dall’oculista, anche in assenza di sintomi

Nuove prospettive per la cura del glaucoma: il laser SLT

Come detto, la terapia giusta eseguita tempestivamente può dare esiti positivi sul lungo periodo, consentendo al paziente di preservare la sua funzione visiva nel tempo. Le terapie disponibili sono diverse, ma tra queste spicca un trattamento di ultima generazione particolarmente promettente. Ci riferiamo al laser SLT, uno strumento ad alto apporto tecnologico capace di intervenire in modo mirato e selettivo sui tessuti del trabecolato che non riescono a far defluire i liquidi accumulatisi nelle strutture oculari. Il laser seleziona dunque le cellule da trattare ed interviene su di esse rendendole nuovamente permeabili e dunque capaci di far defluire l’umor acqueo. Come conseguenza ultima, la pressione intraoculare ne trae beneficio, abbassandosi.

Il laser SLT è uno strumento moderno ed “intelligente” capace di agire solamente sui tessuti interessati dalla patologia. E’ ripetibile, indolore, ed il trattamento è di breve durata. Inoltre, non presenta alcun tipo di controindicazione ed offre benefici tangibili e durevoli nel tempo.

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Cura del glaucoma: un aiuto dalle staminali?

cura del glaucoma - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’apparato visivo è, come già ribadito in altre occasioni, un insieme di delicatissime strutture. Un vero e proprio ingranaggio, che si muove con sincronia e precisione al fine di consentirci la visione di tutto ciò che ci circonda. Retina, macula, cornea, cristallino sono alcuni tra gli attori principali. E il nervo ottico non è da meno. Proprio dal nervo ottico arriva, forse, la soluzione ad una delle patologie oculari più subdole ed insidiose: il glaucoma. La novità arriva dritta dritta dall’Università del Maryland. Scopriamola assieme. 

Cos’è il glaucoma? 

Il glaucoma è una patologia oculare che insorge solitamente intorno ai 40 anni e che determina un aumento della pressione intraoculare. L’elevata e costante pressione può, a lungo andare, determinare un danneggiamento delle strutture oculari, con particolare riferimento al nervo ottico. Sfortunatamente, i danni che il glaucoma arreca al nervo ottico sono irreversibili, così come lo è la perdita di capacità visiva causata dalla patologia. E finché non giunge ad uno stadio piuttosto conclamato, la patologia è del tutto asintomatica. Ciò significa che una persona – anche in età non avanzata – può essere inconsapevolmente affetto da glaucoma. E, di conseguenza, andare incontro ad una perdita di capacità visiva alla quale, ad oggi, non è possibile porre rimedio. 

Leggi anche: glaucoma, il ladro silenzioso della vista

Scoperte le staminali neurali del nervo ottico

Forse una speranza per la cura del glaucoma? 

Un team di ricercatori dell’Università del Maryland – Dipartimento di Oftalmologia e Scienze Visive – sotto la guida del professor Steven Bernstein, è riuscito per la prima volta al mondo ad isolare le cellule staminali neurali presenti all’interno del nervo ottico. In particolare, le cellule staminali isolate dai ricercatori sono proprio quelle – preziosissime per la funzione visiva – responsabili della trasmissione dell’impulso elettrico dall’occhio fino al cervello, dove sarà decodificato sotto forma di informazione visiva. Nel corso delle ricerche, gli studiosi hanno scoperto che le cellule staminali presenti nel nervo ottico hanno, in sé, un potenziale rigenerativo. Ciò significa che sono in grado di supportare la crescita del nervo ottico dove danneggiato e di garantire il buon andamento di quel passaggio dell’impulso elettrico che è foriero d’informazione visiva. 

Fonte. Medschool.Unmaryland.edu

La scoperta di Bernstein e colleghi ha implicazioni potenzialmente straordinarie in quanto spalanca le porte ad eventuali trattamenti mirati nei confronti di patologie, come il glaucoma, che causano una compromissione del nervo ottico ed una perdita di capacità visiva. Non si dimentichi, peraltro, che i numeri del glaucoma oggi sono davvero da capogiro: si stima che nel mondo ne siano affette 55 milioni di persone, di cui un milione solamente in Italia.

Cura del glaucoma: la prevenzione, prima di tutto

Rimaniamo dunque in attesa di conoscere gli sviluppi e le ripercussioni che questa scoperta avrà in ambito oftalmologico, nell’interesse dei pazienti affetti da patologie oculari che coinvolgono il nervo ottico. Nel frattempo, vi ricordiamo che, specie per ciò che concerne il glaucoma, non esiste miglior cura della prevenzione. Diagnosticare per tempo qualunque tipo di patologia oculare significa riuscire a mettere a punto il  trattamento più indicato – sia esso farmacologico o chirurgico – e raccoglierne i migliori risultati. Nel caso del glaucoma, in particolare, la diagnosi precoce consente di limitare gli eventuali danni al nervo ottico e di conseguenza di ridurre il rischio di perdita irreversibile di capacità visiva. 

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Retinopatia e maculopatia senile: conosciamole meglio

 

Le retinopatie sono un insieme di patologie che possono colpire la retina. Le tipologie di retinopatia si differenziano in base ai motivi che le hanno causate. Tra queste, sono particolarmente diffuse la retinopatia e la maculopatia senile, ovvero causate dall’avanzare dell’età. Conosciamo più da vicino proprio questa tipologia di retinopatia ed offriamo qualche consiglio utile per chi desidera prevenirla.

Retinopatia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Si sente spesso parlare di retinopatie e ci viene altrettanto spesso spiegato che sono patologie della retina. Non tutti i “non addetti ai lavori” però, hanno davvero ben chiaro che cos’è la retina, dove si trova e perché é così importante. E allora, facciamo un passo indietro e spieghiamo in parole semplici che cos’è la retina e cosa sono le retinopatie.

Che cos’è la retina

La retina è una membrana sottilissima che riveste la parte interna del nostro bulbo oculare nella sua quasi totalità. E’ molto delicata ed altresì importante in quanto rivestita da fotorecettori, cellule nervose e cellule pigmentate. Ciascuno di questi 3 elementi riveste una funzione ben precisa per quanto riguarda la funzione visiva. I fotorecettori a loro volta si distinguono in coni e bastoncelli, responsabili della trasmissione dell’informazione luminosa al nervo ottico. Il ruolo dei coni è quello di captare le luci intense ed i colori, mentre quello dei bastoncelli è quello di rilevare luci ad intensità medio bassa, favorendo la visione in condizioni di scarsa luminosità.

Cosa sono le retinopatie e cos’è la retinopatia senile?

Le retinopatie sono tutte quelle patologie che implicano un processo degenerativo della retina e di conseguenza una sua perdita di funzionalità ed efficienza. Alcune retinopatie sono causate da patologie sistemiche, come il diabete o l’ipertensione arteriosa, per esempio. In altri casi la causa è l’avanzamento dell’età, lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare. In questi casi si parla di retinopatia senile. Quando ad ammalarsi è la porzione centrale della retina (quella situata proprio in fondo al bulbo oculare), si parla di maculopatia senile, giacché quella parte prende il nome di macula.

La maculopatia senile è una patologia molto seria per 3 ragioni:

  1. la macula è maggiormente fitta di fotorecettori e dunque da essa dipende gran parte della qualità della visione;
  2. la macula si trova in posizione centrale e quindi è la visione centrale a dipendere direttamente dalla sua salute;
  3. la perdita di qualità e quantità di visione centrale dovuta al deterioramento della macula è irreversibile.

Maculopatia senile: diamo un pò di numeri

La maculopatia è la principale causa di cecità nei paesi industrializzati. In Italia ne sono colpite oltre un milione di persone, con un aumento di circa 80 mila casi l’anno. Un numero davvero impressionante se si considera che, stando ai risultati di un’indagine demoscopica di qualche anno fa promossa proprio dal Centro Ambrosiano Oftalmico, solo l’11% della popolazione sa realmente cosa siano maculopatia e retinopatia.

Campagna nazionale per la prevenzione - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Parola d’ordine: informare e sensibilizzare

Nei paragrafi precedenti abbiamo avuto modo di sottolineare due concetti importanti:

  1. retinopatia e maculopatia senile sono patologie serie che possono pregiudicare notevolmente la capacità visiva di chi ne è affetto, causando danni irreversibili;
  2. non vi è, ad oggi, sufficiente informazione tra la popolazione in merito a queste patologie.

Ecco perché CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico, assieme a IRCCS – Ospedale San Raffaele di Milano e ASST H Fatebenefratelli Sacco di Milano ha organizzato e promosso una Campagna di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia.

Retinopatia e maculopatia: una grande occasione di informazione e screening da non perdere

Una grande occasione di informazione e di prevenzione per tutti i cittadini over 50 che non hanno mai avuto una diagnosi di maculopatia o retinopatia. Tutti i dettagli dell’iniziativa si trovano sul sito ufficiale, dove è anche possibile prenotare il proprio screening presso uno dei 26 centri d’eccellenza dislocati su tutto il territorio nazionale – incluso il Centro Ambrosiano Oftalmico – che aderiscono all’iniziativa. Ti aspettiamo!

Il bambino ha problemi alla vista? 5 segnali da non sottovalutare

Non sempre è facile intuire quando un bambino non si sente bene o ha qualcosa che non va, specie se è ancora molto piccolo e fatica a comunicarlo. Se alcuni sintomi, come quelli influenzali o gastrointestinali, sono più facili da individuare, non si può dire lo stesso di quelli oculari. Ecco perché è fondamentale non perdere l’appuntamento con le principali tappe della salute oculare. Intanto però, vediamo quali potrebbero essere i 5 segnali da non sottovalutare che ci possono indicare che il bambino ha problemi alla vista. 

Una premessa: perché è importante fare prevenzione e portare i propri figli dall’oculista?

Un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha consentito di portare alla luce dati piuttosto allarmanti riguardo l’approccio di molti genitori alla salute oculare dei loro figli. All’indagine hanno preso parte 1000 genitori circa, e 1100 bambini. Ecco alcuni dati emersi dall’indagine:

  • il 34% dei genitori usa ancora acqua borica oppure la classica bustina di camomilla in presenza di arrossamenti o secrezioni oculari;
  • il 20% dei genitori che nota un occhio “storto” nei propri figli, ritiene che probabilmente il problema si risolverà da solo con la crescita;
  • il 10% ritiene che per correggere l’ambliopia sia sufficiente un collirio e lo associa erroneamente alla miopia;
  • il 14% pensa che la miopia sia un difetto che si accentua durante le ore serali;
  • il 20% pensa che la miopia porti a vedere bene da lontano e male da vicino;
  • il 25% dei genitori pensa che sia sufficiente portare il bambino dall’oculista in età scolare.

Leggi anche: età dopo età, tutte le tappe della prevenzione oculare

Il bambino ha problemi alla vista: 5 segnali da non sottovalutare

1 – Strizza frequentemente le palpebre

Se il bambino strizza frequentemente le palpebre, forse lo fa perché fatica a vedere bene, e dunque sta cercando di mettere meglio a fuoco gli oggetti che ha davanti. O ancora, potrebbe esserci qualche agente esterno che gli provoca fastidio, specie se questo ammiccamento frequente è associato a rossore oppure a qualche secrezione.

2 – Un bambino con problemi alla vista ha spesso mal di testa

Il bambino lamenta spesso mal di testa? Forse queste cefalee sono il sintomo di un problema oculare, sia esso un affaticamento dovuto ad un difetto visivo trascurato, oppure una patologia. Non dimentichiamo che spesso si tende a pensare che i bambini vedano alla perfezione, e che difetti visivi e patologie siano prerogativa dell’età adulta. Non è così. Vi sono alcune patologie, dette congenite, che sono presenti già alla nascita. Altre, invece, esordiscono proprio in età infantile. Ecco perché i controlli in età pediatrica sono quanto mai importanti.

3 – Tiene la testa inclinata da un lato

Un bambino che tiene spesso la testa reclinata da un lato per leggere, scrivere, guardare la tv, potrebbe farlo perché ha un occhio che “lavora meno” oppure peggio dell’altro. Con questo tipo di postura, il piccolo cerca di favorire l’occhio sano e di vedere quanto meglio possibile. La diagnosi potrebbe essere quella di ambliopia (occhio pigro), oppure di un difetto visivo più marcato da un lato.

4 – Si strofina spesso gli occhi

Un bambino che si strofina spesso gli occhi potrebbe avere un difetto visivo sia congenito che in fase evolutiva, una manifestazione allergica, una patologia oculare. Il gesto di strofinare può essere associato al desiderio di accomodare, cioè di mettere meglio a fuoco il mondo intorno a lui, oppure a scacciare una sensazione di corpo estraneo. Anche in questo caso, la visita oculistica è d’obbligo.

5 – I suoi occhi sembrano non allineati o diversi tra di loro

Se gli occhi del vostro piccolo vi sembrano troppo grandi, troppo piccoli, diversi tra di loro, poco allineati, insomma se vi sembra di notare qualcosa che non va, non aspettate. Prenotate subito una visita oculistica specialistica pediatrica. Potrebbe non essere nulla, ma potrebbe anche essere un problema che necessita una soluzione, nell’interesse e per il bene del bambino. Evitate di formarvi un’opinione in autonomia, ma affidatevi sempre a chi ha le competenze per giudicare e valutare lo stato di salute visiva e stabilire se il bambino ha problemi alla vista.

Leggi anche: la miopia nei bambini, domande e risposte

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Retinopatia e maculopatia diabetiche: i numeri della campagna di prevenzione

Ha avuto luogo dal 4 al 28 febbraio 2019 in 30 centri d’eccellenza in Italia la Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica, un’importante iniziativa medico-sociale con lo scopo di offrire uno screening gratuito per l’individuazione dei sintomi di queste patologie oculari strettamente connesse al diabete. La Campagna è stata promossa dal Centro Ambrosiano Oftalmico e dall’Ospedale IRCSS San Raffaele di Milano con il patrocinio del Ministero della Salute,  della SOI – Società Oftalmologica Italiana e del Comune di Milano. 

Diabete e patologie oculari

La retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica sono due gravi patologie oculari causate dal diabete mellito di tipo I e tipo II. Rappresentano la prima causa di cecità non traumatica negli adulti tra i 20 ed i 74 anni. Inoltre, il diabete è in forte crescita a livello globale.

Cosa sono la retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica

La retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica sono patologie oculari che possono danneggiare in modo irreversibile la retina e la macula. I danni sui fotorecettori sono irreversibili.

Lo screening oculistico e l’intelligenza artificiale

Lo screening, offerto gratuitamente ai pazienti con diabete privi di una diagnosi di retinopatia o maculopatia, è stato effettuato in tutta Italia presso 30 centri di eccellenza. Notevole il comparto tecnologico impiegato, in cui spicca EyeArt, un software di Intelligenza Artificiale che ha analizzato le immagini del fondo oculare dei pazienti per individuare la presenza dei sintomi delle patologie sopra descritte.

I risultati della campagna

Grazie all’Intelligenza Artificiale, è stato possibile eseguire lo screening su un importante numero di pazienti affetti da diabete.

In tutto, sono state visitate 2.200 persone. Nel 15% dei pazienti (ben 330), l’Intelligenza Artificiale ha permesso di individuare la presenza di alterazioni riconducibili a queste patologie oculari. Numeri decisamente alti e preoccupanti, vista la costante crescita della popolazione diabetica a livello globale.

Da questa campagna di prevenzione emerge la necessità di migliorare l’accesso ai percorsi di prevenzione delle patologie oculari causate dal diabete.
“Il sistema di intelligenza artificiale EyeArt semplifica le procedure di screening” – commentano il Dott. Lucio Buratto ed il Prof. Francesco Bandello – “permettendo di visitare un numero molto consistente di pazienti. I programmi di screening hanno un forte impatto sociale, poiché la diagnosi precoce e gli eventuali trattamenti per la retinopatia diabetica consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive ed i casi di ricovero”.

Maculopatia e retinopatia diabetiche. Al via il mese della prevenzione

Avrà luogo dal 4 al 28 febbraio 2019 in 30 centri d’eccellenza sparsi su tutto il territorio italiano la Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica, un’importante iniziativa medico-sociale avente lo scopo di offrire uno screening gratuito per l’individuazione dei sintomi di queste patologie oculari strettamente connesse al diabete. La Campagna è promossa dal Centro Ambrosiano Oftalmico e dall’Ospedale IRCSS San Raffaele di Milano e gode del patrocinio del Ministero della Salute,  della SOI – Società Oftalmologica Italiana e del Comune di Milano. 

Il diabete, un pericolo per gli occhi

La retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica sono due patologie oculari particolarmente gravi causate dal diabete mellito sia di tipo I che di tipo II. Esse rappresentano la prima causa di cecità non traumatica negli adulti tra i 20 ed i 74 anni e la quinta causa al mondo di cecità evitabile e di deficit visivo grave. Ad aggravare il quadro, è bene sottolineare che il diabete è una patologia in forte crescita a livello globale e che, dati alla mano, gli italiani sono poco informati sia in merito alle sue caratteristiche, sia alle patologie che esso può a sua volta innescare.

Cosa sono la retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica

La retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica sono due patologie oculari che possono danneggiare gravemente ed in modo irreversibile la retina e la macula. La generale debolezza dei vasi sanguigni che caratterizza il diabete si verifica anche a livello dei piccoli vasi sanguigni che si trovano in queste preziose strutture oculari. I danni che queste patologie esercitano sui fotorecettori sono irreversibili: ecco perché informare e fare prevenzione in modo capillare su tutto il territorio si rende più che mai necessario.

A chi è rivolto lo screening e in cosa consiste?

La campagna è rivolta a tutta la popolazione affetta da diabete che non ha mai avuto una diagnosi di retinopatia o maculopatia. Gli screening saranno effettuati da équipe medico-infermieristiche dotate di attrezzature di avanguardia, tra le quali EyeArt, un software che, grazie ad un algoritmo di Intelligenza Artificiale, analizza le scansioni dell’occhio del paziente scattate con una speciale telecamera retinica, per individuare la presenza dei sintomi delle patologie sopra descritte.

La diagnostica d’avanguardia al servizio del benessere collettivo

Grazie all’Intelligenza Artificiale, è possibile dunque eseguire uno screening accurato, veloce e soprattutto accessibile su un importante numero di pazienti, che potranno poi proseguire gli accertamenti con il loro oculista di fiducia qualora la rilevazione dia esito positivo. In questo senso, la Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica assume una valenza non solamente medica, ma anche sociale, in un’ottica di incremento dell’offerta dei servizi per la prevenzione di queste due patologie così insidiose e così poco conosciute.

Quando e dove avranno luogo gli screening

L’appuntamento per gli screening è in 30 centri d’eccellenza sparsi in tutto il territorio nazionale dal 4 al 28 febbraio. Per prenotare il tuo appuntamento di screening gratuito per la diagnosi della retinopatia diabetica e maculopatia diabetica, clicca sul sito ufficiale della campagna e scegli la città di tuo interesse. Qualora tu desideri sottoporti allo screening presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, non esitare a selezionare la nostra struttura in fase di prenotazione.

Status socioeconomico e glaucoma: quale correlazione?

Il glaucoma è una delle patologie oculari più diffuse al mondo e si caratterizza per un aumento di pressione intraoculare che, a lungo andare, può generare danni gravi ed irreversibili al nervo ottico. Non dimentichiamo che il glaucoma è una tra le maggiori cause di cecità al mondo e che il numero di persone affette da tale patologia è in costante aumento. Ma quali sono le cause del glaucoma? Vi sono soggetti più o meno predisposti o dei fattori scatenanti? Oggi una ricerca indica nello status socioeconomico un fattore di rischio predisponente alla patologia.

Esiste una correlazione inversa tra status socioeconomico e glaucoma?

Non è la prima volta che una ricerca scientifica sottolinea l’esistenza di una correlazione tra lo status socioeconomico e il glaucoma. In molte ricerche, la correlazione in questione è di tipo inverso: chi ha uno status economico ed un livello di istruzione più basso ha più probabilità di incorrere in alcune patologie, come per esempio il glaucoma. Questo accade perché chi ha una situazione economica precaria potrebbe avere più difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria, ed al contempo chi ha un livello culturale più basso potrebbe essere meno propenso o meno abituato ad informarsi circa i temi inerenti la prevenzione e la salute e meno interessato a partecipare ad eventi sul territorio quali screening o convegni sul tema.

Ecco i risultati dell’ultimo studio

Uno studio recentemente pubblicato su Current Eye Research, ha confermato le conclusioni già tratte dagli altri studi simili sopracitati, anche se la natura della correlazione necessita di ulteriori studi. In particolare, nel corso della ricerca sono stati presi in esame 24.664 pazienti affetti da glaucoma, che sono stati suddivisi in 5 fasce d’età differenti e 4 livelli d’istruzione, a partire dalla licenza elementare fino ad arrivare alla laurea. E non solo: i soggetti partecipanti allo studio sono anche stati suddivisi in 7 fasce professionali, alle quali corrispondevano specifici livelli di reddito.

Nei pazienti con un livello socioeconomico inferiore, la patologia viene spesso trascurata

Lo studio ha dimostrato come la patologia glaucomatosa fosse prevalente in quei soggetti che svolgevano attività lavorative meno redditizie (come per esempio gli agricoltori a fronte dei manager d’impresa), che avevano un’età anagrafica maggiore ed un livello di istruzione inferiore. Al contrario, i soggetti aventi un migliore livello socio economico, un titolo di studio più alto ed un’età inferiore, si sono dimostrati più propensi ad informarsi sulla patologia dalla quale erano affetti, a sottoporsi ad un più tempestivo processo diagnostico e di conseguenza ad un trattamento altrettanto immediato.

Glaucoma: prevenzione e tempestività sono le parole d’ordine

Ricordiamo, concludendo, che proprio nel caso del glaucoma la tempestività della diagnosi e del trattamento sono fondamentali: non a caso, infatti, il glaucoma è anche chiamato “il ladro silenzioso della vista” perché, soprattutto nelle sue fasi iniziali, è quasi del tutto asintomatico. Una volta che il paziente inconsapevole si rende conto di esserne affetto, la patologia può aver già danneggiato irrimediabilmente il nervo ottico.

Prenota la tua visita oculistica

La diagnosi del glaucoma si effettua attraverso alcuni semplici ma importanti esami, come la misurazione del tono oculare, l’osservazione del fondo oculare, la curva tonometrica giornaliera, la gonioscopia, l’esame computerizzato del campo visivo. Per prenotare la tua visita, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

 

 

Diabete, in arrivo le lenti a contatto per la misurazione della glicemia

In un periodo storico in cui i casi di diabete connessi ad uno stile di vita sbagliato stanno aumentando in modo esponenziale, Novartis e Google, due tra i maggiori colossi a livello mondiale in campo farmaceutico ed informatico/tecnologico, hanno scelto di unire forze e competenze per dar vita ad una soluzione capace di migliorare la vita quotidiana dei diabetici di tutto il mondo. Si tratta, in breve, di lenti a contatto in grado di misurare e monitorare il livello di glucosio nel sangue. 

Come funzionano le lenti a contatto per la misurazione della glicemia

Le lenti a contatto progettate da Novartis in collaborazione con Google, che saranno immesse sul mercato tra cinque anni circa, riusciranno a misurare la glicemia attraverso l’analisi delle lacrime. Un microchip presente sulle lenti riuscirà a misurare la glicemia proprio attraverso la lacrimazione, ed invierà successivamente i dati ad un computer in remoto. In questo modo, il paziente potrà evitare di pungersi il dito diverse volte al giorno, accantonando dunque il metodo di misurazione tradizionale. Il vantaggio di questa tecnologia è che la misurazione della glicemia avviene in modo continuo e per niente invasivo, e che il paziente viene immediatamente informato qualora i valori non siano nella norma.

Diabete e salute oculare

Come emerso dall’indagine demoscopica promossa da CAMO in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano e l’Università Vita-Salute di San Raffaele, gli italiani non sono adeguatamente informati in merito al diabete, alle sue caratteristiche ed alle sue conseguenze. Una disinformazione che può produrre effetti negativi sull’intera popolazione ed alla quale è necessario porre rimedio. Oltre alla poca conoscenza in merito al diabete stesso, si sa poco di altre patologie ad esso legate a doppio filo, come la retinopatia e la maculopatia diabetica: due patologie oculari che, se trascurate, possono portare a cecità.

Una campagna nazionale di prevenzione e diagnosi della maculopatia diabetica

Segnaliamo che nel mese di Febbraio 2019 avrà luogo la Prima Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica, con la partecipazione di 32 centri d’eccellenza sul territorio italiano, presso i quali i pazienti diabetici potranno prenotare uno screening gratuito della maculopatia.

Una visita oculistica specialistica specifica per le malattie della retina

Per chi non vuole aspettare febbraio, ricordiamo che CAMO mette a disposizione dei suoi pazienti una visita specialistica oculistica specifica per le malattie della retina, che include, oltre ai normali esami di una visita oculistica generica, anche una serie di accertamenti approfonditi sullo stato di salute del fondo oculare:

  • OCT della regione maculare;
  • fluorangiografia retinica;
  • ecografia bulbare

Per prenotare la visita oculistica specialistica per le malattie della retina, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 19,00 al +39026361191.

 

Quando la tecnologia è al servizio della diagnostica

Nell’ottobre 2018 il nostro direttore scientifico, il dottor Lucio Buratto, assieme al professor Francesco Bandello, ordinario di oftalmologia presso l’Università Salute-Vita del San Raffaele di Milano, ha presentato i risultati di un’indagine demoscopica volta a testare la conoscenza della popolazione in merito al diabete e alle patologie ad esso connesse. I risultati dell’indagine si sono dimostrati ben poco incoraggianti, a riprova del fatto che viviamo in un paese la cui popolazione è, tutto sommato, non sufficientemente informata, nonché poco sensibile al tema della prevenzione. L’altra faccia della medaglia, però, ci mostra una situazione del tutto diversa: oggi la tecnologia sta facendo passi da gigante, mettendo a disposizione dei medici moderni ed efficienti strumenti capaci di affiancarli nel processo diagnostico. Vediamo nel dettaglio come l’intelligenza artificiale possa rivelarsi un ottimo “braccio destro” del medico anche in ambito oftalmico, con particolare riferimento a due patologie oculari legate a doppio filo al diabete: la retinopatia e la maculopatia diabetica. 

Due innovativi software per la diagnosi della retinopatia e della maculopatia

E’ stato recentemente approvato dalla Food and Drug Administration Americana un innovativo software capace di effettuare diagnosi di patologie oculari con una percentuale di precisione particolarmente alta, anche a prescindere dall’intervento del parere medico “umano”. Il software, chiamato IDx-DR, è in grado, grazie ad uno speciale algoritmo, di visionare delle immagini della retina a video e di stabilire se il paziente è affetto o meno da retinopatia e maculopatia diabetica. Affermare che la tecnologia possa sostituirsi interamente al medico sarebbe una forzatura, tuttavia un software come l’IDx-DR potrebbe rivelarsi particolarmente utile nel caso di uno screening di massa sulla maculopatia.

Analogamente, Google ha avviato nel 2016 un progetto chiamato Deep Mind Health in collaborazione con il Moorfields Eye Hospital,  basato sull’analisi di milioni di scansioni tratte da OCT di pazienti. L’OCT, ovvero la Tomografia Ottica Computerizzata, è un esame fondamentale per la diagnosi della maculopatia: individuare e definire un algoritmo capace di effettuare una diagnosi sulla base dell’analisi delle immagini, consentirebbe di poter effettuare, anche nel caso della maculopatia, delle indagini di massa ad alta precisione in tempi piuttosto ridotti.

In arrivo una campagna di prevenzione della maculopatia diabetica promossa da CAMO

Nel febbraio 2019 CAMO si farà promotore di una campagna di prevenzione e diagnosi della maculopatia diabetica. Un importante evento che vedrà la partecipazione di 32 centri d’eccellenza sul territorio italiano, che per l’occasione si avvarranno di software di ultima generazione come quelli sopracitati al fine di monitorare lo stato di salute dei pazienti diabetici a rischio di maculopatia e retinopatia. Un intero mese dedicato non solo agli screening sotto il segno delle tecnologie d’avanguardia, ma anche all’informazione ed alla sensibilizzazione verso il tema della prevenzione, in un paese che ancora oggi non risulta abbastanza informato in merito ad una patologia, come lo è il diabete, che in tutto il mondo sta assumendo i contorni di una pandemia.