Laser a femtosecondi: la nuova frontiera della chirurgia oftalmica

Ad otto anni dalla comparsa del laser a femtosecondi nel mondo della chirurgia oftalmica, i chirurghi esperti di tutto il mondo continuano a concordare sulla sua altissima precisione ed innegabile sicurezza: caratteristiche che lo rendono il braccio destro ideale del medico nella chirurgia oculare. Oggi i maggiori esperti del settore continuano ad effettuare test, studiare risultati e testare implementazioni relative all’uso del laser a femtosecondi. 

I migliori oculisti al mondo concordano sull’eccellenza del laser a femtosecondi

A fare il punto della situazione ed a riconfermare il ruolo chiave del laser a femtosecondi nella chirurgia oftalmica sono stati 20 tra gli oculisti più preparati ed esperti nel settore, che si sono riuniti per l’occasione nel corso del XXXV congresso della ESCRS – European Society of Cataract and Refractive Surgeons. Tra di essi, anche il Dott. Lucio Buratto, medico oculista e fondatore del Centro Ambrosiano Oftalmico.

I vantaggi del laser a femtosecondi

Senza entrare nel merito delle procedure mediche, ci interessa sottolineare in questa sede i grandi vantaggi che si possono trarre dalla possibilità di accedere all’uso del laser a femtosecondi per risolvere diversi problemi e/o patologie dell’occhio. Si tratta di un laser ad impulsi luminosi molto brevi e ravvicinati ed altamente controllabili: sarà il medico a stabilire come e dove orientare il laser, così da offrire al paziente non solo un intervento sicuro e tecnologicamente avanzato, ma anche altamente personalizzato.

Laser a femtosecondi e chirurgia refrattiva

Il laser a femtosecondi gioca un ruolo di primo piano nell’intervento per la correzione dei difetti refrattivi, che si avvale della tecnica Femto-Lasik. Proprio grazie a questo laser, il medico riesce ad effettuare un intervento chirurgico ad altissima precisione ed in totale sicurezza senza l’uso di lame o bisturi, e senza dover applicare punti di sutura. Un grande traguardo, che si raggiunge oggi proprio grazie a questa eccellente tecnologia.

Laser a femtosecondi e chirurgia della cataratta

Complice l’invecchiamento generale della popolazione, la cataratta è oggi uno dei disturbi dell’apparato visivo più diffusi al mondo. Anche in questo caso il laser a femtosecondi diviene braccio destro del chirurgo, che può procedere alla sostituzione del cristallino in modo efficace, veloce e totalmente indolore senza usare lame, nè applicare alcun punto di sutura.

In CAMO la chirurgia oftalmica si avvale del laser a femtosecondi

Come già detto, il dottor Lucio Buratto, che è fondatore di CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico nonchè uno dei massimi esperti al mondo in fatto di chirurgia dell’occhio e della cataratta, era presente al XXXV congresso dell’ESCRS. Durante il congresso si è posto l’accento sull’importanza di avvalersi di tecnologie d’avanguardia per la chirurgia dell’occhio ed in particolare sulla grande efficacia (ed efficienza) del laser a femtosecondi. Il laser a femtosecondi è oramai il grande protagonista della chirurgia oftalmica praticata in CAMO, con grande soddisfazione tanto dei chirurghi che la praticano, quanto del pazienti che hanno avuto l’occasione di sperimentare questo genere di intervento.

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Se vuoi conoscere più da vicino le grandi potenzialità del laser a femtosecondi applicato alla chirurgia oftalmica, se vuoi prenotare una visita o chiedere un parere, chiamaci.

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Il Papa si opererà di cataratta

 

Nel corso di una visita al carcere Regina Coeli di Roma, Papa Francesco ha annunciato che l’anno prossimo si opererà di cataratta. “Abbiamo bisogno di uno sguardo nuovo”, aveva detto uno dei carcerati. Ed ecco dunque che il Pontefice ha colto l’occasione per parlare di tutto ciò che ci impedisce di vedere la realtà con chiarezza. 

La cataratta come metafora della perdita di lucidità verso la vita

Davanti alla frase di un detenuto del carcere Regina Coeli di Roma, che lamentava la necessità di ritrovare uno sguardo nuovo verso il mondo, Papa Francesco ha saputo trovare le parole giuste, ed ha detto: “Questo fa bene, perché alla mia età per esempio vengono le cataratte e non si vede bene la realtà: l’anno prossimo devo fare l’intervento.”. La cataratta diviene dunque metafora della difficoltà di vedere il mondo con lucidità: un velo di nebbia che si interpone tra noi e gli altri e che ci impedisce di vedere “fuori” con trasparenza.

Intervento di cataratta: una procedura ambulatoriale totalmente indolore

Ed ecco allora che Papa Francesco ha colto l’occasione per comunicare ai più il suo prossimo intervento di cataratta, un intervento del tutto indolore e in grado di donare un recupero visivo pressoché immediato. L’intervento consiste nella rimozione del cristallino oramai opacizzato e la sua sostituzione con uno del tutto nuovo, capace di restituire una visione limpida e perfetta.

Soffri anche tu di cataratta e vuoi conoscere più da vicino l’intervento? Chiamaci!

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Più intervento di cataratta, più longevità? Per le donne forse sì!

Più intervento di cataratta, più longevità? Per le donne forse sì

Secondo un recente studio condotto da Anne Coleman, della Fielding School of Public Health dell’Università della California di Los Angeles in collaborazione con la Women’s Health Initiative, un importante progetto dedicato alla salute della donna voluto dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, le donne che si sottopongono all’intevento chirurgico per la rimozione della cataratta avrebbero il 60% in meno di probabilità di morire per qualunque causa. Una percentuale che ha subito attirato la nostra attenzione, ma che tuttavia non ci stupisce: perchè operarsi di cataratta fa bene “al corpo ed allo spirito”. Vediamo di seguito i dettagli. 

Lo studio sui benefici generali dell’intervento per la rimozione della cataratta

Nel corso dello studio sono stati presi in esame 74.044 casi di donne in età matura aventi con cataratta, delle quali 41.735 si erano sottoposte all’intervento per la rimozione della stessa. Nel lasso di tempo che va dal 1993 al 2013, sono decedute 6.878 donne che si erano sottoposte all’intervento e 6.123 donne che invece non si erano sottoposte all’intervento. Numeri alla mano, il tasso di mortalità è di 1.5 decessi su cento nel gruppo delle donne che si erano sottoposte all’intervento, e di 2,6 su 100 nel gruppo che invece non si è sottoposto all’intervento. 

Fonte: Jama Ophtalmology

Altre ipotesi correlate allo studio

Le donne che si sono sottoposte all’intervento per la rimozione della cataratta godrebbero inoltre di un 69% di rischio in meno di andare incontro a malattie neurologiche, vascolari, polmonari, o per tumori, infezioni e anche cause accidentali. Questo dato, tuttavia, necessita di ulteriori ricerche ed accertamenti, poiché i vantaggi evidenziati dallo studio potrebbero anche essere il risultato di una serie di altri fattori concomitanti.

L’intervento per la rimozione della cataratta “fa bene” al corpo ed allo spirito. Ecco il perchè:

Lo studio qui presentato non ha l’obiettivo di suggerire che l’intervento per la rimozione della cataratta sia un salvavita a tuttotondo, ma sicuramente che un paziente anziano e malato di cataratta possa trarre grandi benefici da esso.

Migliorando la qualità della visione a seguito dell’intervento per la rimozione della cataratta, un soggetto anziano migliora di conseguenza anche la qualità della sua vita, perchè ha la possibilità di svolgere una serie di attività che si ripercuotono positivamente sul suo quotidiano. Attività come praticare esercizio fisico, passeggiare, uscire di casa in autonomia, occuparsi della propria igiene personale, cucinare, ma anche leggere, guardare un programma in televisione ed una miriade di altri piccoli grandi gesti che fanno bene al fisico perchè lo tengono in costante movimento, ed allo spirito, perchè non vi è nulla di meglio per un anziano di sentirsi indipendente e più che mai “vivo”, ancora pieno di curiosità e di interessi.

Al contrario, scegliere di non sottoporsi all’intervento per la rimozione della cataratta porta ad un progressivo peggioramento della visione con conseguenze sul fronte pratico e psicologico. L’anziano, infatti, si vedrà costretto a dover ricorrere all’aiuto degli altri per compiere le piccole grandi azioni della vita quotidiana, conducendo una vita molto più sedentaria rispetto ad un suo coetaneo che invece ha scelto la via dell’intervento, rischiando di sentirsi un peso e finendo con l’intristirsi la perdita della propria indipendenza e per la difficoltà nel coltivare i propri interessi. Un circolo vizioso che non fa bene a livello psicofisico, e che potrebbe innescare una serie di altre spiacevoli patologie. Ecco spiegato dunque il legame tra l’intervento di cataratta ed il rischio o meno di incorrere in patologie che possono condurre alla morte.

Conclusioni generali dello studio

E’ importante controllare la vista e sottoporsi ove necessario all’intervento per la rimozione della cataratta

La ricerca insomma vuole sottolineare l’importanza per le donne anziane di ricorrere all’intervento per la rimozione della cataratta, e prima ancora di sottoporsi a periodici controlli oculistici dopo una certa età, così da mantenere la capacità visiva allo stato ottimale e di conseguenza riuscire a vivere la propria vita quotidiana in modo attivo, con positività, energia ed ottimismo, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Naturalmente, poichè lo studio sopra citato è stato promosso dalla Women’s Health Initiative, che ogni anno negli Stati Uniti D’America si dedica ad effettuare studi sul benessere socio sanitario delle donne, i risultati emersi si riferiscono solo al genere femminile. Tuttavia, ci sentiamo di aggiungere che le considerazioni generali sugli effetti positivi dell’intervento per la rimozione della cataratta sono riscontrabili anche nei soggetti di genere maschile. 

Intervento per la rimozione della cataratta? Sì grazie

Soffri di cataratta ma hai paura di sottoporti all’intervento, non sai esattamente di cosa si tratta o  pensi di essere troppo anziano? Niente paura, noi siamo qui per te. Chiamaci con fiducia, saremo lieti di rispondere ad ogni tuo dubbio e rassicurarti in merito all’intervento.

Ecco i nostri contatti:

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Cataratta giovanile: cosa c’è da sapere

Cataratta giovanile: cosa c'è da sapere

Quando si sente parlare di cataratta, si tende a pensare, in primis, a quella tipica dell’età matura, ovvero quella in cui il cristallino si è andato progressivamente e fisiologicamente opacizzando come conseguenza dell’invecchiamento generale. Dovete sapere, tuttavia, che la cataratta non è una malattia “esclusiva” dell’anziano, anzi. Esistono altre tipologie di cataratta, come quella congenita, presente alla nascita, e quella giovanile, che esordisce in età giovane come conseguenza di uno o più fattori scatenanti. Ed è proprio ciò di cui vogliamo parlare oggi.

Che cos’è la cataratta giovanile

La cataratta giovanile presenta gli stessi sintomi della cataratta senile, ovvero l’opacizzazione del cristallino, dapprima da una e poi da entrambe le parti, ed un peggioramento generale delle capacità visive. La luce fatica a filtrare attraverso l’occhio, e la visione ne è progressivamente compromessa. Nella sua variante “giovanile”, la cataratta esordisce intorno ai 40 anni.

Quali sono le cause della cataratta giovanile

Come detto, la cataratta “giovanile” si distingue da quella senile perchè fa la sua comparsa molto prima dell’età matura. All’origine della patologia vi è solitamente una causa scatenante. Per esempio:

  • una forte miopia
  • la presenza di altre patologie dell’occhio già esistenti (uveite, glaucoma)
  • il diabete mellito
  • la dermatite atopica (che può essere anche all’origine di un altro problema oculare, il cheratocono)
  • esposizione eccessiva a raggi ultravioletti o infrarossi
  • traumi (sport estremi, ma anche incidenti)
  • assunzione continua e massiccia di farmaci cortisonici
  • iperferritinemia, ovvero un aumento di ferritina nel sangue (fonte: emocromatosi.it)

Cataratta e miopia

Come detto, spesso cataratta e miopia si presentano insieme, anche in età non avanzata. I miopi hanno infatti maggiori possibilità di sviluppare la cataratta. Fortunatamente, esiste oggi un intervento capace di risolvere entrambi i problemi per così dire “in una mossa sola”. Si tratta dell’intervento di facoemulsificazione con l’ausilio del laser a femtosecondi. L’intervento viene chiamato anche con il nome di femto-cataratta, e prevede la frantumazione del cristallino opacizzato tramite uno strumento ad ultrasuoni. Al cristallino naturale viene poi sostituito uno artificiale, ovvero una lente intraoculare, avente la capacità correttiva commisurata al grado di miopia del paziente.

I vantaggi dell’intervento di femto-cataratta

L’intervento di femto-cataratta consente di risolvere la cataratta anche in abbinamento ad un eventuale difetto visivo.  Esso presenta molti vantaggi:

  • recuperare una capacità visiva ottimale, eliminare l’uso di lenti e ritornare ad uno stile di vita giovane e dinamico, coerente con la propria età
  • è indolore e non prevede l’uso di bisturi o lame, nè l’applicazione di punti di sutura, grazie all’uso dell’innovativo, affidabile e preciso laser a femtosecondi
  • è veloce, dura solo una ventina di minuti
  • è indolore, si esegue in ambulatorio e si effettua previa somministrazione di un collirio anestetico

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Lenti intraoculari multifocali: come dire addio a cataratta e a difetti refrattivi in una mossa sola

 

Lenti intraoculari multifocali: come dire addio a cataratta e a difetti refrattivi in una mossa sola

La cataratta è una patologia tipica dell’età avanzata, ed è una delle cause più diffuse di cecità a livello mondiale. Fortunatamente, oggi è operabile e risolvibile grazie ad un intervento tutto sommato poco invasivo e del tutto indolore. E non solo: con l’intervento si possono risolvere anche altri problemi, come per esempio i vizi refrattivi. Vediamo come questo possa essere possibile.

Cataratta, quando la vista si fa nebbiosa

Dopo i 60 anni non è infrequente che la vista cominci progressivamente ad abbassarsi e che compiere azioni che prima erano “normali” come guardare la televisione, leggere un giornale, guidare (soprattutto al calar della sera), diventi più difficoltoso. Forse anche i colori non sono più così nitidi, ed in generale si può provare fastidio in presenza di luce molto forte. Un controllo presso un medico oculista darà la conferma o meno della presenza della cosiddetta “cataratta”.

Ecco cosa forse non sai della cataratta

Sicuramente avrai già sentito parlare della cataratta, e sai che si tratta di un’opacizzazione del cristallino. E’ bene sapere però, che solitamente la cataratta non insorge in entrambi gli occhi contemporaneamente, ma che esordisce da una parte, per poi fare la sua comparsa anche dall’altra. Ecco perchè, una volta diagnosticata la cataratta, è necessario tenersi controllati, per monitorare l’andamento della malattia su entrambi gli occhi.

Quando operare la cataratta

La cataratta è la prima causa di cecità al mondo ma, fortunatamente, è anche operabile e risolvibile. La decisione di operare dipende da quanto la malattia è progredita: se si tratta di un lieve abbassamento della vista, si preferisce spesso soprassedere, nell’attesa di vedere se dovessero insorgere peggioramenti o meno. Non dimentichiamo, però, che dopo una certa età anche un lieve abbassamento della vista può rivelarsi pericoloso, perchè si rischia di andare incontro a spiacevoli incidenti domestici, cadute o altre piccole grandi disavventure.

Come si opera la cataratta

Anche se una buona alimentazione, ricca di frutta e verdura di stagione, di vitamine, omega 3 e liquidi rappresenta una buona strategia per prevenire l’esordio della cataratta, è anche vero che, ad oggi, non esiste terapia farmacologica nè per prevenirla nè per curarla. L’unica soluzione è l’intervento chirurgico, che andrà pianificato ed effettuato in accordo con quanto suggerito dal proprio medico oculista.

E chi ha – oltre alla cataratta – anche uno o più difetti refrattivi?

Ma veniamo al dunque: oggi vogliamo sottoporre alla tua attenzione ciò che la ricerca in ambito medico oftalmico e tecnologico mette a nostra disposizione. Se soffri di un difetto refrattivo che ti porta ad indossare gli occhiali tutto il giorno ed al contempo dovrai affrontare l’intervento per la rimozione della cataratta, c’è una grande notizia.

Oggi, nei centri d’eccellenza come CAMO, è possibile risolvere entrambi i problemi in una mossa sola. L’intervento che eseguiamo si chiama Femto-Cataratta e consente di:

  • eliminare il cristallino opacizzato, consentendo alla luce di penetrare finalmente nell’occhio senza ostacoli
  • sostituire il cristallino opacizzato con uno nuovo

Lente intraoculare monofocale o multifocale? In CAMO si può

Il nuovo cristallino che andrai a ricevere attraverso l’intervento di Femto-Cataratta non sarà una semplice lente trasparente, ma sarà una lente vera e propria, con una correzione dei difetti refrattivi personalizzata in base alle tue esigenze. Nello specifico:

  • se hai un solo vizio refrattivo, riceverai una lente intraoculare pensata e progettata su misura per la correzione del tuo difetto refrattivo
  • nel caso di due difetti refrattivi, grazie all’intervento di Femto-Cataratta, puoi correggere anche entrambi i difetti insieme oltre alla cataratta, andando ad eliminare il cristallino opacizzato ed a sostituirlo con una lente intraoculare multifocale

Un grande traguardo, che consente di affrontare l’età matura con serenità ed in totale libertà.

Sei interessato all’intervento di rimozione della cataratta in abbinamento alla correzione di uno o più difetti refrattivi? Vuoi saperne di più? Contattaci!

Saremo lieti di spiegarti tutto e rispondere a qualunque tua domanda. Per info e appuntamenti chiama 02 6361 191

 

La felicità aiuta a vedere meglio

La felicità aiuta a vedere meglio

Avere rapporti sociali e familiari felici, stabili ed appaganti in età matura potrebbe aiutare – nel vero senso della parola – a vedere meglio il mondo. E’ quanto affermato dai ricercatori del Kellogg Eye Center dell’Università del Michigan in un articolo pubblicato nel mese di marzo del 2018 sulla rivista Jama Ophtalmology. Vediamo di che si tratta nel dettaglio.

Amici, parenti, affetti: una presenza importante in caso di peggioramento della visione

Secondo quanto affermato dai ricercatori, chi supera l’età matura circondato da affetti e da rapporti umani positivi ed appaganti sia in ambito familiare che sociale, ha meno probabilità di andare incontro all’intervento per la rimozione della cataratta. La famiglia e gli amici rappresentano dunque una valida motivazione ed un aiuto concreto nel prendersi cura di se stessi e del proprio apparato visivo. Il fatto stesso di parlare con amici e familiari delle proprie capacità visive, dell’eventuale peggioramento della visione, delle sensazioni che si provano, e di avere attorno a sè qualcuno di realmente interessato all’ascolto, avrebbe un notevole impatto sulle condizioni psicofisiche dei soggetti più anziani.

Lo studio

Durante la ricerca sono stati presi in esame 9.760 adulti di età maggiore di 65 anni. I soggetti aventi zero, uno oppure due familiari attorno a sè nel quotidiano hanno mostrato un 40% di possibilità in più di andare incontro all’intervento chirurgico per la rimozione della cataratta rispetto ai loro coetanei circondati da più relazioni sociali, che invece venivano accuditi, aiutati, supportati a livello pratico e psicologico.

Le conclusioni: l’isolamento sociale fa male (non solo alla vista)

L’impatto dell’isolamento sociale sulla salute sarebbe dunque innegabile. In un mondo dove la popolazione anziana è in costante crescita, è fondamentale porre l’accento sull’importanza degli affetti e dei rapporti sociali, siano essi parentali o d’amicizia, nel mantenimento di uno stato di salute psicofisica il più ottimale possibile. In particolare, avere attorno a sè coniugi o amici coetanei aiuterebbe a sentirsi maggiormente compresi ed a valutare se sottoporsi o meno alla chirurgia della cataratta con l’aiuto di persone che molto probabilmente stanno vivendo i medesimi cambiamenti fisici nello stesso momento. E’ anche vero che spesso sono i figli ad accorgersi di eventuali cambiamenti nelle capacità visive ma anche motorie o neurologiche dei genitori. Ecco perchè, concludendo, più affetti e persone realmente interessate si hanno intorno, più si rende facile gestire un problema o una patologia dalla quale altrimenti si rischia di lasciarsi sopraffare.

Fonte: https://labblog.uofmhealth.org

L’intervento per la rimozione della cataratta

La cataratta è una patologia tipica dell’età avanzata che porta ad una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. In Italia almeno 1 paziente over 70 su 4 è affetto da cataratta. L’intervento per la rimozione della cataratta è uno dei più diffusi e dei più sicuri al mondo: solo nel nostro paese, esso viene eseguito almeno 500 mila volte l’anno. Un numero impressionante, che ci dà la misura di quanto questa patologia sia diffusa. Tuttavia, se solo una manciata di anni fa un anziano con il problema della cataratta avanzava progressivamente verso pressochè totale cecità, oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e l’intervento per la rimozione della cataratta non solo è sicuro a prescindere dall’età del paziente, ma anche risolutivo, a tal punto che spesso egli può dire addio agli occhiali. Ma vediamo di capire qualcosa in più.

Cataratta, questa sconosciuta

La cataratta, come già detto, è il risultato di una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino, ovvero di quella lente naturalmente presente nell’occhio, che raccoglie i raggi luminosi che penetrano nell’occhio attraverso la pupilla e li proietta sulla retina, da dove poi saranno “decodificati” e convogliati al cervello per essere tradotti in informazione. Se il cristallino diventa opaco, un pò come un vetro appannato, va da sè che l’intero meccanismo si inceppa. La vista si fa meno nitida, i colori meno vividi, i contorni meno definiti. Come già spiegato altrove, esistono diverse tipologie di cataratta, non tutte connesse all’età, ma tutte aventi i medesimi sintomi in comune. L’intervento per la rimozione della cataratta è la soluzione ideale.

Come “curare” la cataratta?

Nonostante uno stile di vita sano e dinamico ed una buona alimentazione siano fondamentali per mantenere l’occhio (così come l’organismo) in giovane ed in salute, ad oggi non esistono terapie in grado di curare la cataratta che, come detto, è un processo irreversibile. L’unica soluzione è l’intervento chirurgico.

In cosa consiste l’intervento di Femto-Cataratta?

L’intervento per la rimozione della cataratta, nei centri di eccellenza come CAMO, prende il nome di Femto – Cataratta. Il medico “accede” al cristallino grazie ad un laser a femtosecondi, che apre la capsula che lo contiene in modo preciso ed indolore. Successivamente, con uno strumento ad ultrasuoni chiamato facoemulsificatore, il medico disintegra ed aspira il cristallino opacizzato. Infine, sostituisce il cristallino con uno nuovo. L’intervento dura una ventina di minuti ed è totalmente indolore. L’anestesia è solamente locale, e si effettua tramite uno specifico collirio. Terminato l’intervento, il paziente è libero di andare a casa, e non avrà nè bendaggi nè punti di sutura.

Un nuovo cristallino, fatto apposta per te

In Camo siamo orgogliosi di avvalerci della procedura d’avanguardia sopra descritta. Da noi, puoi sottoporti all’intervento di rimozione della cataratta – il cosiddetto intervento di Femto-Cataratta – e tornare a casa con un cristallino nuovo pensato e progettato proprio sulla base delle tue esigenze: l’intervento include infatti anche la correzione di un eventuale difetto refrattivo, oppure di più difetti refrattivi, con l’impianto di una lente multifocale.

Sei interessato all’intervento di rimozione della cataratta? Vuoi saperne di più? Contattaci!

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Quando anche l’occhio “beve” thè verde

Si sente spesso parlare degli innumerevoli benefici del the verde, quasi fosse un elisir di lunga vita. Ma quali sono le proprietà di questa incredibile bevanda di origine orientale? Come mai fa così bene, e a cosa in particolare? E’ vero che è un toccasana anche per gli occhi? E soprattutto, come si prepara per trarne il massimo beneficio? Vediamo quali sono le risposte a questi quesiti.

Thè verde, una bevanda antichissima dalle mille proprietà benefiche

Il thè verde è una bevanda dalle origini davvero molto antiche. La sua origine è cinese, ed è da sempre una delle bevande maggiormente consumate in tutto il Medio Oriente ed Oriente. Recentemente tuttavia, il the verde ha trovato ampia diffusione anche in Occidente, dove tradizionalmente si è sempre consumato the nero. Responsabili di questo “cambio di rotta” sono le innumerevoli e comprovate virtù benefiche di questa straordinaria bevanda. Non sono pochi, infatti, gli scienziati ed i ricercatori che hanno dedicato studi ed analisi al the verde, onde individuarne le proprietà. Che sembrano essere ogni giorno di più.

La top 9 delle proprietà del thè verde

  1. Antiossidante naturale: tra gli “ingredienti” più preziosi contenuti nel the verde troviamo i polifenoli e i bioflavonoidi. Si tratta di importanti sostanze anti radicalizzanti e ed antiossidanti, che aiutano, favoriscono ed incentivano la rigenerazione cellulare, ritardando l’invecchiamento e prevenendo l’insorgenza di tumori.
  2. “Collutorio” naturale: il thè verde contiene un antibatterico capace di neutralizzare lo Streptococcus mutans, un batterio spesso presente nel cavo orale, responsabile dell’insorgenza di carie. Bere thè verde, insomma, aiuta anche a disinfettare la bocca!
  3. Protettivo della pelle: il the verde contiene una sostanza, l’EGCG, una catechina responsabile di proteggere la pelle dall’insorgenza di tumori, difendendola in modo naturale dall’aggressione dei raggi UV dannosi.
  4. Ottimo per prevenire il diabete: la catechina di cui abbiamo parlato sopra è ottima anche per tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Una buona tazza di the verde è consigliata dunque anche a chi è a rischio di diabete o soffre di diabete.
  5. Ottimo per tenere a bada il colesterolo: anche in questo caso chiamiamo in causa la catechina EGCG, che riesce, tra le altre cose, a tenere le arterie “pulite” ed a prevenire l’accumulo di colesterolo dannoso nel sangue.
  6. Drenante: a proposito di grassi, il the verde è anche un eccellente drenante, perfetto per eliminare i grassi e prevenire l’obesità.
  7. Ottimo per l’apparato cardiocircolatorio: i flavonoidi contenuti nel thè verde, grazie alle loro eccellenti proprietà antiossidanti, aiutano a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, proteggendo l’organismo da eventuali ictus.
  8. Protettivo dell’utero: secondo uno studio recente, le sostanze contenute nel thè verde sono anche ottime per aiutare chi soffre di fibroma uterino, poichè ne riducono il volume ed il peso in modo del tutto naturale.
  9. Protettivo dell’apparato respiratorio: il thè verde è anche un ottimo antibatterico nei confronti dei batteri responsabili dell’insorgenza della polmonite. Sembra che consumare the verde quotidianamente riduca drasticamente il rischio di morire di polmonite.

The verde, un vero toccasana per i tuoi occhi

Non potevamo non concludere questo breve excursus sulle proprietà del the verde andando ad approfondire le proprietà eccezionali che questa bevanda ha nei confronti del benessere del nostro apparato visivo. Il the verde è ottimo per prevenire le malattie dell’occhio, in primis la cataratta ed il glaucoma. Il merito sarebbe ancora una volta delle catechine, in particolare l’epigallocatechina, una sostanza che sarebbe in grado di andare a depositarsi proprio sui tessuti oculari. Gli scienziati sono rimasti molto colpiti dalla capacità di queste sostanze di passare dal tratto gastrointestinale ai tessuti oculari: a seguito di un esperimento condotto da scienziati giapponesi, è emerso infatti che cornea, sclera, cristallino, vitreo e retina mostravano tracce di questa preziosa catechina. L’azione dell’epigallocatechina sui tessuti oculari è di tipo antiossidante: essa va infatti a proteggere l’occhio dagli stress ossidativi, mantenendo i tessuti giovani, ben ossigenati, favorendone il rinnovamento e prevenendo malattie quali il glaucoma e la cataratta.

Come trarre il massimo dal thè verde?

Ora che abbiamo visto le innumerevoli proprietà del the verde, vediamo anche come trarre il meglio da questa strepitosa bevanda di origine orientale. Bevete una o due tazze al giorno di thè verde lontano dai pasti: in questo modo darete modo alle sostanze in esso contenute di sprigionarsi al meglio, senza interferire con la digestione.

Per ciò che concerne la preparazione del thè, l’acqua di infusione non deve raggiungere i 100 gradi, ma gli 85. Se non avete un termometro da cucina, potete dunque spegnere la fiamma quando vedete le prime bollicine sulla superficie dell’acqua. Dopodichè procedete con l’infusione, che deve durare due o tre minuti solamente. Gustate il thè verde sia caldo che freddo.

 

Cataratta: la top list dei consigli per prevenirla

Poiché la durata media della vita dell’individuo si sta allungando grazie agli innumerevoli e sempre nuovi progressi della ricerca e della tecnologia in campo medico, va da sé che anche tutta una serie di disturbi connessi all’invecchiamento sta diventando sempre più comune. Nella lista di questi disturbi troviamo la cataratta, ovvero l’opacizzazione naturale del cristallino. Per ritardare il più possibile questo processo del tutto naturale e fisiologico, tuttavia, ci si può aiutare con uno stile di vita sano e con l’alimentazione. Vediamo come. 

Alcuni consigli di indole generale

Prima di entrare nel merito dell’alimentazione che conviene seguire per avere cura del proprio apparato visivo e per prevenire l’esordio della cataratta o comunque limitarne la progressione, vediamo alcuni consigli di indole generale.

  1. non fumare (smettendo di fumare si apporteranno ovviamente benefici a tutto l’organismo)
  2. eseguire esami del sangue periodici, verificare se si soffre di diabete
  3. indossare occhiali da sole quando ci si espone al sole (un cappello non è sufficiente)
  4. evitare, se possibile, di ricorrere ai lettini abbronzanti
  5. riposare al buio (quando si riposa al buio, la ghiandola pineale produce melatonina, un ormone importante nel ritardare l’invecchiamento cellulare)
  6. sottoporsi a visite oculistiche periodiche

In merito ai primi due punti, vale la pena di sottolineare come la cataratta è statisticamente molto più comune nei soggetti diabetici e fumatori: una valida ragione per smettere di fumare e per tenere i valori del sangue sotto controllo!

Mangiare bene per vedere meglio

Per ciò che concerne i cibi, ecco invece i consigli da seguire per mantenere l’apparato visivo “in perfetta efficienza”, ritardarne l’invecchiamento e quindi anche l’insorgere di disturbi spiacevoli come la cataratta.

  1. consumare cibi ricchi di vitamine, in particolare la A e la C, potenti antiossidanti naturali, perfetti per proteggere gli occhi dall’invecchiamento, dall’insorgere di malattie e di tumori. Gli agrumi, la carota, la frutta secca sono ottimi in questo senso, ma lo sono anche altri alimenti forse meno noti, come l’alga spirulina e la moringa, che sono particolarmente ricchi proprio di vitamina A, e l’acerola, ricchissima invece di vitamina C. Sono tutti preziosi alimenti, facili da reperire, che consentono al cristallino di mantenersi giovane e limpido molto a lungo!
  2. consumare cibi ricchi di Omega 3, acidi grassi naturalmente presenti nel pesce ottimi per proteggere la retina, mantenendone la struttura giovane ed efficiente e prevenendo la cataratta. Oltre al pesce ed alle uova, anche i semi sono ricchi di Omega 3 e di preziosi acidi grassi: largo dunque ai semi di lino, semi di chia, semi di zucca e molti altri.
  3. bere molto e ridurre il sale: per rimanere giovani e in forma, le mucose dell’occhio devono essere sempre ben idratate. Largo ai liquidi dunque, e attenzione al sale!
  4. banditi zuccheri e alcol: ecco altre due regole d’oro. Seguitele, ed avrete non solo un apparato visivo giovane e sano, ma più in generale un organismo giovane e sano. Zuccheri ed alcolci “appesantiscono” l’organismo ed il fegato, e non fanno bene nemmeno alla vista. Tuttavia, due dita di vino rosso non hanno mai fatto male a nessuno, e come dice il vecchio proverbio, il vino fa buon sangue, e non solo: il vino rosso contiene resveratrolo, un’importante sostanza antiossidante, che contribuisce al benessere dell’occhio e previene la cataratta.
  5. consumare cibi ricchi di luteina, un carotenoide presente in tutte le verdure a foglia, nei broccoli e nell’avocado: ottima notizia per gli amici del guacamole
  6. infine, bere tanto the verde, un potente antiossidante, ottimo alleato contro l’invecchiamento cellulare, ideale per chi vuole ritardare il più possibile l’invecchiamento dell’apparato visivo.

Prossimamente entreremo nel merito dei singoli ingredienti sopra citati, quali la spirulina, la moringa, l’acerola, i semi e molto altro, per capire insieme fino a che punto l’alimentazione si può rivelare una vera e propria “medicina naturale” per aiutarci a tenerci giovani e in forma il più a lungo possibile, ritardando l’opacizzazione naturale del cristallino e dunque la cataratta.

 

Cataratta: un disturbo, tante varianti

La cataratta si ha quando il cristallino, ovvero la lente naturale posta all’interno dell’occhio, si opacizza e perde trasparenza, un pò come un vetro che si appanna, impedendo una visione limpida e precisa.  Non tutti sanno, tuttavia, che si distinguono diverse forme di cataratta. Vediamo nel dettaglio la classificazione di tipologie di cataratta.

Un disturbo nel complesso molto comune (e molto antico)

La cataratta è, tutto sommato, un disturbo molto comune, ed è la prima causa di cecità al mondo: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato infatti che su poco meno di 40 milioni di individui non vedenti al mondo, la metà di essi non veda proprio a causa della cataratta. Tuttavia, l’intervento per la cura della cataratta oggi è uno dei più sicuri ed dei più praticati al mondo, con una media di 8mila interventi per milione di persone.

Classificazione delle tipologie di cataratta

Come anticipato, nonostante il sintomo – ovvero l’opacizzazione del cristallino – sia uno, le tipologie di cataratta sono diverse, e si distinguono generalmente in base alla loro origine. Vediamo quali sono:

  • Cataratta senile:

    è la forma maggiormente diffusa tra la popolazione. E’ fisiologico, infatti, che con l’avanzare dell’età il cristallino si opacizzi e che questo fenomeno porti ad un peggioramento della visione. Si stima che più della metà degli over 70 abbia un visus “annebbiato” a causa della cataratta.

  • Cataratta congenita:

    la cataratta congenita, è tale dalla nascita. Essa si può manifestare monolateralmente, ovvero ad un solo occhio, oppure bilateralmente, ovvero a entrambi gli occhi. La causa spesso è genetica, ma può anche essere dovuta all’assunzione di farmaci particolari in gravidanza da parte della madre, all’esposizione a raggi x, o a malattie contratte dalla madre sempre in fase gestazionale nel primo trimestre di gravidanza, quali rosolia, parotite, varicella o herpes sistemico.

  • Cataratta complicata:

    si definisce come cataratta complicata una cataratta che insorge come complicazione di altra patologia del bulbo oculare. Miopia grave, distacco di retina, tumore dell’occhio e altre malattie possono avere come complicazione anche la cataratta.

  • Cataratta associata ad altre malattie:

    uno dei casi più comuni di formazione della cataratta in associazione ad altre malattie è quello dei soggetti diabetici. Si pensi che i soggetti diabetici sono predisposti allo sviluppo della cataratta 4 volte di più rispetto ai soggetti non diabetici.

  • Cataratta da farmaci:

    anche alcuni farmaci possono predisporre allo sviluppo della cataratta, tra questi i cortisonici ed alcuni colliri per il trattamento del glaucoma. Attenzione però: non ci riferiamo ad un’assunzione una tantum, ma ad un’assunzione massiccia che abbia una certa continuità.

  • Cataratta traumatica

    infine, segnaliamo che anche una contusione o ferita dell’occhio può causare l’insorgenza della cataratta.

Come si può vedere, concludendo, quando si parla di cataratta ci si riferisce ad un fenomeno dalle molteplici sfaccettature, che può colpire diversi soggetti per differenti motivi. E’ fondamentale, per questo motivo, rivolgersi con fiducia ad un medico specialista, onde valutare la propria situazione personale e le possibili terapie o soluzioni.

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