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Lacrimazione eccessiva, a cosa è dovuta?

Non è infrequente preoccuparsi a fronte di una costante e fastidiosa secchezza oculare, talvolta causata da una vera e propria patologia, la Sindrome dell’Occhio Secco. Talvolta, però, accade anche il contrario, cioè l’iperlacrimazione. Ovvero che gli occhi lacrimino frequentemente, anche, apparentemente, quando non ve n’è motivo. Insomma, se piangere per un dispiacere o piangere di gioia è del tutto normale (così come lo è farlo mentre si tagliano le cipolle), lacrimare senza ragione non lo è. E allora, quali sono le ragioni che causano l’iperlacrimazione? E come porvi rimedio? Scopriamolo assieme. 

Le ragioni dell’iperlacrimazione

I fattori che possono causare iperlacrimazione sono differenti. Naturalmente, una visita oculistica accurata ed approfondita rappresenta il primo passo per identificarli e, se necessario, porvi rimedio.

Riassumiamo le cause che più frequentemente inducono una iperlacrimazione

  • Una congiuntivite: sia essa di origine infettiva oppure non infettiva (allergica, per esempio), la congiuntivite può causare iperlacrimazione oculare. Assieme alla lacrimazione abbondante, chi ne è affetto sperimenta occhi arrossati, che bruciano, o fastidio alla luce intensa.
  • Uno o più difetti visivi non corretti: sforzare oltremodo la vista e l’apparato visivo può innescare, come reazione, oltre ad una generale sensazione di affaticamento oculare, cefalee e senso di pesantezza, anche una lacrimazione abbondante. In questo caso è necessario recarsi dall’oculista per controllare la capacità visiva e capire come sia possibile correggere i propri difetti visivi. I tipi di correzione oggi esistenti sono sia temporanei (lenti, occhiali), che definitivi (interventi laser mirati, indolori e di breve durata).
  • Un’alterazione del film lacrimale: può capitare che il film lacrimale, nonostante sia concepito per proteggere e lubrificare gli occhi, non vi aderisca perfettamente e vada perduto, defluendo verso il basso. A quel punto il paziente sperimenterà una lacrimazione eccessiva.
  • Una lesione dell’epitelio corneale: un’abrasione o un graffio sulla parte più superficiale della cornea può causare, come reazione, una lacrimazione abbondante. In questo caso si tratta di un fenomeno transitorio.
  • Un malposizionamento della palpebra: può capitare che la palpebra inferiore penda verso l’esterno, favorendo l’epifora, cioè la fuoriuscita delle lacrime. Questo disturbo prende il nome di ectropion e si corregge tramite un intervento di oculoplastica, indolore e di breve durata.
  • Una marcata secchezza oculare: sembra una contraddizione, eppure è così. Un film lacrimale alterato, se da un lato induce ad una generale secchezza oculare, dall’altro può portare ad episodi di iperlacrimazione, in virtù di un meccanismo di “compensazione” dell’occhio. In chi soffre di secchezza oculare, però, la qualità delle lacrime è particolarmente povera, molto acquosa e priva di quelle sostanze lipidiche che dovrebbero renderle idonee alla loro funzione protettiva dell’occhio. Più si verificano questi episodi di iperlacrimazione e più le lacrime si impoveriscono ulteriormente, innescando un vero e proprio circolo vizioso capace di peggiorare la situazione e di cronicizzare la condizione clinica del paziente, innescando una vera e propria patologia: la Sindrome dell’Occhio Secco.

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Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Quarta Campagna di Prevenzione e Diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco

Campagna Nazionale Occhio Secco 2019 - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Avrà luogo dall’8 maggio al 14 giugno 2019 in 11 città italiane la Campagna di Prevenzione e Diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco. Un appuntamento, promosso dal Centro Italiano Occhio Secco (CIOS) e dalla Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese, che giunge quest’anno al suo quarto appuntamento. A patrocinare l’evento troviamo il Ministero della Salute, il Comune di Milano e la SOI – Società Oftalmologica Italiana. 

Cos’è la Sindrome dell’Occhio Secco?

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare causata da una disfunzione della funzione lacrimale. I sintomi che la caratterizzano sono bruciore oculare, arrossamento, sensazione di secchezza, sensazione di corpo estraneo (come per esempio sabbiolina), fotofobia. Durante la stagione estiva, nei centri urbani particolarmente grandi, nelle zone maggiormente inquinate, in ambienti chiusi, poco igienizzati e poco aerati, questi sintomi tendono a peggiorare.

Chi si ammala di Sindrome dell’Occhio Secco?

La Sindrome dell’Occhio Secco colpisce trasversalmente pazienti di ogni età e di ogni genere. In Italia, oggi, ne soffre il 90% delle donne in menopausa (complici gli sbalzi ormonali tipici di questo delicato momento della vita di ogni donna) ed il 25% della popolazione over 50. Un dato che tende ad aumentare anno dopo anno, a causa dei cambiamenti climatici in atto a livello globale e del generale cambiamento della qualità dell’aria.

Campagna Nazionale Occhio Secco 2019 - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

A chi è rivolto lo screening e in cosa consiste?

Lo scopo della Campagna di Prevenzione e Diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di una sindrome che, come confermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è a tutt’oggi ancora troppo sottovalutata e confusa con un transitorio disturbo oculare. Lo screening è rivolto a tutti. Lo screening consiste in un controllo dello stato di salute oculare con riferimento ai sintomi caratterizzanti la sindrome, ed in un colloquio informativo, con l’obiettivo di esortare i pazienti a prendersi cura dei propri occhi anche successivamente, recandosi dal proprio oculista di fiducia.

Trova subito la città più vicina a te e prenota il tuo screening

Saranno 15 i centri d’eccellenza presso i quali sarà possibile prenotare il proprio screening gratuito per la prevenzione e diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco. Le città che quest’anno aderiscono al Mese della Prevenzione e Diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco sono: Milano, Varese, Arezzo, Bari, Catania, Lecce, Napoli, Padova, Pisa, Sassari e Torino.

Come prenotare il tuo screening gratuito

Per prenotare il tuo screening gratuito per la prevenzione e diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco, non devi far altro che cliccare sul sito ufficiale dell’iniziativa e selezionare il centro d’eccellenza più vicino a te.

Sindrome dell’Occhio Secco? Ecco il che trattamento ne allevia i sintomi

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia che, se trascurata, può rivelarsi davvero molto fastidiosa. Un occhio poco lubrificato è, infatti, un occhio che si irrita spesso, brucia, fatica a vedere bene e si rivela molto sensibile ad agenti esterni quali aria calda o fredda, polvere, smog. Oltre alle lacrime artificiali acquistabili in farmacia, oggi la tecnologia ci mette a disposizione uno speciale sistema per trattare tanto i sintomi quanto la patologia stessa. 

Che cos’è la Sindrome dell’Occhio Secco

Nonostante il nome non sia particolarmente altisonante, la Sindrome dell’Occhio Secco non va mai presa sottogamba. Si tratta di una vera e propria patologia oculare, che solitamente (ma non sempre e non solo) colpisce le donne di mezza età all’avvicinarsi della menopausa. Alla base della Sindrome dell’Occhio Secco si ha una disfunzione delle ghiandole lacrimali ed un’alterazione del film lacrimale che, in condizioni normali, lubrificano il bulbo oculare proteggendolo dall’aggressione di agenti esterni. I sintomi sono piuttosto fastidiosi ed includono bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo nell’occhio (sabbiolina), fotofobia.

Trattamenti e soluzioni contro la Sindrome dell’Occhio Secco

Chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco dovrebbe limitare il più possibile il fumo di sigaretta, bere molto ed alimentarsi correttamente (largo agli Omega 3), evitare di trascorrere troppe ore consecutive davanti al computer (che è buona norma per tutti i videoterminalisti, anche qualora non soffrano di sindrome dell’occhio secco), evitare i luoghi chiusi con aria condizionata, prestare attenzione nelle aree particolarmente inquinate così come in zone polverose o sabbiose. Le lacrime artificiali rappresentano una buona soluzione, sebbene temporanea, ai sintomi generati dalla sindrome dell’occhio secco. Anche l’uso di una mascherina per gli occhi durante il sonno può aiutare a tenere gli occhi ben protetti ed idratati.

La tecnologia viene in aiuto a chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco

Oggi la tecnologia ci mette a disposizione uno strumento per il trattamento dei sintomi e della patologia che consente di raggiungere risultati più stabili nel tempo. Il trattamento in questione è efficace per chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco causata da Disfunzione delle Ghiandole di Meibomio, le ghiandole situate nella parte interna delle palpebre, responsabili del rilascio di quel liquido lipidico che compone tipicamente le lacrime e che consente all’occhio di essere ben lubrificato grazie al naturale riflesso di ammiccamento. La menopausa è una delle cause più comuni di questo tipo di disfunzione, ma ve ne sono anche altre, come l’assunzione di farmaci, disordini endocrini, malattie autoimmuni, come per esempio la Sindrome di Sjogren e altre.

Come funziona il trattamento: la pulsazione termica

Il trattamento si basa sul concetto di pulsazione termica: il macchinario esercita calore e pressione intermittente sulla palpebra, andando a liberare le ghiandole di Meibomio ostruite e consentendo alle sostanze lipidiche in esse contenute di defluire naturalmente. Il trattamento consente di sbloccare in una sola seduta sia le ghiandole poste sulla palpebra inferiore che superiore: inoltre, non è affatto fastidioso, anzi, regala sollievo ai pazienti che vi si sottopongono ed ha una durata di pochi minuti. L’effetto, invece, dura per lungo tempo, riducendo drasticamente i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco.

Chiama il Centro Italiano Occhio Secco per maggiori informazioni sul trattamento a pulsazione termica

Per maggiori informazioni sul trattamento a pulsazione termica, contatta il Centro Italiano Occhio Secco allo 02 63611970 dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00.

Occhio secco: prevenzione e cura

La sindrome dell’occhio secco è una patologia che, se trascurata, può rivelarsi davvero fastidiosa. Abbiamo già avuto occasione di approfondire l’argomento in precedenza, sottolineando come l’occhio secco non sia una semplice “sensazione” di secchezza oculare, ma una vera e propria patologia, che va affrontata come tale. Ma cerchiamo di entrare nel merito delle eventuali azioni volte a prevenire, se possibile, la sindrome dell’occhio secco e scopriamo insieme alcune delle cause più o meno comuni connesse all’insorgenza di questa patologia.

Sindrome dell’occhio secco: di cosa si tratta

La sindrome dell’occhio secco è il risultato di un’alterazione del film lacrimale, ovvero quella lubrificazione che mantiene l’occhio sempre ben umido ed idratato, così da riuscire a svolgere al meglio la funzione visiva. Quando il film lacrimale si altera, si ha un peggioramento ed una diminuzione della qualità e della quantità di lacrime che, naturalmente, lubrificano la cornea e l’occhio più in generale. L’esito è davvero fastidioso, con sintomi quali:

  • bruciore
  • arrossamento
  • tendenza a toccarsi ed a sfregarsi gli occhi continuamente
  • sensazione di avere un corpo estraneo
  • fastidio di fronte a fonti luminose particolarmente intense

Cause note e meno note della sindrome dell’occhio secco

Una delle cause più note e maggiormente discusse della sindrome dell’occhio secco è senza dubbio la menopausa. Anche la gravidanza, con le alterazioni fisiologiche ed ormonali che porta con sé, può scatenare la sindrome dell’occhio secco. Quanto detto non fa tuttavia della sindrome una prerogativa femminile, anzi. L’occhio secco colpisce anche i soggetti di genere maschile, come ad esempio i fumatori, o coloro che vivono in ambienti o zone aventi un inquinamento dell’aria particolarmente elevato. Tra le cause forse meno discusse, vi sono anche le allergie stagionali, che portano ad un’intensa e continua sollecitazione delle vie aeree, con una conseguente irritazione delle mucose, anche a livello oculare. Molte allergie tendono a protrarsi per mesi e mesi nel corso dell’anno, innescando uno stato infiammatorio che va via via peggiorando e che stimola una risposta nel sistema immunitario, il cui esito finale può essere proprio l’alterazione persistente del film lacrimale che lubrifica e idrata l’occhio.

Una curiosità sulla sindrome dell’occhio secco

Sembra curioso e sicuramente paradossale, ma la sindrome dell’occhio secco può portare anche ad una condizione di iper lacrimazione. Tuttavia, anche se la percezione è esattamente quella di una lacrimazione vera e propria, non si tratta di lacrime, ma di un semplice liquido acquoso. Nel caso della sindrome dell’occhio secco, infatti, le lacrime, naturalmente ricche di sostanze lipidiche e mucina, vengono meno, e l’occhio, non più lubrificato, tende a seccarsi. La reazione naturale è il rilascio un abbondante liquido puramente acquoso, che può essere confuso con una lacrima vera, e che tuttavia priva l’occhio dell’acqua necessaria per produrre nuove lacrime. Un circolo vizioso tutt’altro che positivo per la salute dell’occhio.

La sindrome dell’occhio secco si cura anche a tavola

La salute comincia anche a tavola, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Poichè la sindrome dell’occhio secco è causata da una mancanza di lubrificazione, va da sè che bere molto è fondamentale. Bevete tanto, soprattutto fuori dai pasti. Inoltre, è importante consumare molti cibi di stagione, ricchi di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, e molto pesce, nella fattispecie pesce azzurro e salmone, naturalmente ricchi di Omega3. Vitamine ed omega 3 sono “ingredienti” preziosi per la salute oculare, per mantenere la funzione visiva sempre al meglio delle sue potenzialità e per aiutare il delicato “ingranaggio” dei nostri occhi a funzionare sempre in modo ottimale.

Il CIOS ogni anno promuove una campagna per la prevenzione e diagnosi dell’occhio secco

Ogni anno il Centro Italiano Occhio Secco si fa promotore di una campagna per la prevenzione e la diagnosi della patologia, alla quale aderiscono, offrendo l’opportunità di sottoporsi ad uno screening mirato, diversi centri specialistici italiani. Se sei in menopausa o in gravidanza, se sei un fumatore, se senti spesso bruciore agli occhi oppure hai frequentemente gli occhi arrossati, potresti soffrire di sindrome dell’occhio secco, una patologia che è sempre bene non trascurare.

Per ulteriori informazioni o appuntamenti:

CENTRO AMBROSIANO OFTALMICO P.zza Repubblica, 21 – 20124 Milano

E-MAIL visite@camospa.it

TELEFONO 02 6361 191 Centralino attivo Lun-Ven dalle 9,00 alle 19,00

Sindrome dell’occhio secco, quanto ne sappiamo?

L’occhio è uno degli strumenti più perfetti di cui madre natura ci abbia dotato. Come un orologio analogico, si compone di una serie di ingranaggi che lavorano in perfetta sintonia, a scandire le ore, i minuti ed i secondi della nostra esistenza. Il risultato? Immagini nitide, perfette e vivide, capaci di emozionare e di rimanere nella memoria. Ma cosa succede se – proprio come in un orologio – il sistema non è ben lubrificato? Il risultato è la sindrome dell’occhio secco. Vediamola nel dettaglio. 

Sindrome dell’occhio secco. Di che si tratta?

La sindrome dell’occhio secco è una vera e propria patologia, che non va assolutamente confusa con una sensazione transitoria di secchezza oculare. Chi soffre di sindrome dell’occhio secco ha un’alterazione patologica e costante delle secrezioni e del film lacrimale che, in condizioni normali, tengono fisiologicamente e naturalmente l’occhio ben lubrificato.

Il film lacrimale è una pellicola che protegge e lubrifica la cornea: quando questa pellicola si altera, la qualità o la quantità delle lacrime che umidificano l’occhio si alterano a loro volta, e si ha una secchezza generale dell’occhio.

In generale, le donne tra i 40 ed i 60 anni sono maggiormente colpite dalla sindrome dell’occhio secco

Le cause dell’occhio secco

Le cause della manifestazione dell’occhio secco sono varie, ma è possibile catalogarle sotto diverse macrocategorie:

  • conseguenza di un’altra patologia già in corso, come blefarite o congiuntivite;
  • conseguenza di una malattia autoimmune (sindrome di Sjogren, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide);
  • età: in età più avanzata, la naturale lubrificazione dell’occhio può essere minore
  • carenza di vitamina A;
  • assunzione di farmaci (in particolare alcuni farmaci per il trattamento del glaucoma);
  • conseguenza di un trauma facciale

Oltre a queste cause, è bene segnalare che vi sono anche dei fattori che possono predisporre allo sviluppo della sindrome dell’occhio secco. Tra queste, citiamo:

  • uso prolungato ed eccessivo di computer, tablet, smartphone
  • fumo di sigaretta
  • smog

Leggi anche: sindrome dell’occhio secco nei bambini, come prevenirla

Quali sono i sintomi della sindrome dell’occhio secco ?

Prima di elencare i sintomi della sindrome dell’occhio secco, segnaliamo che alcune condizioni possono peggiorarne la percezione. Eccole elencate:

  • ambiente troppo ventoso, troppo freddo o troppo caldo
  • uso prolungato di lenti a contatto
  • assunzione di farmaci quali antistaminici, betabloccanti, psicotropi, estrogeni ed altri

I sintomi dell’occhio secco sono

  • bruciore
  • arrossamento
  • sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio (sabbiolina, pietruzza)
  • fotofobia (ovvero fastidio nei confronti della luce)
  • annebbiamento visivo

Occhio secco, quale terapia?

La terapia per la sindrome dell’occhio secco prevede una serie di interventi a carattere puramente temporaneo volti ad umidificare l’occhio e ad alleviare i fastidiosi sintomi. Dietro consiglio e prescrizione del proprio oculista di fiducia, si potranno acquistare dunque lacrime artificiali e gel oftalmici lubrificanti, dall’effetto temporaneo.

Chi soffre di sindrome dell’occhio secco e lavora al computer, deve inoltre ricordarsi di effettuare delle pause durante la giornata lavorativa. Chi fuma, farebbe bene a smettere.

E’ fondamentale, inoltre bere molto, almeno due litri d’acqua al giorno

Curiosità: sindrome dell’occhio secco e VIP

Recentemente, la famosa attrice hollywoodiana Jennifer Aniston è diventata testimonial di una campagna di sensibilizzazione contro la sindrome dell’occhio secco. L’attrice ha dichiarato di aver avuto diversi problemi sul set a causa della sindrome in questione, che la forzava a doversi fermare frequentemente e di dover ricorrere all’uso di colliri.

Centro Italiano Occhio Secco

Pensi di soffrire di sindrome dell’occhio secco? Una visita chiarirà ogni dubbio. In Italia ha aperto da circa 2 anni il primo Centro Italiano Occhio Secco, unica struttura nel nostro paese dedicata alla sindrome dell’occhio secco. Per info e appuntamenti chiama il 02 6361 1970.

 

Secchezza oculare in aumento: l’indagine Edra per Novartis

Secchezza oculare in aumento: l'indagine Edra per Novartis

Per la Giornata Mondiale della Vista, Edra ha effettuato un’indagine per conto di Novartis sull’incidenza della sindrome della secchezza oculare in Italia. Novartis ha inoltre riunito i massimi esperti del nostro paese nel campo dell’occhio secco, fra cui il nostro direttore scientifico, il Dott. Lucio Buratto.

Il Centro Italiano Occhio Secco di Milano è fra le strutture più avanzate in Italia per lo studio, la ricerca, la diagnosi ed il trattamento dell’occhio secco.

Secchezza oculare: i risultati dell’indagine

Diffusione della secchezza oculare

L’indagine condotta da Edra per Novartis mostra che nell’ultimo anno il 65% del campione ha sofferto di disturbi oculari. I sintomi più frequenti sono occhi secchi o arrossati, bruciore, sensazione di avere qualcosa nell’occhio, prurito, annebbiamento visivo e fotofobia.

La metà degli intervistati non è stata in grado di identificare il proprio disturbo. Questo signfica che purtroppo molte persone ancora non conoscono la sindrome dell’occhio secco.

Cause e sintomi dell’occhio secco

L’occhio secco è causato dalla alterazione dell’equilibrio che regola la secrezione e la distribuzione del film lacrimale: la superficie oculare risulta poco lubrificata. Le cause dell’occhio secco possono essere diverse: abitudini e stili di vita poco salutari, età, predisposizione ed altre patologie.

L’uso assiduo di smartphone, computer, e-reader e tablet sta diventando una delle principali cause della sindrome dell’occhio secco, in quanto riduce la frequenza di ammiccamento, cioè del battito delle palpebre, impedendo così all’occhio di lubrificarsi come dovrebbe. I sintomi sono generalmente bruciore, senso di corpo estraneo, fotofobia e difficoltà ad aprire le palpebre.

Altre cause sono di origine ormonale, come la menopausa, o l’età avanzata e l’uso di alcuni farmaci, la carenza di vitamina A, la polvere, l’inquinamento, malattie autoimmuni e anche l’abuso delle lenti a contatto.

Il tavolo di lavoro

Al fine di accendere i riflettori sulla sindrome dell’occhio secco, Novartis ha coinvolto alcuni fra i massimi esperti italiani per dar vita ad un dibattito sull’attuale situazione di incidenza, diagnosi e trattamento terapeutico della patologia in Italia.

Il tavolo di lavoro è composto da:

  • Massimo Accorinti, Dipartimento di Oftalmologia, Università La Sapienza di Roma;
  • Pasquale Aragona, Dipartimento di Scienze biomediche, Referente Regionale del Centro per le malattie della superficie oculare, Università di Messina;
  • Stefano Barabino, Clinica Oculistica, Di.N.O.G.M.I, Università di Genova;
  • Lucio Buratto, Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e Centro Italiano Occhio Secco, Milano
  • Andrea Leonardi, Dipartimento di Neuroscienze, Unità di Oftalmologia, Università di Padova;
  • Francesco Loperfido, responsabile ambulatorio di oftalmologia generale, Ospedale San Raffaele; oftalmologo Commissione Difesa Vista
  • Rita Mencucci, Clinica Oculistica Università di Firenze, Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale, Università di Firenze;
  • Maurizio Rolando, Centro superficie oculare, IsPre Oftalmica, Genova
  • Paolo Vintani, Vice Presidente di Federfarma Milano

La sindrome dell’occhio secco è una patologia ancora troppo sottovalutata e su cui è necessario creare maggiore attenzione e una corretta informazione“ – commentano gli esperti coinvolti nel tavolo di lavoro Ciò significa fare educazione sulle cause che possono contribuire alla comparsa della malattia e creare una cultura sui corretti comportamenti per mantenere in salute i propri occhi. Il tavolo di lavoro vuole analizzare il contesto attuale, sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti – esperti e possibili pazienti – fornendo inoltre indicazioni pratiche per aiutare a prevenire e gestire la sindrome dell’occhio secco attraverso un approccio a 360 gradi”.

Fonte: NovartisContatta il Centro Italiano Occhio Secco per maggiori informazioni.

Sindrome dell’occhio secco nei bambini: limitare l’utilizzo di smartphone in tenera età

Sindrome dell'occhio secco nei bambini

 

Un recente studio conferma che l’utilizzo prolungato di smartphone o tablet può causare l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco nei bambini.

La sindrome dell’occhio secco è un disturbo oculare piuttosto frequente, che può comportare arrossamento, prurito, bruciore o sensazione di corpo estraneo nell’occhio di chi ne è affetto. La secchezza oculare è dovuta ad una insufficiente produzione di liquido lacrimale o ad una eccessiva evaporazione di esso, e può avere origini congenite, involutive (cioè legate all’invecchiamento) oppure acquisite: l’uso troppo frequente di lenti a contatto o un ambiente poco umido o polveroso sono i classici fattori scatenanti di questa patologia spesso sottovalutata, ma che può comportare problemi molto seri e arrivare, a volte, a compromettere la possibilità di una vita normale.

Fra le cause acquisite dell’occhio secco, l’utilizzo troppo assiduo di smartphone, tablet e computer sta assumendo negli ultimi anni un ruolo sempre più importante, soprattutto fra i bambini. Lo conferma uno studio effettuato dal College of Medicine del Chung Ang University Hospital di Seul e pubblicato su Bmc Ophtalmology.

Fra i bambini presi in esame, l’8,3% di quelli che vivono in città ed utilizzano assiduamente strumenti come lo smartphone hanno presentato i sintomi della sindrome dell’occhio secco. Gli stessi sintomi sono stati riscontrati nel 2,8% dei bambini che vivono in zone più rurali. I bambini che non hanno manifestato alcun tipo di disturbo sono stati quelli che passavano molto più tempo impegnati in attività all’aria aperta anziché davanti al cellulare.

L’utilizzo prolungato di smartphone, tablet, computer o TV può causare l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco in quanto durante queste attività i nostri occhi, e quelli dei più piccoli, tendono a sbattere le palpebre molto meno frequentemente del normale, generando un’eccessiva evaporazione ed una ridotta produzione del liquido lacrimale. L’occhio, inoltre, tende a stancarsi a causa del continuo sforzo accomodativo a cui viene sottoposto, dovuto alla distanza troppo ravvicinata a cui vengono tenuti questi device.

La soluzione per i più piccoli c’è ed è molto semplice: limitare l’uso di questi strumenti ad un massimo di mezz’ora al giorno e preferire ad essi attività ricreative alternative e più stimolanti, possibilmente all’aperto.

CAMO ha una grande esperienza in materia di diagnosi e trattamento della sindrome dell’occhio secco, tanto da aver aperto il Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), la prima struttura in Italia interamente dedicata questa patologia.

Per informazioni:  www.centroitalianoocchiosecco.itinfo@centroitalianoocchiosecco.it02 63611970

Occhio secco: Lucio Buratto ospite del TG5.

 

Lucio Buratto

Lucio Buratto – direttore scientifico di CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico e Coordinatore del Centro Italiano Occhio Secco – sarà ospite di Luciano Onder all’interno della rubrica TG5 Salute, durante il TG5 delle ore 13.00 di Mercoledi 23 Novembre.

Il Dott. Buratto parlerà dei sintomi, delle concause e naturalmente dei possibili rimedi per la sindrome dell’occhio secco.

Vi aspettiamo!

Se soffrite di secchezza oculare o desiderate maggiori informazioni,  contattate il Centro Italiano Occhio Secco, la prima struttura in Italia completamente dedicata alla cura di questo disturbo.

www.centroitalianoocchiosecco.itinfo@centroitalianoocchiosecco.it02 63611970

Occhio secco: una delle patologie oculari più diffuse, e ignorate, del secolo

occhio secco

La sindrome della disfunzione del film lacrimale, più conosciuta come occhio secco o secchezza oculare, è una delle patologie oculari più diffuse e la cui incidenza è in continuo aumento.

L’uso scorretto di pc, tv e smartphone, ambienti di lavoro e privati male condizionati, l’uso esagerato o scorretto delle lenti a contatto o ancora l’aumento dello smog e dell’inquinamento delle città, senza contare l’allungamento della vita media delle persone, sono tra le principali cause di quello che molti pensano sia solo un fastidio momentaneo. E invece si tratta di una vera e propria malattia che certamente inizia come fastidio (o rossore, o bruciore) ma se non trattata tempestivamente può peggiorare in modo serio, mettendo a rischio, nei casi più gravi, anche la vista.

Nel Mondo oltre 100 milioni di persone soffrono di questo disturbo.

Si parla di disfunzione del film lacrimale perché secchezza oculare è riduttivo e identifica solo un aspetto di questa patologia, vale a dire la ridotta produzione di lacrime (detta anche ipolacrimia), mentre questa patologia  può essere causata anche da un’evaporazione eccessiva del film lacrimale: in quest’ultimo caso le lacrime non fanno in tempo a lubrificare la superficie oculare perché evaporano (si parla di dislacrimia); questo tipo di disfunzione del film lacrimale è quella più frequente (circa l’86% dei casi) ed è provocata dall’ostruzione o dal malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre.

Queste ghiandole sono responsabili della produzione dello strato lipidico delle lacrime: se non funzionano correttamente, non riescono a secernere sufficiente “mebus”, la componente oleosa del nostro film lacrimale. Cosi le lacrime evaporano troppo in fretta. Uno strato lipidico insufficiente o assente può causare un’evaporazione lacrimale da 4 a 16 volte più rapida del normale.

La ridotta produzione lacrimale (ipolacrimia) invece si verifica quando le ghiandole lacrimali non creano una quantità sufficiente di soluzione acquosa in grado di mantenere l’umidità oculare.

L’occhio secco e le patologie correlate devono essere trattati in modo tempestivo e accurato, evitando approcci e prodotti fai da te.

I sintomi. L’occhio secco è una malattia a tutti gli effetti. Tra i suoi sintomi vi sono fastidio, bruciore, arrossamento degli occhi, alterazione della vista, sensazione di corpo estraneo negli occhi e anche fotofobia (la sensibilità alla luce). Anche il dolore è tra questi sintomi: non sono pochi i casi di pazienti affetti da questa patologia che hanno provato una reale sensazione di dolore.

Per capire se una persona è affetta da occhio secco basta un semplice test, ideato da un medico di New York che lo consiglia sempre ai suoi colleghi: date un giornale ad un paziente, se non legge bene gli istillate una goccia di collirio, se dopo aver messo qualche goccia di lacrima artificiale legge meglio e speditamente, ecco questo è un paziente che soffre di occhio secco.

Queste modificazioni della visione e i sintomi possono addirittura aumentare creando grosse difficoltà nelle attività di tutti i giorni.

Si crea così un circolo vizioso: il luogo di lavoro mal condizionato, l’ambiente di casa troppo secco, l’uso scorretto del computer, una dieta non bilanciata, squilibri ormonali causano secchezza oculare e chi ha questo disturbo fatica a lavorare sul computer, a leggere, guidare, o solo guardare un film.
E con il trascorrere delle ore della giornata lavorativa, i sintomi si accentuano, impedendo di fatto le nostre normali attività.

I fattori di rischio. Le infiammazioni croniche della superficie anteriore dell’occhio, le congiuntiviti allergiche, le blefariti croniche, le pregresse infezioni erpetiche (causate cioè da Herpes), gli squilibri ormonali, le malattie metaboliche, gli usi ed  abusi di lenti a contatto e di cosmetici giocano sicuramente un ruolo importante. Anche l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo è fondamentale: un condizionamento scorretto può infatti causare secchezza oculare.
A questo si aggiungono le nostre cattive abitudini come la “dipendenza” dai computer, tablet e smarthphone. La colpa non è di questi device, ma dal loro abuso: usarli per troppe ore durante il giorno e a distanza troppo ravvicinata può non solo causare problemi alla vista, ma alterare sensibilmente la produzione di film lacrimale.
Tutta questa serie di fattori costituiscono la base su cui una semplice secchezza oculare evolve tendendo, con un meccanismo a cascata, a coinvolgere tutta la superficie oculare, le ghiandole lacrimali, le ghiandole del Meibomio e tutta la finissima rete di recettori e terminazioni microscopiche nervose corneali e congiuntivali.
Le modificazioni quantitative e qualitative del nostro film lacrimale possono arrivare a danneggiare tutto il segmento anteriore dell’occhio creando gravi deficit visivi.

La cornea è la parte dell’occhio che rischia di più e subisce più danni. Fin dai primi sintomi di occhio secco infatti si riscontrano sofferenze dell’epitelio corneale (lo strato più superficiale della cornea). Questo strato di sottili “piastrelle” si altera, perde pezzi, si creano allora degli spazi vuoti e attraverso questi spazi si creano scompensi metabolici tra le due pareti corneali: l’esterna bagnata dalle lacrime e l’interna occupata dall’umor acqueo (il liquido salino che si trova tra la cornea e il cristallino, la lente naturale dell’occhio e che serve per dare volume al bulbo oculare).

Cura e diagnosi.  La diagnosi di occhio secco va sempre fatta dal medico oculista con test sofisticati ed affidabili, evitando quindi auto diagnosi e cure dai da te. Il medico oculista valuterà una serie di parametri ed insieme al paziente sceglierà il sostituto lacrimale e la terapia giusta per il caso specifico.
Non tutte le lacrime artificiali sono uguali, infatti, come non lo sono i pazienti. E tantomeno gli occhi. Con le moderne tecniche e strumentazioni è oggi possibile trattare in modo efficace questa patologia.

Consigli. La disfunzione del film lacrimale è una malattia seria ed ingravescente che va affrontata e trattata con sempre maggiore serietà e professionalità. Ma già cambiando le proprie abitudini si possono fare notevoli passi avanti. A cominciare dalla dieta: bere molta acqua e mangiare più frutta e verdura aumenta l’idratazione generale dell’organismo, aumentando di conseguenza la produzione lacrimale.
Controllare inoltre l’umidità dell’aria negli ambienti dove viviamo, dormiamo e lavoriamo è fondamentale, soprattutto in presenza di bambini ed anziani. Per quanto riguarda l’uso di device elettronici, è bene limitarlo nel tempo e tenere questi strumenti alla giusta distanza, almeno 30 centimetri dal viso.

Il Centro Ambrosiano Oftalmico è specializzato nella cura di questa patologia: con strumentazioni d’avanguardia e terapie personalizzate è in grado di fornire cure efficaci e, soprattutto, di seguire il paziente costantemente durante tutto il periodo di trattamento.

 

Foto by Lucky Linda