Presbiopia, come riconoscerla?

Annoverata comunemente tra i difetti visivi, la presbiopia ha caratteristiche e peculiarità che in qualche modo la rendono diversa da miopia, astigmatismo e ipermetropia. Questo accade in virtù delle dinamiche che la innescano. E allora forse è giunto il momento di conoscerla meglio. Anche per saperla riconoscere nel momento in cui cominci a manifestarsi.

Perché la presbiopia è diversa dai difetti visivi

Miopia, ipermetropia e astigmatismo sono tre difetti visivi aventi in comune la medesima causa. Ovvero, il punto in cui i raggi luminosi vanno a colpire la retina. In un occhio emmetrope, ovvero laddove non vi sia alcun difetto visivo, i raggi luminosi colpiscono la retina in modo diretto e preciso. Nell’occhio affetto da difetti visivi, questo meccanismo non avviene correttamente. Questo dipende dalla conformazione dell’occhio e delle strutture oculari.

Perchè diventiamo presbiti?

Nella presbiopia, invece, la visione si fa imprecisa proprio come nei comuni difetti visivi, ma la causa è differente. Il responsabile dell’esordio della presbiopia è il cristallino. Si tratta di una minuscola lentina situata internamente all’occhio che si flette per consentire la corretta messa a fuoco delle immagini sulla retina. Il processo accomodativo è importantissimo per regolare la messa a fuoco a più distanze, proprio come farebbe una macchina fotografica, che regola il fuoco per lontano e quello per vicino.

Tuttavia, il cristallino invecchia insieme a noi e col tempo la sua flessibilità comincia a venir meno. Questo processo inizia solitamente intorno ai 40 anni. La perdita di potere accomodativo dell’occhio si percepisce maggiormente alle distanze ravvicinate. Ed è qui che ci rendiamo conto di essere diventati presbiti.

Come riconoscere la presbiopia

Come detto, chi è affetto da presbiopia comincia ad accorgersi che qualcosa è cambiato intorno ai 40 anni. Ma non sempre. Può accadere di diventare presbiti senza esserne del tutto consapevoli: chi soffre di miopia tende a non accorgersene per qualche anno, per un fenomeno detto “di compensazione” tra i due difetti. Al contrario, chi è sempre stato abituato a vedere perfettamente, se ne accorge quasi subito. Ma cosa accade?

Accade che la visione da molto vicino si fa sempre più difficoltosa. E, quasi inconsapevolmente, allontaniamo sempre di più gli oggetti che abbiamo davanti al fine di cercare di metterli a fuoco. Giornali, libri, smartphone, etichette di prodotti alimentari o cosmetici, bugiardini….un piccolo mondo che improvvisamente ci appare sfocato e difficile da decifrare.

Esiste un rimedio alla presbiopia?

Il processo che conduce alla presbiopia non è reversibile. In prima battuta si ricorre solitamente al classico occhiale da lettura. Chi soffre di altri difetti visivi, solitamente passa dalla lente monofocale a quella con aiuto accomodativo o progressiva. Ma sono scelte temporanee, che vincolano fortemente all’uso degli occhiali da vista. E che, nel tempo, possono anche rivelarsi economicamente impegnative.

Un’altra strada è quella della chirurgia refrattiva. Le strade da intraprendere possono essere due:

  1. un intervento laser eseguito sulla cornea, con una tecnica molto simile alla FemtoLASIK
  2. un intervento di sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale

L’intervento laser eseguito sulla cornea è consigliato a chi soffre di presbiopia da lieve a media ma non riesce ad accettare l’uso di lenti a contatto o occhiali da vista oppure non li può portare per motivi pratici o professionali.

L’intervento di sostituzione del cristallino naturale con una lente intraoculare è consigliato invece a chi è in età matura e soffre di presbiopia e/o altri difetti visivi: in questo modo, è possibile anche prevenire l’insorgenza della cataratta.

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