Cura del glaucoma: oggi è possibile

Affrontare il tema della cura del glaucoma non è semplice. Oltre alle terapie farmacologiche o chirurgiche oggi a disposizione, occorre tenere conto anche degli innumerevoli fattori di rischio che possono influenzarne la progressione. Per comprendere il peso di questi fattori, basti pensare che il glaucoma è una delle patologie oculari più diffuse al mondo. Solamente in Italia si stima che ne soffrano oltre un milione di persone. Come si cura oggi il glaucoma?

Cura del glaucoma: prevenzione e aderenza alla terapia

Durante i mesi più difficili della pandemia, molti pazienti hanno dovuto rimandare o cancellare i loro controlli di routine. Il glaucoma è una patologia insidiosa, che specie nelle fasi iniziali esordisce priva di sintomi. Pensare di recarsi dall’oculista saltuariamente o solo quando si sente la necessità di cambiare gli occhiali da vista favorisce l’esordio e la progressione di patologie notoriamente asintomatiche come il glaucoma. E quando sfortunatamente ci si accorge che “qualcosa non va”, la malattia ha già arrecato danni irreversibili. Il primo fattore fondamentale per curare il glaucoma efficacemente è la diagnosi precoce. 

Il secondo fattore che favorisce una corretta cura del glaucoma è l’aderenza alla terapia. Qualunque essa sia. Oggi il glaucoma, se affrontato e curato tempestivamente, è gestibile grazie ad una vasta gamma di terapie, sia farmacologiche che chirurgiche. Ascoltare con attenzione i consigli del proprio oculista e seguire le indicazioni fornite, è sicuramente il primo passo per curare il glaucoma.

Cura del glaucoma: le diverse soluzioni

Colliri

La terapia tradizionale per la cura del glaucoma, specie nelle sue fasi d’esordio, è quella farmacologica a base di colliri ipotonizzanti, cioè capaci di controllare la pressione intraoculare. Una terapia efficace a patto che il paziente la segua con grande precisione. 

Laser SLT

Molto efficace e sicura è poi la laserterapia, disponibile quasi esclusivamente presso selezionati centri di eccellenza come CAMO. E’ possibile infatti intervenire con il laser SLT per favorire il deflusso dell’umor acqueo e ripristinare una buona pressione intraoculare. Si tratta di sedute laser di breve durata, indolori, prive di effetti collaterali e capaci di offrire risultati durevoli nel tempo. 

Chirurgia del glaucoma

Vi è poi la chirurgia tradizionale, che si esegue attraverso tecniche differenti, tutte volte ad abbassare la pressione intraoculare favorendo il deflusso ed il riassorbimento naturale dell’umor acqueo.

Ultime frontiere della cura del glaucoma

La pressione intraoculare non è l’unico fattore di rischio per la patologia.

Tra i farmaci più interessanti e promettenti vi sono quelli neuroprotettivi. Gli studiosi hanno infatti notato che il glaucoma ha qualcosa in comune con alcune patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Ed hanno individuato nella citolina la molecola capace di rallentare la progressione della patologia. Oggi sono disponibili sul mercato alcuni colliri per la cura del glaucoma proprio a base di citolina. 

Ancora, sembra che il fattore di crescita nervoso individuato e scoperto dal premio Nobel Rita Levi Montalcini possa dare grande beneficio non solo a chi è affetto da retinite pigmentosa, ma anche da glaucoma. Di fatto, rallentando la morte delle cellule nervose coinvolte nella patologia.  

Vecchie terapie, nuovi metodi di somministrazione

Infine, la scienza si sta anche occupando di vagliare giorno dopo giorno nuovi metodi di somministrazione per le molecole sopracitate. L’obiettivo è quello di rendere il paziente indipendente dall’autosomministrazione ed avere un maggiore controllo sull’aderenza alla terapia. Tra questi metodi per la cura del glaucoma citiamo la somministrazione di iniezioni intraoculari (al pari di quanto si fa per la maculopatia) e l’impianto di mini dispositivi rimovibili e ricaricabili per il rilascio automatico dei farmaci a livello intraoculare.

Com’è evidente, le opzioni per la cura del glaucoma sono diverse. Non tutte sono indicate per tutti i pazienti: sta al medico oculista stabilire quale sia la tipologia di glaucoma che interessa il paziente, il suo stadio e di conseguenza il percorso terapeutico più idoneo. Recarsi periodicamente dall’oculista e seguire con attenzione la terapia indicata è fondamentale per convivere con il glaucoma senza subirne le conseguenze

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