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Cosa può provocare la cataratta?

La cataratta senile è una delle patologie oculari a maggior diffusione su scala mondiale. Quali sono le cause della cataratta? Come comportarsi per fare un’adeguata prevenzione? Rispondiamo subito a queste domande comuni sul tema.

Perché in tanti si ammalano di cataratta?

Prima di entrare nel merito delle cause della cataratta, è doveroso fare qualche considerazione generale sul perché oggi ci si ammala di cataratta.

1 – L’anzianità oggi è un fatto del tutto comune

La prima considerazione riguarda la diffusione della cataratta. Come mai è così diffusa? Il paradosso che oggi viviamo con riferimento a tutte le patologie connesse all’età è il seguente. Mano a mano che abbiamo potuto disporre di stili di vita sempre migliori, con condizioni igienico sanitarie più idonee ed altre innumerevoli comodità, la durata della vita media è aumentata. Di conseguenza, il numero delle persone che oggi riescono a raggiungere un’età particolarmente avanzata è molto più alto di quanto non accadesse qualche decennio fa. Ecco spiegato perché ammalarsi di cataratta, oggi, non è poi così infrequente.

2 – La prevenzione è un’arma preziosa a qualunque età

La seconda considerazione fa da contrappunto alla prima. Poiché la cataratta senile è la prima causa di cecità al mondo, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale nel potenziale ridimensionamento di questo dato così importante ed impattante sul benessere visivo della popolazione anziana. Ecco perché una diagnosi precoce è sempre un ottimo punto di partenza per una prognosi il più possibile favorevole.

3 – Affidarsi allo specialista consente di preservare uno di salute oculare ottimale a lungo nel tempo

Perché parliamo di prognosi favorevole? Perché oggi l‘intervento di cataratta può essere affrontato con la giusta dose di serenità: l’intervento di cataratta è breve durata, risolutivo e considerato dagli addetti ai lavori del tutto routinario. Insomma, aver cura di se stessi anche in età avanzata, sottoporsi agli opportuni controlli della propria salute ed affidarsi ai consigli degli specialisti è davvero una scelta capace di restituire uno stato di benessere ottimale sul lungo periodo.

Quali sono le cause della cataratta?

La cataratta è un fenomeno del tutto naturale legato a doppio filo all’avanzare del tempo. Mano a mano che il tempo passa tutto il nostro organismo perde efficienza: l’apparato scheletrico diviene più fragile, la digestione si fa più difficoltosa e via dicendo. Chi più chi meno, tutti sperimentano gli effetti del tempo che avanza.

Ciò che accade al cristallino è che questo si opacizza, proprio come accade al vetro di una vecchia finestra. E perdendo la sua naturale trasparenza, perde anche la sua efficienza. Vi sono tuttavia dei fattori che possono predisporre ad una più veloce e più marcata opacizzazione del cristallino:

  • patologie sistemiche, come il diabete
  • una miopia forte non corretta adeguatamente
  • altre patologie oculari coesistenti, come una retinopatia
  • la somministrazione massiccia e prolungata nel tempo di determinati farmaci (cortisonici, per esempio)
  • l’esposizione prolungata a raggi ultravioletti
  • abitudini e stili di vita sbagliati: abuso di alcolici o fumo di sigaretta, alimentazione sregolata

Appare chiaro, dunque, che come spesso accade in medicina non ci si ammala per un motivo specifico e fine a se stesso, ma per una serie di concause. Prendersi cura di se stessi:

  • volendosi bene
  • alimentandosi correttamente
  • limitando eventuali vizi poco salutari
  • curando adeguatamente tutte le proprie eventuali patologie
  • sottoponendosi a periodici controlli della salute oculare

è sicuramente il primo passo per rallentare la comparsa ed il decorso della cataratta.

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Una cataratta diagnosticata già nelle sue fasi d’esordio e con tempestività si cura più agevolmente di una cataratta matura. Non esitare pertanto a prenotare stesso il tuo controllo della salute visiva. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì al numero 02 636 1191.

Operazione di cataratta: benefici visivi e cognitivi

operazione di cataratta - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’operazione di cataratta è una procedura molto comune che al giorno d’oggi è considerata di routine. Molti pazienti tuttavia, di fronte alla diagnosi di cataratta, tentennano. L’informazione parziale o sommaria in merito agli aspetti pratici dell’intervento ed ai suoi benefici può indurre a pensare che forse è possibile soprassedere. E che forse operarsi non è poi un’esigenza così impellente. Ma non è per nulla così. Soffermiamoci oggi sui benefici offerti dall’intervento di cataratta, scoprendoli uno ad uno.

Benefici di tipo medico dell’operazione di cataratta

La cataratta è una patologia irreversibile legata all’invecchiamento. Tentare di prevenirla è possibile con stili di vita virtuosi come alimentazione sana, elevata idratazione e movimento. Ma non è possibile avere la certezza che il nostro cristallino non andrà incontro a opacizzazione. Per ricorrere ad una metafora che ci è particolarmente cara, il cristallino è come il vetro di una finestra che, con l’andare del tempo, diviene opaco.

Ancora, pensare che la patologia si stabilizzi o inverta la sua rotta è sbagliato. Mano a mano che il tempo avanza, chi è affetto da cataratta proverà un progressivo peggioramento della sua capacità e qualità visiva. La cataratta, se non trattata prontamente, può mettere a repentaglio la salute visiva di chi ne è affetto. Questo accade perchè il cristallino affetto da cataratta si ispessisce, sottopone le strutture oculari a stress e ad una elevata pressione, e talvolta persino si sfalda all’interno dell’occhio.

Affrontare o non affrontare l’operazione di cataratta è dunque fuori questione. L’intervento di cataratta va anzi vissuto come una straordinaria opportunità di ripristino della vista. Un’opportunità che è mancata alle generazioni precedenti alla nostra. Noi tutti ricorderemo di aver avuto in famiglia un anziano giunto in tarda età con una capacità visiva gravemente compromessa.

Oggi, fortunatamente, i tempi sono cambiati. Grazie ai progressi della medicina moderna, è possibile giungere in tarda età con una capacità visiva ottimale. Anzi, per molti versi anche migliore di quella che si possedeva in gioventù.

Contrastare il declino sensoriale per preservare le proprie capacità cognitive: l’operazione di cataratta è anche questo

I ricercatori e gli studiosi di tutto il mondo concordano: il declino sensoriale è fattore predisponente il peggioramento della capacità cognitive. Cosa significa questo? Significa che quando in età avanzata i cinque sensi cominciano a perdere efficienza (ci riferiamo in particolar modo alla capacità visiva ed uditiva), anche la capacità cognitiva ne è compromessa.

Preservare, curare e trattare opportunamente i disagi, i disturbi e le patologie uditive e visive è, come accennato sopra, un’opportunità che va colta. Nell’ottica del mantenimento di una qualità di vita ottimale anche in età avanzata.

A tal proposito, alcune ricerche scientifiche hanno portato alla conclusione che la disabilità visiva se non trattata:

  • espone al rischio di andare incontro a declino cognitivo 5 volte di più di un paziente che non ha alcun problema di indole visiva;
  • moltiplica per 9 il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.

Perchè declino sensoriale e declino cognitivo vanno di pari passo?

Il legame tra il buon funzionamento dei cinque sensi e le capacità cognitive è più stretto di quanto si possa immaginare. E non solo: se a questi fattori si aggiungono anche difficoltà motorie, va da sé che la percezione del tempo che passa si può amplificare a tal punto da innescare anche disturbi della sfera emotiva (stress, depressione). Un vero e proprio susseguirsi di effetti spiacevoli.

Gli studiosi hanno ipotizzato tre dinamiche alla base di questa concatenazione di cause ed effetti:

  1. Teoria dell’effetto a cascata: le difficoltà sensoriali causano un declino cognitivo, secondo quanto appena descritto. Chi sperimenta delle difficoltà visive ed uditive andrà incontro a problemi motori, emotivi ed infine cognitivi;
  2. Teoria della causa comune: è la degenerazione del sistema nervoso centrale che causa sia il declino cognitivo che quello sensoriale;
  3. Teoria della penalizzazione: chi soffre di deficit sensoriali offre al suo sistema cognitivo informazioni non adeguate, precise e complete, dunque le prestazioni cognitive sono penalizzate.

Quel che è certo, è che curare una patologia tipicamente invalidante dell’età matura, recuperando una capacità visiva ottimale, può avere un indubbio effetto benefico anche sulla capacità cognitiva del paziente. Se a questo aggiungiamo che l’intervento di cataratta è anche opportunità per correggere eventuali difetti visivi preesistenti, va da sé che i benefici offerti dall’operazione siano davvero di ampio respiro.

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Vero e falso sulla cataratta. Intervista a Lucio Buratto

Dottor Lucio buratto - Centro Ambrosiano Oftalmico

La cataratta è una patologia oculare tipica dell’età avanzata di cui si sente parlare molto spesso. L’intervento di rimozione della cataratta è, oggi, un trattamento davvero comune e molto diffuso. Cos’è la cataratta? Cerchiamo di fare chiarezza e di sfatare qualche falso mito in proposito con l’aiuto del Dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, nonché uno dei massimi esperti al mondo sul tema. 

Dottor Buratto, possiamo definire la cataratta un “velo” che si forma nella parte anteriore dell’occhio?

No. Questo falso mito deriva dal fatto che chi è affetto da cataratta avverte di avere una sorta di annebbiamento, che impedisce una visione limpida e nitida. E dunque in molti hanno pensato che la cataratta si formasse sulla cornea. Ma non è così. La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la piccola lente che si trova internamente al nostro occhio: una lente piccola come una lenticchia, ma davvero molto preziosa.

La cataratta è causata dal fumo di sigaretta?

Vero. Ci sono diversi studi scientifici che dimostrano che il fumo è uno dei vari fattori predisponenti allo sviluppo della cataratta. Non è che fumare faccia venire la cataratta, ma chi fuma è più predisposto. Mantenere uno stile di vita sano, praticando dello sport, trascorrendo del tempo all’aria aperta, alimentandosi in modo corretto e bevendo molta acqua è importante per ridurre il rischio di sviluppare la cataratta. Al contrario, cattive abitudini ed una scarsa idratazione ed ossigenazione dei tessuti, specie se protratte nel tempo, possono favorire l’insorgenza di diverse patologie, inclusa la cataratta.

La cataratta si presenta solo in età avanzata?

Falso. La cataratta è una patologia tipica dell’età avanzata perché è causata dal naturale invecchiamento del cristallino. Tuttavia, esistono anche la cataratta congenita, giovanile, della seconda età. E’ possibile dunque, anche se meno frequente, avere la patologia sin dalla nascita o contrarla in età giovanile o adulta, per cause che non hanno nulla a che vedere con l’invecchiamento. Poi c’è la miopia forte, che facilita la comparsa della cataratta, il diabete e altre patologie.

Dottore, è vero che le donne si ammalano di cataratta più degli uomini?

Sì, è vero. Ma la ragione è presto detta: le donne sono mediamente più longeve degli uomini.

A proposito dell’intervento di cataratta, Dottor Buratto, possiamo definirlo doloroso?

Assolutamente no, questo è falso. L’intervento di cataratta è totalmente indolore e di breve durata. Prima di eseguirlo, si somministrano al paziente alcune gocce di collirio anestetico, che sono perfettamente sufficienti a tollerare l’intera procedura.

Si sente spesso dire che l’intervento di cataratta è oramai una procedura semplice. Si può effettuare in qualunque struttura?

E’ vero che l’intervento di cataratta oggi è diventato una procedura di routine. Non è vero, però, che lo si debba affrontare “alla leggera”. E’ importante affrontarlo con la giusta serietà, informandosi bene sul tema ed affidandosi a medici di grande perizia ed esperienza. Scegliere un centro d’eccellenza è indubbiamente la strada migliore, perché vi si troveranno non solo medici altamente qualificati, ma anche tecnologie d’avanguardia.

L’intervento di cataratta è “per sempre”?

Certo. Il cristallino artificiale rimane perfettamente efficiente e trasparente per tutta la vita del paziente, e non necessita di essere sostituito.

L’intervento di cataratta è rischioso?

L’intervento di cataratta è una procedura sicura che si può affrontare serenamente, a patto che ci si affidi a medici esperti, preparati e competenti ed a strutture fornite di tecnologie d’avanguardia.

 

Intervento di cataratta, meglio non aspettare

L’intervento di cataratta è, oggi, uno dei più praticati al mondo, nonché uno dei più sicuri. Se fino ad alcuni decenni fa si tendeva ad operare la cataratta solo quando questa era particolarmente avanzata, oggi invece si preferisce anticipare, con ripercussioni positive sullo stato di salute psicofisica del paziente. Aspettare troppo, insomma, non conviene. Ecco spiegati i motivi. 

La cataratta: quando il cristallino invecchia con noi

Il fenomeno che causa la cosiddetta “cataratta” è fisiologico ed è legato a doppio filo all’età del paziente. Con l’avanzare del tempo, generalmente intorno ai 60 anni, il cristallino, la lente naturale posta all’interno del nostro occhio, comincia ad invecchiare. Proprio come il vetro di una finestra esposto per anni ad ogni sorta di intemperie, anche il cristallino perde trasparenza e comincia a diventare opaco. E non solo: oltre ad opacizzarsi, esso si ispessisce e perde flessibilità. Un processo irreversibile, al quale è bene porre rimedio quanto prima.

Come vede il paziente con cataratta

La cataratta porta ad una difficoltà visiva generalizzata: i contorni delle cose si fanno meno definiti, i colori perdono nitidezza, la naturale capacità accomodativa dell’occhio viene meno. Il paziente affetto da cataratta può andare dunque incontro ad una serie di difficoltà nello svolgimento delle piccole grandi azioni quotidiane come cucinare, occuparsi della propria igiene personale, guidare un veicolo, leggere o guardare la televisione, con una conseguente perdita di indipendenza che si ripercuote a sua volta sullo stato d’animo e sull’umore.

Ecco perché è bene non rimandare l’intervento di cataratta

E’ sconsigliato rimandare l’intervento di cataratta per due ragioni:

1 – Rinviare l’intervento ad oltranza significa andare incontro ad un peggioramento dei sintomi. Non esiste terapia farmacologica in grado di contrastare ed arrestare il processo di invecchiamento del cristallino, né di migliorarne i sintomi. Più il tempo passa, più il cristallino si opacizza, si irrigidisce e si ispessisce, andando ad occupare sempre più spazio all’interno dell’occhio e causando, talvolta, una aumento della pressione intraoculare, capace di causare danni irreversibili alle strutture visive dell’occhio. Si può anche innescare, ad esempio, una forma di glaucoma chiamata glaucoma facolitico. Fonte: AAO.org.

Leggi anche: l’intervento di cataratta rende più longevi? Per le donne forse sì

2 – Sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione non appena la cataratta viene diagnosticata consente di godere di una lunga serie di ripercussioni positive sul fronte pratico e naturalmente anche psicologico. Vedere bene permette di svolgere le proprie attività quotidiane in totale autonomia e di evitare di andare incontro ad incidenti non solo spiacevoli ma anche potenzialmente pericolosi. E non solo: il ritrovato senso di indipendenza, consente al paziente di sentirsi più giovane più a lungo, senza correre il rischio di cadere in stati emotivi depressi che, al contrario, finirebbero con innescare un processo di invecchiamento più repentino e più difficile da gestire.

Leggi anche: con l’intervento di cataratta, più sicuri anche alla guida

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