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Cataratta e presbiopia: che fare?

Nell’immaginario comune cataratta e presbiopia sono due problemi ben distinti. Da sottoporre al medico oculista separatamente, e che si suppone non siano trattabili né risolvibili assieme. Ma non è così. A volte anche una semplice chiacchierata con lo specialista può svelarci ed aprirci mondi dei quali non avevamo alcuna idea. E potremmo scoprire, per esempio, che con un unico intervento – totalmente indolore e di pochi minuti – è possibile trovare soluzione permanente e efficace ad entrambi i disturbi. Vediamo brevemente in che modo.

Cataratta e presbiopia: una combinazione inusuale?

Cataratta e presbiopia sono due problemi visivi ben distinti. In realtà entrambi hanno a che fare con il naturale invecchiamento del cristallino. Che con il tempo perde flessibilità, così come trasparenza. La cataratta è una patologia che interessa il cristallino e che è tipica dell’età matura e avanzata. La presbiopia è equiparabile ad un difetto visivo (come miopia, ipermetropia e astigmatismo) ed è tipico dell’età adulta. Insorge solitamente dai 40 anni in poi. E’ abbastanza comune che cataratta e presbiopia disturbino contemporaneamente la salute visiva di un paziente in età adulta. E, sfortunatamente, sia da soli che in abbinamento, cataratta e presbiopia non migliorano mai. Ma anzi, non fanno che peggiorare. Che fare dunque?

Due problemi, una soluzione

L’intervento di cataratta è una delle procedure chirurgiche più eseguite al mondo. Poiché l’opacizzazione del cristallino può diventare persino invalidante, intervenire è la prassi. Sono ben lontani i tempi in cui la terza età portava con sé una serie di limitazioni o di difficoltà motorie, visive, uditive non risolvibili. Oggi la moderna medicina ci consente di porre rimedio ad una vasta gamma di patologie tipiche del tempo che avanza. Opportunità da cogliere senza esitazione e senza timore, che anzi portano con sé una rosa di benefici spesso inaspettati.

L’intervento di cataratta porta una serie di vantaggi importanti che non tutti conoscono. E che sicuramente lasceranno positivamente impressionato chi ne viene a conoscenza. Tra queste, la possibilità di correggere anche la presbiopia.

Dott. Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico

Come correggere la presbiopia in modo permanente, durante l’intervento di cataratta

Come accennato, la presbiopia è il difetto tipico dell’età adulta e matura. Si manifesta quando il cristallino perde flessibilità. E perde quello che gli esperti chiamano potere accomodativo. Incurvandosi avanti e indietro, il cristallino svolge infatti la preziosa funzione di aiutare la corretta messa a fuoco delle immagini sulla retina.

L’intervento di cataratta, come sappiamo, è consiste nel rimuovere e sostituire il cristallino non più trasparente e non più flessibile. Al suo posto, si potrà collocare una lente intraoculare dotata del potere diottrico del quale il paziente ha la necessità. Anche se soffre di presbiopia.

Addio a cataratta e presbiopia con le moderne lenti intraoculari

Un paziente con presbiopia, stanco della costante dipendenza dagli occhiali da vista nel quotidiano (per leggere libri e giornali, consultare smartphone e altri device, ma anche fare la spesa, consultare varie tipologie di fonti scritte), potrà dunque approfittare dell’intervento di cataratta per scegliere una lente intraoculare pensata per offrire un’eccellente capacità visiva a distanze particolarmente ravvicinate. In questo modo, potrà prescindere dall’uso dell’occhiale da lettura in modo permanente.

Il panorama delle moderne lenti intraoculari è davvero molto vasto. Oltre alle classiche lenti monofocali, presso i centri d’eccellenza è possibile valutare (sempre a seguito della visita specialistica oculistica) l’impianto di altri tipi di lenti: multifocali, trifocali e EDOF (lenti a profondità di fuoco continua). Sono lenti di ultima generazione pensate per accontentare una gamma sempre più estesa di esigenze visive.

In questo modo, si potrà correggere più difetti al contempo, fino a fare totalmente a meno degli occhiali.

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Correzione della presbiopia con il laser. E’ in arrivo un collirio?

La ricerca sta lavorando alla messa a punto di un nuovo collirio capace di compensare in modo temporaneo la presbiopia. Si prospetta dunque all’orizzonte una novità interessante per i tanti over 40 che si trovano a dover usare gli occhiali da presbite tutti i giorni per svolgere molte azioni comuni. A che punto è la ricerca e cosa promette questo collirio?

Conosciamo più da vicino la presbiopia

La presbiopia è un problema visivo spesso accomunato ad altri come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. In realtà non si tratta di un difetto di messa a fuoco in senso stretto come lo sono questi ultimi, ma è piuttosto il risultato di una difficoltà di accomodazione da parte del cristallino.

Spieghiamo in parole semplici cos’è la presbiopia

Per spiegare in parole semplici cos’è la presbiopia, si deve immaginare il cristallino come una lentina morbida e flessibile che, di volta in volta, si piega e si incurva per aiutare e favorire la corretta messa a fuoco delle immagini. Con l’avanzare dell’età, ed a partire già dai 40 anni, il cristallino perde quella flessibilità e di conseguenza quell’efficienza che consentiva all’occhio di ottenere una perfetta messa a fuoco.

Si verifica dunque che anche chi non ha mai avuto altri difetti visivi si trova a dover fare i conti con una vista non più perfetta, specie per le distanze più vicine. La messa a fuoco si fa più difficoltosa, e quel che l’occhio non riesce più a fare finisce per farlo il braccio, che allontana sempre di più il giornale, il cellulare o qualunque oggetto si intenda osservare da vicino.

E dal punto di vista psicologico, cosa succede?

L’insorgere della presbiopia può davvero rappresentare un fulmine a ciel sereno per chi ha sempre visto bene: è il segno che l’età avanza, che gli anni passano, e non si è più in gamba come prima? Forse sì, forse no. Dipende da come la si vive. C’è chi sceglie di accettare l’uso degli occhiali serenamente, chi desidera invece farne a meno. In questo senso le soluzioni non mancano: oggi la correzione della presbiopia con il laser è una realtà possibile e frequentemente praticata.

Correzione laser della presbiopia: di che si tratta?

La correzione della presbiopia con il laser è una delle strade offerte dalla chirurgia oftalmica. E’ un intervento simile al forse più noto Femto-LASIK che si esegue per l’astigmatismo, la miopia e l’ipermetropia, ed anche nel caso della presbiopia si esegue con il laser a femtosecondi in abbinamento al laser ad eccimeri. Si tratta di un intervento di ultima generazione, praticato quasi esclusivamente nei centri d’eccellenza, che regala ottimi risultati, è indolore ed ha un decorso postoperatorio molto veloce. L’intervento laser può anche fornire monovisione, che si esegue sulla base del concetto di occhio dominante, e che consente di correggere anche altri difetti visivi, come per esempio la miopia.

Vi sono altre strade per la correzione permanente della presbiopia?

Certamente sì. Oltre alla correzione della presbiopia con il laser, esistono altre due opzioni che vale la pena di citare:

  • le lenti intracorneali, che sono inserite chirurgicamente proprio all’interno della cornea (modalità poco utilizzata);
  • la sostituzione del cristallino, che si consiglia a pazienti già in età più matura, e che consente di avere, al posto del proprio cristallino ormai presbiopico, un cristallino artificiale che non andrà mai incontro ad opacizzazione e che sarà in grado di fornire visione da vicino e da lontano.

Cosa promette il collirio al quale si sta lavorando?

Oggi l’industria farmaceutica si sta adoperando per offrire ai pazienti affetti da presbiopia una nuova strada per la soluzione del difetto visivo. La soluzione avrà la forma di un collirio ad uso topico. I dosaggi non sono ancora noti, anche se l’azienda ha reso noto che il farmaco andrà rinnovato più volte al giorno e somministrato per tutta la vita. Nemmeno il nome del farmaco è ancora noto. I trial sul collirio – che potrebbe essere pronto a presentarsi sul mercato per il 2023 – sono ancora in corso. Il collirio promette di riuscire a penetrare sino al cristallino e di ristabilirne l’elasticità, sia pure in modo temporaneo.

Un’idea buona, con alcuni limiti

L’idea sicuramente è buona ed interessante e rappresenta una prospettiva allettante per chi soffre di presbiopia e davvero non ne può più degli occhiali. Naturalmente presenta dei limiti: saranno da verificare eventuali interazioni con altri farmaci ed effetti collaterali del collirio, del quale si prevede una somministrazione prolungata nel tempo.

Un secondo limite che forse il collirio presenterà è la sua capacità di correggere la presbiopia solo in modo temporaneo. Il dover somministrare un farmaco a più riprese durante l’arco della giornata può diventare un’incombenza piuttosto noiosa e non sempre facile da ricordare, specie se si considera che il paziente affetto da presbiopia è in età adulta/matura e forse ha già a che fare con altre patologie che prevedono altre somministrazioni di altri colliri nell’arco della stessa giornata. Non ci resta che attendere il 2023 per conoscere meglio questo collirio per la correzione temporanea della presbiopia.

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Presbiopia: ecco le due tecniche più innovative per eliminarla

foto presbiopia 2

Arriva, inesorabile, dopo i 40 anni. Si allontana sempre di più il braccio per mettere a fuoco l’oggetto che si ha in mano, finché sul braccio non si può più contare e occorre indossare occhiali da lettura.

Ecco la presbiopia, un disturbo della vista legato essenzialmente all’invecchiamento dell’occhio, ma se fino a poco tempo fa l’unico rimedio erano gli occhiali da lettura, negli ultimi anni la chirurgia oftalmica ha messo a punto diverse tecniche per eliminare definitivamente questo disturbo e, di conseguenza, l’obbligo di indossare lenti.

Perché si diventa presbiti? L’occhio dei giovani riesce senza difficoltà a vedere oggetti posti a differenti distanze perché il cristallino, la lente naturale, permette di mettere a fuoco con facilità oggetti lontani e vicini (la cosiddetta capacità di accomodazione). Dopo i 40 anni, invece, il cristallino perde elasticità e la capacità di accomodazione inizia a ridursi. Diventa pertanto difficoltoso vedere nitidamente da vicino e, con l’avanzare dell’età, è necessario allontanare sempre di più gli oggetti per metterli a fuoco e indossare i fastidiosi occhiali da lettura.

Anche l’ipermetrope vede male da vicino, ma si tratta di un difetto diverso che si riscontra, nella maggior parte dei casi, fin dalla nascita, mentre la presbiopia è dovuta a un processo di invecchiamento del cristallino che perde la sua capacità di accomodazione.

La presbiopia è un fenomeno fisiologico che interessa tutte le persone che hanno superato i 40 anni e si stabilizza intorno ai 60 anni.

Oggi la presbiopia non solo può essere corretta con ottimi risultati, ma nello stesso intervento è possibile curare simultaneamente difetti come miopia, ipermetropia e astigmatismo.

Le due tecniche migliori per ottenere questo risultato sono:

Il trattamento Laser: utilizzando il laser a eccimeri si possono eliminare gli occhiali per la visione da lontano e da vicino. L’intervento è molto simile alla tecnica LASIK utilizzata per correggere i difetti visivi, come la miopia, e coadiuvata dal Laser a femtosecondi, un laser di ultimissima generazione che rende l’intervento ancora più preciso, efficace e sicuro.

La tecnica laser più utilizzata per eliminare la presbiopia si chiama monovisione. I nostri occhi hanno le stesse funzioni e lavorano insieme, ma uno è più specializzato nella visione da lontano (occhio dominante) e l’altro nella visione da vicino: con la monovisione, si corregge il difetto visivo nell’occhio dominante, lasciando una leggera miopia nell’altro occhio. In questo modo il cervello, attraverso la fusione delle immagini percepite nei due emisferi cerebrali, compenserà la vista permettendo di vedere l’immagine nitida e perfettamente a fuoco.

Con questo trattamento Laser si possono contemporaneamente correggere anche difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo, eliminando in questo modo gli occhiali per vedere da lontano.

Cristallini artificiali: in alcuni casi il cristallino umano si può sostituire con un cristallino artificiale. Si tratta della stessa tecnica utilizzata per rimuovere la cataratta. Anche in questo caso, inserendo un cristallino multifocale, si migliora la visione da lontano e da vicino. La lente artificiale non perde mai la sua trasparenza e la capacità di accomodazione.

Chi può sottoporsi all’intervento? È compito del medico oculista esperto di chirurgia refrattiva suggerire la tecnica più idonea e questa viene valutata generalmente con un’accurata visita pre operatoria. In base ai risultati di questa visita il medico indicherà il trattamento migliore.

Nel Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano è possibile effettuare tutti i tipi di intervento e impiantare tutti i tipi di lente intraoculare, grazie alle strumentazioni di ultimissima generazione e all’esperienza pluriennale dello staff medico coordinato dal Dottor Lucio Buratto, esperto a livello mondiale di chirurgia refrattiva e della cataratta