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Occhi e Covid: un vademecum per chi viaggia in aereo

Il SARS-CoV-2 si è manifestato ormai da qualche anno in tutta la sua forza dirompente, capace di eradicare gran parte delle nostre abitudini e di intaccare persino la qualità dei rapporti interpersonali. Ma ancor prima che questo accadesse, era già noto che viaggiare in aereo esponesse ad un rischio di contrarre virus respiratori più elevato di quanto non accadesse in altri mezzi di trasporto. La trasmissione del virus avviene, da parte di chi ne è affetto, principalmente tramite emissione di minuscole ed invisibili secrezioni respiratorie (i cosiddetti droplets). Ma non solo: alcune ricerche scientifiche hanno messo in evidenza come anche la superficie oculare costituisca una sorta di via preferenziale di accesso del virus. Chi viaggia in aereo, dunque, dovrebbe stare all’erta rispetto al rischio di contagio orale così come oculare. Stiliamo allora un piccolo vademecum per volare in sicurezza, limitando al minimo, ove possibile, il rischio di contagio. E senza trascurare la potenziale insidiosità della combinazione occhi e Covid.

Occhi e Covid: perché in aereo si rischia di più?

All’interno di un velivolo lo spazio è angusto e non sempre è facile mantenere il corretto distanziamento interpersonale. Inoltre, si tratta di un luogo chiuso, con un ricambio d’aria limitato ed un livello di umidità generalmente molto contenuto. Laddove l’aria si fa più secca, l’evaporazione del film lacrimale aumenta. E la superficie oculare diviene più vulnerabile. E’ in questo contesto che l’infezione da Sars-CoV-2 può trovare terreno fertile per accedere al nostro organismo. Questo vale ancor di più nel caso di soggetti immunodepressi o già affetti da altre patologie (come alcune patologie sistemiche, per esempio, quali diabete o disturbi della tiroide).

Perché se il film lacrimale evapora, l’occhio è più vulnerabile?

Il film lacrimale è un insieme di componenti acquose e lipidiche che mantengono l’occhio ben idratato e lo proteggono dalle aggressioni esterne. Quando il film lacrimale si impoverisce, l’occhio perde la sua naturale idratazione e va incontro a secchezza, bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo. Chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco conosce bene questi sintomi e sa quanto essi sono fastidiosi. All’interno di un velivolo anche un occhio sano può perdere il suo naturale equilibrio, seppur temporaneamente. E può tramutarsi nella via d’accesso preferenziale per alcuni virus respiratori tra cui il noto Covid-19.

Occhi e Covid, come proteggersi se si viaggia in aereo?

Ecco alcune indicazioni di indole generale per proteggere i propri occhi durante i viaggi in aereo e limitare al massimo la possibilità di contagio per via oculare:

  • igienizzare le mani frequentemente e ripetere l’igienizzazione anche durante il volo, specie se ci si alza per sgranchirsi le gambe o se ci si reca ai servizi igienici;
  • evitare di portare le mani agli occhi o alla bocca (o più in generale al viso);
  • i portatori di lenti a contatto dovrebbero toglierle prima del viaggio;
  • se il volo è particolarmente lungo, si consiglia di procurarsi una mascherina oculare personale, di quelle che si utilizzano per dormire, o un paio di occhiali protettivi;
  • mantenere la superficie oculare ben idratata grazie ad un lubrificante oculare, da somministrare personalmente previa sanificazione delle mani;
  • bere molta acqua durante tutta la durata del volo;
  • limitare il consumo di caffeina così come di alcolici;
  • rispettare la distanza interpersonale prevista dalla compagnia aerea, evitando di cambiare posto e lasciando vuoti i sedili che non si prevede siano occupati.

Fonte: ncbi.nlm.nih.gov

Occhi e Covid: un ultimo consiglio

Si consiglia inoltre di prenotare una visita oculistica specialistica prima del viaggio in aereo, specie se si tratta di un viaggio di una certa durata. Una valutazione clinica e qualche indicazione precauzionale potranno essere d’aiuto nel caso si sviluppino sintomi oculari sconosciuti o improvvisi durante i propri spostamenti.

Vuoi saperne di più?

Stai per metterti in viaggio? Vuoi conoscere più da vicino i rischi connessi al binomio “occhi e Covid”? Prenota la tua visita specialistica chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva.

3 consigli per chi indossa le lenti a contatto in estate

lenti a contatto estate  - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Chi indossa abitualmente le lenti a contatto sa bene che è fondamentale attenersi quotidianamente ad alcune regole pratiche ed igieniche sia per quanto riguarda l’applicazione, sia in merito alla manutenzione. L’obiettivo, trarne il massimo beneficio senza andare incontro a fenomeni irritativi o infettivi. Queste piccole grandi attenzioni finiscono presto per diventare una routine alla quale non si fa più caso. Tuttavia, durante la stagione estiva, quando si praticano più attività all’aria aperta, è importante fare ancora più attenzione alla propria igiene oculare e alla cura delle lenti a contatto. Ecco 3 consigli utili per chi indossa le lenti a contatto in estate.

1 – Mare o piscina? Meglio senza lenti

L’estate è la stagione perfetta per scatenarsi tra mare e piscina. Quando la temperatura sale, non c’è niente di meglio che trascorrere il maggior tempo possibile in ammollo. Se indossate lenti a contatto, sarebbe meglio toglierle prima di immergersi in acqua. Il cloro e il sale possono favorire fenomeni irritativi a carico della congiuntiva. Questo non vale solo per una eventuale immersione, ma anche per dei semplici schizzi d’acqua. Se non intendete togliere le lenti a contatto in estate quando vi recate al mare o in piscina, potete valutare di indossare lenti a contatto morbide. O ancora, indossare degli occhialini da piscina, così da mettere gli occhi al riparo totale da qualunque insidia.

2 – Occhio alla sabbia

Anche la sabbia, che già rappresenta un elemento di fastidio per chi non porta le lenti a contatto, può rivelarsi davvero insidiosa. In particolare nelle giornate ventose o in presenza di bambini, che spesso si divertono ad alzare la sabbia nei momenti di gioco. Un piccolissimo granello di sabbia, che spesso fatichiamo ad osservare ad occhio nudo, potrebbe arrecare qualche problema, ancor di più se rimane intrappolato sotto le lenti a contatto. Anche in questo caso vale il consiglio di cui sopra: se potete, togliete le lenti prima di recarvi in spiaggia. Se non potete, indossate lenti morbide e, perché no, evitate di togliere gli occhiali da sole.

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3 – Lenti a contatto in estate …in aereo

Il terzo consiglio sull’uso corretto delle lenti a contatto in estate ha a che fare con le trasferte. L’estate è anche la stagione per eccellenza dei viaggi. Chi si sposta in aereo dovrebbe sapere che l’aria che si respira in cabina è particolarmente secca. Affrontare un viaggio in aereo indossando le lenti a contatto potrebbe favorire un fenomeno di secchezza oculare. Seppur transitoria, questa secchezza potrebbe rivelarsi molto fastidiosa. Anche in questo caso, il consiglio è quello di togliere le lenti ed affrontare il viaggio, per esempio, indossando gli occhiali da vista.

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