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L’intervento di cataratta fa bene agli occhi e alla mente

Avere una capacità visiva ottimale fino a tarda età è un’esigenza certamente pratica. Vedere bene aiuta ad orientarsi correttamente nello spazio, a preservare la propria autonomia, a continuare ad occuparsi delle proprie faccende domestiche ed a coltivare i propri interessi. Ma c’è anche molto di più. Perché, come confermato da alcune ricerche scientifiche, la cataratta va di pari passo con un aumento del rischio di compromissione delle capacità cognitive. Curare la propria salute oculare è quindi fondamentale, anche sottoponendosi all’intervento di cataratta, ove necessario.

Che cos’è la cataratta e in cosa consiste l’intervento di cataratta

Prima di affrontare il tema del legame tra avanzamento della cataratta e declino delle facoltà cognitive, spendiamo due parole su questa patologia oculare così comune, a beneficio di chi ancora non abbia ben chiaro che cosa sia la cataratta.

La cataratta è una progressiva opacizzazione del cristallino, la minuscola lente naturale situata all’interno del nostro occhio. La sua opacizzazione è del tutto naturale ed inevitabile: si tratta, infatti, di una patologia causata solitamente dall’avanzare dell’età, che si manifesta spesso in concomitanza con una serie di fattori di rischio ben definiti. Tra questi il fumo, la vita sedentaria, un’alimentazione poco varia e talvolta poco sana. Sfortunatamente, la cataratta peggiora con l’avanzare del tempo, portando ad una drastica riduzione della capacità visiva. E dal momento che non esiste alcuna terapia farmacologica per arrestarne la progressione o migliorare la sintomatologia, l’unica opportunità di trattamento è l’intervento di cataratta. 

L’intervento di cataratta consiste nell’asportazione del cristallino naturale opacizzato e nella sua sostituzione con una lente intraoculare nuova, perfettamente trasparente e biocompatibile. La procedura si esegue in regime ambulatoriale o di day surgery, previa somministrazione di un collirio anestetico, con l’ausilio di moderni strumenti laser e ad ultrasuoni, ad altissima precisione e minimamente invasivi.

L’intervento di cataratta presenta innumerevoli vantaggi:

  • è totalmente risolutivo, pertanto la cataratta non potrà più ripresentarsi (il cristallino artificiale non va incontro ad opacizzazione);
  • è pressoché privo di controindicazioni;
  • non è doloroso e dura pochi minuti;
  • consente di recuperare una capacità visiva ottimale ed anzi, di correggere anche eventuali difetti visivi preesistenti;
  • offre un livello di sicurezza e di igiene elevatissimo;
  • ha un decorso post operatorio rapido e non doloroso, ben sopportabile anche dai pazienti in età particolarmente avanzata. 

La cataratta come fattore di rischio per il declino delle capacità cognitive

Secondo i risultati di una ricerca scientifica, essere affetti da cataratta senile sarebbe un fattore di rischio per l’insorgenza di disturbi cognitivi. Nel corso della ricerca, è stato preso in esame l’andamento cognitivo di un gruppo di anziani prima e dopo la chirurgia della cataratta. Analogamente, gli studiosi hanno monitorato lo stato di salute cognitiva di un secondo gruppo di anziani, che invece non si era sottoposto all’intervento.

Secondo i risultati, il declino cognitivo dei soggetti che si erano sottoposti all’intervento di cataratta era significativamente minore – di fatto equiparabile a quello di un soggetto sano – rispetto a quelli che invece non avevano affrontato l’intervento.

Come si spiega questo risultato? Secondo gli studiosi, la progressione della cataratta innesca una serie di conseguenze negative a cascata, che si ripercuotono a livello cognitivo. Tra queste citiamo la difficoltà motoria, l’isolamento sociale, la difficoltà nello svolgere anche le più piccole mansioni domestiche, la depressione.

In questo senso, l’intervento di cataratta rappresenta dunque una terapia preventiva capace di migliorare drasticamente la capacità visiva dell’anziano regalandogli al contempo una longevità cognitiva e, di riflesso, una vita qualitativamente migliore sul lungo periodo.

Leggi anche: occhi sani, cervello in forma. Lo conferma la scienza.

Vuoi saperne di più?

Hai notato un peggioramento delle tue capacità visive e temi di essere affetto da cataratta? In CAMO abbiamo messo a punto per te una visita oculistica specialistica per la cataratta. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare, e di rispondere ad ogni tuo dubbio sul tema.

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

La visita oculistica: tutto quello che c’è da sapere

La visita oculistica è uno dei capisaldi della salute oculare. Il suo scopo è duplice: preventivo e curativo. Prenderla in considerazione solamente al sopraggiungere di disturbi oculari e dimenticarsene per tutto il resto della propria vita, è decisamente sbagliato. Così come lo è considerarla una semplice misurazione della vista. Insomma, è forse giunto il momento di fare chiarezza intorno alla visita oculistica, spiegando che cos’è, come si svolge e perché è così utile.

Perché la visita oculistica è importante

La visita oculistica è il primo passo per preservare la propria salute oculare, così come la propria autonomia e la propria indipendenza personale. Il benessere oculare va mantenuto e custodito con le giuste cure ed attenzioni perché può esercitare un forte impatto sulla qualità della nostra vita. Si potrà immaginare che i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) siano le maggiori insidie capaci di mettere a repentaglio la capacità visiva, ma non è così: la gamma delle patologie oculari – alcune di esse anche piuttosto comuni – che possono manifestarsi nel corso della vita, è ben più ampia. Ecco perché, anche in quest’ambito, prevenzione e diagnosi precoce sono davvero le parole d’ordine. Per stare bene sempre, e molto a lungo. 

In cosa consiste una visita oculistica specialistica

La salute oculare: non solo diottrie…

Una visita oculistica seria non è una semplice “misurazione” della vista. E’ molto di più. La visita è solitamente preceduta da un colloquio durante il quale l’oculista o il suo assistente raccolgono informazioni utili su di noi, sul nostro passato clinico, su eventuali sintomi, disturbi o patologie dai quali siamo affetti, sul nostro stile di vita. La visita vera e propria, poi, include una serie di esami diagnostici durante i quali l’oculista osserva attentamente tutte le strutture oculari. L’occhio umano si compone di tante preziosissime parti che, proprio come in un delicato ingranaggio, ci consentono di godere del dono della vista: palpebre, cornea, cristallino, retina, macula… La diagnostica messa in campo durante una visita oculistica specialistica si avvale oggi di strumenti altamente tecnologici pensati proprio per fornire una serie di dati utili all’osservazione delle strutture oculari ed alla valutazione della loro salute e del loro buon funzionamento.

Quali sono gli esami svolti durante una visita oculistica specialistica?

Durante una visita oculistica specialistica si eseguono una serie di esami diagnostici non invasivi. Tra questi, citiamo l’esame della lampada a fessura, l’autorefrattometria, la tonometria, l’esame dell’acuità visiva, l’esame del fondo oculare. A questi, laddove lo specialista lo ritenga necessario, se ne possono aggiungere molti altri, come, per fare qualche esempio, l’OCT, la fluorangiografia, la topografia corneale, la retinografia

Quando sottoporsi ad una visita oculistica?

A partire dalla prima infanzia, sino all’età avanzata, la salute oculare passa attraverso una serie di tappe imprescindibili. I difetti visivi ed alcune tra le patologie più comuni fanno tradizionalmente la loro comparsa in epoche ben precise delle nostre vite. Si pensi, per fare qualche esempio tra i più noti, al cosiddetto occhio pigro tipico dell’età pediatrica, alla presbiopia che fa capolino intorno ai 40 anni, o alla cataratta, patologia tipica dell’età matura.

Leggi anche: benessere visivo, età dopo età tutte le tappe della prevenzione

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Ecco perché bere molta acqua fa bene anche agli occhi

E’ risaputo che bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno faccia bene al nostro organismo. Tenere sempre con sé una bottiglietta d’acqua anche lontano dai pasti è una delle strategie da mettere in atto per mantenere i livelli di idratazione ottimali durante tutto l’arco della giornata. Forse non ci avevate mai pensato, ma anche gli occhi traggono un enorme beneficio da questo costante ed abbondante apporto di liquidi. Vediamo il perché.

Bere tanta acqua fa bene…a tutto

Abbiamo già avuto occasione di approfondire il tema dell’alimentazione e dei vari elementi nutritivi che apportano interessanti benefici al nostro apparato visivo, come per esempio la prevenzione dell’invecchiamento cellulare, un buon apporto vitaminico e molto altro. In generale e senza ombra di dubbio possiamo affermare che mangiare bene ha ripercussioni positive su tutti i tessuti, gli organi e gli apparati del nostro corpo, perché aiuta il turnover e l’ossigenazione cellulare, previene lo stress ossidativo ed ha un’azione anti radicalizzante. Introdurre nella nostra dieta quotidiana frutta e verdura di stagione, alternando colori e sapori e prestando attenzione alle vitamine, alle sostanze fitochimiche, ai minerali non metallici ed alle fibre può innescare insomma una vera e propria reazione a catena di benefici capaci di esercitare la loro azione positiva anche sul lungo periodo.

Tuttavia, anche se è vero che gli alimenti possono dare un buon apporto di liquidi al nostro organismo, è bene specificare che per ottenere il massimo dalla propria dieta è fondamentale completare bevendo molto, preferibilmente acqua, da introdurre in modo continuativo nell’arco di tutta la giornata anche – e soprattutto – fuori dai pasti. Preparatevi una bottiglia “personale” d’acqua (un litro e mezzo / due litri) e ponetevi l’obiettivo di terminarla tutta entro sera: solo così sarete certi di esservi regalati la giusta dose di idratazione.

I vantaggi saranno innumerevoli, e li potrete apprezzare già dopo pochi giorni. Per esempio:

  • benessere intestinale e minor senso di costipazione
  • meno episodi di mal di testa
  • pelle più bella, liscia e nutrita
  • perdita di peso
  • meno episodi di mal di fegato

Ecco i benefici dell’acqua per gli occhi

Come già accennato, anche gli occhi traggono beneficio dall’idratazione che diamo al nostro intero organismo. L’ammiccamento continuo esercitato dalle nostre palpebre ha proprio lo scopo di garantire la corretta idratazione all’occhio, proteggendolo e “lavando via” le impurità presenti nell’aria. Il film lacrimale che riveste la cornea e la naturale produzione di lacrime sono naturalmente vincolati all’apporto idrico che il nostro corpo riesce a dare. E non solo: la cornea e il corpo vitreo sono fatti per oltre il 90% d’acqua. Insomma, sarebbe davvero impossibile immaginare di avere un apparato visivo sano e perfettamente efficiente senza un corretto apporto di liquidi. Talvolta, tuttavia, ce ne dimentichiamo, per poi ricordarcene in situazioni estreme, quando i nostri occhi si arrossano e bruciano, lanciandoci un campanello d’allarme: è quanto accade, per esempio, in spiaggia, in aereo o in luoghi chiusi e poco umidificati.

Ecco dunque i benefici di una corretta idratazione per i nostri occhi:

  • l’azione protettiva (lacrimale) viene esercitata correttamente
  • la visione nel suo insieme ne trae beneficio, perchè un corpo vitreo ben idratato favorisce il buon funzionamento di retina e cristallino
  • in generale, una buona idratazione allevia la stanchezza oculare, specie per i videoterminalisti, per esempio
  • chi fa uso di lenti a contatto, prova meno fastidio e sperimenta meno episodi di arrossamento e irritazione
  • una corretta idratazione può aiutare a prevenire la cataratta, ovvero una disidratazione e ossidazione progressiva e fisiologica del cristallino

In generale, ricordiamo che mangiare in modo sano ed equilibrato, svolgere delle attività all’aria aperta, limitare fumo ed alcolici e bere molto sono abitudini che portano il nostro organismo ad invecchiare bene, con il corretto apporto di ossigeno, elementi nutritivi e liquidi, così da innescare un continuo rinnovamento cellulare e da prevenire una lunga lista di patologie correlate all’avanzare dell’età. 

Più intervento di cataratta, più longevità? Per le donne forse sì!

Più intervento di cataratta, più longevità? Per le donne forse sì

Secondo un recente studio condotto da Anne Coleman, della Fielding School of Public Health dell’Università della California di Los Angeles in collaborazione con la Women’s Health Initiative, un importante progetto dedicato alla salute della donna voluto dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, le donne che si sottopongono all’intevento chirurgico per la rimozione della cataratta avrebbero il 60% in meno di probabilità di morire per qualunque causa. Una percentuale che ha subito attirato la nostra attenzione, ma che tuttavia non ci stupisce: perchè operarsi di cataratta fa bene “al corpo ed allo spirito”. Vediamo di seguito i dettagli. 

Lo studio sui benefici generali dell’intervento per la rimozione della cataratta

Nel corso dello studio sono stati presi in esame 74.044 casi di donne in età matura aventi con cataratta, delle quali 41.735 si erano sottoposte all’intervento per la rimozione della stessa. Nel lasso di tempo che va dal 1993 al 2013, sono decedute 6.878 donne che si erano sottoposte all’intervento e 6.123 donne che invece non si erano sottoposte all’intervento. Numeri alla mano, il tasso di mortalità è di 1.5 decessi su cento nel gruppo delle donne che si erano sottoposte all’intervento, e di 2,6 su 100 nel gruppo che invece non si è sottoposto all’intervento. 

Fonte: Jama Ophtalmology

Altre ipotesi correlate allo studio

Le donne che si sono sottoposte all’intervento per la rimozione della cataratta godrebbero inoltre di un 69% di rischio in meno di andare incontro a malattie neurologiche, vascolari, polmonari, o per tumori, infezioni e anche cause accidentali. Questo dato, tuttavia, necessita di ulteriori ricerche ed accertamenti, poiché i vantaggi evidenziati dallo studio potrebbero anche essere il risultato di una serie di altri fattori concomitanti.

L’intervento per la rimozione della cataratta “fa bene” al corpo ed allo spirito. Ecco il perchè:

Lo studio qui presentato non ha l’obiettivo di suggerire che l’intervento per la rimozione della cataratta sia un salvavita a tuttotondo, ma sicuramente che un paziente anziano e malato di cataratta possa trarre grandi benefici da esso.

Migliorando la qualità della visione a seguito dell’intervento per la rimozione della cataratta, un soggetto anziano migliora di conseguenza anche la qualità della sua vita, perchè ha la possibilità di svolgere una serie di attività che si ripercuotono positivamente sul suo quotidiano. Attività come praticare esercizio fisico, passeggiare, uscire di casa in autonomia, occuparsi della propria igiene personale, cucinare, ma anche leggere, guardare un programma in televisione ed una miriade di altri piccoli grandi gesti che fanno bene al fisico perchè lo tengono in costante movimento, ed allo spirito, perchè non vi è nulla di meglio per un anziano di sentirsi indipendente e più che mai “vivo”, ancora pieno di curiosità e di interessi.

Al contrario, scegliere di non sottoporsi all’intervento per la rimozione della cataratta porta ad un progressivo peggioramento della visione con conseguenze sul fronte pratico e psicologico. L’anziano, infatti, si vedrà costretto a dover ricorrere all’aiuto degli altri per compiere le piccole grandi azioni della vita quotidiana, conducendo una vita molto più sedentaria rispetto ad un suo coetaneo che invece ha scelto la via dell’intervento, rischiando di sentirsi un peso e finendo con l’intristirsi la perdita della propria indipendenza e per la difficoltà nel coltivare i propri interessi. Un circolo vizioso che non fa bene a livello psicofisico, e che potrebbe innescare una serie di altre spiacevoli patologie. Ecco spiegato dunque il legame tra l’intervento di cataratta ed il rischio o meno di incorrere in patologie che possono condurre alla morte.

Conclusioni generali dello studio

E’ importante controllare la vista e sottoporsi ove necessario all’intervento per la rimozione della cataratta

La ricerca insomma vuole sottolineare l’importanza per le donne anziane di ricorrere all’intervento per la rimozione della cataratta, e prima ancora di sottoporsi a periodici controlli oculistici dopo una certa età, così da mantenere la capacità visiva allo stato ottimale e di conseguenza riuscire a vivere la propria vita quotidiana in modo attivo, con positività, energia ed ottimismo, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Naturalmente, poichè lo studio sopra citato è stato promosso dalla Women’s Health Initiative, che ogni anno negli Stati Uniti D’America si dedica ad effettuare studi sul benessere socio sanitario delle donne, i risultati emersi si riferiscono solo al genere femminile. Tuttavia, ci sentiamo di aggiungere che le considerazioni generali sugli effetti positivi dell’intervento per la rimozione della cataratta sono riscontrabili anche nei soggetti di genere maschile. 

Intervento per la rimozione della cataratta? Sì grazie

Soffri di cataratta ma hai paura di sottoporti all’intervento, non sai esattamente di cosa si tratta o  pensi di essere troppo anziano? Niente paura, noi siamo qui per te. Chiamaci con fiducia, saremo lieti di rispondere ad ogni tuo dubbio e rassicurarti in merito all’intervento.

Ecco i nostri contatti:

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